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Autore: blood_eyes    14/08/2012    1 recensioni
un mondo magico da salvare, le avventure di due ragazzi, un re del male da distruggere, verità che verranno scoperte,passioni e tradimenti
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci svegliammo all’alba

Si prediva una bella giornata, il cielo era limpido ed il sole splendeva rischiarando tutto il paesaggio intorno a noi; era tutto distrutto dagli incendi, di conseguenza la foresta aveva un’ aria grigia e cupa: la desolazione.
L’unico essere vivente era un uccellino nero molto strano, aveva gli occhi blu come le profondità marine e sembrava che ci osservasse; mi intimoriva, ma fortunatamente volò via.

-Dove andiamo ora?-nessuna risposta, mi girai e vidi Hogal intento ad osservare la mappa scrupolosamente.

-Di sicuro dobbiamo arrivare nella capitale, perciò dobbiamo fare questa strada-Mi mostrò la mappa indicandomi il percorso

-La nostra prima tappa è la ‘Valle desolata’, nome allegro-Ridemmo

Cominciammo la nostra marcia, non sapevamo quanto ci avremmo messo quindi mantenemmo un passo costante per nn stancarci troppo. Dopo qualche ora di cammino ci fermammo a mangiare qualcosa. Stavamo scherzando sulla nostra situazione alquanto stramba quando un a forte folata di vento ci colse all’improvviso e sentimmo un verso minaccioso simile ad un ruggito.
Si avvicinava; nelle nostre teste ci fu solo una soluzione… scappare.

Fummo inseguiti da dei draghi grossi e minacciosi in groppa a loro dei cavalieri vestiti completamente di nero svettavano solo gli occhi rosso sangue.
Era la fine, diminuivano sempre più le distanze fra noi e loro; non ne saremmo usciti salvi.
Hogal era più veloce di me quindi non si accorse che mi stava raggungendo un cavaliere, se girò per spronarmi a correre ma dal suo sguardo capì che era troppo vicino.
Non volevo morire, con le ultime forze provai uno scatto ma non ce la feci, mi stavo per arrendere ma fui sbalzata via e caddi nelle braccia di Hogal che mi abbracciò quasi piangendo, guardammo la scena, un ragazzo fronteggiava da solo i cavalieri, pensavamo che fosse spacciato, ma improvvisamente come era cominciato fini tutto. Come era possibile?
Il ragazzo si avvicinò a noi; ci guardò, e mi si gelò il sangue. Gli stessi occhi blu dell’uccellino che avevo visto prima di partire, che strano.

-Tutto bene?-una voce profonda e melodiosa, aveva un suono soave. Il ragazzo misteriose si tolse il cappuccio che lo ricopriva mostrando il viso più bello che avessi mai visto; i lineamenti marcati; gli occhi, come già dissi, blu intenso; i capelli neri come la pece. Rimasi imbambolata a guardarlo.

-Mi sembra che state bene; sono contento, se non fossi intervenuto io sarebbe stata la fine per voi, fortuna che conosco magie abbastanza potenti da poter fermare i draghi.
La mia testa stava elaborando qualcosa intelligente da dire quando intervenne Hogal-Grazie, ma siamo spiacenti ora dobbiamo continuare con il nostro viaggio.
Cosa? Voleva già andarsene?

-Hogal lui potrebbe indicarci la strada, dopotutto che ne sai se non prendiamo una strada sbagliata?
-Scusaci un attimo. Mi portò lontano dal ragazzo misterioso.
-Shaironne che ne sai se ci possiamo fidare di lui?
-Ti ricordo che ci ha appena salvati da quei mostri. Che c’è sei geloso per caso?
-No.
-Bene, allora lui viene con noi.
Tornai dal ragazzo a comunicargli che era dei nostri e a presentarmi.
-Piacere mio, il mio nome è Sirmio.- Quanto è carino, poi lo scintillio negli occhi lo rende molto sexi
-Noi ci stavamo derigendo alla ‘Valle desolata’, tu sai dove si trova?
-Certo, venite vi faccio strada.
Cominciammo a camminare mi voltai per parlare con Hogal ma vidi che lui era un po’ distante da noi e con la testa china.
 
 
Perché doveva intromettersi quel ragazzo? Se c’è lui non posso portare a termine il mio compito, si infurieranno con me. Meglio che rinuncio da subito. No, non posso lasciare Shaironne da sola, e poi non mi fido di quel ragazzo, troppo viscido. Il mio compito è quello di proteggerla e di rivelarle la verità al momento opportuno; non posso andarmene.
 
 
Era ormai notte quando giungemmo a destinazione, i piedi mi facevano male per la lunga camminata ed ogni mio muscolo era dolorante; in più non avevamo nulla da mangiare, le provviste non le avevamo prese quando scappammo dai draghi, dannaione.
-Hogal come facciamo, non abbiamo più le provviste.
-Non vi preoccupate ne ho abbastanza per tutti e tre.
Ok, quel ragazzo è perfetto. Perché non ce ne sono di persone come lui sulla terra?
Sirmio accese un fuoco per scaldarci, stava cominciando a far freddo. Mangiammo una parte delle sue provviste e chiacchierammo su come era quel mondo prima della comparsa del Male.
Scoprì che era un mondo meraviglioso pieno di allegria, tutti cantavano e ballavano e la terra era piena di colori, la popolazione era tutta unita non vi era differenza di specie; elfi umani fate e tanti altri.
Il buio era ormai calato da un pezzo e stavamo per coricarci, ma io mi sentivo strana come se qualcosa mi attirasse verso di se; poi notai una luminescenza verde, mi alzai per andare a vedere che cosa accadeva e non credetti a ciò che vidi. 
  
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