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Autore: fearless13k    01/08/2012    4 recensioni
Un crossover fra Taylor Swift e Liam Payne. Come sarebbe stato se fossero cresciuti insieme, coetanei e nella stessa città, Nashville. Una storia di amore, amicizia e musica.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mary's Song (Oh My My My)
 

-  Tay, è fantastica! - esclama Liam rileggendo il testo della canzone che ho appena cantato per lui.
- Dici sul serio? Non mi prendere in giro! - gli rispondo, nonostante sappia benissimo che è una bella canzone e ne vada molto fiera.
- Non potrei essere più serio di così, lo giuro! – mi dice, mettendosi la mano sul petto.
- Guarda che il cuore sta dall’altra parte – lo correggo ridendo, spostando la sua mano dalla parte giusta. Come al solito arrossisco giusto sfiorandolo. Ogni contatto on la sua pelle morbida mi manda in visibilio. Lui sorride, - Dai, che fa lo stesso! – replica.
Gli sorrido anche io. – Ma davvero la signora Dabney ti ha raccontato della sua storia d’amore con il signor Dabney? – mi domanda per l’ennesima volta Liam, che da quando ha sentito la storia che mi aveva ispirato a scrivere la canzone Mary’s Song, non riesce a credere che anche la mia anziana vicina di casa possa avere avuto una gioventù e perfino una passionale storia d’amore.
- Sì, te l’ho già detto. – gli rispondo spazientita, - Era qui per guardare Austin e visto che lui giocava ai videogames, mi ha chiesto se mi andava di sentire una storiella.
In realtà la versione che continuo a raccontare a Liam è un po’ diversa da quella originale, l’ho cambiata su consiglio di Abigail, la mia riccioluta migliore amica.
Le cose sono andate così:
- Taylor, è da un po’ che non chiacchieriamo, da piccola venivi sempre da me a giocare con le stoffe e i vecchi serviti da tè, raccontandomi tutte le cose che ti accadevano – esordì la signora Dabney, servendomi del tè nella cucina di casa mia. La guardai da sopra la tazza, - Mi dispiace, ha ragione, ma con la scuola, le lezioni di chitarra, insomma non trova mai tempo… invece dovrei -, le risposi veramente dispiaciuta.
In un periodo in cui a scuola venivo spesso presa in giro, messa da parte o non considerata, oltre alla mia famiglia, solo due persona mi erano state accanto. Lei era stata una di quelle, consolandomi con i suoi abbracci.
- Dai, non ti preoccupare, è normale, ti capisco -, mi disse sorridendomi comprensiva, - Allora, aggiornami un po’ sulla tua vita, suppongo che vada meglio con i compagni a scuola -. Annuii.
- Sì, il primo giorno di superiori ho conosciuto una ragazza simpaticissima, si chiama Abigail e mi fa morire dal ridere, fa un sacco di battute! – le risposi, descrivendo la ragazza con cui avevo fatto amicizia circa un anno prima e che praticamente subito dopo aver notato i suoi capelli rossi e ricci mi aveva sorriso e fata sedere accanto a lei in classe, diventando la mia prima migliore amica.
- Ah! Credo di averla vista spesso tornare con te da scuola e venire qui durante l’estate – disse la signora daine felicemente. Annuii di nuovo. Io e Abbie avevamo passato pressoché tutta l’estate assieme.
- E dimmi, tu e Liam siete ancora amici? – mi domandò di punto in bianco.
Ecco. La seconda persona. Liam Payne era diventato mio amico quando avevamo, credo, 4 anni.le case di campagna delle nostre nonne erano vicine e lui era sempre a giocare con me quando andavo a fare visita a mia nonna. Quando avevo iniziato a frequentare le elementar, non eravamo nella stessa scuola, pur abitando anche lui a Nashville, ma ci vedevamo regolarmente per giocare e passare del tempo insieme. Il mio primo tema di scuola fu su di lui.
Guardai arrossendo il dolce viso rugoso della signora Dabney. – Sì, siamo ancora molto amici – sospirai.
Lei sorrise e appoggiò una delle sue mani rugose sulle mie, posate sul taolo.
- Immaginavo. – disse.
- Immaginava che cosa? – le domandai guardandola dritta negli occhi.
- Che ne fossi innamorata, è ovvio. –
Per poco non caddi dalla sedia. “Oh, no!”, pensai, “ era un segreto come può saperlo? Non l’ho mai detto a nessuno! Abbie l’ha capito, ma lei è una sveglia e ci vede insieme ogni giorno, non è la mia adorabile vecchia vicina di casa che non mi parla per bene da mesi!”. Dovevo avere un’espressione davvero spaventata, perché la signora Dabney si affrettò ad aggiungere – Oh, tesoro, non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno, però vorrei darti un consiglio -, mi disse con tono rassicurante, - Cioè? – domandai esitando.
- Quando due persone si conoscono da così tanto è naturale che provino dei sentimenti speciali gli uni per gli altri, ma non bisogna nasconderli, bisogna sempre correre il rischio per ottenere ciò che si vuole – mi sussurrò senza mai staccare il suo sguardo dal mio, con uno strano luccichio negli occhi e senza spostare di un millimetro la sua mano dalle mie.
- E lei come lo sa? – le domandai, un po’ scioccamente ripensandoci adesso.
- Perché fra me e il signor Dabney era la stessa cosa- mi sorrise.
 


 
  
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