Era arrivata l'ora di partire per la gita. Lucy era già arrivata a scuola , in orario come suo solito, c'erano tutti tranne Lizzy e allora l'aspettarono. Dopo 5 minuti arrivò. Partirono e arrivarono all'aereoporto.
Superato tutti i controlli, si imbarcarono e aspettarono di arrivare a Manhattan.
"Lizzy..." - Dissi io insicura se continuare o fermarmi.
"SI ?" - Mi chiese, con una strana curiosità negli occhi.
"Hai presente quello che hanno detto i ragazzi ?"- Gli domandai.
"Si.."- Disse incitandomi ad andare avanti.
"Beh... tu ci credi ?" - Gli chiesi, curiosa di sentire la risposta e nel frattempo pensare se dirglielo o meno.
"Io diciamo che in un certo senso si..."- Mi rispose.
"Davvero ? Tu ci credi ? "- Gli chiesi incredula.
"Si, perchè tu no ? " - Mi rispose.
"Si... "- Dissi.
"E allora perchè sembravi incredula quando ti ho detto si ?" - Mi chiese.
"Pensavo non ci credessi..." - Risposi.
Tornarono al silenzio di prima...
Lucy pareva concentrata su qualcosa, pensierosa, aveva il volto corrucciato, stava pensando.
"Oh mio dio quindi... tu sei davvero un angelo? E lo sono anche io?"- Chiesi curiosa .
"Si cioè in parte... prometti che se ti dico una cosa non la dirai agli altri ? " - Mi domandò preoccupato, e si vedeva.
"Si... a nessuno ? Neanche Louis ?"- Chiesi, preoccupando anch'io.
"No, neanche a Louis.... "- Rispose.
"Certo, dimmi pure..."- Continuai io.
Il suo viso tornò concentrato sull'amica cha aveva affianco. Doveva raccontargli cos'era successo , non riusicva a non dirlo nessuno.
"Tu devo dire una cosa ?" - Disse girandosi di scatto verso l'amica.
"Cosa ?" - Chiese.
"Prometti di non dirlo a nessuno ?" - Domanda guardando il vuoto.
"Si , lo prometto ora spara..." - Disse lei, sempre più incuriosita.
"Ti ricordi quello che hanno detto i ragazzi ? - Chiese. E l'amica gli fece cenno di sì con il capo. "Ecco, quello che ...che hanno detto è vero, io sono un angelo, e anche loro ..." - Disse.
Così calò il silenzio.
Signori e signore siete precati di allacciare le cinture, stiamo per atterrare.
Così l'allacciai e rivolsi un occhiata verso Lizzy che stava dormendo.
Dopo quello che le avevo detto , non disse nulla, lei ci credeva, ma aveva paura.
La sveglio e le dico di allacciarla. Non mi risponde si limita a farlo.
In un battibaleno atterriamo e ritiriamo i bagagli.
Saliamo su un autobus e arriviamo all'albergo che si trova leggermente fuori dal centro di Manhattan.
"Ragazzi , per oggi siete liberi , domani mattina sveglia alle 7 e scendete per fare colazione " - Disse il prof. Talbot.
Così io Niall e Lizzy saliamo nella nostra stanza. Senza disfarre le valige, è solo per una settimana .
Nella camera regna il silenzio. Ma viene in terrotto da Lizzy che finalmente si decide a parlare.
"Okey ... sentite ora o sò cosa siete.. ma non voglio rovinare la gita a nessuno, e nemmeno la nostra amicizia ...quindi vi parlerò ancora , certo sono un pò scossa, diciamo tanto però soppravviverò."
"Oh grazie " - dissi avvicinandomi a lei e abbracciandola.
"Aspettate un attimoooo"- Disse Niall.
"Cosa c'è ?" - Chiesi.
"Chi ha preso le mie patatine ? " - Disse in modo totalmente naturale, e fù ciò che scateno la nostra risata e anche quella di Niall.
Quella sera gli altri, Louis, Liam, Danielle, Eleanor, Harry e Zayn, vennero in camera nostra.
Così mangiammo schifezze su schifezze. E molte altre schifezze.
"Allora... adesso che facciamo ?"- Chiese Liam.
"Giochiamo al gioco della bottiglia " - Propose Zayn.
Tutti accettarono , alcuni di malavoglia, come me è Liam.
Zayn prese la bottiglia e girò. Si ferma su Liam.
"Allora cosa scegli bacio sulla guancia o bacio con la lingua ?" - Chiese .
"Sulla guancia ! "- Disse preoccupato.
Zayn gira un altra volta la bottiglia e si ferma davanti a Danielle.
Che fortuna che ha avuto! Così si avvicina a lei e la bacia dolcemente sulla guancia.
Gira di nuovo la bottiglia.
"Okey styles tocca a te cosa scegli ?" - Chiede.
"Bacio ... con la lingua " - Risponde.
Gira di nuovo. Si ferma davanti a Lizzy che rimane a bocca aperta e senza nemmeno accorgersene, Harry le stava già dando un dolce bacio. Si staccarono e menomale, io ero stranamente comedire gelosa ? Ma perchè insomma è comunque bello cioè...
Finimmo di giocare , perchè nessuno voleva pià andare avanti.
Gli altri tornarono nelle loro stanze e io rimasi nella mia con Lizzy e Niall ( che continuava a mangiare !) .
Avevo sonno, tanto sonno così mi addormentai...
Mi sveglio nel cuore della notte avevo avuto un incubo, un incubo sul segreto che mi aveva detto Harry.
Così esco dalla stanza e mi metto seduta fuori dalla porta.
E ripenso al sogno e al segreto.
"Io... non sono propio un angelo ... "- Mi dice.
"Come no ? " - Chiedo sempre più curiosa.
"Le vedi questa ali ?" - Disse indicandomi le sue ali "Nere" dietro la schiena.
"Si..." - Risposi incitandolo a continuare.
"Sono nere..." - Disse.
"Eh quindi ? " - Chiesi.
"Gli angeli... hanno le ali bianche, io le ho nere " -Rispose.
" Eh perchè ? " - Domandai.
Fui distratta dal ricordo da un ombra che si stava avvicinando a me.
Alzai lo sguardo e vidi dei ricci. Era Harry.
"Non riesci a dormire ? "- Mi domandò.
"No ... e tu ? " -Risposi.
"Nemmeno io.... " - Disse.
"Io ho .. ho fatto un incubo sul segreto.. " - Dissi con un filo di voce.
"Oh lo sò che diciamo sapere tutto così , subito non è bello, di sicuro no, ma non devi aver paura..." - Mi disse cercando di calmarmi. Cominciai ad avere i brividi.
"Non lo so , ma nessuno lo sà... " - Disse calmandosi leggermente.
"E perchè me l'hai voluto dire ? " - Chiesi .
"Perchè, vedi, io sento quelli che come dire sono... sono come me .." -Disse cercando di trovare le parole più opportune.
"E quindi ? " - Chiesi agitandomi.
"E quindi... tu sei come me ... " - Disse.
Respirai a fondo come lui mi aveva insegnato e feci uscire le ali e vidi, con mia estrema preoccupazione che erano nere, come le sue. Io e Harry avevamo un segreto, un segreto che però mi preoccupava più di qualsiasi altra cosa.
Presto, prestissimo posto il prossimo ;) Ciaooo.