Tra
guerre e passioni.
La
battaglia giungeva ormai al termine, c’era sangue da per tutto, migliaia di
corpi squarciati e pallidi giacevano immobili sulla fredda
steppa.
Le truppe
francesi erano ormai in rotta, mentre il generale Weasley, a cavallo del suo
magnifico equino bianco, incitava le truppe ad avanzare contro il
nemico:
- SOLDATI
MARCIATE CONTRO IL NEMICO…PER IL RE! PER LA FRANCIA!-
Alcuni
soldati, che erano intenti a ritirarsi, al dire del loro capitano come spinti da
un innata nuova speranza avanzavano ora verso il nemico.
Poco
distante dal campo di battaglia, in sella al suo destriero, vi era il
generale Cekovach Kastrich che
osservava ghignante l’imminente disfatta della Francia, ma quando vide il
capitano che incitava i suoi soldati ad attaccare il sorriso scomparve dal suo
volto, lasciando spazio ad un espressione di odio e di puro
disprezzo.
- uhm,
devo dire che per essere un novellino, il giovine non si arrende facilmente-
disse sprezzante rivolgendosi al suo secondo, che a sua volta non poté
trattenere un sorrisino perfido.
- i
soldati certamente ripongono ogni speranza in lui, e credo che sarebbe opportuno
agire d’astuzia se vogliamo che le truppe francesi si arrendano.- disse il
generale.
- ma
signore…- intervenne il suo secondo – abbiamo impedito ai rinforzi di giungere
in loro soccorso, quale altra strategia potremmo utilizzare a nostro vantaggio?-
chiese confuso.
Il
generale sorrise maligno - mi dica sergente… se si toglie a un vecchio zoppo il
suo bastone cosa accade?-
-
signore?- chiese il sergente più confuso di prima.
- cade
sergente…cade, se noi togliamo ai soldati il loro bastone d’appoggio questi
cadranno come foglie in autunno-
- ehm si
signore, certo! E come intende attuare il suo piano?- chiese il sergente non
molto convinto.
- credo
che dovrò occuparmene personalmente- e con queste parole si diresse galoppando
verso il campo di battaglia.
Ron
combatteva senza sosta in sella al suo cavallo, nel mentre poco distante vi era
il soldato che lo aveva avvertito dell’attacco delle truppe nemiche, il quale
era tanto intento a combattere contro un altro soldato, che non si era
minimamente accorto che un soldato lo stava puntando con il suo
fucile.
Fortunatamente
il capitano se ne accorse in tempo, ed estraendo fulmineamente il suo coltello
lo lanciò contro il soldato colpendolo in pieno petto.
Il soldato
si voltò e guardò il corpo senza vita dell’uomo che lo stava per uccidere,
rivolse quindi lo sguardo verso il suo capitano e con un cenno del capo lo
ringraziò per avergli salvato la vita.
Questo
attimo di distrazione di Ron fu determinante per alcuni soldati austriaci, che
con abile mossa colpirono il cavallo del capitano il quale cadde a terra
leggermente stordito, ma per sua fortuna si riprese in fretta, così ebbe modo di
scorgere la figura di Cekovach, in sella al suo cavallo nero, avvicinarsi
rapidamente verso di lui.
Ron
prontamente si rimise in piedi, assumendo un espressione ansiosa nel costatare
che la sua spada non era riposta nell’elsa, bensì infilzata nel terreno poco
distante da lui.
Decise di
restare immobile, mentre Cekovach continuava la sua avanzata domandandosi il
perché dello strano comportamento del generale Weasley.
Era ormai
a pochi metri di distanza da Ron, che continuava a fissare impassibile la figura
del suo nemico avvicinarsi.
All’ultimo
momento, quando Cekovach stava per colpirlo con la sua spada, Ron con abile
mossa rotolò fino a prendere la sua sciabola, e con grande maestria la conficcò
sul fianco del cavallo, che nitrendo si accasciò pesantemente al suolo facendo
così cadere il suo padrone.
Cekovach
alzatosi guardò Ron con aria di sfida, così i due cominciarono a combattere
senza sosta a colpi di spada.
Dopo un
lungo combattimento i due erano allo stremo delle forze, Ron stava avendo la
peggio, tuttavia continuava a combattere senza cedere alla
stanchezza.
Tutto ad
un tratto Cekovach riuscì a disarmare Ron facendo volare lontano la sua
sciabola, e adesso puntava la sua contro la gola
dell’avversario.
- ahah
siete patetico! Vi conveniva arrendervi quando potevate farlo,come speravate di
poter vincere senza neanche i rinforzi?- e qui scoppiò in una risata
diabolica.
- ahahah!-
Ron rise sfrontatamente - è qui che vi sbagliate…- disse mentre Cekovach
inarcava un sopracciglio sorpreso.
- e con
questo cosa volete insinuare?- chiese dunque.
-
credevate davvero che non avrei previsto una tale vigliaccheria da parte
vostra?...- disse Ron guardandolo con aria di sfida.
-
vigliaccheria la chiamate? Io la chiamo strategia di
guerra.-
-
strategia tsk! Per favore, era una cosa alquanto
prevedibile…-
- ah ma
davvero? Allora perché adesso il vostro esercito è in rotta? Non mi sembra che
abbiate sfruttato a pieno il vostro intelletto!- disse
Cekovach.
- oh io
credo di si.- disse volgendo lo sguardo verso la collina ad
ovest.
Cekovach
si voltò anche lui e con grande sorpresa constatò che vi era un immensa
cavalleria francese che avanzava verso di loro sguainando le
spade.
- oh ma
guardate! È il generale Armande che marcia con il suo esercito, è un tantino in
ritardo però!- disse Ron sarcastico.
- avrete
pure i vostri rinforzi…peccato che non vivrete abbastanza per vedere la vittoria
delle vostre truppe!- disse l’altro accecato dall’ira mentre si accingeva a
conficcare la spada nella gola di Ron, quando un dolore allo stomaco lo
trattenne.
Ron vide
Cekovach cadere esanime al suolo e dietro di lui Harry in piedi con la spada
sporca del sangue di Cekovach.
- grazie-
fece Ron sorridente.
-
figuratevi, ve l’avevo detto che dovevate uscirne vivo per finire il vostro
racconto!- disse Harry sorridendo a sua volta porgendo la sua mano al
capitano.
In quel
preciso momento Cekovach in fin di vita prese con le ultime forze che aveva in
corpo la sua spada e la conficcò sul fianco di Harry.
- Harry
no!- gridò Ron in preda al panico..
Harry
giaceva sanguinante a terra. Non dava nessun segno di vita.
- oramai
siete spacciato ahahahah!- disse il capitano Cekovach Kastrich con un ghigno e
esalando un ultimo respiro si accasciò nuovamente al
suolo.
Intanto le
truppe del generale Armande avevano sbaragliato quelle
nemiche.
Ron
soccorse subito l’amico strappandosi un pezzo della sua divisa, premendola sulla
ferita per rallentare l’emorragia.
- resiti
amico mio ti prego!- disse Ron supplichevole.
Harry per
un attimo aprì i suoi occhi, e con voce roca disse: - ehi non posso morire
adesso, mi devi ancora delle spiegazioni esaurienti…- e con queste ultime parole
svenne tra le braccia di Ron.
Londra 15
giorni prima della battaglia 1805
Granger
Manor
John
Granger, generale della flotta Britannica e padre, godeva della benevolenza del
re d’Inghilterra e del rispetto di molti inglesi poiché era conosciuto come un
uomo dalla grande generosità e dalle innumerevoli virtù.
Abitava da
solo con sua figlia, nel suo maniero al centro di Londra, poiché la moglie era
morta pochi anni prima in seguito a una malattia allora
sconosciuta.
Sua
figlia, Hermione Granger, era la ragazza più ambita di tutta la città, per via
della sua bellezza ineguagliabile e ovviamente per via del ceto sociale al quale
apparteneva.
Era l’alba
e Hermione era già sveglia da un pezzo, sedeva comodamente nel suo letto a
riflettere.
Pensava a
quante cose la vita avrebbe potuto offrirle e le piaceva, a differenza di quella
che faceva fin da quando era nata.
Come
fanciulla di buona famiglia doveva prendere parte a tutti i ricevimenti che le
duchesse e le varie contesse davano, doveva comportarsi a modo, doveva fare
tutte quelle cose che la facevano sentire in gabbia.
Lei
sognava una vita diversa.. sognava l’avventura e il vero
amore.
Era una
ragazza con ardente spirito patriottico, molte volte andando con il padre al
porto aveva visto tante ragazze crocerossine che salpavano insieme alla flotta e
che erano felici di potere dare una mano, lei sognava questo, voleva aiutare la
sua gente, ma la sua posizione sociale come anche suo padre glielo
impedivano.
I suoi
pensieri furono interrotti quando sentì bussare alla porta della sua camera, si
rimise subito sotto le coperte facendo finta di stare ancora dormendo, non
voleva certo che le sue dame di compagnia le facessero la predica sul fatto che
non era dignitoso svegliarsi così presto.
Le due
entrarono a passo svelto in camera, una andò ad aprire le tende di scatto così
che una luce accecante illuminò tutta la stanza, l’altra andò a sedersi accanto
a Hermione svegliandola dolcemente:
- miss
Granger è ora di alzarsi- disse amorevolmente.
Hermione
aprendo gli occhi a fatica rispose: - si grazie Trudy – per poi mettersi
seduta.
L’altra
che aveva aperto le tende incominciò a illustrarle il programma di quella
mattina: - allora alle dieci avete la lezione di piano, poi alle undici il te
dalla duchessa Brown, vostro padre non tornerà per il pranzo, verso le cinque il ricevimento a casa
della contessa Winkyes, e cena con i Malfoy-
Hermione
aveva voglia di urlare.
- ehm il
tempo libero a mia disposizione?- chiese Hermione.
- mi
dispiace Miss ma non è molto, avete solo un quarto d’ora di tempo tra il
ricevimento della contessa e la cena con i Malfoy, poi dopo il pranzo dovete
dedicarvi alle vostre lezioni di bonton e poi…-
- si
grazie Josephine potete andare adesso.- disse Hermione congedando le due ragazze
per poi accasciarsi nel letto.
La
giornata trascorse molto lentamente per Hermione, lei odiava prendere parte ai
ricevimenti, quindi se ne andò molto prima inventando la scusa di non sentirsi
molto bene, almeno aveva guadagnato qualche minuto in più da aggiungere al suo
limitato tempo libero.
Era nella
sua stanza che, insieme alle sue due dame, si stava vestendo per la cena con i
Malfoy, naturalmente non era entusiasta all’idea di dover cenare con delle
persone che neanche conosceva, certamente ne aveva sentito parlare ma non li
aveva mai visti di persona.
I Malfoy
non erano ben visti da molti cittadini, poiché era risaputo che la loro crudeltà
superasse i limiti ma, vista la loro stretta amicizia con la famiglia reale,
godevano della protezione del Re che, ogni qual volta ci fosse una lamentela,
interveniva sempre a difesa dei Malfoy giustificandone ogni
crimine.
Benché
avrebbe di gran lunga preferito leggere un libro, invece che partecipare alla
cena, non aveva scelta, perché come diceva suo padre “sarebbe scortese da parte
tua non partecipare a questa cena, dopo che i Malfoy hanno fatto questo lungo
viaggio solo per avere la
possibilità di porti un’importante domanda”, così le aveva detto, ma non sapendo
il perché quella misteriosa domanda la preoccupava non poco, ma decise di non
pensarci, forse se avesse fatto finta di divertirsi il tempo sarebbe trascorso
più velocemente.
Avendo
dunque finito di prepararsi per l’imminente cena si avviò verso la sala
ricevimenti della casa, che come al solito sarebbe stata la sala nella quale si
sarebbe svolta la cena.
Era
splendida indossava un vestito azzurro decorato con dei nastrini color argento,
i capelli raggruppati in un ghignon.
Entrò
lentamente nella sala e inquadrò subito i suoi ospiti, Malfoy senior stava
discutendo con suo padre di affari, mentre il figlio stava seduto a sorseggiare
un whisky, era un giovane molto bello, alto dai capelli biondi e gli occhi
azzurri, ma la sua espressione non convinceva Hermione, le dava l’impressione di
essere una persona arrogante nella sua superiorità.
Il padre
accortosi della presenza della figlia la presentò agli
ospiti:
- sig
Malfoy le presento mia figlia Hermione-
-
incantata- disse lei porgendo la sua mano.
Il sig
Malfoy le prese la mano e gliela baciò - lusingato di fare la vostra conoscenza
miss, posso presentarvi mio figlio? Lui è Draco- disse tirando a se il figlio
che prese anche lui la mano della ragazza e la baciò.
Hermione
provò un senso di disgusto, il ragazzo non la convinceva per niente così come il
padre.
- molto
piacere-
- no il
piacere è tutto mio miss- disse Draco guardandola
ammaliato.
- allora
come procede la vostra impresa?- chiese John Granger.
- oh
magnificamente, l’importazione di schiavi procede abbastanza
velocemente-
Hermione
non si fece sfuggire l’occasione: - oh beh immagino che gli schiavi non si
facciano pregare per venire a lavorare per voi, nelle vostre
piantagioni.-
Lucius
Malfoy con aria di sufficienza disse: - avete ragione miss… molti di loro lo
considerano un vero privilegio.-
Draco rise
di gusto mentre Hermione lo guardava indignata.
Il padre
avendo capito la tensione venutasi a creare propose di andare a cenare, così
tutti si accomodarono a tavola.
La cena
era ormai giunta al termine tra i soliti discorsi di affari. Il padre di
Hermione prese poi la parola: -
allora vogliamo dunque parlare del motivo della vostra
visita?-
Hermione
sbuffò impercettibilmente.
- Hermione
cara il giovane Draco è venuto al nostro maniero oggi con l’intezione di
chiedermi la vostra mano e io ho accettato, perché convinto che sia il marito
giusto per voi cara, ora sta a voi.-
Hermione
rimase completamente spiazzata da quelle parole tanto che non riuscì a dir
nulla, d’improvviso sentì il mondo intero caderle addosso, se prima pensava di
non avere voce in capitolo nella sua vita adesso ne era
certa.
Continua…
Nel
prossimo capitolo…
- generale
Weasley gli inglesi hanno preparato una flotta per sbarcare qui, voglio che vi
imbarchiate su una nostra nave e che impediate il loro sbarco, prendetevi tutte
le truppe necessarie-
- si
signore-
***************************************************************
Basta sono
stufa di questa vita.. pensò Hermione.. domani salpa una grande flotta, mi
imbarcherò come crocerossina…
Commentino:
bene come
promesso ecco la nostra carissima Hermione sempre alle prese con problemi
esistenziali! Ah beh almeno un po’ dovevo rispecchiare il suo carattere no?
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e il combattimento, lasciatemi un
commentino piccino picciò please ç_ç
Parlando
dei personaggi:
alloraaaaaaaaaa
abbiamo dei nuovi personaggi, oh beh nuovi si fa per dire visto che Hermione,
Draco e Lucis li conosciamo tutti XD, però abbiamo anche il padre di Hermione
che successivamente potrete constatare che sarà fondamentale per lo svolgimento
della storia… poi le due dame sono personaggi mooooooooolto secondari, però
aiutano Hermione… a cosa??? Eheh segreto! lo scoprirete più
avanti!
Lo so lo
so volevate sapere cosa è successo con la figlia del Re vero??? Mi dispiace ma
dovrete pazientare ancora un po’… voglio dare parecchia suspence in questa
storia! Non uccidetemi please!
Domande e
risposte:
- Harry
morirà?- beh la risposta, che sicuramente vi rallegrerà tutti, è NO… per adesso
è solo ferito!! Ehi ho detto PER ADESSO!!!
Mammamia siete tutti sadici avete subito pensato che facessi morire
Harry, certo la cosa devo dire che mi allettava però Ron sarebbe rimasto da solo
e lui ha bisogno di un grande amico come Harry..poi capirete il perché!
Special
Thanks:
Karmy
Granger: tesoraaaa sono contenta di averti accontentato e spero che la storia
sia di tuo gradimento! Come vedi non si tratta di una storia Beautifuliana anche
perché la odierei! Ah e sono contenta che il rapporto tra Ron e Harry ti
piaccia! Io adoro descrivere della loro amicizia XD spero continuerai a
seguirmi! Grazie tesora a presto!
Edvige86:
ma grazie per i complimenti me tanto commossa ç.ç! ma non sono questo
granchè..comunque sonoi contenta che ti stia appassionando!! Me
felice!!
Grazie
grazie grazie e ancora grazie!
DeepDerk:
grazie!!! Come vedi ho aggiornato subito! Sono contenta che piaccia anche a te!
Spero che anche tu continuerai a seguirmi! Grazie ancora
baci!!!
London: eh
si tra fan di Rup si ci intende!! Sono contenta che la storia ambientata in
questo periodo storico ti piaccia!! Continua a seguirmi! Baci e grazie ancora
per la rec!XD
Mione90:
ehi grazie anche a te per la rec sei stata la prima quindi ti meriti un grande
special thanks!!! Grazie grazie!! A presto con i prox chap!
baci
Anche
questo chap è finito grazie a tutti per i magnifici commenti
lasciatemi!
A presto
con il prossimo! Me lo lasciate un commentino?ç_ç
Baci
Rupertmania ;)
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