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Autore: N F LEYDEN    27/05/2004    1 recensioni
Cosa succederebbe se un brillante scienziato scoprisse il segreto biologico della magia, se ora Silente, Harry e tutti i babanofili si sentissero profondamente minacciati da coloro che hanno sempre protetto. Storia del primo conflitto Mago-Babbano.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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TOCCATA E FUGA

                                   TOCCATA E FUGA

 

 

 

“Precedentemente si riteneva un gene come segmento di cromosoma codificante una singola catena polipeptidica o una molecola di RNA. Oggi questa affermazione non è più vera, non del tutto almeno…”

David L. Nelson “Lehninger Principles of Biochemistry”

 

 

St James Hospital 9,30 AM

 

 

Persino teoricamente quello che Fabian doveva fare era piuttosto complicato.

Il piano nella sua essenza consisteva nell’:entrare in ospedale travestito da medico, dirigersi con aria spavalda e sicura al primo terminale libero, scaricare i dati sugli ultimi, diciamo seicento pazienti, tornare in laboratorio, vedere quali tra questi pazienti presentavano guarigioni non pervenibili con la medicina Babbana, tornare in ospedale, ritravestirsi e rubare almeno un campione di sangue o di tessuto dei suddetti per confrontarlo con la propria sequenza nucleotidica.

<< Una sciocchezza >> sbuffò Fabian ed entrò.

La sala d’accettazione era grande e funzionale, Fabian si guardò in giro in cerca di un indizio.

UFFICI DEL PERSONALE. Diceva un cartello. Fabian sorrise.

Un gracile vecchietto gli si avvicinò in quel momento, probabilmente in cerca di informazioni. Fabian l’incenerì con lo sguardo e proseguì oltre.

Nello stretto corridoio incappò in un giovane medico, dai capelli rossi e lentigginoso che fissava ammaliato un elettrocardiografo.

Fabian lo giudicò inoffensivo e decise di ignorarlo, ma fu proprio il giovane ad avvicinarsi.

<< Scusi >> chiese, << è lei il dottor Holt? >>.

<< No, ma puoi trovarlo su in Rianimazione >> sparò Fabian tanto per toglierselo dai piedi.

<< Grazie mille >> rispose il ragazzo e si allontanò.

 

 

Ron ringraziò il dottore e si diresse verso l’ascensore, tutta quella faccenda stava diventando una gran seccatura, era stato mandato a eseguire un incantesimo di memoria su una certa Elizabeth Lewis, ma questo dottor Holt che avrebbe dovuto condurlo alla donna si stava facendo attendere.

Babbani pensò Ron, non avremmo mai dovuto affidargli questioni di tale sicurezza.

In quel momento la sua radio-pergamena emise un bip.

Appena letto il messaggio emise un’imprecazione e iniziò a tornare velocemente sui suoi passi, la mano stretta intorno alla bacchetta…

 

 

 

Hogwarts, ufficio del preside, ore 9,30 AM

 

<< Albus >> gridò Remus Lupin entrando di gran carriera nell’ufficio del preside, << l’abbiamo trovato, l’uomo del sogno di Harry >>.

<< Come? >> chiese il vecchio dal suo letto.

<< E’ stato facile, abbiamo confrontato l’immagine del pensatoi di Harry con le foto del  nostro archivio principale, quello contente le foto di tutti i membri della comunità magica e i loro parenti. Il risultato è questo >> disse tendendogli un fascicolo.

<< Fabian P. Wise >> lesse il preside, << fratello di Robert Wise, spezzaincantesimi della Grigott >>.

<< La foto >> disse Lupin, << risale a qualche anno fa, ma non ci sono dubbi che sia lui >>.

<< Bene >> disse Silente, << voglio che questo Robert Wise sia in questo ufficio entro cinque minuti, e voglio che mandiate fascicolo e foto a tutti i nostri agenti, con l’ordine di “condurre”  qui il signor Fabian Wise. Priorità assoluta >>.

 

 

 

 

Alaska ore zulu 9,30

 

 

 

L’orso li aveva messi con le spalle al muro, evidentemente quell’antico tempio magico eschimese era diventato la sua tana, e i tre uomini erano indubbiamente degli intrusi.

<< E’ inutile che cacci la bacchetta >> disse Bob Wise a uno dei suoi due atterriti compagni, << non è possibile fare nessuna magia finché si è nell’atrio principale >>.

L’uomo rimise la bacchetta a posto, mentre l’orso muoveva qualche passo verso di loro.

<< Sentite cosa faremo >> disse ancora Robert cercando di usare il tono più sicuro possibile, << io mi farò seguire dal nostro amico fino alla sala dei sacrifici, li potrò smaterializzarmi. Appena inizierà a venirmi dietro, voi dirigetevi verso l’uscita, ci vediamo al campo base >>.

<< Capo >> disse uno dei due guardando pensieroso il lungo tragitto che avrebbe dovuto compiere Bob,<< un orso polare in piena corsa fa i cento metri in sei secondi >>.

Il capo spezzaincantesimi Robert Wise non diede segno di averlo sentito, ma prese a muoversi con decisione verso il salone attiguo.

Inizialmente l’orso prese a seguirlo con cautela, poi vedendo che quel fragile essere non costituiva nessuna minaccia, iniziò ad accelerare il passo.

Robert sapeva che non doveva dare le spalle e scappare, mai mostrare di avere paura, ma CAZZO! Quella bestia lo stava caricando.

Abbandonata ogni sottigliezza psicologica, Robert prese a corre come un forsennato, il sudore che gli imperlava la fronte, e i piedi che rischiavano ad ogni passo di scivolare sul ghiaccio.

Ecco c’era quasi, sentì il suolo tremare sotto il peso dell’animale, ancora un piccolo forzo…e POF.

Si rimaterializzò l’attimo dopo nel campo base.

<< Porca miseria capo! >> gridò uno dei suoi compagni di sventura, << ci ha salvato tutti, non ho mai visto nessuno così coraggioso >>.

Coraggioso io? pensò Bob, no io sono solo un vigliacco.

 

 

Intermezzo tre

 

Decreto legislativo 612 del 1953, Ministero della salute magica

L’aiuto con terapie magiche a pazienti babbani deve essere limitato a chi dei quali possa vantare una parentela di primo grado, non acquisita, con un membro della comunità magica.

Fanno eccezione i coniugi di Streghe o Maghi, che vanno considerati alla stregua di parenti di primo grado.

Pena la violazione di questo articolo, la prigionia ad Azkaban per dieci anni e susseguente espulsione dal mondo magico.

<< E questo cosa diavolo significa >> ringhiò Fabian al fratello posando il foglio.

<< Che non posso aiutarti >> rispose questi.

<< Mary sta morendo, e tu ti tiri in dietro? >> chiese con tono minacciosamente calmo il maggiore.

<< Non mi tiro in dietro >> rispose con voce afflitta Robert, << solo non posso >>

A questa affermazione seguì una lite furiosa che fece tremare tutto il vicinato.

Robert voleva un gran bene a sua cognata, e l’avrebbe aiutata con tutto il cuore se avesse potuto, ma ora…Mio Dio non voleva perdere tutto proprio ora, adesso che le cose per lui stavano iniziando a girare nel verso giusto.

<< Se uscirai da quella porta… >> disse alla fine Fabian.

 << Che farai? >> chiese Robert dirigendosi stancamente verso l’uscio, << distruggerai il mio mondo? >>

<< Quantomeno >> rispose Fabian quando la porta si fu chiusa, <<  lo renderò irriconoscibile >>.

 

 

 

<< Ehi, capo >> chiamò una voce tre anni dopo, << ti vogliono in Inghilterra, sei atteso da Silente in persona >>.

Robert assunse un’aria pensierosa.

 

 

 

 

Fabian aveva scaricato i dati che gli servivano e stava tornando velocemente verso l’uscita, ma appena imboccò il corridoio per la sala d’accettazione si ritrovò davanti il giovane medico dai capelli rossi seguito da tre gorilla della sicurezza.

Non si scambiarono una parola, ma è come se si fossero gridati addosso con un altoparlante.

Fabian si girò di scatto, correndo fece scattare l’interruttore dell’allarme antincendio su una parete. Sentiva già i passi degli uomini che lo raggiungevano, poi però avvenne quello che aveva sperato, da ogni sala, bagno o reparto dell’ospedale, cominciò a riversarsi gente nei corridoi, che correva in preda al panico verso l’uscita.

 

 

 

L’uomo girò un angolo e scomparve alla vista, Ron gridò ai tre gorilla di seguirlo, mentre lui stesso si gettava all’inseguimento, ma quando girò anche lui l’angolo si trovò una marea di bambini e medici che venivano dalla pediatria.

<< Dov’è? >> gridò il rosso , << dov’è? >>

Gli uomini della sicurezza scossero la testa.

Una porta delle uscite di sicurezza era spalancata.

<< Maledizione >> disse Ron, l’<< abbiamo perso >>.

 

 

 

Fabian tornò a respirare dopo che i quattro uomini se ne furono andati.

Si era rifugiato in una piccola stanza appena uscito dalla vista degli inseguitori e adesso aspettava col cuore in gola che se ne andassero dalla sala per poter uscire e scappare liberamente.

<< Dove sono? >> chiese una assonnata voce di donna dal buio della camera dove si era rifugiato.

A Fabian quasi venne un colpo.

  
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