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Autore: MariannaScrive    21/07/2012    6 recensioni
Voglio parlarti di Liam, proprio lui, uno dei ragazzi della band.
Si, quel ragazzo dagli occhi profondi che mi fanno rabbrividire da un computer.
Quel ragazzo dal sorriso rassicurante che mi trasmette gioia e fà arrivare le formiche nello mio stomaco pronte a sfamarsi.
Lui è una persona importante, la prima cosa che mi ha colpito di lui è stata la sua espressione, il suo sorriso.
E' un ragazzo stupendo, ha il cuore grandissimo, e questa è la cosa che amo di più di lui.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Gennaio, Formia.


Buongiorno caro Diario,

stamani mamma non ha potuto fare la spesa e siamo rimasti a digiuno. Ho una fame fitta e non riesco a non bere.
E' l'unico modo per farmi passare la fame. Spero solo che domani mamma riuscirà a guadagnare qualcosa ,almeno per una mela.
Ieri, il mio compleanno è stato stupendo.
C'era Roberta, che come sempre mi ha fatto un regalo magnifico.
Mi ha regalato un'abito,  rosa e panna, che valeva scuramente un botto. I miei genitori ci sono rimasti male, anche perchè il loro regalo era meno costoso.
Ma per me quello era il più bel regalo dell'Universo. E so' anche che hanno fatto molti sacrifici per quel regalo.
Finalmente, potevo vedere i miei idoli, vedere un loro concerto con un semplice dvd. 
Ma per me non è 'Semplice': è il più importante di tutti.
Domani parto; vado da nonna Pia, a Milano, per una settimana.
Lei ha una favolosa villa a cinque piani, e siccome è molto più grande della mia casetta a quattro stanze, sicuramente mi ci perderò dentro.
Sicuramente ti starai chiedendo: «Se è così ricca, non puo' darvi una mano?»
Vedi, lei e mio padre a ben QUINDICI anni sono scappati di casa e la nonna non ha mai accettato e perdonato tutto questo.
Poi sono nata io, e mia nonna desiderava sempre vedermi. Così ogni due mesi parto per una settimana da lei, per una settimana.
Le ho sempre parlato dei miei idoli e del mio sogno e lei mi diceva sempre che aveva lo stesso mio sogno.
«I miei idoli sicuramente li conoscerai, erano i The Beatles, loro sin dai primi tempi erano molto famosi, così era difficile incontrarli»
Un giorno, mi porto nella sua vecchia villa, quella di quando era bambina. 
Era stupenda, la sua camera era piena di poster, ed il suo armadio pieno di maglie loro.
Prese una grossa scatola di legno molto costoso e l'aprii davanti me.
All'interno conteneva tutti i loro album, esatto.
Proprio dal primo all'ultimo. 
Le scese lentamente una lacrima dal viso e poi disse:
«Loro, sono loro a cui devo la mia adolescenza.»
L'abbracciai.
«Li hai incontrati alla fine?»
Mi fissò per un attimo, poi mi sorrise. 
Mi porse uno degli innumerevoli Album curati in quello scatolone.
C'erano le loro firme all'interno.
«Quel giorno ci arrivai con la mia migliore amica, Rosy. Partimmo alle cinque del mattino, sarebbero venuti a Milano, ma sapevamo ci sarebbe stata molta gente già dalle cinque.
Trascorremmo la maggiorparte del tempo cantando e conoscendo nuova gente, era bellissimo, ci sentivamo come a casa,
Passammo ben dieci ore ,circa, al sole caldo, quando avvistammo una di quelle grandi macchine nere venire verso noi.
Iniziammo ad agitarci e a tremare tutte con le mani sudate. 
E' stato tutto unico, non si potranno mai trovare le parole per descrivere tutto quello.
Ricordo tutto come se fosse ieri.
Ricordo che quando entrammo nel Game Store ripassavamo tutte cosa volevamo dirgli.
C'erano ragazze che piangevano, ragazze che impazzivano e addirittura ragazze che affrontavano i Boyguard, era tutta una confusione infernale.
Ricordo anche che ho visto scene disgustose di ragazze che portavano l'Intimo usato da loro stesse. 
A volte mi chiedevano come si permettevano, come potevano essere così? 
Quando tocco' a me, ricordo perfettamente che mi stavano per uscire le lacrime agli occhi, ma cercavo di trattenerle, anche per il trucco.
Diedi anche un bacio a Georgie, che me lo concesse, stavo per svenire anche se è stato un'attimo veloce.
Insomma, quel giorno è stato il giorno più bello della mia vita, il giorno del mio sogno.»
Aveva le lacrime per tutto il viso, io gliele asciugai e l'abbracciai dinuovo sussurrandole 'Ti voglio bene nonna.' 
Era una nonna fantastica, aveva lo stesso mio sogno e la mia stessa fragilità, ci assomigliavamo molto. 
A volte, mi chiedo se succederà anche a me un giorno, che uno dei miei figli o uno dei miei nipoti mi domanderà se avevo degli idoli e sono certa che gli risponderò con le lacrime già colate.
Sono sicura che sarà la stessa cosa che è successa a mia nonna quel giorno, la persona che mi poteva comprendere di più.
Voglio parlarti di una cosa di cui non ti ho mai parlato, caro diario. 
Voglio parlarti di Liam, proprio lui, uno dei ragazzi della band. 
Si, quel ragazzo dagli occhi profondi che mi fanno rabbrividire da un computer.
Quel ragazzo dal sorriso rassicurante che mi trasmette gioia e fà arrivare le formiche nello mio stomaco pronte a sfamarsi.
Lui è una persona importante, la prima cosa che mi ha colpito di lui è stata la sua espressione, il suo sorriso.
E' un ragazzo stupendo, ha il cuore grandissimo, e questa è la cosa che amo di più di lui.
Lui ha il cuore occupato, da una ragazza fantastica che lo merita davvero. 
Per questo sono felice sempre di più ogni giorno, perchè so' che lei è la ragazza giusta per lui, è la migliore che avrebbe potuto scegliere.
E l'ultima frase che dico è un Classico: 'Se lui è felice, io lo sono tre volte di più' 
Ed è la verità: una sua vittoria o un suo sorriso mi fà sentire bene, mi fà sentire la ragazza più realizzata del mondo.
Non è una bugia, mi sento davvero contenta, non faccio che ripere sempre «Lui se lo merita».
Mia madre mi sorride sempre, e ogni volta che mi vede di buon umore mi dice sempre «Liam» ed io rispondo con un piccolo sorriso.
Voglio sentire il suo profumo, voglio guardare i suoi occhi profondi da vicino, voglio sentire la sua voce dal vivo, voglio vedere il suo splendido viso difonte a me. 
Ecco cosa voglio un giorno.
Bhe' caro Diario..ora ti saluto, mi chiamano, devo sistemare le valigie, ci sentiamo.

 

-Con affetto, la tua Marianna.

   
 
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