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Autore: Tomoko_chan    12/08/2012    2 recensioni
"Tutti lo chiamavano traditore, io lo chiamavo fratello. Lo capivo."
E se Naruto riuscisse a convincere Sasuke a tornare a casa? E se questo scoprisse di essersi perso tante cose? E se Naruto scoprisse di avere ancora una famiglia e questa arrivasse di colpo nella sua vita? E se un nuovo e grande nemico volesse la testa dei migliori shinobi?
Questo è un NaruHina, un pò di SasuSaku, un ShikaIno. E se poi i nuovi arrivati sconvolgessero una coppia? Una nuova trama e nuovi personaggi. E se vi piacesse?
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Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solo un pò, i dovuti cambiamenti dopo una dura e tragica Quarta Guerra!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie dei Ninjia, Naruto negli anni.'
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Bella gente, siamo arrivati al 30ensimo capitolo e alle oltre 1000 visite del primo capitolo!! Non lo avrei mai detto :DD Certo che le persone che mi seguono sono davvero poche rispetto ai lettori e.e ... in ogni caso vi ringrazio molto e spero che continuerete a leggere e a recensirmi! Un bacio grande grande :** 

Cap 30 All together
Mentre quei due erano in giardino a parlare, Hinata, Haru e Ino decisero che le donne dovevano cominciare a cucinare per la cena.
Mandarono anche a chiamare anche Sakura e quando furono tutte insieme si appropriarono della cucina e della sala da pranzo, cacciando tutti i ragazzi.
Quello, quanto è vero che gli alberi fanno le radici nella terra, era il Regno di Hinata!
-Bene. Oggi cucineremo per antipasti delle bruschette, per primo polpette di riso e riso in ciotola al carry e gamberetti. Come secondo del sashimi e onigiri. Del dolce mi occuperò io, sarà una sorpresa!
-Emh, Hinata… chi è negato a cucinare che fa?- era Haru a parlare.
-Puoi sistemare la tavola! Dovresti chiamare Sasuke per farti dire dove sono le tovaglie, piatti eccetera.
-Va bene, vado subito.
Haru lasciò Hinata che preparava il dolce e metteva a cuocere il riso, Sakura che tagliava le verdure e le erbe e Ino che tagliava il pesce e preparava gli onigiri.
Nell’altra stanza, dove stavano i ragazzi, trovò tutti quanti intenti a giocare animatamente una partita a carte, con Choji che mangiava patatine,
Naruto che contestava ogni mossa e rigorosamente perdeva (contro quei geniacci di Shikamaru, Sasuke e Arashi, chi non perderebbe?) e
Rock Lee che confortava Naruto parlando della giovinezza e di quanto tempo aveva per migliorare.  Una scena esilarante!
-Mi dispiace togliervi uno dei giocatori, ma mi serve Sasuke.
-A si? E a cosa?- Naruto la guardava con gli occhi inquisitori (semichiusi) e il naso arricciato.
-Solo per sapere come apparecchiare- Haru gli fece la linguaccia.
-Che bambina!- Sasuke si era alzato e aveva posato la mano sulla sua testa, arruffandole i capelli come fosse un cane.
-Smettila di chiamarmi così!
-Ragazzina, andiamo!
Sasuke la spingeva verso la sala da pranzo mentre lei continuava a ribellarsi e a dimenarsi.
Nella sala c’era un lungo tavolo per dodici, una cristalliera colma, un armadio basso e stretto e alcuni quadri. Haru aveva uno sguardo incredulo.
Quella era una stanza davvero meravigliosa.
Sasuke aprì uno dei grandi cassetti e disse ad Haru di avvicinarsi.
-Qui ci sono tutte le tovaglie e un paio di set americani.
Haru scelse uno di questi ultimi di un bel colore rosso acceso che sul tavolo marrone e massiccio risaltavano come non mai.
Poi sistemò sul tavolo delle posate e bacchette piuttosto semplici e dei splendidi piatti bianchi, aiutata da Sasuke.
Infine prese dei bicchieri di vetro dello stesso rosso dei piatti. Le risate dei due giovani risuonavano per tutta la stanza.
Ad un tratto però ad Haru cadde un bicchiere. I due subito si chinarono a raccoglierne i pezzi.
-Sasuke scusami non volevo!
-Non fa niente ragazzina, ti sei fatta male?
-No non credo… scusami, sono un disastro!
-Non è vero, Haru. – Sasuke ora la guardava negli occhi. Erano molto vicini.
-E’ la prima volta che mi chiami col mio nome.
Sembrava che una strana forza li avvicinasse.
-Sakura, non piangere. Non l’ho fatto apposta!
La voce di Hinata li interruppe. Haru si ritrasse subito.
-Forse… dovrei prendere scopa e paletta, ecco! Non toccare i pezzi di vetro.
-Haru…
-Torno subito!
La voce di Haru tremava, mentre fuggiva dalla sala da pranzo e tornava in cucina.
Sakura stava davvero piangendo perché le ragazze, cucinando, stavano parlando di ragazzi e alla fine era venuto fuori un brutto discorso.
Sakura sosteneva che Hinata aveva creato un momento perfetto per Sasuke e Haru.
Quando quest’ultima entrò nella cucina, ci fu un grande silenzio. Sakura si asciugò le lacrime e si avvicinò ad Haru, quasi volesse percuoterla. Invece le disse
-Haru, ti piace Sasuke?
La rossa era diventata ancora più rossa dei suoi capelli.
-Non lo so non ci ho mai pensato!
-Ti piace?- Sakura insistette.
-E’ ancora presto per dirlo e…
-Dimmi se ti piace!- Sakura aveva alzato la voce.
-A…a… credo di si!- Haru parlò velocemente e chiuse gli occhi, quasi fosse pronta ricevere uno schiaffo.
Sakura invece parve rilassarsi ed assunse uno sguardo triste.
-Capisco… Non ho intenzione di ostacolarvi. Sasuke è stato chiaro con me. Solo.. stai attenta.
Si stupirono tutti, compresa Haru che sgranò gli occhi su quella ragazza più alta di lei.
-Perché mi dici questo?
-Perché… sembri così piccola e indifesa che mi dispiacerebbe se ti ferisse.
Haru la guardò con uno sguardo nuovo e deciso.
-Sarò pure piccola di statura ma ciò non significa che non sappia tirar fuori le unghie e difendermi. Inoltre sono pronta a soffrire, perché non c’è amore senza un minimo di dolore.
Sakura le sorrise.
-Questa è una lezione che ho capito solo ultimamente.- poi, rivolta a tutte le ragazze disse –Avanti, continuiamo a cucinare o mangeremo tardissimo!
 
Intanto Sasuke aveva preso da parte Naruto e gli aveva raccontato quello che era successo. Insieme decisero di andare nella cucina con le ragazze, per evitare sceneggiate, e così fecero.
Trovarono le ragazze intente a cucinare ridendo e scherzando. Haru sistemava un centro tavola di fiori, aiutata da Ino fra un sashimi e l’altro.
I due ragazzi si sedettero sul tavolo quadrato, quello per i pasti informali, dove ogni giorno Sasuke faceva colazione.
-Ah ah, Haru non sa cucinare, Haru non sa cucinare!- Naruto canticchiava sfottendo la cugina e facendo ridere tutti.
-Naruto smettila!
-Haru non sa cucinare e non la sposerà nessuno!
-Dai Narutoooo!!
-Haru morirà zitella!
Haru prese un pomodoro inutilizzato li vicino e lo tirò a Naruto.
-Brutta bastarda!- glielo ritirò.
Le colpi i seni e Haru gridò. Tutti risero.
-Sei tu il bastardo!
Naruto e Haru cominciarono a fare una strana lotta a colpi di solletico e schiaffi “amichevoli” e tutti ridevano.
Sasuke si era alzato ed era andato a disturbare Hinata, mettendo le dita nel cioccolato liquido appena preparato per fare la torta.
-Sasuke, no!- disse Hinata dando uno schiaffo sulla mano di Sasuke.
-Ma io voglio il cioccolato!
-Dopo leccherai il cucchiaio dai, ora vai via.- disse le spingendolo leggermente.
Sasuke perse l’equilibrio calpestando il pomodoro che era caduto a terra e scivolò su Haru e Naruto e quest’ultimo, per cercare di reggersi,
nella caduta posò la mano sul bancone con un vassoio, rovesciandosi addosso del sashimi.
Tutte le ragazze smisero di cucinare e risero a crepapelle mentre Naruto si toglieva il Sashimi dai capelli e dai vestiti continuando a dire “O porca vac…” .
-Meno male che ne avevo fatto molto!- disse Ino, tra una risata e l’altra.
-Beh, non rimarranno avanzi di Sashimi!- ribatte Hinata, ridendo e aiutando i ragazzi ad alzarsi.
Naruto facevo il cucciolo e si strusciava contro la spalla di Hinata, ma lei lo spostava ridendo e diceva
-Smettila, sporchi anche me così!
-Ora voi tre pulite a terra e ve ne andate veloce da qui!- disse Sakura, con un tono materno ma sbrigativo.
-Si, signora!- dissero i tre, con tono da esercito. Pulirono velocemente e si andarono a cambiare, perché Naruto e Haru erano molto sporchi.
Naruto, dopo aver fatto una doccia velocissima, girò a lungo nell’armadio di Sasuke prima di trovare qualcosa che gli piacesse.
Indossò una canotta bianca e dei pantaloni di un azzurro cielo, mentre Sasuke commentava il disordine che aveva combinato nella sua camera: vestiti ovunque.
Mentre i ragazzi uscivano dalla stanza si imbatterono in Haru, in asciugamano e capelli asciutti, che li cercava.
-Non ho nulla da mettermi.
Strano a dirsi ma Sasuke, alla bella visione di quella ragazza, arrossì leggermente.
-Emh… ah… Naruto prendi qualcosa dal mio armadio… Devo andare in bagno!
E corse via. Naruto rise.
-Se fosse stati solo con te, ti sarebbe saltato addosso!
Hinata indossò dei vestiti di Sasuke di un paio di anni prima: pantaloni e maglia neri con stampo Uchiha che a lei stavano molto aderenti.
Si presentò a tavola quando ormai tutti avevano preso posto. Sasuke, da padrone di casa, sedeva a capotavola.
Al fianco avevano lasciato un posto per lei e di fronte aveva Naruto e Hinata e a proseguire Sakura, Arashi e Rock Lee.
Al fianco di Haru c’era Shikamaru, Ino, Sai e Choji. Trascorsero la serata a ridere e scherzare tutti insieme, Rock Lee a bere molto Sakè (il suo vizietto) e
Choji a spazzolare ogni portata che Hinata e Sakura portavano in tavola. Arrivò finalmente l’ora del dolce.
Hinata aveva fatto una meraviglio torta molto scenografica: torta al cioccolato con panna e fragole. Ed era pure buonissima!
 
Tutti quanti uscirono a coricarsi nel giardino e tutte le coppie (e non ancora) si erano messe vicine. C’era anche uno strano triangolo in corso…
Ino non aveva occhi che per Sai e quest’ultimo non se ne accorgeva. Shikamaru invece, anche se tempo prima aveva dichiarato a Naruto che gli piaceva Temari,
faceva il geloso con la bionda. Gli unici a rimanere fuori dal gioco delle coppie erano Choji e Rock Lee che però erano impegnati in un discorso su come fosse
importante nella giovinezza sentirsi a proprio agio  col proprio fisico.
Naruto abbracciava Hinata, che sonnecchiava leggermente mentre lui la osservava contento e scherzava con Sasuke. Haru era coricata tra Sasuke e Hinata.
Si sentiva un po’ a disagio a causa di Sakura, poco distante, anche se cercava di scherzare con Naruto e Sasuke.
Poi Sasuke le strinse una mano. Lui faceva finta di niente, scherzava con Naruto tranquillamente. Ma le stringeva la mano con tale calore da estasiarla.
E così non si preoccupò più di nulla e cominciò a godere davvero di quei momenti. Tutti quanti andarono a casa, a parte Hinata e Naruto perché lei ancora dormiva.
Sasuke aveva deciso di ospitarli ma aveva soprattutto bisogno di parlare con l’amico.
-Come ti senti quando stai con Hinata?
-Perché me lo chiedi?
-Perché voi sembrate davvero innamorati e non so se provo o ho provato le stesse cose.
-Io sono… estasiato, meravigliato, stupefatto da ogni singolo momento che passo con lei. Non riesco a stare senza di lei. È la mia droga.
-Mi ricorda qualcosa.
-Sakura?
-Haru.
-Lo sai? Si vede che ne sei innamorato davvero anche se è presto a dirlo. Con Sakura non avevi lo stesso sguardo. Non ho mai detto nulla perché pensavo fosse una mia sensazione.
-Quindi mi dai la tua benedizione se ci provo con lei?
-Me lo stai chiedendo davvero?- Naruto scoppiò in una risata.
-Si. Sono serio, Naruto.- il tono di voce e lo sguardo di Sasuke fecero automaticamente zittire Naruto.
-Amico, ti conosco. Solo, stacci attento. Mia cugina è un tipetto particolare.
-Grazie amico mio.
Sasuke e Naruto si diedero la mano e si abbracciarono, come solevano fare. Sasuke andò a dormire e Naruto raggiunse la sua donna.
   
 
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