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Autore: _Almach_    22/07/2012    5 recensioni
Kazemaru si sente trascurato da Endou il quale passa la maggior parte del suo tempo a giocare a calcio. Con l'aiuto dei suoi due migliori amici Kazemaru riuscirà a trovare una soluzione al problema, anche se sarà molto dolorosa
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autrice: Beh ecco l'ultimo capitolo spero di averlo fatto bene questa volta, e spero proprio che vi piaccia. Se avete appunti da farmi fateli pure che non mi offendo, anzi li accetterò con piacere. Detto questo vi lascio alla lettura ^^




Endou dopo le parole del suo ormai ex ragazzo non sapeva più che cosa fare. Aveva messo davvero il calcio davanti a Kazemaru? Doveva davvero finire in questo modo, nello stesso luogo dove mesi orsono avesa chiesto al turchese di unirsi a lui e alla squadra per sfidare il mondo intero? Endou decise di chiedere consiglio ai suoi compagni, che preoccupati della sua espressione avevano acconsentito a seguirlo fino a casa sua. Ovviamente stava cominciando la stagione invernale, quindi per parlare si sedettero vicino al Kotatsu che la madre del capitano aveva preparato appositamente nella stanza del figlio.

“Davvero Kazemaru ti ha detto questo? Non me lo sarei mai aspettato.” Disse l’attaccante del fuoco dopo il racconto di Endou.

“Si. Però penso abbia ragione, ultimamente l’ho trascurato un po’.”

“Ti ha dato un ultimatum? Questo mi sembra un tipico consiglio del mio Ryuuji.”

“Beh Hiroto hai un fidanzato con un bel caratterino.”

“Lo so Gouenji, ma è anche per il suo caratterino che mi sono innamorato di lui.”

“Ragazzi non siamo venuti qui per parlare di quanto sia figo Midorikawa, siamo qui per risolvere il mio problema con Ichi-kun.” Esplose il numero uno della Raimon.

“Si capitano hai ragione. Ho trovato! Devi dimostrare a Kazemaru che saresti disposto a rinunciare a qualche cosa per lui.” Disse Hiroto.

“Cioè che vuoi dire?”

“Endou voglio dire che devi accettare l’ultimatum di Kazemaru e rinunciare al calcio.”

A quelle parole il portiere si sentì quasi venir meno, perché torgliergli il pallone equivaleva a torglierli l’aria.

“Endou devi farlo, se vuoi che Kazemaru si accorga dello sbaglio commesso.”

“Ma questo non dimostra l’egoismo di Kazemaru?” Chiese Gouenji. “

No o almeno non lo so! Comunque Endou sei tu che devi decidere cosa fare, io in qualità di amico posso solo darti un consiglio.”

Quella “riunione” finì dopo le parole del rosso. Endou passò molto tempo a pensare a questa cosa e finalmente dopo una settimana decise di parlare con Kazemaru. Si recò al campo di atletica di prima mattina, dove trovò il turchesino ad allenarsi come faceva una volta. Si prese di coraggio e lo chiamò e Kazemaru fu molto sopreso di vederlo la a quell’ora.

“Endo che sorpresa! Come mai ti trovi qui?”

“Sono venuto qui perché devo parlarti.”

“Allora dimmi ti ascolto.”

“Ho pensato molto alle tue parole e alla fine ho scelto di rinunciare al calcio.”

Quelle parole scioccarono moltissimo Kazemaru il quale non si sarebbe mai aspettato di sentire quelle parole dalla bocca del suo ex capitano.

“Perché hai preso questa decisione?”

“Perché ho capito che se non ci sei tu, allora il calcio non vale più niente. Nel calcio una sconfitta ci può stare, è normale si può sempre vincere in seguito. Ma quando perdi la fiducia del ragazzo che ami, allora bisogna rinunciare a qualcosa per recuperla. Tu mi hai chiesto una scelta, quella che io sto facendo ora. Lo faccio per te, perché io ti amo Ichirouta.”

Il turchesino dopo quelle parole si rese conto di essere stato un vero egoista, una persona davvero meschina, non doveva seguire il consiglio di Midorikawa, non con una persona come Endou. È stato un vero idiota e non doveva finire così. Si mise quindi a piangere per il senso di colpa e quelle lacrime attirarono Endou che lo abbracciò tenendolo molto stretto a se.

“Mamoru ho capito che tu tieni moltissimo a mee, ma ti prego non rinunciare al calcio sarebbe una scelta molto egoistica da parte mia.”

“Ma tu hai detto che…”

“Lascia stare le mie parole, sono stata una persona davvero meschina in quel momento. Ti prego perdonami se puoi.”

“Certo che ti perdono, non potrei mai avercela con te. Ti amo Ichi-kun.”

“Ti amo Mamoru.”

Detto questo si baciarono e staccarono dopo un po’ per mancanza d’aria. Erano tornati insieme e il loro legame si era rafforzato ancora di più. Kazemaru lasciò nuovamente l’atletica e riprese la sua maglia, Endou riprese il suo ruolo di portiere e capitano, che aveva lasciato solamente per un giorno intero. Ovviamente però il capitano non “trascurò” più Kazemaru come era convinto che facesse prima, infatti si vedevano molto più spesso, ogni volta che finivano l’allenamento di vedevano e uscivano e si scambiavano molte più effusioni. Al turchesino non serviva l’ultimatun, l’unica cosa che doveva fare fin da subito era parlare con il suo capitano e chiarire.
   
 
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