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Autore: Lena_Lena    26/07/2012    1 recensioni
Ragazzine dai poteri speciali che tentano di vivere normalmente.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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– Mi scuso per il ritardo professore – dichiarò affannata Emily, aprendo la porta dell’aula.
– Oh, non si preoccupi! – sorrise il professore, un vecchio signore panciuto dall’aria serena, – Purtroppo però tutte le ragazze sono già accoppiate… –
– Mi scusi per il ritardo! – disse Justin, apparendo dietro di lei.
– Ottimo tempismo signorino Olivers – disse il professore sorridendo – Si sieda con la signorina McGriver –. Evidentemente il professore non riusciva a capire che una ragazza accanto un bel ragazzo che discutevano del più e del meno in francese era qualcosa di estremamente attraente per Cupido. “Okay, non è detto che mi prenda una cotta per lui. No, non è proprio detto. Magari scopro che è un imbecille” si ripeteva Emily.
– Alors, comment êtes-vous?... J'ai vuque à littérature tu as pensé à quelque chose plus intéressant que la Divine Comédie. Qu'est-ce, si je peux? – le chiese Justin sedendosi al tavolo libero.
– Sont choses personnelles !... – sussurrò indignata, ma poi il suo cuore si sciolse – J'ai imaginée ma rêve. J'ai vu... Moi, avec mes modèles que portent mes habits –
–Basta parlare ragazzi! Aprite il libro, leggiamo il testo a pagina trenta – li interruppe il professore.
Nello stesso momento, Ridley entrò nell’aula di filosofia. Si sedette in un banco completamente libero vicino alla finestra, in attesa che il nuovo professore arrivasse.
– Scusa, questo posto è libero? – chiese una voce alla sua destra. Si girò, e all’improvviso le sembrò tutto come un film, in quelle scene a rallentatore, in cui gli attori sono tutti dannatamente perfetti. Era Derek.
– Ehm… E’ occupato? – ripeté lui.
“E’ il caso di rispondere, svegliati!” si urlò. E proprio nel momento in cui il cervello del ragazzo gli diceva che era meglio cercare un altro posto, la sua voce si sbloccò all’improvviso.
– Certo. Scusa, stavo ripassando mentalmente tutti gli argomenti dell’anno scorso –
– Ti piace molto filosofia allora – disse interessato mentre si sedeva.
– Oh… Beh, non proprio. Diciamo che l’ho scelta perché mi piace la musica –
– La musica? – chiese stupito.
– Sì, la musica – affermò lei sorridendo – Scrivo dei testi. Ma ho bisogno di studiare filosofia per liberarmi nei momenti di blocco e… Beh, magari riuscire a essere felice… –
– Wow – affermò stupito – E’ lo stesso motivo per cui ci vengo anch’io! E… Che musica ti piace? – domandò sorridente.
– Non provare a parlare di musica che non sia rock! Il rock domina! – affermò entusiasta Ridley.
“Sembra perfetta.” fu l’unico pensiero di Derek.
La campanella suonò il pranzo. Emily e Ridley si ritrovarono all’armadietto della prima.
– Emi! – le gridò affannata Ridley – Non sai chi ho incontrato! –
– Derek?! – disse sconcertata l’altra.
– Ehi! – ribatté imbronciata Ridley – Come hai fatto a indovinare? Sono così banale da urlare come qualsiasi altra ragazzina? –
– Oh, no, no – disse tranquilla Emily – Ma hai quel tuo bellissimo “Sorriso Solo Per Derek” –.
Ridley arrossì. – Beh… Com’è andato francese? – chiese facendole l’occhiolino.
– Lo sapevi?! – strillò Emily – Sapevi che mi sarei seduta con Justin?! –
– Vuoi che tutta la scuola lo sappia? – l’ammonì Ridley – Calma e ti spiego… Diciamo che… Beh l’ho incontrato nel corridoio vicino a filosofia, che come sai è distante anni luce dall’aula di francese,  e… Ho pensato di trattenerlo un pochino giusto in tempo per farlo arrivare simultaneamente a te. Che c’è di male? –
– Beh… Niente. – disse meno preoccupata Emily, – Ma cosa gli hai detto per trattenerlo? – – Oh – disse timida lei – Non dovrei dirtelo, ma… Beh, Alex, Justin e Derek vogliono formare una band. E stanno facendo delle audizioni perché mancano degli strumenti… –
– Tuo fratello e I Fighi stanno formando una band e non mi dici nulla?! – la interruppe scandalizzata.
– Volevo farti una sorpresa!... Ma tu sei sempre così cocciuta… Aspetta! Sono le dodici?! – chiese ad un tratto.
– Le dodici e sei precise. Vuoi andare alla caffetteria? –
– Ma no! Ci sono le selezioni!! Dobbiamo andare a vedere! – esclamò trascinando la sua amica verso il teatro.
– Tuo fratello che è al quarto anno spreca l’ora di pranzo per stare con quelli di seconda?? – ribatté Emily.
– Sono I Fighi, ricordatelo! – strepitò Ridley, che tentava di trainare la sua amica alle audizioni.

  
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