Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: xX Eris Xx    28/07/2012    1 recensioni
Voldemort sconfitto. Il mondo magico vive nella tranquillità. Le nuove generazioni ormai affollano i corridoi delle varie scuole di magia e stregoneria.
Morgana faceva parte di queste nuove generazioni. Molto dotata ed intelligente, è però una ragazzina schiva e introversa. Motivo? Quelle radici oscure da cui nasce la sua famiglia...
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Per Morgana le giornate senza il suo migliore e unico amico passavano lente. Era giovedì sera, fuori l’ultimo sole autunnale prendeva congedo per far spazio alla notte. Lei stava osservando il tramonto dalla sala comune mentre la sua piuma sfrecciava da una parte all’altra della pergamena che aveva davanti.
Nell’angolo più lontano James, Albus e il cugino, Hugo, discutevano su cosa fare osservandola.
-Non posso andare là così! Devo avere una buona scusa!- stava dicendo James.
-Puoi proporti di aiutarla con i compiti… ci sarà qualcosa di complicato e difficile da fare, no?- suggerì Albus.
-Dovremmo esercitarci con gli incantesimi non verbali… sono complessi e nessuno oggi  è riuscito a disarmare il compagno…- continuava a fissarla con espressione corrucciata.
-Nemmeno lei?- chiese Hugo mentre sfogliava Il Profeta.
-Non lo so.-
-Che vuol dire “non lo so”?- domandò stizzito il fratello.
-Non ha fatto l’esercizio! Si è messa in un angolo a leggere il testo di Cura delle Creature Magiche e ha smesso solo al suono della campana.-
-Strano.- mormorò Hugo tornando a guardare la ragazza.
-Inquietante…- lo corresse Albus -Si è messa a studiare un’altra materia e il professor Silente non ha detto nulla?-
-Esatto.- confermò James.
-Non avete pensato…- una voce femminile molto irritata li fece sobbalzare dallo spavento -… che potrebbe essere così abile e intelligente da non aver bisogno di ripetere all’infinito lo stesso esercizio?- era Lily che,con molta disinvoltura, prese posto fra i suoi fratelli.
-Intendi come Albus Silente? Il preside che c’era quando andava a scuola papà?-  domandò Albus, con una nota di orgoglio nella voce.
-Esatto!- esclamò la sorella contenta.
-Allora cugino, non credo che il tuo piano funzionerà!- stava ancora guardando la ragazza quando notò la piuma sfrecciante -Ma che sta scrivendo quella piuma?-
-Vado a chiedere!- Lily sorrise e schizzò in piedi senza aspettare risposta.
Morgana guardava ancora fuori dalla finestra quando percepì la presenza della ragazzina. -Non ti avevo detto di starmi alla larga?- parlò senza mai staccare gli occhi dal cielo ormai nero.
-No! Solo che non potevamo fare amicizia.- si mise a leggere la pergamena.
-Allora te lo dico adesso: “Stammi alla larga”.- la piuma smise di muoversi e lei voltò la testa.
-È il compito di Trasfigurazione che deve fare anche mio fratello! Come hai fatto?- la sua voce esprimeva eccitazione e curiosità.
-Sono cose che ho già fatto…- prese il foglio e lo arrotolò in fretta.
-No, non hai capito! La piuma!- la prese in mano -Come facevi a muoverla?-
Si strinse nelle spalle -Non lo so. Mia madre non voleva che scrivessi a mio padre o a Riven quando ero da lei, ma io volevo! Un giorno ho preparato mentalmente una lettera da mandare a mio padre e, quando sono tornata in camera mia, la sera, era pronta sullo scrittoio e la piuma galleggiava su di essa… la scrittura era la mia.- spiegò titubante.
-Forte!- la voce della ragazzina era colma di ammirazione. -Vieni! Ti voglio far conoscere i miei fratelli e cugini!-
Morgana non si mosse. -Non mi libererò mai di te, vero?- la guardava dritta negli occhi.
-No! Allora? Facciamo che adesso hai due amici invece che uno?- un sorriso furbo le sfiorò la bocca.
-Fuori da questa sala noi non ci conosciamo… queste sono le condizioni.-
-Perché?- chiese incuriosita.
-Perché così ho deciso, prendere o lasciare.- ripeté.
-D’accordo… ma tu, adesso, vieni con me!- la prese per mano e la trascinò dalla parte opposta della sala dove i suoi fratelli, il cugino Hugo e sua sorella, Rose, stavano chiacchierando amabilmente.
-Ehi ragazzi!- i quattro si voltarono in attesa -Vi presento Morgana e loro sono i miei cugini, Rose e Hugo, ed i miei fratelli, Albus e James. James è del tuo stesso anno!- concluse radiosa.
-Si… già lo sapevo…- calò un imbarazzante silenzio, ognuno guardava una parte diversa della sala.
Lily spostava lo sguardo su di loro a turno, in attesa. -Beh? Che avete adesso?- chiese alla fine, spazientita.
Morgana inspirò, profondamente irritata. -Piacere di avervi conosciuto. Addio.- si sciolse rapidamente dalla stretta della ragazzina e scivolò fuori dal buco del ritratto. Praticò su di se un incantesimo di Disillusione e iniziò a vagare per i corridoi, aveva molto su cui pensare. Quei pochi giorni a Hogwarts erano stati i più stressanti della sua vita.
Si era completamente isolata dagli altri studenti, non partecipava attivamente alle lezioni e si sentiva colpevole ogni volta che guardava tutti i suoi compagni Grifondoro in faccia… lei non era una di loro, non si sentiva una di loro.
Camminò per i corridoi deserti per ore senza rendersi conto di dove stesse andando, poi si bloccò e iniziò a guardarsi intorno… non riconosceva niente.
Maledizione! pensò frustrata. Cercò di tornare sui suoi passi ma tutto le appariva uguale; aveva quasi perso ogni speranza di tornare al dormitorio quando incontrò sir Nicholas, che stava fluttuando per quello stesso corridoio.
-Signore!- sibilò tra i denti in direzione del fantasma.
-Chi c’è? Chi mi chiama?- chiese spaesato Nick.
Morgana revocò l’incantesimo di Disillusione e accese la bacchetta. Il vecchio fantasma trasalì, spaventato.
-Signore, mi dispiace averla spaventata. Sono Morgana… sono appena arrivata, non conosco bene il castello…-
-Ragazza mia! Non dovresti uscire ed aggirarti per il castello a quest’ora!- la rimproverò.
-Lo so ma avevo bisogno di… schiarirmi le idee…- abbassò lo sguardo dispiaciuta.
-Dovrei avvisare la preside di questo ma, visto che sei qui da poco, farò un’eccezione e ti riporterò al ritratto della Signora Grassa.- si voltò e iniziò a fare strada fluttuando. -Seguimi cara.-
Con l’aiuto di Nick, la ragazza raggiunse velocemente il ritratto dove, una addormentata Signora Grassa,  faceva tremare le mura del castello col suo russare.
-Non sarà contenta di svegliarsi temo.-
-Non sarà necessario svegliarla, conosco un paio di incantesimi che mi permetteranno di entrare senza che se ne accorga.- il fantasma la guardò con una certa inquietudine. -La ringrazio per avermi aiutato.-
-Di nulla Morgana! Ci vediamo domattina a colazione!- e svanì attraverso il muro di fronte.
La ragazza estrasse la sua bacchetta, diede tre colpi alla cornice del ritratto e questo si aprì. Scivolò all’interno della sala comune silenziosamente e non si soffermò a guardare intorno, credendo che ormai tutti fossero andati a letto… ma non era così.
-Hai fatto colpo su mia sorella. E’ difficile impressionarla ma tu ci sei riuscita…- James era seduto sulla poltrona vicino al caminetto ormai spento -Come hai fatto?-
Morgana lo fissò senza aprir bocca. Aveva già incontrato James Potter prima di quel momento, solitamente durante le lezioni, ma non avevano mai parlato… anzi, lei non parlava mai con nessuno nè a lezione nè fuori, a parte Riven.
-Sei strana… hanno tutti paura di te… ma non Lily. Perché?- insistette.
-Lei non giudica un libro dalla copertina… ma preferirei che avesse paura anche lei…-
-Non sei un buon libro?- chiese, voleva capire.
-Ogni libro è diverso… può essere bello o brutto a seconda di chi lo legge.- rispose piattamente.
-Tu sei un giallo. A mia sorella piacciono i gialli, ecco perché le sei simpatica.-
-Forse…- la ragazza non staccava i suoi occhi da quelli del ragazzo.
-Sono i tuoi occhi che mettono paura… sono spenti…-
Morgana rimase spiazzata da quell’osservazione e distolse lo sguardo.
-No, non voglio dire che sono brutti! Sono… hai degli occhi molto belli ma sempre tristi e… spenti.- tentò di rimediare, imbarazzato.
-Non ho molto per cui essere  allegra…- confessò lei.
-Però qualcosa c’è, giusto?-
Morgana si ritrovò a frugare nella sua mente alla ricerca dei suoi momenti felici e si rese conto di dover andare molti anni indietro, quando suo padre era ancora in vita.
-Ho dei bei ricordi di mio padre…  e qualcuno dei guai che combinavamo io e Riven durante le estati che passavo a casa  Diktrovic, prima della morte di mio padre.- un leggero sorriso le sfiorò la bocca e James notò, per la prima volta, quanto fosse carina.
Imbarazzato per la piega che aveva preso la conversazione, il ragazzo si alzò dalla poltrona e si diresse verso le scale del suo dormitorio; mise un piede sul primo gradino, poi si girò verso di lei -Meriti di avere dei nuovi ricordi, nuovi bei momenti che ti facciano sorridere e magari brillare gli occhi. Sarebbe bello vederti sorridere più spesso, smetteresti di fare paura… hai un bellissimo sorriso…- e corse su per le scale lasciando Morgana da sola e confusa dalle sue parole.
 
Quando si svegliò la mattina seguente, la ragazza trovò Silver appollaiato su uno dei pomi del letto; nel becco teneva una lettera di colore nero che lei riconobbe… era di sua madre.
-Ce ne ha messo di tempo per rispondere…- la prese tra le mani e accarezzò la testa della sua aquila.
Vai pure per la tua strada e io andrò per la mia. Non tentare di ostacolarmi o te ne pentirai. Mamma.
Lesse per tre volte quella frase, stupita. -Caspita! Sembra davvero arrabbiata… sono contenta!-
Bruciò la lettera, si vestì e scese nella Sala Grande a fare colazione; lì vi trovò uno scarmigliato Riven che tentava di non addormentarsi sul piatto. La ragazza gli si avvicinò silenziosamente e lo prese per le spalle gridando -Eccoti!-
Riven si spaventò e si portò una mano al cuore prima di fulminare l’amica con lo sguardo. -Ma mi vuoi morto per caso?-
-Scusa! Pensavo avessi bisogno della sveglia.- e si sedette sorridendo al suo fianco.
-Sei contenta questa mattina?- la fissò sorpreso. Da anni ormai non vedeva la sua amica così contenta.
-Ho fatto arrabbiare mia madre! Questo mi ha messo di ottimo umore!- si riempì piatto e bicchiere con grande allegria e iniziò a mangiare.
Riven la osservò perplesso. -Hai fatto arrabbiare tua madre una miriade di volte… cosa c’è di diverso adesso?!-
Lei non gli rispose. Continuò a mangiare incurante dell’osservazione dell’amico.
-Ehi! Riven!- il ragazzo sollevò la testa e scrutò intorno per capire da dove provenisse la voce. Lily stava correndo verso di lui dell’ingresso della sala grande.
-Lily! Ciao!- sollevo un braccio.
-Come stai? Pronto a riprendere le lezioni?- mentre lei parlava con Riven, il resto della famiglia Potter e Weasley si sedette davanti.
-Certo! Sono in formissima!-
-Ma se stavi dormendo con la faccia nel piatto solo due minuti fa… smettila di fare il figo…- la voce era quella di Morgana, che sembrava avere perso parte del suo buon umore.
-Non è vero…- mugugnò imbarazzato.
James sollevò la testa dalla colazione e si rivolse al ragazzo. -Se ti serve aiuto con  le lezioni che perdi puoi chiedere a me!-
-Grazie! Ma…- guardò Morgana che sembrava non ascoltare -Mor è molto brava! Solitamente chiedo a lei!-
-Ma lei non segue neanche le lezioni…- tentò Rose. Si bloccò subito perché la ragazza si alzò dal tavolo di scatto e uscì dalla sala senza finire la colazione.
-Credo si sia offesa…- disse Lily prendendo posto vicino a Riven.
-Non è così… è abituata a questo genere di “accuse”…- tento di spiegare Riven -Morgana è una strega molto dotata… sapeva fare magie fin da molto piccola e riusciva a controllare i suoi poteri alla perfezione, anche senza una bacchetta.-
-Allora è molto potente!- Lily era estasiata dalla notizia.
-Si, ma… lei odia i suoi poteri…- tutti lo guardarono con interesse -Il fatto che tutta la sua famiglia sia stata in Serpeverde… è come se pensasse che i suoi poteri siano…- si fermò, titubante.
-Che siano cosa?- James era molto interessato.
-Da quello che so, pare che quella casa abbia sfornato molti maghi malvagi…-
-Pensa di essere malvagia?- chiese Lily incredula.
-In un certo senso… si, crede di essere cattiva o per lo meno che lo siano i suoi poteri…-
Tutti i ragazzi si guardarono imbarazzati e mortificati. Avevano immaginato cose orribili su quella ragazza e adesso si sentivano in colpa.
-Io pensavo si sentisse… superiore…- disse Rose dispiaciuta -Sta sempre da sola, non guarda in faccia nessuno e non parla con nessuno… Anche i Serpeverde, prima entusiasti, ora la evitano come la peste.-
-Morgana si è creata un vuoto intorno da quando è morto suo padre…- i suoi occhi si persero nei ricordi -Ho passato le vacanze di Natale di solo anno con Morgana e suo padre. Era un uomo buono e molto simpatico, non faceva parte dei Serpeverde perché non aveva frequentato questa scuola e adorava sua figlia! Non sopportava che la ex moglie riempisse la testa di Mor con tutte quelle stupide idee sulla superiorità del sangue puro…- al pensiero di come soffriva l’amica ogni volta lo fece infuriare.
-Sangue puro? È cresciuta in una famiglia di quel genere?- chiese Albus incredulo.
-Già… e questo rafforza la sua convinzione di essere malvagia…-
-Per questo mi ha detto di starle alla larga…- sussurrò Lily tra se.
-Si, anche per quello…- quelle parole sfuggirono a Riven, che subito si gettò sulle sue salsicce.
-Anche? C’è dell’altro?- James si allungò sul tavolo.
-No, nulla!- finì in un secondo la colazione, rischiando di strozzarsi con un boccone troppo grosso -Adesso vado a recuperare un po’ di lezioni! A dopo!- corse via, lasciando i cinque ragazzi perplessi.
-Strano comportamento…- osservò Hugo.
-Ehi!- gridò Lily -C’è papà!- un uomo dai capelli in disordine, occhi verdi e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte sorrise alla ragazzina e iniziò ad avvicinarsi.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: xX Eris Xx