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Autore: ThatsClaudia    12/08/2012    2 recensioni
Louis era diventato aria per Harry, amava quando gli sorrideva, quando giocava con i suoi ricci.
Amava quando rideva, quando con ogni suo gesto lo mandava in tilt.
-FlashBack.-
-Dici la verità, Harry?- Domandò il castano, mordendosi le unghie nervosamente.
-Non ti mentirei mai, Lou.- 
-Beh, ti sbagli, mi hai mentito fino adesso. Perchè non me l'hai detto prima, Harry?-
Domandò Louis, arrabbiandosi, non capiva perchè Harry non gliel'aveva detto prima. Sarebbe stato tutto più facile!
-Avevo paura, non potevo dirtelo.-
-Paura di cosa? E adesso che provi?- 
-Paura..paura di non averti più un giorno quì con me.-
Quelle parole lo lasciarono di stucco, lo stava veramente perdendo? Oh, no. Non poteva accettarlo.
-Fine FlashBack-
#LARRY STYLINSON
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3. If you want something, go and take it.













Ogni giorno che passava, Harry credeva che si stava innamorando di Louis sempre di più. Forse si sbagliava..oppure no?
Ogni volta che gli sorrideva, che lo guardava negli occhi, che lo stringeva forte a sè, oppure quando capitava che rimaneva a dormire a casa sua e dormivano abbracciati. Era percosso da tanti brividi, farfalle nello stomaco e inziava a tremare. La maggiorparte delle volte Louis se n'era accorto, aveva fatto anche parecchie figuracce, ma era più forte di lui, la sua presenza lo mandava in iperventilazione. Come si faceva a resistere a Louis Tomlinson?
Una pallina accartocciata di carta gli sbattè sulla testa, si voltò per vedere chi fosse l'idiota dell'accaduto, ma non appena vide Louis sorridergli capì al volo.
Prese la pallina e la aprì leggendo il contenuto.

"Stasera Stacy farà una festa, ci andiamo vero? Loux"

Sorrise, prese una penna dal suo astuccio e scrisse velocemente.

"Certo, Lou. Le feste di Stacy sono le migliori, sai?"

La riaccartocciò e la tirò al castano, facendo attenzione a non farsi accorgere dal professore.
Dopo qualche secondo gli tornò indietro.

"Bene, allora non vedo l'ora di andarci con te."

Arrossì all'istante, quel ragazzo era capace di farlo arrossire anche quando non lo guardava in faccia. 
"Tomlinson e Styles, la finite con quella pallina di carta oppure la devo far leggere al preside?"
Harry l'accartocciò, si alzò e si scusò con il professore, per poi stracciarla e buttarla nel cestino.
Tornò al suo posto dopo aver sorriso al castano.
 
 
"Sei sicuro di volerci andare?"- Chiese Niall, mentre prendeva una merendina dal distributore.
"Certo, con Louis sono sicuro di divertirmi."- Rispose Harry, mentre sistemava lo zaino sulle spalle, inziando a camminare al fianco del biondino.
"Non fare cazzate, che poi i pezzi del tuo cuoricino dovrò raccoglierli io."- La voce di Liam piombò alle loro spalle. Si voltarono vedendolo camminare verso di loro.
"Che ne sai tu, Liam?"- Domandò Harry, mettendo il broncio.
"So quanto ci tieni a Louis, non vorrei che ci rimanessi male per qualcosa che accadrà tra di voi."- Harry alzò gli occhi al cielo, facendo cenno a Liam di stare zitto, dato che il castano camminava verso di loro.
"Ehy, ragazzi!"- Urlò Louis da lontano, una volta raggiunti si unì al trio, camminando anche lui al loro passo.
"Di che parlavate?"- Liam sorrise furbo ad Harry, che di risposta gli diede un pugno sulla pancia.
"Nulla di importante."- Rispose Harry, sorridendogli dolce.
"Ragazzi, venite anche voi alla festa di Stacy?"- Chiese Louis, guardando i due.
"Certo, verrà anche Zayn."
"Okay, allora dove ci incontriamo?"- Domandò Niall, che aveva appena finito di mangiare la sua merendina.
"A casa di Liam? Ormai è quello il covo."-Rise Harry, trascinando gli altri tre.
"Okay, allora ci vediamo lì alle sei."- Liam corse via, accompagnato da Niall, lasciando Louis ed Harry da soli. -come sempre-
"Haz, io dicevo sul serio oggi a lezione."- Sussurrò Louis, con la testa bassa, mentre camminava lentamente.
"Di cosa?"
"Che non vedo l'ora di andarci con te."- Disse lui, timido. 
Da quando Louis era imbarazzato di fronte a lui?
"Anch'io, Lou."
 
 
 
"Allora, stabiliamo alcune regole, okay?"- Disse Liam, incrociando le braccia al petto.
Erano fuori casa di Stacy, la musica si sentiva altissima persino da fuori.
"Spara."
"Non ci si ubriaca."- Disse lui, alzando la mano in alto.
"No, Liam. Questa regola non è valida, che razza di festa è se non ci si ubriaca?!"- Sbottò Louis, guardandolo con sfida.
"Non mi interessa, chi vi recupera a fine serata, poi? Siamo in cinque, accidenti."- Gli altri quattro arresi annuirono, incitandolo a continuare.
"Verso le tre, massimo quattro ci si ritrova a casa mia."- Harry sgranò gli occhi, guardandolo sbalordito.
"Scusa, ma non eravamo quelli che volevano stare 'up all night'?"- Liam scosse la testa.
"Ragazzi, accettate le regole e zitti."- E anche questa volta sbuffarono, annuendo.
"Niall, non mangiarti tutto il tavolo dei panini."- Niall sbuffò.-"Perchè scusa?! Il cibo delle feste è tanto buono!"
"Finirai per sentirti male, come sabato scorso, ricordi?"- Niall ci pensò su un po', per poi annuire spaventato.
"Finite? Altre regole, papà Payne?"- Chiese Zayn, sistemandosi la giacca. Liam lo guardò assassino.
"Non chiamarmi così, Malik. Lo faccio per voi."- Il moro sbuffò, per la centesima volta in quella serata.
"Okay, ho finito. Andiamo."- Disse Liam, indicando la porta ai suoi amici, che felici corsero all'interno della casa.
La musica era altissima, le luci non permettevano di avere la vista al cento per cento, ma ci si accontentava. Era pieno di ragazzi e ragazze che ballavano, la maggiorparte erano già ubriachi, chi per terra, chi sui divani. Le feste di Stacy erano qualcosa di assurdo, ma anche uniche.
 
Era passata più di un'ora da quando erano in quella casa, si divertivano da matti. Ballavano, ma non potevano toccare gli alcolici, quindi erano del tutto coscienti.
Stupide regole di Liam.
Harry sentì il suo cellulare vibrargli nelle tasche, sapeva che se metteva la suoneria non l'avrebbe sentita.
Guardò il display, leggendo il nome di sua sorella.
-Gemma is calling-
Che poteva essere successo nel cuore della notte? Uscì da quella casa, andando in giardino. Rispose velocemente, sentendo la voce della sorella leggermente assonnata.
"Harry, ma dove sei?"- Domandò lei, con la voce impastata dal sonno.
Erano le due di notte, che diavolo ci faceva sveglia?
"Gem, che succede? Perchè mi chiami a quest'ora?"- Lei sbadigliò, per poi tornare a parlare.
"Lo sai che domani si parte, vero? Non puoi andare a letto tardi, torna a casa. Se lo scopre mamma si infuria."- In quel momento si ricordò della promessa che aveva fatto a sua madre. Come aveva fatto a dimenticarsi? Stupido, stupido!
"Scusami, Gemma, è che..m-mi è sfuggito di mente, io.."-
"Haz, che succede?"- La voce di Louis gli si presentò alle spalle. Oh no..come faceva a dirlo a Louis? Era uno stupido, come aveva fatto a scordarsi una cosa così importante?!
"Gemma, ti richiamo."- Sua sorella rispose con un 'okay', per poi attaccare.
"Nulla, Lou. Tranquillo, adesso devo.."- Deglutì.-"Devo tornare a casa."
Cercò di rientrare in casa per prendere le sue cose, ma venne bloccato da Louis.
"No, adesso me lo dici."- Lo prese per il braccio, costringendolo a guardarlo negli occhi. -"Sai che puoi dirmi tutto, Harry."
Gli occhi di Harry si impregnarono di lacrime, come faceva a dirglielo? COME?
"No, Lou. Davvero, è tutto okay."- Sentì una lacrima bagnargli la guancia, cosa che Louis non si fece sfuggire.
"Perchè piangi? Harry, cavolo, dimmelo."- Tentò di liberarsi dalla sua presa, ma era troppo forte, non ci riusciva.
"Louis, lasciami."- Il castano non ubbidì, ma strinse di più la presa sul suo braccio.
"Louis, ti prego."- Gli prese il visto tra le mani, guardandolo negli occhi.
"Non posso lasciarti andare, Harry. Non in queste condizioni."- 
"Invece devi, io..devo tornare a casa."- Louis scosse la testa.
Perchè complicava le cose? Doveva tornarsene a casa, in quel momento, altrimenti sarebbe scoppiato a piangere come un bambino.
"No, adesso ti siedi e mi racconti tutto."- Harry si liberò della sua presa, facendo uscire qualche lacrima.
"Non posso dirtelo, Louis. Sono io il problema lo capisci? Mi dimentico sempre di tutto, sono un'idiota!"- Si sedette a terra, scoppiando a piangere.
"Harry, come posso aiutarti se non mi dici qual'è il problema?"- Lo abbracciò, stringendolo a sè.
"Io..io devo partire domani mattina."- Ecco, il mondo gli cadde addosso. Come sarebbe che doveva partire? Come avrebbe fatto senza di lui? 
"P-partire? Dove?"
"Devo andare a trovare i miei nonni, non so quanto dovrò restarci. Hanno bisogno di noi, mio nonno è malato."
Sentendo quelle parole Louis lo strinse ancora di più a lui, come se quello fosse stato il loro ultimo abbraccio. Un'abbraccio eterno, uno che poteva dargli conforto e protezione.
"Dici la verità, Harry?"-Domandò il castano.
"Non ti mentirei mai, Lou." 
"Beh, ti sbagli, mi hai mentito fino adesso. Perchè non me l'hai detto prima, Harry?"- Domandò Louis, arrabbiandosi, non capiva perchè Harry non gliel'aveva detto prima. Sarebbe stato tutto più facile!
"Avevo paura, non potevo dirtelo."
"Paura di cosa? E adesso che provi?" 
"Paura..paura di non averti più un giorno quì con me."- Quelle parole lo lasciarono di stucco, lo stava veramente perdendo? Oh, no. Non poteva accettarlo.
"Ti prego, Harry. Non lasciarmi."- Disse Louis, tra le lacrime. Quanto poteva resistere senza di lui? Non ci riusciva, ormai Harry era diventato il suo mondo, il suo ossigeno. Come poteva lasciarlo andare?
"Non voglio, Lou. Ma..devo davvero andarci."-
"Resto a dormire da te e domani ti accompagnerò all'aereoporto, voglio starti accanto fino all'ultimo secondo."- Lo abbracciò di più, carezzandogli quei ricci che tanto amava. Harry non parlava, si limitava ad annuire e ad annusare il suo buon profumo, quel profumo che non avrebbe sentito per molto tempo.
 
 
Erano nel letto morbido di Harry, abbracciati l'uno all'altro, scaldandosi a vicenda. Come faceva a dormire la notte senza sentire il suo dolce profumo addosso? Come faceva ad andare a scuola senza ricevere i suoi baci e i suoi dolci abbracci? Come faceva a ridere durante la lezione? Come faceva a continuare la sua vita senza di lui? Voleva tanto partire con lui, ma non poteva..I suoi genitori non gliel'avrebbero di certo permesso.
Si addormentarono abbracciati, coccolati dai loro profumi, dal loro calore, dal loro amore. Perchè era così, probabilmente si amavano a tal punto da non riuscire a stare senza dell'altro.
 
 
Era arrivato ormai l'orribile momento; quello di lasciare il suo amore sfuggirgli dalle braccia così..in un soffio. Lasciarlo fuggire troppo facilmente, era un dolore troppo forte, ma doveva resistere. Doveva lasciarlo andare.
Chi era quel coglione che aveva inventato quella frase:"Se ami davvero qualcosa, la devi lasciar andare."?
No, piuttosto era: "Se ami davvero qualcosa, vai ed inseguila."
Perchè Louis voleva davvero seguirlo, per passare il resto dei suoi giorni al suo fianco, non poteva.
Gemma e Anne camminavano a qualche metro più avanti di loro.
"Harry, promettimi solo che tornerai presto."-Sussurrò Louis, a testa bassa.
Harry gli alzò il viso, sorridendogli appena. -"Tu non sai quanto io ti sono grato, Lou."- Lo strinse forte a sè, rischiando di scoppiare a piangere di nuovo.
"Grazie per avermi cambiato la vita, Haz."- Harry lo guardò perplesso, per poi sorridergli dolcemente.
"Harry, ascoltami, devo..devo dirti una cosa."- Il riccio annuì, incitandolo a continuare.
"Ecco..io.."- "Il volo 23 partirà tra venti minuti!"- La voce dell'hostess fermò la sua voce. Porco giuda, ma ogni volta che doveva dichiararsi qualcuno doveva per forza interromperlo?!
"Io devo correre, Lou."- Harry lo abbracciò un'ultima volta, prima di raggiungere sua madre e la sorella.
"Torna presto, Haz!"- Urlò Louis da lontano, Harry annuì, continuando a correre.
Ma che stava facendo?! Doveva baciarlo, baciarlo!! Era il momento adatto.
Vide Anne e Gemma salire sulle scale mobili, mentre Harry continuava a salutare Louis.
"Che aspetti, idiota? Và e bacialo, muoviti!"-Urlò una vocina nella sua testa. 
Diamine, aveva ragione, doveva farlo prima che fosse troppo tardi.
Vide Harry alzare un piede per salire sulle scale mobili. No, cavolo!
"Harry, aspetta!"- Urlò Louis, correndogli incontro. Il riccio ritrasse il piede, voltandosi verso il castano.
"Harry, sbrigati, perderemo l'aereo!"- Urlò Anne, che ormai aveva già salito le scale mobili.
"Che succede, Lou?"- Disse Harry, con quella sua voce irresistibile.
Louis prese fiato, per poi tirarsi sù. Lo afferrò per le spalle, guardandolo negli occhi.
"Ehy, cos'hai?"- Chiese il riccio, leggermente spossato per il comportamento di Louis.
Lo avvicinò a lui, baciandolo.
Harry stette al bacio, sorridendo. Tremila e cinquecento farfalle nello stomaco svolazzavano nello stomaco di entrambi. Harry era sicuro, tra pochi secondi gli sarebbero cedute le gambe per la troppa emozione.
 
It's gotta be you.
Oh, only you.
 
Si staccarono sorridenti.
"Questo è quello che volevo dirti."- Disse Louis, poggiando la fronte su quella di Harry.
"Harry, cavolo! Vuoi perdere l'aereo?!"- Urlò Gemma, arrabbiata.
"Torno presto, te l'ho promesso."- Sussurrò Harry, gli stampò un ultimo bacio, per poi correre dalla madre e la sorella infuriate.
"Ti aspetterò!"- Gridò Louis, sentendo gli occhi pizzicargli.
"Ti aspetterò.."-Ripetè, in un sussurro, lasciando che qualche lacrima gli attraversasse il viso.



































Occhi al monitor! (?)

Eccoci con il terzo capitolo! L'ho scritto tutto stasera, credo di averlo scritto abbastanza lungo.
Grazie mille a tutte voi che amate questa FF *-* Mi sento felice come..come un cane quando il suo padrone torna a casa (?) LOL
Vabbeh, il concetto l'avete capito! AHAH
Amo taanto, troppo, molto questi due, sono qualcosa di wcoeknvieiejwi *-*
Adesso scappo.
Bacioni a tutte voi, vi amo taanto c:





Aww..quanto li amo :3
basta me ne vado. lol


Byee!




Claudiax
  
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