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Autore: michaelgosling    24/07/2012    1 recensioni
I protagonisti sono Frank e Scorpius, i figli di Neville e Draco, che andranno ad Hogwarts, e si ritroveranno ad avere parecchie cose in comune, come ad esempio la paura di non essere all'altezza dei loro genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, Frank, Paciock, Jr, Nuovo, personaggio, Scorpius, Malfoy | Coppie: Luna/Neville, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 ECCOMI CON IL SECONDO CAPITOLO!!! SPERO VI PIACCIA E SIA ALL’ALTEZZA DEL PRIMO.
RECENSITE, MI RACCOMANDO!!
 
 
CAPITOLO 2.SULL’ESPRESSO PER HOGWARTS.
La stazione di King’s Cross era stracolma di gente, com’era da prevedere.
Scorpius cercò di non essere notato da nessuno e di salire sull’espresso per Hogwarts il prima possibile.
Non voleva che gli fossero rivolti insulti e occhiatacce di prima mattina, ed era anche per questo che aveva chiesto ai suoi genitori di non accompagnarlo.
La sua speranza era quella di trovare un vagone vuoto, in modo da poter stare da solo, come faceva sempre.
Aveva passato la vita a stare da solo.
Fortunatamente lo trovò verso la fine del treno e si sedette nei comodi divani.
Ogni tanto il suo vagone veniva aperto da alcuni studenti che volevano sedersi, ma uscivano subito quando vedevano il nome “Malfoy” scritto sulla valigia di Scorp.
Dopo qualche ora di viaggio, il giovane sentì dei rumori provenire da fuori.
Uscì dalla cabina, seguendo il suo udito come un cane segue il suo naso.
Camminò per un paio di minuti, poi entrò in una grande stanza dove vide dei studenti più grandi importunare un ragazzo che doveva essere del primo anno, anche se era parecchio alto per la sua età.
Scorp notò le divise dei ragazzi grandi. Erano dei Serpeverde.
“Allora? Guarda che ti stiamo dando una grande opportunità, ragazzino!” ringhiò uno di loro.
“Lasciatemi andare, vi prego.. se mi lasciate andare prometto che ci penserò!” fece lui, tremando e indietreggiando con voce impaurita.
“Ma guardatelo!! Trema come una fogliolina … ma siamo sicuri che sia quello giusto?”
“Certo che è lui! Non lo vedi? È identico al suo paparino!”
“Allora??? Cosa hai deciso?? Rispondi!!”
A quel punto intervenì Scorp, che non poteva stare a guardare e basta.
“Aggredite un ragazzo più piccolo che è da solo mentre voi siete in 4? Bel coraggio, complimenti! Perché non andate a ciucciare il latte della mamma che siete ancora dei marmocchi!”
Se c’era una cosa che Scorpius aveva preso da Draco era la capacità di offendere gli altri.
“Ragazzino, di che ti impicci?”
“Ti gonfiamo di botte!!”
“Te ne pentirai presto!!! Così Paciock vedrà cosa significa dire di no a noi!”
Scorpius sussultò. Paciock? Quel ragazzo era un Paciock? Aveva sentito parlare di un certo Neville Paciock, un eroe del Mondo Magico.. Quello doveva essere il figlio.. e visto che sapeva che suo padre insegnava Erbologia ad Hogwarts pensò di giocare con una delle sue carte migliori: la furbizia.
“Sì, potreste.. potreste riempirci di botte, ma non vi conviene tanto mi sa. In fondo, se il padre del ragazzo che stavate minacciando è chi penso che sia, vi ritroverete in guai seri. Espulsione assicurata, direi!” fece Scorpius, con una grande soddisfazione personale.
I Serpeverde ringhiarono inferociti, ma poi uscirono dalla stanza.
Scorp si avvicinò a Frank, che nel frattempo si era alzato.
“Grazie! Grazie davvero!” fece Frank.
“Ma cosa volevano da te quei tipi?”
“Volevano che convincessi mio padre a dargli eccezionale nei GUFO.”
“Quindi tu sei davvero il figlio di Neville e Luna Paciock? Gli eroi del mondo magico?”
“Ehm, sì.”
“Wow.. deve essere stupendo..”
“Cosa?”
“Avere una famiglia di cui non ti vergogni..”
“Nessuno si dovrebbe vergognare della propria famiglia.. perché.. insomma.. è la tua famiglia!”
“Già, in teoria dovrebbe essere così.. ma se la tua famiglia fosse come la mia non diresti così.. comunque io sono Scorpius, Scorpius Malfoy.”
Fu Frank ad essere sorpreso questa volta. Malfoy? Era impossibile non conoscerli e le loro famiglie erano collegate, ma non positivamente. Il giovane Paciock si sentì male al pensiero che stava parlando con il figlio del nipote della Lestrange, che aveva rovinato la vita a suo padre e che era stata la causa della pazzia dei suoi nonni.
Scorpius capì i pensieri di Frank e si allontanò, rendendosi conto che non era molto gradito.
Suo padre gli aveva detto che Neville era talmente buono da risultare quasi ingenuo. Un pezzo di pane. Quindi sperava che Frank, essendo il figlio, avesse ereditato quelle caratteristiche e potesse passare sopra alla questione familiare che li legava.
Evidentemente si sbagliava.
Proprio quando raggiunse la porta, sentì Frank sussultare.
“Aspetta! Io sono Frank Paciock.”
“Non sei obbligato ad essere gentile con me, è ovvio che mi odi. È naturale, viste le nostre famiglie. Ciao Frank.”
“Scorp io non ti odio! D’accordo, la tua famiglia ha fatto cose terribili alla mia, ma mio padre e mia madre mi hanno insegnato a non giudicare gli altri troppo presto e.. insomma.. sei il primo del mio anno che incontro e.. non voglio stare da solo..casomai tornassero quei Serpeverde.. Posso venire con te?”
Scorp sorrise e mormorò “Vieni pure”.
Andarono nello scompartimento che Scorp aveva trovato e parlarono per tutto il viaggio.
Scorp non faceva altro che chiacchierare. Era stato per così tanto tempo in solitudine e potersi aprire con qualcuno che non lo giudicava era un sollievo.
Frank, timido e goffo come il padre, lo ascoltava con attenzione.
Poi il treno si fermò.
Erano arrivati.
  
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