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Autore: YallaYalla    28/07/2012    1 recensioni
... lui le scostò una ciocca di capelli rossi dalla faccia e piano le sussurrò: "Sei bellissima."
Lei tentò di spostare lo sguardo, ma gli occhi di Scorpius erano una calamita per i suoi. Lei lo vide avvicinarsi, avvicinarsi sempre di più alla sua faccia, ormai le punte dei nasi si toccavano, chiuse gli occhi aspettando quello che sarebbe successo e...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il treno fischiò, sbuffò e poi finalmente partì. Tutto il trambusto nel corridoio cessò e, visto che nessuno era entrato nella loro cabina, Rose chiuse la porta e si andò a sedere al suo posto, di fronte a Scorpius.
«Allora, che hai fatto di bello quest'estate, scimmietta?»
«Di bello quasi niente... solo la partita di Quidditch familiare e basta. Per il resto noia. Tu?»
«Io non ho fatto nemmeno quella... mi sono allenato da solo tutta l'estate. E ti ho pensato».
In un secondo Rose divenne più rossa dei suoi capelli. Scorpius aveva pensato a lei durante l'estate. Non sapeva cosa rispondergli, ma mentre ci pensava la sua bocca aveva già deciso per lei cosa dire.
«Anche io ti ho pensato, Scorpius!»
Probabilmente lui aveva pensato a lei come amica, come migliore amica al massimo, certo non come lei pensava a lui, ma questo le bastava.
E lo guardò negli occhi, con il riflesso del sole i suoi occhi verdi erano ancora più belli e più lucenti. Era meraviglioso il suo viso quando veniva colpito dalla luce del sole. Come quando, mentre stavano al Lago Nero a leggere, venivano sorpresi dal tramonto, quell'ultima esplosione di luce rendeva il volto di Scorpius pieno di luce... e se poi lui le sorrideva era una magia!
All'improvviso, dall'esterno della cabina si cominciarono a sentire dei rumori e tutti si alzarono e si sporsero dalle porte per vedere di che cosa si trattasse.
Due Serpeverde del sesto anno stavano tormentando Albus. E James che era dietro di loro non faceva niente per impedirlo.
«Albus! Oddio, Scorp, fai qualcosa per favore!»
«Ci penso io» e si avviò lentamente verso il capannello di ragazzi riuniti intorno ad Albus e ai suoi tormentatori.
«Dennis, Roland, smettetela!»
«Potter, ti fai proteggere da Malfoy ora?»
«Qualche problema con me, Baine?»
Roland Baine, Serpeverde, sesto anno. Grosso, grasso e stupido. Gli piaceva tormentare i Grifondoro solo perché lui ci sarebbe voluto andare, ma il cappello lo spedì in Serpeverde.
«No, nessun problema con te, Malfoy, ora ce ne andiamo» e se ne tornarono nella loro cabina, ma non prima di aver scoccato un'ultima occhiataccia ad Al, come a dire: ce ne andiamo, ma non pensare che non ritorneremo!
Si avviarono verso la cabina e intanto parlottavano tra loro, come la maggior parte degli altri ragazzi. Scorpius riusciva a sentire alcune frasi, frasi del tipo: "I Malfoy erano Mangiamorte" oppure "Chissà cosa avrebbe fatto a Roland, se non avesse lasciato Potter?!"
«Forza Al, tirati su, vieni».
«Ehm, grazie, Scorpius».
«Di niente, Al» e se ne tornò lentamente verso la sua cabina, da dove Rose, preoccupata, aveva assistito a tutta la scena.
«Grazie, Scorpius!»
«Di niente» e si sedette al suo posto con il viso attaccato al finestrino e lo sguardo perso nel vuoto.
Rose non poteva sapere cosa stava passando Scorpius in quel momento... Lui odiava che le persone parlassero della sua famiglia, probabilmente odiava proprio la sua famiglia. Suo nonno e suo padre avevano fatto cose orribili e lui non ce la faceva a sopportare gli sguardi di ragazzi come Baine, che avevano paura del suo cognome, che lo evitavano in corridoio e che parlavano di lui, in silenzio, alle sue spalle. Rose era l'unica amica che aveva. L'unica che lo capiva, l'unica che non aveva paura della sua famiglia. E per questo motivo Rose non ce la faceva a vederlo così, spento, triste e malinconico. Le piangeva il cuore sapere che per proteggere suo cugino si era sottoposto a questa tortura, solo per lei. E poi, perché James non aveva protetto suo fratello? Lui era il maggiore, era suo compito occuparsi di Albus e Lily. Si decise a chiedere a Scorpius se volesse parlarle.
«Scorp... io sono qui se hai bisogno di me».
Ma lui non rispondeva. Rose si alzò, voleva andare a vedere come stava Albus e anche a chiedere a James il perché del suo comportamento.
«Rose...»
«Sì, cosa c'è, Scorpius?»
«Mi abbracceresti?»
Sussurrò così piano che neanche lui fu sicuro di averlo detto per davvero.
«Cos'hai detto, Scorpius?»
«Niente, non fa niente» e continuò a guardare fuori dal finestrino.
Ormai il sole calava all'orizzonte... tra poco sarebbero arrivati a destinazione e un nuovo anno sarebbe cominciato!
  
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