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Autore: NatsuVIII    14/08/2012    0 recensioni
Un gioco. Un gioco per incoronare nuovi dei in un nuovo mondo.
Ed a me sono toccati tutti i casi clinici! Tipico!
Sono Euterapia, e sono stata incaricata di narrare le gesta del gruppo 10.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 ANIME

Era tornato!
Minerva“ non vedeva l‘ora di andarlo a salutare, e ora si stava dirigendo alla sua zona.
- Ehylà, cowboy, come v … Ma che diavolo …? Ma che era, una tigre dai denti a sciabola?!? Dai qua!
La nostra si era trovata davanti un povero ragazzo sui vent’anni tutti graffiato e che tentava, piuttosto maldestramente fra l’altro, di medicarsi.
Era bello, molto.
Aveva sangue dei nativi delle pianure americane nelle vene, e i suoi occhi e capelli neri come la notte lo provavano.
Era il loro “Plutone”, il signore dei morti; in realtà in quel momento sembrava solo un ventenne molto incapace che tentava d’accecarsi col disinfettante.
- Lince. Dovevi vedere come graffiava! Sarebbe stato interessante incontrarla quando era ancora viva. Chissà che granAHI!
- Taci! E sopporta. Dopotutto sei un Dio ora, dovresti mostrare più dignità!
Il ragazzo la guardò smarrito ed anche parecchio infastidito dal dolore.
Minerva” alla menzione dell’ultima ‘cliente’ di “Plutone”, o meglio degli apprezzamenti rivoltegli, aveva premuto un po’ troppo forte il batuffolo di cotone su un graffio, col risultato di scatenare un broncio parecchio infantile.
La ragazza non si scusò, ma procedette molto più delicatamente, e tentò anche di alleggerire l’atmosfera.
- Bha, almeno questa volta non era un cobra reale.
- Già, quella volta è stato un po’ problematico.
- Che poi non ho capito perché gli animali! Sono un casino da trasportare! E parecchi, anzi quasi tutti, sono pericolosi.
Plutone” sorrise mentre “Minerva” gli applicava l’ultimo cerotto.
- Già già, a volte mi piacerebbe essere come Tomoyuki, un bel fuocherello azzurro, che tra l’altro non riscalda, e via. Ma purtroppo a me sono toccati gli spiriti guida. Che sgarro!
La ragazza non protestò alla menzione del nome proprio del “Plutone” del gruppo 15.
Non era contro Le Regole, si potevano chiamare col loro vecchio nome coloro che non appartenevano al proprio panteon, e gli altri con lo stesso nome.
Nessuna infrazione, nessun rimprovero.
- Che poi da dove ti è venuta questa storia? Voglio dire, gli spiriti guida NON sono le anime dei defunti, no? Quindi perché gli animali?
- Ah, ecco, questa è colpa mia! Potrei non essere stato proprio attentissimo quando l’anziano spiegava tutta quella roba metafisica, e nel momento in qui hanno prelevato le informazioni per l’assegnazione potrei aver avuto un po’ di confusione in testa … ah ah ah
Cosa si può rispondere ad un discorso del genere?!
- Idiota!
Ecco, appunto.
- Ma non è colpa mia! Era una noiaaa!
Minerva” scosse il capo al comportamento infantile dell’altro. E meno male che lui doveva essere l’austero e cupo dio dei morti. Un cabarettista mancato, ecco cos’era quello! Oh, ma era normale, nel loro gruppo non ce ne era uno, dico UNO, che fosse normale:
Una “Giunone” che al loro “Giove” preferiva di gran lunga Nefrite, la “Venere” del gruppo 8, tra l’altro con il beneplacido del suddetto, che stava anzi premendo per organizzare un appuntamento a quattro con la sorella di lei, la “Cerere” dello stesso team.
E “Bacco” già progettava di pedinarli per poi rivendere i nastri. O ricattarli, non aveva capito molto bene quando l’aveva beccato che organizzava il tutto con “Mercurio”.
Di cui non voleva parlare. DAVVERO!!!
Poi c’erano “Nettuno” e “Apollo”, che per separarli ti dovevi munire preventivamente di fiamma ossidrica e divaricatore, e “Marte”, che aveva dimostrato di soffrire di una grave forma di cleptomania.
Venere” erano solo una bambina, ma aveva già dimostrato una preoccupante tendenza alla manipolazione ed al ricatto emotivo.
Insomma, il loro team era una via di mezzo tra un C.I.M. e un’associazione a delinquere.
E lei c’era dentro fino al collo!
Onde evitare di prendere il flacone di disinfettante e vuotarselo in gola per porre fine alle proprie sofferenze, la ragazza riportò la sua attenzione sul malato.
- Almeno potresti usare la macchina invece della motocicletta. Sai com’è, avresti spazio per la gabbia, tipo abbastanza lontano da non rischiare l’emorragia!
- ERESIA! MAI! L’Harley è per sempre! COME puoi propormi una simile eresia?! Non temere piccola, non ti lascerò mai! Staremo insieme per sempre.
Minerva” rovesciò gli occhi alla buffonata dell’altro, che si era lanciato sulla Harley Davidson che usava per raccogliere le anime ed ora la abbracciava come per rassicurarla.
- Sei un’idiota! E per di più un’idiota infortunato.
Il ragazzo le sorrise mentre, portando la moto, si dirigeva verso il suo garage/officina/angolo-delle-meraviglie.
Poi si fermò, si calò i suoi Ray Ban da sole sugli occhi e, con voce roca e, secondo il modesto parere del soggetto, sexy:
- Che vuoi babe, è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!
Minerva” non potè far altro che lanciargli dietro la bottiglia del disinfettante.

  
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