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Autore: Allegra_    11/08/2012    6 recensioni
( Seguito di Mi Nena )
Nonostante fossero passati ben sei anni , tra le sue braccia continuavo a sentirmi la stessa ragazza di quella pista di pattinaggio , di quel giorno magico in cui c’eravamo baciati per la prima volta .
Ora tutto era diverso , adesso ero una donna , ma ogni volta che incontravo il suo sguardo solo nel quale riuscivo a perdermi , tornavo ad essere la sua bambina , perché fondamentalmente , era questo che ero .
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Marianella, Thiago
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Para Siempre Mia'
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Capitolo 18: Tutta La Verità

Questo capitolo è per tutte coloro

che dal primo capitolo si domandano

il perché del tradimento di Thiago,

oggi svelerò tutto,

niente escluso.

Per loro e per tutte voi <3

Due anni prima …

Buenos Aires, 21 Ottobre 2010, ore 21:30

- Non t’immagini nemmeno quanto mi manchi amore mio … -

Marianella era sdraiata sul letto di casa sua: pigiama con le mucche non proprio adatto per una fresca ventenne, ma caldo per proteggerla dall’imminente freddo, computer bollente poggiato sulle gambe, sorriso triste dipinto sul volto.

Da una parte era contenta di poter vedere ogni giorno Thiago utilizzando Skipe, ma dall’altra il non poter avere con lui un contatto fisico, anche solo un semplice tocco, la irritava e deprimeva allo stesso tempo.

Eppure promise a sé stessa che avrebbe lottato per stare con il ragazzo che amava: due anni sarebbero passati in fretta, poi lui sarebbe tornato per conseguire l’esame di laurea, sarebbe diventato un medico, lei un avvocato dopo qualche anno, e finalmente avrebbero potuto sposarsi e andare a vivere in una di quelle villette in costruzione sulla spiaggia, con i loro 13 bambini e tutti gli animali che aveva in mente di comprare.

La distanza non sarebbe stata un problema, loro due si amavano, lo avevano fatto da sempre anche se inconsapevolmente, e non sarebbe bastata una cosa così semplice come milioni di km a separarli.

- Adesso devo andare piccola, abbiamo un incontro nella sala comune del college. – le sorrise Thiago dall’altra parte dello schermo, illuminandole l’anima con quelle due file di perfetti denti bianchissimi.

- Va bene amore mio, aspetto il messaggio della buonanotte. – sorrise dolcemente Mar, rivelando da sotto il suo corpo che iniziava a diventare quello di un’effettiva donna, lo spirito da sedicenne che nonostante tutto continuava a conservare nel cuore.

Il suo ragazzo sorrise ancora, prima di sussurrare dolcemente, ma facendo il modo che lei sentisse: - Ti amo Mar –

- Anch’io. – concluse lei sincera, prima di chiudere lo schermo del computer e riporlo sulla scrivania rosa sua e di Lali.

 - Allora sorellona, a che ora viene Rama ??? – le chiese quest’ultima dal letto situato proprio sopra quello da cui Mar si era appena alzata.

- Ah già, me n’ero completamente dimenticata !!! – si diede un colpetto sulla testa mentre sua sorella le dava mentalmente della svampita, prima di esclamare incerta: - Dovrebbe essere qui tra … -

Ma non fece in tempo a concludere la frase che il campanello l’avvisò dell’arrivo del suo ospite.

Mar sorrise prima di scendere le scale e andare ad aprire colui che da poco ormai, era diventato il suo migliore amico.

Dopotutto era felice che alla fine le cose con lui fossero andate in quel modo, non avrebbe potuto, né voluto, convivere tutta la vita con il suo tenero broncio messo su 4 anni prima, dal giorno in cui l’aveva lasciato per suo fratello.

Mar decise che il suo pigiama andava più che bene per la serata che dovevano passare, d'altronde era solamente Rama, non doveva farsi bella per stare in casa con lui !!

Al contrario, ogni volta che Thiago andava a farle visita, si chiudeva per ore in bagno cercando di apparire al meglio, per ricordargli che aveva fatto bene, che lei era la scelta giusta e che non avrebbe dovuto ricredersi, mai.

Spalancò la porta e si trovò davanti il biondo con in mano un paio di buste piene di prodotti, che la ragazza avrebbe giurato avesse comprato nel supermercato all’angolo.

- Buonasera principessa !! – sorrise dolce Rama, mandando alla mente di Mar il ricordo di quando era l’amore della sua vita a chiamarla in quel modo, e facendola sorridere di rimando.

- Abbiamo: birra, popcorn, gelato e film deprimente da far finta di vedere mentre dormiamo o ridiamo sul divano – spiegò il ragazzo ormai dentro l’appartamento a due piani, poggiando sul tavolo della cucina uno alla volta tutti gli oggetti da lui elencati.

- Che ne pensi ?? – le chiese una volta che ebbe terminato.

Mar rise divertita, prima di esclamare: - Sei peggio di un sergente quando organizzi queste serate tra amici !! –

Rama la imitò prima di stringerla in un possessivo abbraccio, che a pensarci bene, era decisamente un po’ troppo per una semplice amica.

                                ********************

Lali ormai 14enne, se ne stava di sopra collegata al suo pc, a chattare con i suoi nuovi compagni di classe su quel nuovo social network e ad ascoltare musica; i signori Tallarcio-Rinaldi erano, ovviamente, fuori per lavoro – ormai erano così tanto tempo assenti nelle vite delle loro figlie, che le due non ci facevano nemmeno più caso anzi, la stranezza per le ragazze era averli a casa, come se fossero stati una qualsiasi famiglia normale.

Luca - che dopo un anno passato a Buenos Aires aveva deciso di rimanere lì e non tornare più a Londra – era andato al cinema e poi in pizzeria con Tefi, perciò non sarebbe tornato prima che si fosse fatta notte inoltrata.

Rama e Mar stavano comodamente seduti sul divano azzurro del salotto, davanti al televisore dove il film che avevano deciso di mettere mostrava i titoli di coda, senza che però loro ne avessero letto neanche il titolo, troppo impegnati com’erano a dire stupidaggini, a mangiare e a bere bottiglie di birra.

Rama aveva bevuto solo 2 bottiglie mentre per Mar, che nonostante non amasse ubriacarsi, non poteva proprio resistere alla tentazione di quel liquido giallo, era già la quinta volta che lanciava una bottiglia vuota sui cuscini sparpagliati sul pavimento.

Di sicuro il giorno dopo si sarebbe alzata con un fortissimo mal di testa, ma in quel momento non era abbastanza lucida per comprenderlo.

C’era puzza di birra ma non solo: uno strano odore di angoscia, depressione e frustrazione, invadeva l’atmosfera all’interno di casa Tallarico-Rinaldi.

Mar lo percepiva ma non riusciva a darsi una spiegazione concreta, non ancora almeno …

New York, 22 Ottobre 2010, ore 00:00

Thiago aprì la porta della sua camera, quella che condivideva con due nuovi amici incontrati da poco al college che frequentava da appena due mesi: Gaston e Agustin.

I due però non erano con lui in quel momento, insieme agli altri studenti di scambio dai vari paesi erano andati alla discoteca più importanti di tutta Manhattan.

Lui però aveva preferito rimanere in stanza seguendo il suo brillante schema mentale :

Discoteca = ragazze

Ragazze = perdere Mar

 Perdere Mar = dire addio alla propria anima.

Dopotutto era semplice, si disse il ragazzo per rassicurarsi: avrebbe dovuto stare lontano da qualsiasi essere femminile reputato guardabile per due anni.

Ma ne sarebbe valsa la pena … Mar, la sua Mar, valeva molto più di una stupida newyorkese tutta tacchi alti e seno rifatto.

Decise che per impiegare il tempo avrebbe fatto una telefonata a suo fratello, era da qualche giorno che non lo sentiva, e voleva essere aggiornato sulle ultime novità.

Compose alla svelta il numero di Rama, e sorrise nel sentire la voce del ragazzo rispondergli subito dall’altra parte.

- Hey fratellino !! – esclamò Thiago ricordando quando quest’ultimo odiasse sentirsi affibbiare quel nomignolo.

- Hola casi doctor  !! – entrambi risero al sentire il soprannome con cui Tefi, la sua migliore amica, aveva deciso di chiamarlo da quando aveva iniziato a studiare medicina.

Thiago era convinto ed eccitato all’idea che quando si sarebbe laureato, la ragazza avrebbe finalmente tolto quel casi, rendendolo così un medico a tutti gli effetti, sia di parole, che di fatti.

- Che fai ??? Studi per il prossimo esame ??? – provò ad indovinare il moro, stendendosi sul suo letto stanco dopo una giornata strapiena di libri, nomi impronunciabili, e parole in inglese che a quell’ora non riusciva più neanche a mettere insieme per formare una semplice frase.

- In realtà avrei dovuto, ma Mar mi ha chiesto di andarle a fare compagnia a casa e non ho potuto dire di no. – gli spiegò suo fratello, con tono piuttosto strano.

Thiago aveva il presentimento che ci fosse sotto qualcosa, ma preferì non fare domande: dopotutto erano la sua fidanzata e suo fratello ... cosa sarebbe potuto mai succedere ???

- Fratello devo confessarti una cosa … - il tono di voce del biondo era malinconico, quasi come se stesse per costituirsi dopo un grave delitto e il ragazzo non riuscì a fare a meno di incitarlo a continuare, nonostante sentisse che quelle parole gli avrebbero fatto male.

Dicono che spesso bisogna fidarsi del proprio istinto, ma in quel momento Thiago desiderava soltanto credere che si stesse facendo strane idee.

- In realtà non sono proprio a casa di Mar, sono … - Rama sussurrava come se non volesse farsi sentire da nessuno, ma il moro ormai aveva l’udito super affinato, per riuscire a captare ogni suo minimo sussurro.

- Sono nel suo letto Thiago. Ti giuro che non volevo, ma lei mi è praticamente saltata addosso ed io sono solo un ragazzo in preda agli ormoni e non ho saputo resistere … - le parole di suo fratello gli perforarono l’anima, sparandogli dritte al cuore.

Thiago non ci poteva credere, non ci voleva credere, non ci doveva credere, per il bene delle sue sanità mentali, sarebbe stato meglio se avesse pensato che fosse tutto uno scherzo, ma il tono di voce a confessione di Rama, non aveva nulla da interpretare: era fin troppo chiaro come fossero andate le cose.

- N.. non preoccuparti, ti capisco, non è t … tua la colpa. Non dire nulla a M .. Mar, per … favore. – la voce gli usciva a spezzoni, rotta dalle lacrime che stavano iniziando a scendergli prepotenti lungo le gote.

Era sempre stato un ragazzo forte, non gli piaceva mostrare il suo lato fragile, eppure in quel momento, tra quelle quattro mura che lo conoscevano appena, che non sapevano la sua storia, che non avevano idea di chi fosse LEI, si lasciò andare ad un pianto liberatorio, prima di lanciare il telefono sul letto e di uscire sbattendo la porta.

                                 **********************

La discoteca era affollatissima e Thiago non riuscì a fare a meno di pensare che avrebbe voluto volentieri trovarsi sul suo letto a versare lacrime e a domandarsi il perché … una semplice bevuta non aveva potuto rovinare tutto, magari Mar non aveva mai smesso di amare Rama, e la sua partenza non aveva fatto altro che avvicinarli di nuovo.

Ma lui non era una femminuccia, non sarebbe stato per giorni a deprimersi e a mangiare gelato, non era debole fino a quel punto.

Lui era un ragazzo forte, sicuro di sé e soprattutto … vendicativo.

Si guardò intorno e finalmente trovò ciò che stava cercando: una ragazza carina, londinese, e sicuramente molto facile.

Le si avvicinò e cercando di essere il più sensuale possibile la abbracciò da dietro sussurrandole all’orecchio: - What’s your name, baby ?? –

La ragazza si voltò allacciandogli le braccia dietro al collo, e rispondendogli suadente prima di baciarlo con foga: - I’m Luna. –

Buenos Aires, 22 Ottobre 2010, ore 00:00

Mar dormiva con la testa poggiata sulla spalla di Rama il quale, seduto al suo fianco, faceva zapping tra i canali tv, mangiando i popcorn avanzati dai 3 pacchetti che aveva acquistato per la serata.

Lali di sopra doveva essersi addormentata, visto che era da più o meno un quarto d’ora che non sentiva la musica a tutto volume proveniente dal piano di sopra.

Rama decise che avrebbe aspettato il ritorno di Luca per poi tornare alla casa che aveva comprato da solo al centro di BA: non voleva lasciare le due ragazze da sole, nonostante fossero abituate a starci da quando avevano più o meno 10 e 4 anni.

Ad un tratto il suo cellulare lo avvisò di una chiamata in arrivo, e guardando il nome di suo fratello scritto a caratteri cubitali sul display sorrise accettandola subito.

Dopo i loro saluti sottoforma di prese in giro, Thiago gli domandò curioso:- Che fai ??? Studi per il prossimo esame ??? –

- In realtà avrei dovuto, ma Mar mi ha chiesto di andarle a fare compagnia a casa e non ho potuto dire di no. – spiegò Rama sincero, non aveva voglia di mentire a suo fratello, dopotutto quella che dormiva con la testa sulla sua spalla era la sua ragazza.

Si, adesso lo era e lui avrebbe rispettato il loro amore.

Ma a pensarci bene, perché avrebbe dovuto farlo quando Thiago era stato il primo a rompere i codici tra fratelli ??

D’accordo, erano passati quattro anni ormai, ma questo non voleva dire che il ricordo non facesse male e non lo tormentasse ogni notte, facendolo sentire sempre di più uno stupido.

- Fratello devo confessarti una cosa … - Rama non sapeva quale dio malvagio lo stesse guidando verso quel gesto in quel momento: sapeva che sarebbe bastata quella sua frase e avrebbe rovinato un amore, una storia di 4 anni, che terminava per una sua necessità di vendetta.

Ma il biondo in quel momento non aveva voglia di pensare se quello che stava per fare fosse giusto oppure no, l’unica cosa di cui gli importava era il suo orgoglio più che ferito.

- In realtà non sono proprio a casa di Mar, sono … - sussurrava per non svegliare la mora accanto a lui, mentre le accarezzava i capelli con una mano come a chiederle scusa: dopotutto era una cosa tra lui e Thiago, lei non c’entrava niente.

- Sono nel suo letto Thiago. – deglutii pesantemente prima di portare a termine la messa in scena di quel’enorme bugia.

-Ti giuro che non volevo, ma lei mi è praticamente saltata addosso ed io sono solo un ragazzo in preda agli ormoni e non ho saputo resistere … -

Sapeva che quella era la cosa che più avrebbe ferito suo fratello, perché dopo essere stato con lei, Thiago non era più riuscito a guardare nessuna ragazza in quel modo, e sapere che lei l’aveva fatto l’avrebbe ucciso dentro.

E poi lui l’amava davvero, nonostante per molto tempo il ragazzo si fosse sforzato per credere il contrario, alla fine aveva capito che suo fratello s’era davvero innamorato di quella che un tempo era la sua ragazza.

- N.. non preoccuparti, ti capisco, non è tua la colpa. Non dire nulla a M .. Mar, per … favore. – la voce del ragazzo era rotta dal pianto, ormai il danno era fatto, non si poteva più tornare indietro.

Rama si sentiva un mostro.

 

Piccolo Angolo Di Luce:

Hola !!! Che ne pensate di questo capitolo lungo lungo ???

Spero vi piaccia, io lo adoro !!

Come vedete il titolo è preciso, qui c’è tutta la verità sul motivo del tradimento di Thiago.

Il comportamento di Rama ???

Semplicemente orribile, ma spero di essere riuscita a spiegarne bene il motivo: la sete di vendetta purtroppo è qualcosa di forte e brutto che il tempo non riesce a cancellare.

Come vedete questo è un episodio successo dopo la fine di Mi Nena, ma prima di Mi Mujer, se vi è piaciuto magari potrei pubblicare dei missing moments ambientati in quei 6 anni … fatemi sapere.

Aspetto le recensioni.

Un bacino <3

Ps: Per gli orari ho fatto come se il fuso orario fosse lo stesso tra BA e NY, anche se ovviamente non è così, era solo per aiutarvi a capire meglio i tempi. 

   
 
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