Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: SilverShadows    01/08/2012    1 recensioni
Lei era seduta sul letto a fissare il vuoto.
Voleva scappare,correre,andare via da quella situazione che la stava opprimendo.
Purtroppo però, non poteva. Doveva affrontare la realtà per poter tornare dalla sua famiglia,dai suoi amici, per tornare a vivere.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo quella lettera Sarah era sconvolta ma soprattutto arrabbiata.
Così sfogò la sua rabbia  su sua madre che cercava di calmarla in ogni modo. Purtroppo però, Sarah, era molto frustrata e neanche sua mamma sarebbe riuscita a farla ragionare.
Dopo che salì in camera sua, sua mamma le spiegò in cosa consistevano queste sfide.
-Credo sia ora che ti spieghi cosa sta succedendo- prese un respiro profondo e incominciò a parlare. Ogni mille anni alcuni angeli, presi a caso, vengono scelti per partecipare a una serie di sfide per sapere se i nuovi angeli sono degni di essere chiamati tali.
Sai che gli angeli devono essere sempre vicini alla perfezione no?- 

Sarah annuì leggermente, con ancora i segni delle lacrime sul suo viso angelico.
-Beh, in breve, queste prove vogliono far capire che tipo di angeli bisogna essere. Purtroppo però ci sono alcune sfide dove o si esce in un modo o sei condannata a morire.
Sarah tu sei stata scelta e non sai quanto questo mi addolora però è tutto quello che posso dirti, se ti dicessi di più verrei... non pensiamoci ok?Ti prego non farmi altre domande...
Danielle si alzò e scese al piano di sotto lasciando sua figlia con mille dubbi.
Cosa voleva dire con quella frase? "se ti dicessi di più verrei..." perchè non aveva finito la frase? Cosa c'era sotto a questi "giochi"?
Queste domande le stavano riempiendo la testa, erano pesanti come un macigno, se poi contiamo il fatto che stava pensando anche a una frase particolare della lettera:  
dovrà vivere il più a lungo possibile.
Come se tutto quello chele stava succedendo non la stesse facendo crollare il mondo addosso.
Incominciò a respirare lentamente.
Si alzò dal letto e scese al piano di sotto.
Doveva saperne di più. Voleva saperne di più.  Beh, una cosa certa è il carattere  di Sarah. La curiosità di scoprire sempre qualcosa.
Era pronta. Forse non voleva rischiare di morire, non voleva essere l'angelo perfetto, non voleva neanche essere la pedina dei saggi ma di sicuro voleva avere delle risposte.
Pechè era stata scelta lei?Da cosa sono scaturite queste sfide?Perchè si vuole raggiungere la maestosità dell'angelo perfetto?
Domande che si sarebbero risposte da sole solo se se lei sarebbe andata al campo di sfida.
Sua mamma la stava guardando con le lacrime agli occhi.
-Sono pronta. Voglio andare.
-Sarah... non saprei come liberarti da...
-Andiamo mamma... ho delle sfide da vincere- il suo tono era serio e deciso.
Dentro stava morendo, voleva non aver ricevuto quella lettera, non voleva essere pronta ad affrontare il suo destino, voleva piangere come una bambina e andarsene dalla situazione in cui si era caccciata però non poteva.
Per lei. Doveva dimostrare di non essere una codarda e soprattutto, di essere la migliore.

Era in viaggio  per un luogo decisivo per la sua vita. I vetri del furgone erano oscurati così non poteva vedere niente di quello che era al di fuori del furgone.
Respirava lentamente. Doveva essere decisa ad affrontare tutto quello che le sarebbe capitato.  L'interno del furgone era di un grigio deprimente. Forse era un grigio normale ma con tutto quello che stava succedendo vedeva tutto color depressione.
Aveva una gran voglia di torta. Non aveva fame. Aveva solo voglia di tornare a casa. Casa che purtroppo era distante anni luce da dov'era in quel momento. Beh, per quello che ne sapeva lei poteva non essere un modo di dire.Le sfide potevano anche svolgersi sui pianeti . Magari Uranio. Meglio Marte. Anzi Saturno.
Scacciò quella stupida idea e sbuffò per l'ennesima volta.
Il furgone si fermò di botto e sarah cadde in avanti sbattendo il ginocchio e la testa allo sportello.
Ma dico, sono angeli superpotenti, forti e saggi e non sanno guidare una caspita di auto,furgone o quello cavolo è?
I pensieri di Sarah non erano molti calmi. Pensò anche a qualche imprecazione, infondo le avevano quasi spaccato la testa in due.
Rise leggermente. Neanche arrivata e già avevano tentato di ucciderla. Un pensiero piuttosto sadico. Beh, era contro sè stessa.
No, non aveva senso.  Niente aveva senso. Era questo il punto.
Qualcuno bussò al furgone e Sarah capì. Poteva immaginarsi  la frase che aveva in serbo quell'uomo fuori dal furgone appena sarebbe scesa.
"Benvenuta al 3° AngelsClub, che tu possa vivere a lungo."
Già. Per quanto si sforzasse non riusciva a rassicurarsi.
Oh si. Era la benvenuta ma fino a quando avrebbe potuto dirlo?
Finchè avesse potuto "vivere a lungo".


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: SilverShadows