Profumo di fiori e vendetta

 

Ormai Maggio era sbocciato, in realtà era passato un solo giorno dalla scenetta al lago fra Draco e Blaise. I colori della primavera, i fiori e le farfalle dalle mille sfumature circondavano le coppiette che si trovavano nel parco del castello.

Purtroppo non si poteva dire la stessa cosa di due povere classi di studenti, infatti, il sesto anno di Grifondoro e Serpeverde era alle prese con cura delle creature magiche – ovvero accudire animali molto spesso dalla forma anomala, maleodoranti e viscidi ai cui Hagrid avrebbe dato la sua stessa vita.

Intanto in un angolo tre grifondoro stavano parlando di tutt’altro rispetto a ciò che spiegava Hagrid, cioè come estrarre il veleno dai doxy.

-vi dico che secondo me stanno complottando qualcosa, non è normale!-

-tu dici Harry?-

Il bambino sopravvissuto fece un cenno affermativo con il capo

-Ronald non dire sciocchezze! Non stavano combinando un bel niente, stiamo parlando di Malfoy! Da quando lo consideriamo normale? Per non parlare di Zabini-

-tu dici?-

All’ennesimo “tu dici” di Ron, Hermione sbuffò “ma come posso essere innamorata di lui? A volte mi chiedo se abbia un cervello o se perlomeno lo utilizzi, ma guarda che faccia da cucciolo indifeso, è così carino! Si adesso ricordo il motivo”

-Hermione stai bene?-

-oh si non ti preoccupare Harry, va tutto bene stavo solo pensando a come finire il tema di 60 cm sulla pozione antilupo che ci ha assegnato Piton- dalle facce che fecero, si accorse l’avevano creduta, quindi con un sorrisetto sardonico continuò –voi l’avete fatto invece? Sapete la consegna è soltanto fra due giorni e come ben sapete, non ho la minima intenzioni di farvi copiare- detto ciò finalmente prestò attenzione alle parole del professore, l’unica in una classe di ventisei ragazzi.

Al suono della campana tutti se ne andarono, non che avessero prestato attenzione ma dopo due ore di pozioni, una di difesa contro le arti oscure, due di trasfigurazione e una di cura delle creature magiche si poteva definire come una giornata conclusa, all’insegna del divertimento. Tutti tranne che per Hermione che dopo aver pranzato in sala grande si avviò vero babbanologia.

La sala grande era come sempre gremita di gente, al tavolo delle serpi sembrava procedere tutto alla normalità, i soliti schiamazzi provenienti dai ragazzi e i soliti pettegolezzi che si scambiavano le ragazze. Draco Malfoy da tutto questo era esente, aveva appena alzato lo sguardo verso il tavolo dei corvi quando la prima fan del “yuppi yuppi Dry” svenne

-ehi amico...hai visto? È svenuta! Ancora non capisco come tu possa riuscirci!-

-fascino, charme...che vuoi farci? ma pare che anche tu abbia un fan club no?-

Istintivamente Blaise si portò una mano al mento. –già, ma ancora non ho trovato quella giusta, pensano soltanto a portarmi a letto mi sento sfruttato!-

-non fare quell’espressione melodrammatica, come se non lo sapessi che ti piace-

-si ma che centra quella è un altro fatto! Aspetta un po’… sbaglio o è la Mcgranitt quella che si sta sbracciando per chiamarti? Sembra uno scimpanzé mentre si lava- e rise della sua stessa battuta

-questa era buona, meglio andare dall’arpia minimo vuole assegnarmi qualche altro compito da “caposcuola”- e con quell’ultima frase sarcastica si diresse al tavolo dei professori.

-buongiorno professoressa, voleva parlarmi?-

-si signor Malfoy, ma in privato, prego mi segua-

Giunti all’ufficio della Mcgranitt entrarono e una volta seduti la professoressa iniziò a intavolare il discorso. –bene Malfoy, l’ho condotta qui perché vorrei affidarle un compito di estrema importanza che riguarda la mia famiglia, vede questa spilla?- il ragazzo annuì –appartiene alla mia famiglia da generazioni e fino a poco tempo fa credevo di essere l’unica che la rappresentava ma Silente, il professor Silente, ha scoperto che ho una cugina di nome Helen Smith, ora lei essendo uno dei più bravi e responsabili di tutta la scuola- “si questo è quello che crede lei” –avrà il compito di portare la spilla e consegnarla solo ed esclusivamente nelle mani di mia cugina, Helen lavoro come professoressa di cura delle creature magiche a Durmastrang. Il preside è stato avvertito del suo arrivo e ovviamente anche Helen, conoscerà sicuramente i ragazzi giacché li abbiamo ospitati al 4° anno ma adesso passiamo ai fatti secondari, con lei verrà la signorina Granger…-

Draco sgranò leggermente gli occhi “no non può farmi questo, cerco di levarmela dai pensieri e lei mi ci manda in spedizione! Quando la sfiga non ha mai limiti!”

-…bene Malfoy è tutto, ha qualche domanda da pormi?-

“per Saturno! Non ho ascoltato una sola parola dell’ultima parte e se avesse detto qualcosa di importante? Comunque passiamo alle cose più serie! Vai Draco! Dai che ce la fai!”

-mi scusi…ha detto per caso Granger?-

-si Malfoy, ho detto Granger ha qualche problema?-

-oh andiamo, lo sanno tutti che io e la mezzosangue non ci sopportiamo dal primo anno! Non vorrà mandarla insieme a me per torturarmi?!-

Lo sguardo duro della professoressa lo gelò, evitandogli così di continuare

-signor Malfoy non le permetto in alcun modo di utilizzare termini che insultino in qualsiasi maniera uno studente! Lei avvertirà la signorina Granger del viaggio e la settimana prossima partirete per Durmstrang, che le piaccia o no, e adesso fuori da quest’ufficio!- gli indicò la porta e nel suo sguardo Draco intravide la vena di sadismo che terrorizzava tutti gli studenti di Hagwarts. Si girò e a passi lenti raggiunse la porta ma prima che potesse chiudersela alle spalle la donna lo richiamò – ah…signor Malfoy?- lentamente girò il viso –si?- rispose –appena tornerà a Hagwarts resterà due settimane in punizione-

-va bene- subito dopo si sentì il tonfo della porta che sbatteva.

“lo sapevo che quella megera si sarebbe vendicata, due settimane! Ma per chi mi ha preso? E soprattutto come farò a dire alla Granger che dovremo partire? A Durmastrang per giunta, in Bulgaria! Oh ma come me la pagherà cara quando tornerò, vedrà se me la pagherà”

E con una strana luce negli occhi_ossia pura vendetta_andò nella sua sala comune.