Is someone getting the best of you?

- Marlene, non puoi continuare così.
- Ah, sì? E chi saresti tu per dirmelo?
- Ascoltami: ti stanno togliendo l’aria.
- Sei pazzo, Black n°1: guarda, sto respirando! Sto benissimo, mentre tu devi essere un bel po' sbronzo.
- Ascoltami, ti ho detto!- urlò lui, inchiodandola al muro.
Un conto era criticare alle spalle Sirius Black quando entrava in Sala Grande.
Un altro conto era trovarselo a due centimetri di distanza mentre ti fissava furibondo. Ora sì che le stavano fisicamente togliendo l’aria.
- Quand’è stata l’ultima volta che hai visto i tuoi baciarsi, o sorriderti?
Marlene spalancò gli occhi e non rispose.
-Lo vedi? E, per caso, durante le scorse vacanze di Pasqua ti avevano detto che avresti dovuto incontrare il tuo futuro sposo insieme a tua sorella, ma il predestinato era svanito nel nulla?
Non lo conosco, pensava lei guardandolo negli occhi grigi.

Non lo conosco.
Lui sorrise senza allegria.

Non conosco il vero Sirius Black.
- Ho l’onore di presentarti me stesso, colui che avrebbe dovuto sposare Charlotte McKinnon, ma che l'ha scoperto troppo presto, è scappato di casa ed è stato bruciato dall'arazzo di famiglia.
Lo sguardo di Marlene si accese di comprensione. Sirius ne rimase sorpreso: si era quasi convinto che quegli occhi celesti fossero di vetro.
- Sì, devi sposare Reggie. È tutta questione di scelte, McKinnon.- continuò calmo, con l’aria di un prestigiatore mentre mostra uno dei suoi trucchi.

Le teneva i polsi con delicatezza, quasi come se avesse paura di spezzarli.
- Vuoi aprire gli occhi? Puoi farlo, se lo scegli. Vuoi sposare mio fratello? Puoi farlo, se lo scegli. Puoi scegliere: renderti conto che non sei nata per questo, e ribellarti... o continuare a tenere gli occhi chiusi.
Marlene deglutì. Sirius si stava avvicinando troppo, si stava avvicinando troppo, non voleva mica?...

Chiuse gli occhi, ma semplicemente non accadde niente. Sirius Black si era dileguato nel nulla.

Marlene McKinnon si rigirò nel letto per l’ennesima volta.
Puoi ancora scegliere: renderti conto che non sei nata per questo, e ribellarti... o continuare a tenere gli occhi chiusi...
Continuava a ripensare alle parole di Sirius. Si spostò sul fianco destro. L’indomani sarebbe stato troppo tardi per aprire gli occhi: se voleva cambiare qualcosa doveva farlo all’istante. Se voleva.
Era quello che voleva, fidanzarsi ufficialmente con il suo migliore amico d’infanzia?
Si rivoltò dall’altra parte. Regulus non aveva gli occhi grigi... E neanche i capelli lunghi: Sirius li definiva sempre caschettini-leccatini. Forse non stava pensando a Regulus ma... Sbuffò con forza. Lei non stava pensando a Sirius! Solo al suo aspetto, ecco tutto.
Aveva un bel cercare di convincersi, se sapeva benissimo di prendersi in giro da sola.

E in quanto Purosangue, Corvonero soprattutto, non aveva la minima intenzione di prendersi in giro.
Smise di rivoltarsi. Si alzò dal letto e aprì l’armadio, per riempire il baule di Hogwarts di vestiti presi alla rinfusa dall'armadio.

Uscì di casa il più silenziosamente possibile, verso la sua scelta.
E quando vide quegli occhi grigi aprirle la porta seppe che era quella giusta.


Note:
eccomi qui a rompere >.< non lo so, oggi (cioè adesso, prima mica tanto) ho tanta voglia di scrivere... e se ve lo stavate chiedendo, questo capitolo era già pronto secoli fa xD
Sussù, non piangete, ho ritrovato il mio cellulare (ammmmmoreeeee *-*), riempito la scheda di memoria di canzoni dalla gioia, e adesso mi faccio venire l'ispirazione per infestare il sito (come se non bastasse certa roba che vedo O.O) ciao ciao
Bia