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Autore: Sonia_Soso    03/08/2012    0 recensioni
Jenna, 16 anni è la reginetta del liceo: capo della squadra delle chearlider, fidanzata con Josh capitano della squadra di football, presidentessa del comitato studentesco e soprattutto bella da togliere il fiato. Vive una monotona routine da quasi 17 anni e la cosa non le dispiace affatto; la sua vita cambia iniziando dall’inquietante messaggio del nonno.. Apparentemente sembra una cosa scontata a parte il fatto che il nonno è malato di Halzaimer e quindi non parla più da quasi 7 anni. Poi arriva un misterioso libro speditole per posta. Mittente: Anonimo. Ogni volta che apre il libro sbucano fuori delle immagini che dovrebbero rappresentare il suo futuro. All’inizio Jenna sembra scettica ma quando si accorge che le immagini del libro le si materializzano davanti, si spaventa. Cerca di sbarazzarsene ma senza nessun risultato; il libro è in qualche modo legato a lei. Poi le si presenta sull’uscio di casa un affascinante ragazzo; quello che le aveva spedito il libro. Fra intrecci amorosi e vicende spaventose la nostra protagonista si accorge che la sua vita è cambiata per sempre. Alla fine Jenna capisce che ha il potere di cambiare il suo destino ma presto si accorgerà che quelli avvenimenti erano già tutti
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jenna faceva quella strada da circa tre anni e non riusciva ancora ad abituarsi, a lei sembrava noioso: la stessa strada, gli stessi alberi, la stessa cartella con dentro la solita divisa da chearlider e purtroppo lo stesso ritardo. “Oddio se non arrivo in fretta a scuola quella befana della Fleatcher mi farà fuori una volta per tutte!”. Jenna si affretto ad arrivare a scuola e le rimanevano altri 5 minuti per vedere il suo ragazzo. Josh Parker faceva indubbiamente parte del gruppo dei ragazzi “IN” e di solito prima dell’inizio delle lezioni si fermava a fare due chiacchiere con i suoi compagni di squadra. Non c’era una sola ragazza che non fosse cotta di lui in tutta la scuola ma faceva finta di non accorgersi di nulla perché continuava a ripetere che il suo cuore poteva appartenere solo ad una ragazza e quella ragazza era indubbiamente Jenna Olson. Jenna e Josh erano per tutti la coppia perfetta. Prima di arrivare dal suo ragazzo Jenna si fermò davanti ad un’auto per assicurarsi che ogni cosa fosse al posto giusto. Nel riflesso poteva scorgere davanti a se una ragazza alta circa un metro e sessantasette, con i capelli neri sbarazzini tagliati né abbastanza corti e né abbastanza lunghi, aveva il corpo agile come quello di una gazzella e i lineamenti sinuosi come quelli di un cigno. Ma la cosa che a Jenna piaceva di più di se stessa erano gli occhi: aveva due grandi occhi azzurri; ma non quell’azzurro di Leonardo Di Caprio oppure di Zac Efron; i suoi occhi erano speciali. Sembrava quasi che un pittore avesse scaraventato sulla tavolozza due colori e gli avesse mischiati insieme. Erano infatti color del glicine all’esterno e man mano che si andava verso il centro dell’occhio il colore sbiadiva e diventava da in azzurro spettacolare, sembravano zaffiri liquidi; nessuno poteva avere quegli occhi. Erano qualcosa di MAGICO. Quando Jenna arrivò dal suo ragazzo la nuvola di amici intorno a lui si dileguò al suo passaggio; quasi come fosse un bagliore in una mattina piena di nebbia. Rimasero così da soli e Josh con le sue braccia poderose la strinse a se come fa un padre con la figlia che sta per partire per un lungo viaggio. Jenna sarebbe rimasta per tutta la vita in quelle braccia che la stringeva in una morsa indolore, poteva soffocare in quel preciso momento ma lei non avrebbe sentito niente. Purtroppo a rovinare quel momento magico fu proprio la campanella. Jenna odiava quel rumore come odiava il fatto che la matita le si spuntasse proprio mentre sta per rispondere all’ultima domanda del compito in classe a sorpresa su cui lei era preparatissima e non c’era tempo per temperarla. Che odio. Entrarono in classe e la Fleatcher fu sorpresa di vedere Jenna in … Orario?!? Dopo le lezioni come ogni pomeriggio Jenna si recava in palestra per provare con le sue compagne. Era sola nello spogliatoio e si affrettò ad uscire perché quell’aria la opprimeva e la faceva sentire a disagio. Provarono il numero della piramide umana che riuscì perfettamente. Non si sa come questo sia possibile ma chearlider e giocatori di football sono da sempre all’apice della popolarità in una scuola: sono le leggi della giungla che continuano a regolare l’equilibrio dell’universo per non farlo andare in frantumi e farlo sprofondare all’infinito in un’enorme buco nero. Dopo le prove Jenna rimase in palestra ad esercitarsi ancora un po’ e andò di filato a farsi una doccia nello spogliatoio. Di solito regolava la temperatura dell’acqua in modo che non si bruciasse ma quel giorno la doccia aveva un problema: mandava acqua o bollente o gelida; così per non procurarsi un’ustione Jenna si sacrificò e fece una doccia Ghiacciata. Per asciugarsi usava sempre il solito panno da circa 3 anni: era viola con disegni verdi al centro. Molto carino. Si stava asciugando le lunghe gambe che si doravano ogni qual volta si incrociavano con il sole, quando ad un certo punto allo specchio vide due occhi che la guardavano divertita ed una bocca che mostrava denti bianchissimi che rideva maliziosamente ed in modo perverso. Jenna scosse la testa e sbatté le palpebre come per levarsi quell’immagine dalla testa. Si rivestì velocemente con ancora il panno addosso, con quella tremenda sensazione di oppressione che aveva provato all’inizio degli allenamenti: come se qualcuno nell’ombra la stesse osservando.
  
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