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Autore: Wendy_BluHand    12/08/2012    2 recensioni
Prima di iniziare ci tengo a dire che questo è un crossover fra Beyblade e Doremì. La storia sarà concentrata su un alone di mistero e un insieme di flashback sul passato. Non mancheranno i nostri flat 4.Salii sul terrazzo per riposarmi. Il sole batteva sull'edificio bianco con insistenza. Un caldo come quello era insolito a Marzo. Ero stanca, avevo cercato disperatamente quel ragazzo per tutta la scuola. Quegli occhi azzurri gli avrei riconosciuti fra mille...erano i suoi occhi.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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25. Viola e oro: verità amare e riflettori puntati





Hazuki aveva ben pesato le parole da utilizzare con Momoko ma alla fine il risultato non fu dei migliori lo stesso. A volte il contenuto di ciò che si vuol dire è così scioccante che non ha importanza il tipo di parole che utilizzi. Non avrebbe saputo immaginare la reazione dell'amica ma l'avrebbe scoperto quel pomeriggio. 

Hazuki aveva cercato di dirglielo nel modo migliore per non urtare la sensibilità della bionda ma questa non la prese molto bene.
Momoko se ne stava seduta su quel piccolo divano giallo, composta e con le labbra serrate.
- Momo-chan? - la chiamò quasi timidamente.
- Sei sicura che fosse la sua voce? - sussurrò la bionda.
- Si...era la sua voce quella proveniente dal lavandino. Ne sono sicura.- rispose la castana lisciandosi la gonna in modo nervoso.
- Voglio dire, non potresti esserti sbagliata? Ci saranno tante persone con la voce simile alla sua!- esclamò ad un tratto l'amica, puntando gli occhi verdi su un punto indefinito del pavimento.
Hazuki le si avvicinò lentamente e si sedette accanto a lei. Doveva essere difficile accettare una cosa del genere, una verità così scottante...specialmente se riguarda una persona della quale ti fidi ciecamente. 
- Tesoro, senti...- mormorò questa dolcemente e fece per toccarle i capelli ma Momoko scattò in piedi e si allontanò. 
- No, non ho bisogno di nessun conforto! Senti Hazuki, tu sei mia amica e ti voglio bene ma non puoi dirmi questo!- sbottò voltandosi verso di lei - Eisuke è mio cugino e lo conosco praticamente da una vita! So com'è fatto...non è malvagio,lui...lui è un bravo ragazzo...e- ma questa volta fu interrotta da Doremì che era appena entrata nella stanza.
- Momoko! Sappiamo che è difficile ed orribile accettare una cosa del genere ma devi crederci! Te l'ho detto anche io! Ti misi già in guardia da lui, credici! Ti prego...- disse la rosa seria come poche volte. 
- Doremì, la tua può essere soltanto suggestione! Insomma, l'hai sognato quella notte in cui ti è comparso il simbolo sul braccio! Credo sia normale che tu ti sia spaventata!- replicò la fanciulla nervosa.
- E va bene! Ammettiamo che quello sia stato solo uno stupido sogno! Ogni volta che lo guardo negli occhi, ho una bruttissima sensazione! Un brivido mi percorre la schiena! E poi a Natale? Ricordi? Te ne parlai! Quando l'ho scontrato in corridoio ho provato delle cose orribili!- ribattè la rosa agitandosi sul posto - Come se non bastasse l'ho sognato di nuovo! E se vuoi saperla tutta, a me non sembrava un banale sogno! Era così reale! Persino l'odore delle sue sigarette era reale!- concluse nel silenzio generale.
La bionda non rispose, era in piedi davanti a lei mentre un Hazuki molto preoccupata sedeva ancora sul divano.
- Momo-chan...te l'ha detto anche Hazuki. Ti prego...stai attenta...- sussurrò Doremì con voce morbida. 
- Che succede qui? - chiese Kotake stupito, sulla soglia della porta. 
Nessuno rispose, anzi la bionda marciò verso l'uscita e andò via. 
Doremì sospirò e si abbandonò sul divano, accanto all'amica.
- Avete litigato?- chiese il ragazzo entrando nella stanza con Takao e Kai.
- No, non proprio...- mormorò in risposta - Discusso, direi.- e poggiò il mento sul palmo della mano.
- Abbiamo provato a dire a Momoko che i sospetti su Eisuke probabilmente sono realtà ma lei non l'ha presa tanto bene.- disse Hazuki.
- Uff,uff,uff!- sbuffò Doremì a braccia conserte.
- Capito. Effettivamente non dev'essere facile.- replicò Takao sedendosi sulla sedia - Però cavolo! Voglio dire...Eisuke ha proprio la faccia da signore del male! Soprattutto gli occhi!- aggiunse in seguito. 
- Il problema è che Momoko non l'ha mai visto così.- ribattè il suo rivale in amore poggiando le braccia sulle gambe.
- Non credo che Eisuke sia l'unico che bisogna sospettare.- intervenne Kai glaciale come sempre.
- Che vorresti dire?- chiese Doremì stupita.
- Sto parlando dei vostri quattro salvatori. State attente, è meglio non fidarsi troppo.- sussurrò lapidario. In quel preciso istante Onpu,versione streghetta, varcò la soglia.
- Ragazzi, tutto bene?- 
- Si. Oh, sei già pronta per entrare nella torre?- chiese Hazuki, alzandosi.
- Si, ero di là con Tooru! Mi stava dando qualche consiglio.- rispose con un sorriso timido.
Il vestito di Onpu era davvero molto grazioso. Era viola, aderente e lungo fino al ginocchio. La parte superiore, ossia fin sotto il seno, era fatta di camicia. Le maniche erano corte e a sbuffo. Anche le scarpe erano viola e con poco tacco. I lisci capelli erano acconciati con uno strano fermaglio nero. Appuntata sulla camicia c'era una spilla che altro non era se non il suo jingle set. 

***

Anche per Onpu non era stato difficile aprire la porta, il problema era ciò che avrebbe trovato dentro. Quando si chiuse la porta alle spalle, ripensò ad alcuni momenti della sua vita. Realizzò che da quando aveva conosciuto Doremì e le altre, la sua vita era cambiata. Aveva compreso quanto era diventata importante per lei,la felicità di chi amava. Quindi qualsiasi cosa ci fosse lì dentro, l'avrebbe affrontata per loro. 

Immersa nei suoi pensieri, non si era accorta dell'ambiente circostante. A primo avviso, non l'aveva riconosciuto ma poi lentamente divenne sempre più chiaro. Era in piedi in mezzo a dei posti vuoti,erano davvero tanti. Poi vide qualcosa di enorme troneggiare sotto. Un palco. Strabuzzò gli occhi. Cosa ci faceva un palco lì? Era da qualche tempo che non saliva su uno. Il suo manager le aveva detto che era bene allontanarsi un pò dalla scena per poter creare qualcosa di nuovo. L'ultima volta aveva partecipato ad un drama e poi basta. La vita dell'idol non era così semplice. Scese di sotto e si avvicinò titubante. Era nervosa, aveva tutti i sensi all'erta. Le parve così strano, per la prima volta dopo tempo, si sentì così piccola di fronte a quell'enorme palco. Era strano vederlo da quel punto di vista, come una spettatrice. Un pò le mancava quell'atmosfera. 
Decise comunque di non abbassare la guardia, qui qualcuno stava giocando con lei. 

- Onpu-chan.-


***


Era arrabbiata, frustrata, abbattuta. Non sapeva bene come definire il suo stato d'animo. Aveva chiesto a Leon di portarla via dal deserto palazzo di Fedora per riportarla a casa, a Misora. Percorreva le vie della città con aria assente. Non avrebbe voluto andarsene via così ma aveva bisogno di stare da sola. Perchè doveva essere Eisuke quello malvagio? Perchè dovevano lasciarsi suggestionare e puntare il dito contro suo cugino? Momoko lo conosceva bene, non poteva essere lui l'artefice di tutto. 
Alzò lo sguardo da terra, era quasi arrivata a casa. Ora avrebbe passato un pò di tempo con lui, magari si sarebbe sentita meglio. Eisuke aveva sempre avuto il potere di farla sorridere. 
Aprì la porta ed entrò. L'accolse un profumo di cioccolato, doveva aver fumato da poco. Con suo stupore non lo trovò in cucina nè in soggiorno. Stava quasi per chiamarlo quando udì un rumore provenire dal piano superiore. Cominciò a salire le scale alla ricerca di quel tintinnio, doveva essere caduto qualcosa. Sentì la voce di Eisuke provenire dalla stanza da letto e stava quasi per entrare se non avesse udito una seconda voce. 
- Allora Shintani, vi siete fatti fregare dalla ragazzina.- sibilò fredda la voce del cugino.
Momoko s'immobilizzò dietro la porta.
- Ci è sfuggita la situazione di mano, signore. Quella ragazza si è rivelata essere più sveglia di quello che credevamo. - rispose la seconda voce calma.
Alla bionda era familiare, altrochè. Shintani era stato uno dei loro aguzzini quella notte al Maho. Quella voce era la sua.
Spiò dal buco della serratura e riuscì a scorgere questo bel ragazzo biondo in ginocchio e delle gambe, Eisuke doveva essere in piedi.
- Mpf. Santo Cielo, com'è seccante avercela quasi fatta e restare poi con un pugno di mosche. Mi stanno davvero innervosendo.- sospirò il ragazzo dagli occhi verdi.
- Ascoltami bel giovane. Spero che abbiate preparato qualcosa di entusiasmante per la nostra piccola idol.- aggiunse in seguito sedendosi sul letto.
- Oh mio signore, vi assicuro che non ci siamo mai divertiti tanto ad organizzare un'illusione come questa. - rispose Shintani con un ghigno.
- Spero che questa volta riuscirete a ghermirla o dubito che i tempi in cui potremo divertirci ancora saranno così vicini.- mormorò glaciale. 
Momoko aveva sentito abbastanza, scese al piano di sotto silenziosamente e poi corse via come non aveva mai fatto in vita sua. Sentiva le lacrime pungerle gli angoli degli occhi ma non si fermò. Avvertì una forte fitta al fianco sinistro ma non le importava, voleva andare via da quel posto, via da quello schifo.
Le altre avevano ragione, Eisuke non era chi credeva.
Si fermò solo quando fu abbastanza lontana, era piegata su sè stessa. L'odore di cioccolato le aveva impregnato i capelli ma non le piaceva più come una volta. Ora l'unica cosa che le procurava era nausea. 
Si rialzò e continuò a correre finchè non s'imbattè in qualcuno che le afferrò i polsi. Urlò e si divincolò furiosamente, agitando le braccia e cercando di allontanare il suo ostacolo. Si calmò solo quando si accorse che la presa non era quella decisa di Eisuke nè quella forte e stritolatrice di Shintani. Era gentile e calma. Alzò lo sguardo sul proprietario delle mani che la tenevano ferma e riconobbe il volto di Doremì. L'amica cercava di sorriderle e tranquillizzarla, guardandola nei suoi occhi troppo verdi e lucidi persino per delle foglie bagnate di rugiada.
Momoko non disse nulla, guardò Rei e Kotake accanto a lei. Poi si gettò fra le braccia di Doremì e pianse senza alcun freno.



Eisuke aveva congedato Shintani ed era sceso di sotto. Gli era sembrato di sentire un rumore. Avrebbe potuto pensare di esserselo immaginato se non avesse trovato quella molla rosa per capelli a terra. Era di Momoko. La strinse fra le dita con rabbia.  

***


Onpu si voltò di scatto ma non vide nessuno. Quello era uno dei momenti in cui doveva tenere gli occhi ben aperti. Cercò di tenere a mente tutti i consigli di Tooru. 
- Onpu!- la voce questa volta proveniva dal backstage. Si avventurò guardinga, pronta a scattare se ce ne fosse stato bisogno. Il backstage era praticamente vuoto, si portò davanti la porta di una waiting room. C'era scritto: "Onpu Segawa" . Decise di entrarvi con il cuore in gola. Neanche lì dentro c'era anima viva. Solo oggetti come gli abiti di scena e il necessario per il trucco e parrucco. Quella era la sua waiting dress room, se la ricordava bene. Si avvicinò a un vestito che le era piaciuto particolarmente, era bianco. Lo indossava sempre con un fiore fra i capelli. Sorrise. Ricordò di averlo messo quando aveva duettato con un altro idol, nonchè suo amico. Pensare a lui la faceva sorridere ma le portava anche tanta nostalgia e tristezza. Haru era il suo nome, avevano stretto subito amicizia. 



- Onpu.- quella voce l'aveva chiamata ancora. Questa volta si voltò di scatto e ciò che vide le fece cadere il vestito dalle mani. Haru era in piedi davanti alla porta e poi si dissolse. 



C'era un'altra cosa che non quadrava in quel luogo di stranezze. Haru era morto da qualche tempo.






*Angolo di Natsumi213*
Salve a tutti! :) Eccomi qui con il venticinquesimo capitolo! :) 
Allora che ve ne pare? :)
Finalmente abbiamo introdotto anche la prova di Onpu. Abbiamo assistito alla reazione di Momoko che non l'ha presa troppo bene e alla sua delusione e al suo dolore alla verifica di ciò che le era stato detto.
Per Onpu avevo pensato a qualcosa di forte e caratteristico. Poi ho pensato che lei è una strega ma anche un idol. Quindi cosa poteva esserci di più caratteristico per un idol se non un palco?! :) Poi per il suo look, ho pensato a qualcosa di più elegante dato il soggetto. :) Che ne dite? :)
Effettivamente anche il nostro Kai ha ragione, Eisuke non è l'unico ad essere sospettoso. ;) 
Quindi gente, se volete scoprire come andrà a finire la vicenda di Onpu e questo misterioso ragazzo di nome Haru, non perdetevi il prossimo capitolo! :) 
Chiedo scusa per il ritardo ma solo ora ho trovato tempo di aggiornare. :) Cerco sempre di fare del mio meglio per la storia. :)
Comunque ora passiamo ai ringraziamenti piccole perle di mare (?) . Ok, questa era oscena. XD 
Allora, ringrazio Aiko_Laury e Kry333 per aver recensito lo scorso capitolo. <3 <3
Ringrazio Aiko_Laury, Kiki Hiwatari, Kry333, Lady Dream e Silvia the best per aver inserito la storia fra le preferite! <3 <3 Grazie a Sarahmangaper averla inserita fra le ricordate e un grazie va anche a chi l'ha soltanto letta! <3 <3 
Grazie a tutti! <3 
Bene miei piccole fragoline, volevo chiedervi prima di eclissarmi, la lunghezza dei capitoli vi va bene così? Oppure la preferite più lunga, più corta, extra large, extra small o altro? :) XD 
Insomma ditemi voi! :) 
P.s. Buon Ferragosto se non ci sentiamo prima di allora! :)
P.p.s. Avevo tolto il capitolo perchè mi ero accorta di aver fatto un errore. Comunque tutto risolto! :)
A presto! :)
Kiss! :*

  
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