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Autore: hello world    25/07/2012    2 recensioni
cinque ragazze che realizzeranno il sogno che pensavano fosse impossibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’esibizione era appena terminata e un sorriso timido si fece spazio sul viso di quel ragazzo.
In sovrimpressione comparve il suo nome: Liam Payne, 16 from Wolverhampton.
Le ragazze erano rimaste lì impalate davanti alla tv, senza nemmeno riuscire ad esprimere cosa gli aveva trasmesso quella voce.
Si guardarono all’unisono e pensavano tutte le stessa cosa: doveva passare e con tutti ‘si’ per giunta. Lo meritava.
Erano in ansia quasi quanto lui nell’attesa del verdetto.
“E’ s-stato fantastico” balbettò Alex, riprendendosi per prima. 
Non fece in tempo a terminare la frase che un coro di voci si unirono a lei, tutte erano d’accordo.
“Da oggi in poi seguirò x-factor.” Rise di gusto Rachel, accompagnata da Anne e Sarah, che condividevano le sue parole.
Solo Maris era rimasta in un angolino, senza parlare. 
Anne, preoccupata, si avvicinò: “Maris, cos’hai?, è successo qualcosa?”
Maris la ignorò completamente, assorta com’era ancora nell’audizione.
Accennò solo ad un “va tutto bene” , il quale fece preoccupare ancora di più Anne.
Vedendola così assorta a osservare Liam, Alex la prese subito in giro, dicendole “non è che ti sei perdutamente innamorata di questo Liam? Jason dovrebbe saperlo”. La ragazza trascinò tutte le altre in una fragorosa risata. 
Infastidita, Maris le lanciò un’occhiata di fuoco, e tornò noncurante ad osservare lo schermo.
 “Ragazze, non scherzate, non è divertente”. Non sapeva nemmeno lei cosa le era successo in quel momento.
Liam l’aveva colpita fin in fondo, soltanto cantando delle strofe, e quella strana sensazione nello stomaco non la sentiva da tempo con Jason.
Soltanto aver visto e averlo sentito cantare, quel ragazzo le aveva confuso totalmente le idee. Erano però dubbi che aveva da tempo, non solo dovuti alla comparsa di Liam.
Amava davvero Jason? Stavano insieme, perché i suoi pensieri ricadevano su un altro, che per giunta non conosceva nemmeno?
Non c’erano risposte a queste domande, troppo confusa com’era. 
Jason era perfetto, capitano della squadra di football del liceo, alto, moro… ma con un ego sproporzionato. 
Dall’altra parte c’era Liam, un viso dolce per un ragazzo normalissimo. Cosa l’aveva davvero colpita di lui? 
Questi quesiti vennero interrotti dalle urla di gioia delle sue amiche. Gettando un’occhiata al televisore capì che Liam aveva ricevuto il primo ‘sì’. 

Non lo dimostrava, ma era felice. Felice da piangere, ridere, o mettersi a saltare sui letti.
Sembrava questa l’intenzione delle altre, ma lei non voleva darlo a vedere per paura di essere ancora una volta presa di mira.
Quando però vide gli angoli della bocca di Liam sollevarsi in un ampio sorriso, e sentì il secondo ‘sì’, la sua felicità non riuscì a trattenersi, e insieme alle altre, saltarono come impazzite dalla gioia. 
Lei, come tutte le altre, voleva vedere il percorso di questo ragazzo, voleva vederlo crescere e sentirlo cantare ancora una volta, più e più volte. Voleva poter dire di aver contribuito alla sua vittoria, perché era questo che voleva, che vincesse. 
“Ti è piaciuto parecchio, eh Maris?” disse Sarah.
“Perché, a voi no?” rispose Maris stizzita. 
“Certo, ma tu sembri la più entusiasta di tutte” la provocò Rachel. 
“Come avrebbe potuto non piacermi? Su ragazze, ha una voce meravigliosa, è meraviglioso, deve assolutamente vincere”.
Alla risposta di Maris, tutte le altre acconsentirono. Aveva ragione. Ogni settimana l’avrebbero votato, cercando di farlo arrivare sempre più avanti, fino alla vittoria. Non avevano mai seguito x-factor e avevano sempre detto che Simon Cowell fosse un antipatico, ma il suo ‘sì’ era stato il più convincente, il più voluto. E questo aveva portato queste cinque ragazze a ricredersi completamente sul suo conto. 


ore 8:30 am.
casa di Anne, Eastbourne, Londra.


Come ogni mattina Alex prese la sua borsa a tracolla, dimenticandosi di fare colazione e appuntandosi mentalmente che l’avrebbe fatta con Anne al bar fuori scuola.
Uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle e scese i pochi scalini che la separavano dal cancelletto. Attraversò i pochi metri che la separavano dalla casa di Anne.
Bussò. Bussò di nuovo. E una terza volta ancora senza ricevere risposta. Dovuto il silenzio, Alex presumeva che il fratello maggiore di Anne, Chris, non fosse in casa.
Così, si ricordò delle chiavi sotto lo zerbino, segreto acquisito da anni grazie all’amicizia tra loro e le loro famiglie. Si chinò e raccolse le chiavi.
Aprì subito la grande porta d’ingresso, pensando tra sé e sé ‘come al solito Anne dorme ancora!, ma te la farò pagare, mia cara dormigliona ’.
Si diresse con una faccia che prometteva un ottimo scherzo, a passo spedito verso la cucina. Aveva in serbo un modo abbastanza crudele per vendicarsi.
Prese una brocca abbastanza capiente e la riempì d’acqua. Salì al piano di sopra, e, osservando la faccia di Anne ancora immersa nel sonno, senza pietà gli versò tutto il contenuto della brocca addosso, sussurrando un “mi dispiace” che non aveva nessun tono scusante. Anne balzò grondante d’acqua giù dal letto, insultando amorevolmente Alex.
“Ma ti sembra modo di svegliarmi? Con l’acqua? In pieno febbraio?” cercò di protestare sconsolata Anne.
Alex, in risposta le intimò un ordine in completo stile militare.
“HAI SOLO CINQUE MINUTI PER ALZARTI, VESTIRTI E FARTI TROVARE GIU’, FORZA, che siamo in ritardo e dobbiamo ancora fare colazione”. 
“Sì, sì, arrivo” brontolò Anne. 


ore 9:00 am.
Liceo di St.Mary, Eastbourne, Londra.


Mezz’ora dopo Anne e Alex camminavano lungo le strette strade per arrivare in fretta a scuola, ed incontrare le altre all’angolo, per terminare il tragitto.
Ormai la colazione era saltata, avrebbero rischiato di prendersi una nota per il ritardo.
Da lontano videro Sarah, Rachel e Maris avvicinarsi, e subito le andarono incontro.
“Sono le 9, la campanella suonerà tra pochissimo” Sarah era impaziente di cominciare le lezioni. 
“Come al solito colpa di Anne, che non si è svegliata nuovamente” disse Alex, lanciando un’occhiata ad Anne che poteva benissimo incenerirla. 
Per tutta risposta, Anne si limitò a sbuffare, e tutte insieme varcarono la soglia del liceo, proprio mentre la campanella lanciava i suoi ininterrotti squilli. 


ore 11:00 am, pausa pranzo. 
cortile del Liceo di St.Mary, Eastbourne, Londra.


Maris, Rachel, Anne, Alex e Sarah erano sedute in cerchio ad un tavolo del cortile della scuola. 
Vicino a loro si sentivano le voci delle cheeldears e dei maschi della squadra di football, compreso Jason, che confabulavano tra loro.
Completamente indifferenti, le ragazze parlavano del più e del meno.
“Maris, mi dispiace per ieri.. non volevo offenderti, stavo solo scherzando..” si scusò Alex. 
“per cosa?” le domandò Maris.
“Per Liam, perché ti ho presa in girò, per Jason.. a proposito, come va la vostra storia?”
“bene, bene” Sorvolò Maris, rivolgendo uno sguardo a Jason che scherzava in modo troppo confidenziale con la capo cheerladers, Amie, senza nemmeno degnarla di uno sguardo. 
Le ragazze ripresero a mangiare tranquille, quando una persona, o meglio un nome pronunciato attirò la loro attenzione.
E ancora di più quella di Maris. Furiose, si girarono tutte insieme verso il tavolo dei ‘popolari’, notando che quel nome era stato pronunciato dalla barbie-Amie. 
“Stanno parlando di Liam, e della sua audizione..” sussurrò appena Maris.
Non solo quell’oca cercava di rubarle Jason, ma in qualche modo avrebbe voluto fare lo stesso anche con Liam? No, non glielo avrebbe mai permesso.
“Era bellissimoo, un vero figo, avreste dovuto vederlo, era un angelo” disse civettuola Amie. “Aveva dei capelli stupendi, anche se dovrebbe tagliarseli secondo me, e anche tingerli di un biondo più chiaro, tipo il mio, così saremmo davvero perfetti insieme” continuò lei.
“Sì, era davvero meraviglioso” rispose un’altra con fare sognante. 
Subito Amie l’attaccò, dicendo possessivamente: “NON TI AZZARDARE NEMMENO A GUARDARLO. E’ MIO, SOLO MIOOO. E poi non apprezzerebbe mai nessuno le tue exstenshion, figuriamoci lui. Amerebbe sicuramente i miei fluenti e bellissimi capelli” 

Questo era davvero troppo.
Parlare così di Liam, Maris non poteva davvero sopportarlo.
“Ma come può essere così superficiale, quella brutta oca ossigenata, pensare solo all’aspetto fisico e non concentrarsi su quella meravigliosa voce?!” esplose Maris.
“Tutte noi ti diamo ragione, ma non dare peso alle sue parole, sai com’è fatta” cercò di tranquillizzarla Rachel, andandole vicino.
“Ma ha ragione Maris, Rachel! Come può? Fanno sempre così, in questa scuola, sempre i soliti ideali, non si concentrano mai su qualcosa che non sia un nuovo taglio di capelli!” disse esasperata Sarah.
“Sono stufa di questo comportamento, gliela farei davvero pagare” Alex già pensava ad un modo per divertirsi.
Ma Maris fu più veloce di lei: “Hai proprio ragione, Alex!” un lampo le attraversò gli occhi, e le amiche non ebbero nemmeno il tempo di capire cosa stesse pensando di fare, o di fermarla, che Maris prese il suo frullato e lo versò sui tanti amati capelli di Amie, sotto lo sguardo allibito di tutta la scuola, e maggiormente, di Jason. 

                                                   

writer’s corner. 


ssssalve a tutte siamo due ragazze che scrivono questa fan fiction insieme.
Ci chiamiamo
Anna e Alessandra e in questa storia siamo Anne e Alex.
È la nostra prima fan fiction e ci farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Ci abbiamo messo davvero tutte noi stesse e speriamo che vi piaccia! 
Un grazie speciale va a Rachel,Maris e Sarah, amiche a cui ci siamo ispirate per la storia.
 
Lasciateci una recensione e grazie a chiunque la leggerà. :)

su twitter siamo @djmaliksvoice (Anna) e @xidreamwiththem (Alessandra) grazie a tutte, ci vediamo al prossimo capitolo! 
baaaaaaaaaaci.x
  
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