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Autore: _Fame_    25/07/2012    1 recensioni
E se i One Direction tornassero a scuola?? Ognuno dalle proprie famiglie, senza smettere di cantare, per finire la scuola. Niall in Irlanda, Liam a Wolverhampton e Louis, Harry e Zayn??
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella maledetta fantastica voce.

 

 

GINEVRA’S POV

7:30.
La sveglia suonò, la mia voglia di alzarmi si aggirava intorno allo zero. Mezzo sveglia mi misi a sedere sul letto, misi le pantofole e finalmente aprii gli occhi. Mi avvicinai alla finestra e aprii le tende: le nuvole grigie invadevano il cielo e le macchine erano ancora bagnate dall’acqua della pioggia. I giardini della altre case erano pieni di acqua cristallizzata dal freddo, per fortuna non c’era vento e la pioggia era smessa.
Dopo le vacanze di Natale sarei tornata a scuola quel giorno e avrei rivisto le mie amiche, Jenny e Anne. Stavo al terzo anno di scuola però mi ero trasferita due anni prima dall’Italia fino a Manchester. Non avevo solo due amiche però loro erano quelle a cui tenevo di più, e il mio migliore amico era John.
“Ginevra, cazzo, sbrigati! Tra venti minuti passa l’autobus e non ho intenzione di fare tardi per colpa tua!” urlo il mio fantastico e delicato fratello. “Oh - oh” dissi a bassa voce mentre mi fiondavo giù per le scale in direzione cucina, presi una brioche e la mangiai in due bocconi e poi bevvi la tazza di latte in un tempo record, “Sai, sorellina, ti sarei grato del fatto che tu mangiassi normalmente come tutte le altre ragazze invece di essere peggio di me!” feci un sorrisetto falso e risposi acidamente “Sai, fratellone, ti sarei grata se oggi morissi sotto un autobus!”.
Corsi nel bagno con i vestiti in mano e ne uscii poco dopo pronta per uscire, mio fratello mi lanciò lo zaino blu della Vans mentre infilava il suo e andava verso la porta di casa, “Alex quando hai l’esame per la patente??” “Tra un settimana, Gì” “Meno male così poi smetto di prendere l’autobus!” “Scusa ma chi ti ha detto che quando avrò la patente ti porterò in macchina con me?!?” “Scusa ma chi ti ha detto che dato che mamma e papà sono fuori in viaggio non possono sapere della festa che vuoi fare??”, si girò orrorizzato e io sorrisi beffarda, alla fine grugnì un sì a denti stretti e io feci un sorriso a 32 denti. Iniziammo ad andare più veloce per non perdere l’autobus e io misi le cuffiette esattamente come aveva fatto lui, noi ci volevamo bene che vi credete, tutto il tempo a parlare!
Erano solo le 8 e un quarto quando arrivai vicino alla scuola, quindi mancava ancora un quarto d’ora per entrare, però così potevo stare con gli altri e non c’era pericolo di arrivare tardi, e ormai lo facevo da sempre, tutti arrivavano prima. Girai l’angolo e vidi la scuola –Che schifo!- pensai –Sembra proprio una prigione!-. Iniziai ad attraversare sulle strisce per entrare quando una moto mi tagliò la strada passandomi quasi sui piedi. La moto era grande e azzurra, le parole sfuggirono dalla mia bocca spontanee, senza pensare chi poteva stare su quella moto “Stronzo!”, urlai. Si girò. Ti pareva. Poteva essere solo quel deficiente ritardato con Sid dell’Era Glaciale che segue le tracce nella sua testa al posto del cervello: Louis Tomlinson.
Era ricco perché stava in quella band, i One Direction. Io ero una di quelle directioners che sanno vita, morte e miracoli dei ragazzi e quando avevo saputo che sarebbero tornati a scuola ero davvero felice. Niall tornava dalla sua famiglia in Irlanda, Liam faceva ritorno a Wolverhampton mentre Louis, Zayn e Harry avevano deciso di rimanere a vivere insieme a Manchester invece che ognuno in una città diversa.
 
#Flashback
“Oh mio Dio” urlai correndo su per le scale verso la camera mia, accesi il computer, entrai su facebook e aprii una chat con Jenny e Anne, anche loro erano directioners, per fortuna erano tutte e due collegate. “Ragazze i oned tornano ognuno nelle proprie città. Lavoreranno un po’ per conto loro per poi vedersi durante le vacanze e lavorare insieme. Lou’, Hazza e Zayn tornano qui a Manchester!! Saranno qui per tornare a scuola!” scrissi e loro risposero subito, “Ma sei sicura?!? Davvero, davvero?!?!” rispose, incredula, capivo che non ci credesse del tutto: io avevo riascoltato la notizia al telegiornale tre volte, poi avevo iniziato a sclerare mentre mio fratello mi guardava male. Arrivò anche la risposta di Jenny, quella calma, seria e matura del gruppo: “Sei sicura?? Evitiamo di credere a false informazioni”, risposi subito “Ragazze sì, sono sicurissima, l’hanno appena detto al telegiornale”
#Fine flashback
 
Quel giorno ero felicissima, per non dirvi quando abbiamo saputo che sarebbero venuti alla nostra scuola, abbiamo urlato come tre pazze e per due giorni abbiamo avuto un sorriso da ebete stampato in faccia!
Dopo un mese di scuola, vi giuro che avevo completamente cambiato idea, volevo usare quei tre come bersaglio in una sfida di tiro con l’arco. La storia di tenere i piedi per terra e “Noi amiamo le fans più di qualsiasi altra cosa”, tutte cazzate, erano più montati loro che le librerie dell’IKEA, che tra un po’ ti danno pure i pezzi per montarti le viti! Certo era che amavano le fans, quelle con una terza piazzata, ovviamente, le altre che contano? L’unica cosa che amavano più di tutto erano i soldi, quelli non importavano se erano perfetti o spiegazzati, andavano bene tutti!
Mentre pensavo a questo entrai nella scuola e cercai le mie amiche, le trovai e andai verso di loro correndo, senza far mancare il mio urlo mattutino: “Ragazzeeee!!”.
Le abbracciai, solo allora notai l’espressione che avevano e mi resi conto del fatto che Jenny aveva divisa, non si sarebbe mai vestita così, con un maglioncino viola su una camicia bianca e una gonna grigia. Sul maglioncino c’era il logo della Damion Burgbury High School, era un scuola privata molto importante, stava qualche kilometro fuori Londra. “Hey, Jenny, questa divisa ti sta benissimo, ma perché la indossi?? È della Damion Burgbury.” “I miei genitori hanno visto la pagella del primo trimestre e hanno deciso che con la media che ho andare ad una scuola privata sarebbe molto meglio, così mi mandano lì”. Era vero, aveva una media del 9,6 e quella scuola era famosa perché avevano tutti una media superiore al 7, uscire con buoni voti da quella scuola significava avere tutte le università pronte ad accoglierti a braccia aperte. ”E allora che succede? La scuola è già iniziata”, chiesi, non poteva andarsene ora, la scuola aveva iniziato il secondo trimestre, “Niente di che, ora starò lì tutto il periodo dell’anno scolastico.” ”Ma sta lontanissimo! È a Londra! Ti dovrai svegliare prestissimo per andare fino a laggiù” “ma io mi trasferisco, vado a vivere lì, vicino alla scuola ci sono degli alloggi per gli studenti che vogliono dormire più vicino, ci sono molte persone che non abitano a Londra e vanno a quella scuola. Ci potremmo vedere durante le vacanze d’estate e quando non avremo compiti il fine settimana, anche se quelli che ho conosciuto alla scuola mi hanno detto che danno moltissimi compiti. Comunque sono passata per avvertirvi e salutare, non volevo andarmene via così, senza dire niente” “Cosa?!?” quasi urlai io, mentre Anne urlava “Te ne vai ora?!? Subito?!?” “Sì, tra poco arrivano i miei genitori e me ne vado, ci rivediamo appena possibile”. Diciamo che non ero proprio tanto felice, per quanto fossi legata più ad Anne che a lei mi dispiaceva molto sapere che se ne andava da un’altra parte e che non ci saremmo più riviste fino all’estate. “ragazze, davvero, non è poi tanto male, ci possiamo rivedere e staremo in giro per centri commerciali in meno tempo di quanto potete pensare, promesso.” Il suo telefono squillò, “Devo andare, ciao. Ci rivediamo presto”. Un ultimo abbraccio di gruppo e poi se ne andò sorridendo piano.
Guardai l’orologio, mancavano 5 minuti e l’aula era all’ultimo piano, “Iniziamo ad andare?” chiesi, Anne fece un cenno affermativo, conosceva Jennifer da 7 anni ed erano molto amiche, non le piaceva molto l’idea di non rivederla fino all’estate, “Anne la rivedrai presto, intanto ci sono altre persone a scuola, magari è l’occasione per fare cose nuove che prima non facevi per stare con lei, come teatro”. Anne voleva fare teatro, secondo me era molto brava, ma non se la sentiva di andare da sola e io con lei non ci potevo andare per pallavolo, mentre Jenny non voleva andarci perché soffriva di ansia da palcoscenico. Si rianimò, “Si hai ragione, dovrei provare ad andare anche da sola.” sorrise, -Forse, in un certo senso, è meglio che Jenny va ad un'altra scuola, questa non era fatta proprio per lei, che aveva una media così alta e passava molto tempo a fare i compiti.- pensai, certo mi dispiaceva che se ne era andata ma in quella scuola sarebbe stata meglio secondo me.
 
“Hey, la prossima volta che attraversi la strada stai più attenta!” Maledetta fantastica voce, quando cantava era fantastica ma quando non lo faceva, poteva anche risparmiare fiato e non parlare proprio.

 

'Giorno bella gente!!
Se volete potete trovare la FF e alcune foto su www.facebook.com/MusicIsMyKryptonite, che è la mia pagina su facebook....
sono alle prime armi con il sito e tutto, è la mia prima fan fiction, quindi se recensite siate benevoli, anche se il capitolo non è una gran cosa!

 

In oltre la fan fiction è dedicata a Dhuri_Harrybellotutto, extraordinharry e DjTommo perchè le loro fan fiction sono fantastiche e mi hanno ispirato! e poi va a tutte le persone che la leggeranno e che la recensiranno *lasciatemi credere che lo farete* e a tutte le persone che hanno scritto le fan fiction che ho letto, perchè sono tutte bellissime!!

Sciao e crazia (?)
 

Gin
 

"Poteva essere solo quel deficiente ritardato con Sid dell’Era Glaciale che segue le tracce nella sua testa al posto del cervello: Louis Tomlinson."


Diego, la tigre: Non sei un esperto nel seguire le tracce, vero?
Sid, il bradipo: Ehi, sono un bradipo, vedo un albero, mangio la foglia, fine della traccia.
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Questa sono più o meno io, cioè Ginevra, all'inizio del capitolo quando si sveglia!
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Anche rappresentata, così!
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