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Autore: korkyna    06/08/2012    1 recensioni
C'e' Draco in questa storia, c'e' la sua famiglia, ci sono le sue convinzioni e c'e' un anno nuovo a Hogwarts che forse gli fara' presente come le cose cambino dopo una Guerra.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Dicembre



La prima metà del mese era passata abbastanza velocemente e mentre camminava in mezzo alla neve di Hogsmeade, Draco si complimentò con se stesso per essere riuscito ad evitare la Sanguesporco Granger fisicamente e mentalmente per tutti quei giorni, abbandonando in un cantuccio della sua mente gli eventi di qualche settimana prima.
Credeva di riuscire nel suo obiettivo almeno fino alle vacanze natalizie per poi dire addio, seppur per qualche sereno giorno, alla Scuola. Peccato che i suoi calcoli, come da sette anni a quella parte, siano stati mandati all’aria dalla banda Potter&co. che lo aspettava ai Tre Manici di Scopa. Se ne accorse troppo tardi anche solo tentare una ritirata silenziosa, in più Nott al suo fianco era ben deciso a far finita di nulla.
Ordinarono due Burrobirre e si sedettero nell'unico tavolo libero, a qualche metro di distanza dalla tavolata occupata dal Salvatore del Mondo Magico, i due fedeli compagni, la donzella Weasley, Paciock, la Lovegood, Thomas e il resto dei Grifondoro.
Pur cercando di evitare di guardarli e di non prestare attenzione all'indecente baccano che facevano, il silenzio ostinato di Theodore, il quale faceva vagare la vista per il locale, con un interessante gioco di sguardi con una Corvonero del loro anno, rendeva impossibile per Draco non prestare attenzione all'allegra Compagnia lì riunita.
Potter e la Weasley si tenevano per mano con ostinazione, Weasley era piegato in due dalle risate mentre parlava con Lunatica, tutti gli altri assistevano all'avvincente racconto di un’azione di Quidditch di Finnigan; l'unica a rimanere in disparte era la Granger, seduta tra Weasley e Potter. Aveva la stessa espressione di un Goblin in gabbia ed evitava di interagire con chiunque la circondasse. Inizialmente aveva il viso chino sul suo boccale poi lentamente iniziò a far vagare anche lei lo sguardo nel locale pieno. Mentre Draco portava alle labbra la sua burrobirra, la Granger lo vide da lontano, lo fissò per qualche secondo per poi, inaspettatamente e con sua evidente esitazione, sorridergli. Il liquido gli andò improvvisamente di traverso e Draco iniziò a tossire, prendendo una leggere sfumatura violacea.
Amichevolmente Theodore gli batté sulla schiena per un poco, Draco ripreso il normale respiro, senza alzare lo sguardo verso di lei, buttò qualche falce sul tavolo e uscì alterato dal locale.
 
 
Le tanto attese vacanze arrivarono e portarono parecchie novità, alcune più spiacevoli di altre. Tra queste vi era l'obbligo, scritto chiaro e tondo nell'ultima lettera di sua madre, di passare il pranzo di Natale a casa Tonks, con il marmocchio. Draco si era aspettato di tutto, tranne che un pranzo cosi piacevole e silenzioso (il marmocchietto dormiva), sua zia era molto simile a sua madre e un'interlocutrice vivace e intelligente.
Insomma, sembrava il Natale più tranquillo che Draco passasse da due anni a quella parte, almeno fino al dessert, che gli portò un'altra sorpresa, poco gradita. Potter, con doni per il marmocchietto appena svegliato (e alquanto movimentato).
Dopo la frutta, Draco lasciò il tavolo da pranzo per una comoda poltrona davanti al camino, poco dopo lo raggiunse Potter con due bicchieri di liquore in mano. Si studiarono per un attimo poi Draco prese il bicchiere, quasi strappandoglielo dalle mani e Potter si lasciò cadere poco elegantemente sull'altra poltrona. Tacquero per qualche minuto ma l'espressione combattuta del compagno suggerì a Draco che questi volesse intavolare una qualche conversione, per spezzare il silenzio. Impressione resa veritiera qualche secondo dopo
"Ehm... Malfoy... come andiamo?"
Il soggetto rispose con un sopracciglio alzato.
"Si insomma, come stai?"
"Direi molto bene, prima di vederti"
"Sì, mi è stato riferito da tua zia. Dice che sei un ragazzo molto piacevole, peccato non aver prove per darle ragione".
Si scambiarono sguardi maligni finché Potter sospirando non tanto' nuovamente.
" Allora... Draco come va a scuola?"
Silenzio.
" Come vanno gli studi? Mi hanno detto molto bene"
" E chi, di grazia?"
" Hermione, naturalmente, dice che sei secondo solo a lei e che passi molte ore in biblioteca, cosa che lei elogia sopra ogni altra”.
Leggera smorfia nel pronunciare una simile blasfemia.
" Come mai la Granger spreca il suo tempo spiando me? Non ha di meglio da fare?"
" Malfoy, sai com’è Hermione a scuola, come tutte le donne studia il campo avversario, impara dal nemico, se vuoi. Son molto più agoniste di quanto ammettano le donne.”.
Proprio in quel momento sentirono dall'altra stanza gli strilli acuti ed entusiasti di Narcissa e Andromeda che chiamavano a gran voce i due ragazzi per assistere al gattonamento di ben cinque metri di Teddy.
Potter e Malfoy si scambiarono un’occhiata di seccata intesa. Prima di alzarsi Draco commentò
" Donne".
 
  
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