2.
Suonata la campanella mi apposto silenziosamente ed impercettibilmente in un angoletto tra la mia classe e lo stanzino dei bidelli, vigile e attenta per intercettare Harry e la sua lettera.
-Carta da lettere rosa?- chiedo schifata. Neanche a mia cugina di due anni piace il rosa, ormai non va più di moda. Ma poi mi viene in mente che a Candice piace tutto ciò che è rosa, perciò approvo la scelta passivamente.
-L’ho rubata a mia sorella- mi risponde Harry porgendomela, per poi chiuderci dentro lo stanzino delle scope.
-Se magari accendessi la luce..- gli dico facendogli notare che non riesco a leggere al buio. Lui si scusa e poi tasta il muro finché non raggiunge l’interruttore.
-Allora vediamo..- dico scartando delicatamente la lettera.
-dammi qua!- me la strappa dalle mani Harry per poi incominciare la lettura, dopo essersi schiarito la voce a dovere.
-Cara Candice, so che il tuo cuore appartiene ad un altro, ma io ci tengo a farti sapere ciò che provo per te. E’ da molto tempo che mi piaci e che tento di fartelo capire. Mi chiedo se tu sia cieca o abbia il paraocchi. Perché non mi vedi?-
- Mi chiedo se tu sia cieca o abbia il paraocchi? Ma che diamine scrivi? Così ti scoppierà a ridere in faccia!- noto io con disappunto. Harry tira fuori dalla tasca dei pantaloni una penna e cancella quelle parole, per poi seguitare nella lettura.
-Voglio farti sapere che ti amo, e che ti amerò sempre. Dal primo giorno in cui ti ho vista, non ho capito più nulla e il mio stomaco ha cominciato a tremare, come se ci fosse un terremoto-
-Che cavolo di paragoni fai? Sembra che tu sia un vecchio che trema a causa dell’alzheimer così!-lo correggo strappandogli ancora una volta la lettera dalle mani, per cancellare anche quella riga.
-Le mani mi sudano quando ti vedo e il cuore mi batte forte-
-Harry! Sembra scritta un malato ricoverato nel reparto do cardiologia dell’ospedale, a causa di un infarto. Dio mio, anche mio fratello di otto anni saprebbe scrivere una lettera d’amore meglio di questa.- gli grido mentre scorro velocemente con gli occhi la fine della lettera.
-Ma ci sono stato sveglio tutta la notte!-urla lui bloccandomi mentre cerco di stracciare quell’inutile pezzo di carta rosa.
-Avresti fatto meglio a dormire, allora!- lo rimbeccai stracciandola in mille pezzettini per poi gettarli nel cestino.
-Tutto bene lì dentro?- chiede una voce adulta dall’esterno, bussando ripetutamente.
-Cazzo!- sussurra Harry, portando una mano sulla mia bocca per azzittirmi.
-Guardate che vi ho sentiti! Che state facendo?- chiede la voce insistente della bidella dall’esterno della stanzetta.
-Merda- dico a denti stretti. Harry mi scompiglia i capelli e si slaccia tre bottoni della sua camicia, poi apre la porta guardando con ovvietà la bidella, tenendomi per mano e portandomi verso la sua classe.
-Adesso crederà che abbiamo scopato dentro lo stanzino e lo racconterà a tutte le colleghe bidelle e al corpo insegnati! Complimenti per l’astuta mossa!- gli dico ricomponendomi per poi guardarlo male.
-Pensa se ci scopriva con la lettera..- mi fa notare lui sedendosi su un banco.
La campanella non mi lascia replicare, così prometto ad Harry che durante l’ora di storia avrei riscritto la lettera, tanto il professor Barkley è un vecchio rincoglionito.
-Ti aspetto davanti al mio armadietto tra un’ora per imbucare la lettera, mi raccomando!- fa lui con faccia seria e dura. Io annuisco e torno in classe, incominciando ad immedesimarmi in un maschio di diciotto anni innamorato di un’ ochetta come Candice.
-Ecco fatto!- esclamo compiaciuta ripiegando il foglietto, ignorando il silenzio creatosi in classe.
-Signorina Stone, c’è qualcosa che vuole condividere con tutti noi?- chiede severo il professor Barkley alzandosi dalla cattedra per venire verso il mio banco. D’istinto nascondo la lettera sotto il sedere, non avrebbe controllato anche lì.
-Niente, niente..- cincischio confusamente per aprire il mio libro di storia su una pagina a caso.
-Comunque, siamo a pagina 136, Stone!- mi fa notare il vecchio professore stornandosi verso la sua cattedra. Alzo gli occhi al cielo per ringraziare il signore e poi mi riprometto di stare a sentire la lezione.
-Allora, ce l’hai?- dice a denti stretti Harry sorprendendomi alle spalle.
-Vuoi farmi prendere un infarto?- gli domando porgendogli la busta con faccia spaventata, mettendomi una mano sul cuore.
-Rileggo giusto per vedere se ci sono errori..- dice lui scorrendo velocemente con gli occhi quelle poche righe.
-…tuo, innamorato anonimo…Non ti pare un po’ troppo corta?- mi chiede lui sbattendomi in faccia quel foglietto.
-Vuoi provare a riscriverla tu, Shakespeare?- gli domano ironica, inarcando il sopracciglio.
-E va bene, adesso la imbuco..- risponde lui con tono scocciato, rivolgendo gli occhi al cielo. Io rimango nascosta in n angolino, assicurandomi che in quel momento non passi nessuno per il corridoio. Una volta imbucata la lettera torna da me, mi da il cinque, e ritorniamo entrambi in classe.
-Sei pronto per goderti la scena?- trillo felice come una bambina piccola, avvicinandomi a lui distrattamente, appena la campanella per la pausa pranzo suona.
-Come potrei perdermela? Ecco che la legge!- esclama impercettibilmente Harry fingendo di parlarmi del libro di biologia.
-Scenata tra 3, 2, 1..- faccio anche il conto alla rovescia, notando il mio Liam che si avvicina all’ochetta, fissando la lettera con aria schifata.
-Che cos’è Candice?- chiede Liam prendendo quell’orribile lettera in mano e rigirandosela più volte.
-Oh, ma che stupido che sei! Ora fai finta di non saperne nulla!- esclama Candice gettandosi tra le braccia di Liam.
-Mah, veramente io..- tenta Liam di spiegare. Se quella biondina se la finisse di sbaciucchiarlo e lo facesse parlare.
-Avanti dillo Liam! Dillo che non è tua la lettera!- esclama un po’ a voce troppo alta Harry, preso dalla situazione. Io gli pianto un calcio in uno stinco, intimandogli di stare zitto, e gli mostro il libro di biologia per l’ennesima volta.
-Ti amo Liam, grazie per questa meravigliosa lettera, ma non c’era bisogno!-esclama felice la biondina. Io rimango basita e sbatto la testa sull’armadietto.
-Fanculo, Liam e la sua timidezza. Quel ragazzo ci rovinerà tutti i piani se continua così!-esclama Harry seguendo con lo sguardo i due piccioncini più dolci che mai quest’oggi.
-Merda!- dico a denti stretti trattenendomi.
-Passiamo alla prossima fase. Ho sentito dire da Liam, che domani pomeriggio Candice non potrà uscire perché dovrà fare da babysitter al suo fratellino, e così Liam si è offerto di portare al parco Candice e suo fratello- mi spiega il riccio sfogliando distrattamente il libro di fisica.
-Perfetto, sta volta andrà meglio, lo so.-dico fiduciosa io girandomi a vedere la gente che passa per il corridoio.
-Schiaffa socia. E’ andata male, ma siamo stati bravi lo stesso.- esordisce Harry grintoso. Mi piace il fatto che Harry non demorda, e poi siamo solo alla prima fase del nostro piano malvagissimo. Ce la possiamo fare.
-Vado a prepararmi mentalmente per il piano di domani!- lo saluto dandogli il cinque, per poi allontanarmi.
-Ciao Dana!- mi saluta chiudendo il suo armadietto.
Domani non la scamperanno così facilmente. Liam e Candice, preparatevi.
Cornerstone
Ciaoo Bbbellee :)
Eccomi qua con il secondo capitolo, dove vediamo Harry e Dana alle prese con la lettera.
Candice dopo aver letto la lettera, crede che l'abbia scritta Liam, il quale non riesce a dirle la verità, così i nostri Harry e Dana falliscono il piano.
Grazie a voi che recensite, che seguite la storia e che l'avete messa tra le preferite e ricordate, grazie di cuore.
Al prossimo, ne vedremo delle belle ;)
un bacio