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Autore: Marta Michelle    24/07/2012    1 recensioni
E se Izzy avesse incontrato la ragazza perfetta, e poi rincontrata di nuovo?
Questa è la storia di Alice una ragazza che non è mai come sembra o forse lo è?
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Settembre 1979
Primo giorno di scuola. Prima lezione: letteratura. Entrai in classe, e venti occhi si fissarono su di me. Eppure quel giorno avevo messo dei pantaloni, una camicetta blu e avevo lasciato i miei capelli sciolti. Mi sedetti al primo banco. Accanto a me una ragazza con dei lunghi capelli rossi mi fissava.
‘’Scusa hai bisogno di qualcosa?’’ chiesi più gentilmente possibile.
‘’Tu sei quella nuova dall’ Inghilterra, Alice giusto?’’ mi sorrise.
‘’Sa più tu di me che io!’’ rise alla mia,scadente, battuta.
‘’ Io sono Ramona!’’ mi porse la mano, gliela strinsi e dissi: ‘’ Bel nome! Comunque se non ti dispiace potresti farmi da guida, sembri l’unica che non mi stia squadrando qui dentro!’’
‘’Certo!’’ mi sorrise. In quel momento entrò il professore.
‘’Buongiorno ragazzi! Per prima cosa diamo il benvenuto alla nostra nuova studentessa Alice Cooper’’
Mi alzai e feci un cenno con la mano verso i compagni. Sentivo che ridacchiavano ma cercavo di non farci caso, d’altronde con un nome così cosa dovevo fare.
‘’Allora oggi parleremo di Shakespere, chi mi sa dire qualcosa?’’  che gran fortuna, primo giorno di scuola e parlano di un inglese, spero che non dica il mio nome. ‘’Alice?’’
‘’Si’’ risposi alzando la testa, e dissi quelle due cose che ricordavo su Shakepeare.
‘’Oh molto bene signorina’’ disse un ragazzo dal fondo dell’aula con un finto accento inglese.
Una delle cose che mi fa più imbestialire è quando imitano il mio accento, così mi voltai e diretto al signorino dissi : ‘’ perché non prendi il tuo finto accento il tuo hamburger e te li metti su per il cu…’’
‘’Signorina Cooper!’’ piccolo imprevisto,avevo dimenticato il prof dietro di me. Mi voltai e chiesi scusa.
‘’Mi dispiace ma le devo dare una punizione!’’ gran bella mossa Alice, primo giorno di scuola ti becchi subito la punizione.
Dopo la lezione Ramona mi accompagnò in punizione e mi diede appuntamento per il pranzo, la salutai e ringraziai. Aprii la porta, mi diressi verso l’insegnante e consegnai il foglio. Le facce in quell’ aula non mi piacevano molto. Mi guardai intorno e l’unico posto libero era all’ultimo banco, vicino ad un tizio con i capelli neri come la fuligine. Mi sedetti e cominciai a leggere gli orari delle lezioni.
‘’Sei nuova?’’ alzai lo sguardo e incontrai due bellissimi occhi marroni che mi guardavano.
‘’Si, è il mio primo giorno!’’ mi scrutò e poi rise, rimasi perplessa.
‘’Hai battuto il record! Come mai sei qui, in punizione intendo?’’
‘’perché un simpaticone mi ha fatto il verso, a causa del mio accento inglese, e io ho risposto un pochino male’’ dissi sorridendo.
‘’Invece è carino il tuo accento!’’ Sorrise. Era un sorriso stupendo, lo rimasi a guardare per qualche minuto e poi imbarazzata abbassai lo sguardo.
‘’Grazie! Ma la usi con tutte le straniere questa frase?’’ mi misi a ridere.
‘’fino ad ora non me ne era mai capitata una così carina’’ mi sorrise di nuovo.
‘’Comunque non ci siamo presentati, io sono Alice Cooper’’
‘’Wow! Sono un tuo grandissimo fan!’’ scoppio in una risata fragorosa , lo guardai con una faccia perplessa ‘’Scusami è che non ho potuto resistere. Io sono Jeffrey Isbell, ma se vuoi  mi puoi chiamare Jeff!’’
‘’Bene, piacere!’’ gli strinsi la mano sorridendogli. Passammo il resto dell’ora a parlare principalmente di musica: lui ascoltava Rolling Stones e Led Zeppelin, mentre i ascoltavo Beatles e Queen.
‘’Andresti d’accordo con un mio amico, lui adora Freddie Mercury’’
‘’Beh semmai avrò il piacere di conoscerlo…’’ gli sorrisi. In quel momento suonò la campanella.
Più tardi a pranzo mi sedetti accanto a Ramona.
‘’Allora com’è stata la punizione?’’
‘’Piacevole’’ dissi sorridendo e guardando Jeff che intanto era entrato in mensa. La ragazza si girò in direzione del mio sguardo.
‘’Ti piace Jeffrey?’’ mi chiese.
‘’Diciamo che è interessante. Perché lo conosci?’’
‘’ è il mio vicino di casa,anche se preferisco il suo amico William, eccolo quello con i capelli rossi!’’
Era un ragazzo davvero carino, eppure la mia attenzione era altrove.
‘’Magari qualche giorno puoi passare a casa mia!’’ mi disse con aria maliziosa, le risposi ridendo.
Dentro di me pensavo che uno come quello avrebbe fatto morire mia madre, ma pensavo anche un ragazzo a un ragazzo come lui non sarebbe mai piaciuta una come me, sempre attenta,studiosa, che si mette solo un filo di cipria, che ha i capelli che gli aggiungono 2 cm all’altezza. Come sarebbe mai potuto accadere!
 
Settembre 1979
Quella mattina dovevo tornare a scuola. Mi alzai dal letto sfaticato solo per fare un piacere a mia madre. Misi i primi vestiti che trovai e scesi a fare colazione. Mia madre era lì, sempre sorridente, con un sorriso che ti metteva allegria. Sulla strada per la scuola incontrai William, il mio amico e compagno di guai. Arrivati a scuola un nostro amico ci fece una proposta che non potevamo rifiutare.
‘’Ehi ragazzi vi va di fare due tiri?’’
Andammo dietro la scuola e nemmeno il tempo di farmi un tiro che il prof di Ed.Fisica ci beccò. Gli altri sono scappati e io sono rimasto lì come uno stronzo. Belli gli amici eh! Così dopo la prima ora mi diressi in aula punizione e mi sedetti al mio solito posto. Quando ecco entrare qualcosa che catturò la mia attenzione. Mi catturò talmente tanto che nemmeno dovetti alzare la testa per notarla. Una ragazza: alta circa 1.65, snella, lunghi capelli ricci e castani scurissimi, dei pantaloni a vita alta che risaltavano il suo bel sedere tondo e una camicetta che si poggiava delicatamente sul suo corpo lasciando intravedere le sue forme. Si sedette accanto a me, allora decisi di rompere il ghiaccio. Quando alzo lo sguardo per parlarmi i nostri occhi si incontrarono, aveva sue grandi occhi verdi smeraldo. Parlammo per tutta l’ora. Non potevo staccare gli occhi dalle sue labbra rosse e dal suo sorriso così affascinante, e poi quando le facevo dei complimenti arrossiva come una ragazzina. Aveva dei gusti musicali buoni, diversi dai miei, ma buoni. Più tardi a pranzo la rividi, era seduta delicatamente accanto alla mia vicina di casa. Dentro di me speravo che fossero amiche per vederla più spesso, ma pensavo anche che lei non era affatto il tipo di ragazza che piace  a uno come me, una ragazza così per bene e carina sarebbe quello che vuole mia madre, anche se ho capito che ha un bel  caratterino dalla nostra conversazione.
‘’Ehi Jeff che guardi?’’ mi chiese William, che si girò subito in direzione delle ragazze.
‘’E quella lì? È nuova? Ha già l’esclusiva Jeff?’’
‘’Ma che cazzo dici. È solo una ragazza.’’ Ma in realtà sapevo che non era solo una ragazza,ma dovevo convincermene per non cascare in qualcosa più grande di me.



Ecco il secondo capitolo, spero di ricevere recensioni per sapere le vostre opinioni e per ricevere dei suggerimenti.
Enjoy. 
MMC
  
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