– Ragazzi primo anno qua, ragazzi primo anno! Seguite me! – rimbombò una voce alla stazione di Hogsmeade.
– Dev'essere Grop… – commentò Helena, rivolta a nessuno in generale. – Sapete, è un gigante. Dicono sia il figlio di Fredwulfa, la madre del vecchio guardiacaccia. Avrà preso il suo posto. – continuò leggermente schifata all’idea di un non-mago che lavorasse con loro.
– Be’, a me sembra simpatico – disse allegro Caesar, dirigendosi curioso verso di lui, e trascinando come per magia gli altri compagni. “Carismatico, convincente, affascinante… Ha preso tutto dal suo avo” osservò  la ragazza, con un sorriso malizioso sul volto.

Zuppi per gli schizzi del mare affatto tranquillo, scesero dalle barchette che li avevano portati al castello per la via “panoramica”, e seguirono Grop - che nel frattempo si era presentato al gruppetto, essendo l’unico che sembrava aperto nei suoi confronti.
Arrivarono ad un’altissima porta in legno scuro, segnato dal tempo.
I ragazzi si guardarono tra loro. Poi si volsero verso il giardino, osservando gli alberi, il ponte… Per loro, che avevano ricevuto storie di prima mano riguardo alla II Guerra contro Voldemort, essere lì era un sogno. O un incubo. Ma comunque fantastico. Sentivano di cominciare finalmente a far parte di quel mondo, quello che tutti sognano, babbani compresi.
– Io non volere disturbare, però Cappello Parlante vi aspetta… E non penso voi non desiderate indossarlo in modo grande grande, con tutto l’amore del vostro piccolo cuoricino. – disse Grop alle loro spalle, facendoli sobbalzare. Susan si avviò per prima dentro il castello, eccitata, con gli altri al seguito, più spaventati.
“La temuta prova del Cappello Parlante” si ripeteva in testa Helena mentre la professoressa Ripped parlava delle quattro Case.
Ma quello che non sapeva, era che anche Caesar si stava preoccupando immensamente per quello. Era cosciente di non essere colpevole di tutte le battaglie compiute dal suo avo, ma non riusciva proprio a non pensarci. Quel cognome, quello che lui detestava, sarebbe risuonato per tutta la Sala Grande, e chissà cosa avrebbero potuto pensare tutti…
Ma non c’era scampo. Un attimo dopo erano già di fronte a quei quattro tavoli pieni di facce che li guardavano curiosi e sorridenti.
– Susan Lovegood! – chiamò la Ripped. Quando era arrivata già alla “l”?! No, quand’è che la professoressa aveva detto qualcosa riguardo al Cappello posizionato sopra quello sbabello?! Helena era completamente terrorizzata, terrorizzata all’idea che quel dannato cappello avrebbe scelto per lei qualcosa di cui lei non era ancora sicura.
– Grifondoro! – urlò il cappello, pronunciando la parola che più spaventava la ragazza. La Malfoy, la ragazza con la famiglia in cui tutti erano stati Serpeverde. Nessuno dubitava che lei non finisse in quella Casa, eppure… Insomma, perché il suo cuore tremava di paura se tutti erano convinti di ciò?
– Helena Malfoy! – disse la professoressa, e tutto il tavolo di Serpeverde la guardò, speranzoso ed estasiato all’idea di ottenere un cognome così rinomato fra loro.
La ragazza mosse quei pochi passi che la separavano dallo sgabello con decisione, come se fosse sicura e contenta di essere sul punto di unirsi a compagni uguali a lei.
Si sedette, e a quel punto, solo a quel punto, fu presa da un vero attacco di panico.
Non riusciva più a respirare. I tavoli scomparivano alla sua vista, mentre il Cappello veniva calato sulla sua testa…






Nota dell'autrice: Salve :3 Mi scuso in anticipo per il capitolo, che è cortissimo, ma ho avuto problemi... Quindi temo vi dovrete accontentare di molti capitoli corti dispersi in un lungo arco di tempo. Già, la cosa irrita anche me. Recensite quanto vi pare, a me fa piacere, anche giusto per scrivermi due cose in croce, cosicchè non mi senta sola... Ma sti termini?! Hahaha. c: Bene, vi ho rotto abbastanza le scatole. Perdonatemi. E perdonate anche la fine di questo capitolo, ma la mia indecisione è gigantesca, non so dove far finire Helena, non so quale parte di me ascoltare. Yeah, sono tipo una Slytherdor. Che poi è inconcepibile come possa essere una Slytherdor.
A "presto", Lena. xx