ORFIN
GAUNT
Avevo 24
anni quando fui rilasciato da Azkaban. Tornai nella vecchia baracca di Little Hangleton e scoprii che mia sorella era fuggita con quel
sudicio Babbano che le piaceva tanto.
"Sgualdrina!
Puttana! Ha disonorato la nostra famiglia!" il vecchio Orvoloson
morì qualche anno dopo. Una spina di traverso o qualcosa del genere.
E prima
di spirare, mi cedette il suo prezioso anello "Attento Orfin,
che i serpenti ti cercano" furono le sue ultime parole in serpentese.
Ma non
mi interessava più appendere serpenti morti sulle pareti. Non li degnavo
neanche più di uno sguardo ormai, nemmeno quando mi strisciavano sulle caviglie
in cerca di attenzioni.
Senza
Merope la casa andò lentamente in rovina, proprio come me. Ero diventato uno di
quei barbuti che scolano vino come se fosse acqua. Ero diventato mio padre.
Ma poi
vedevo la casa grande lassù e pensavo a quanto fosse stupido Riddle, pensiero che all'inizio mi divertiva ma che poi si
rovesciava in un misto di rabbia e odio convulsi.
Una
giornata di metà luglio, quando avevo già mandato giù quattro fiaschette, mi
ritrovai alla porta un ragazzo che mi fissava disgustato. Lo fissai anch'io e
sembrò che il tempo non fosse mai passato: gli stessi occhi, gli stessi capelli
e lo stesso pallore di tanti anni prima.
"TU!"
mi alzai dalla poltrona barcollando "TU!"
"Fermo"
mi ammonì lui in serpentese.
Da
quando in qua i Babbani parlavano serpentese?
Mi ero perso qualcosa?
"Lo
parli?" gli chiesi sospettoso.
"Sì,
lo parlo" rispose impassibile.
Cercava
mio padre. Gli dissi che era morto e gli rivelai che l'avevo scambiato per quel
Babbano schifoso che viveva nella casa grande lassù.
"Tu
devi essere Orfin" si guardò intorno con fare
sospettoso, come se cercasse qualcosa.
"Bravo,
hai indovinato" sogghignai "Ahahah...ahah...ah...ah" mi fermai di colpo "Che cosa
vuoi, forestiero?"
Sfoderò
un ampio sorriso che avrebbe sciolto mia sorella in un batter d'occhio
"Hai qualcosa che io bramo, vecchio. Qualcosa per cui UCCIDEREI"
"Vecchio
lo dici al tuo stupido padre, rammollito!" ringhiai. Ma poi scoppiai a
ridere "Ebbene, cosa posso avere di tanto interessante? Una barba troppo
folta e un rasoio a pezzi?"
Alzò gli
occhi al cielo. Sembrava che le mie battute lo annoiassero "No"
"E
cosa allora?"
Poi i
suoi occhi divennero spaventosi tutt'a un tratto "Voglio il tuo
anello"
Esitai
per qualche istante, poi mi accorsi che guardava con insistenza il mio indice.
Lo osservai anch'io: in effetti era un anello bellissimo. Portava pietre
preziose incastonate e c'era inciso il nome di Salazar Serpeverde.
"E perchè mai dovrei dartelo, ragazzino?"
"Perchè mi serve"
"Lo
devi regalare alla tua fidanzatina?" lo guardai di sottecchi. Forse avevo
bevuto troppo, cominciavo a vederci doppio "Questo non è un giocattolo,
sai?"
Sbuffò
"So benissimo cos'è! E so per certo che tu non meriti di indossarlo. NON
NE SEI DEGNO"
"Ahah...ahah...ah" mi piegai
sulle ginocchia dal ridere "Questa è bella! Ahahah!
Questa è davvero bella!"
Si
avvicinò velocemente e mi tese la mano "Avanti, dammelo"
Smisi di
ridere all'istante "No, fai sul serio?"
Digrignò
i denti "Ti sembro uno che scherza?" i muscoli del suo volto
tremavano di rabbia.
"Chi
sei tu?" gli chiesi, improvvisamente incuriosito.
Sul suo
viso apparve un sorriso beffardo "Amico, se te lo dicessi dovrei
ucciderti"
Forse
stavo semplicemente sognando. A pensarci bene, avevo già avuto diverse volte
delle allucinazioni. Avevo visto Merope che lavava i piatti in piena notte,
oppure mio padre che scolava vino a mezzogiorno. Ma non avrei mai pensato che
un giorno avrei potuto immaginarmi una simile feccia umana.
"Potrei
sconvolgerti..." continuò il ragazzino "Potrei ridurti a
pezzi...potrei trasformarti in un cumulo di letame"
"Non
disturbarti" barcollai "Lo sono già diventato" afferrai un'altra
bottiglia di vino dal tavolo, ma un colpo di bacchetta la fece cadere
rovinosamente al suolo. Il vetro si frantumò in mille pezzi e il liquido rosso
bagnò il pavimento "CHE HAI FATTO?" urlai, in preda alla disperazione
"Quella era la mia ultima bottiglia, figlio di puttana!" gli sputai
addosso.
M'inginocchiai,
cercando di leccare le ultime tracce di vino che erano rimaste. Mi guardò con
disprezzo "Sei veramente disgustoso. Mi fai pena"
Un altro
incantesimo mi colpì e mi fece rivoltare a pancia all'aria, come una formica
calpestata da un bambino capriccioso che non riesce a rimettersi in piedi e
lotta, lotta, lotta fino allo stremo, nei suoi movimenti convulsi, per poi
essere schiacciata nuovamente senza pietà.
"Mia
madre era veramente una puttana!" urlò il ragazzo, mentre i miei movimenti
stavano diventando sempre più agitati "Ha sposato uno stupido Babbano! L'ha fatto solo per capriccio!" piangeva
adesso "Tu non hai idea di come ci si sente! TU NON SEI DEGNO di essere un
discendente di Salazar Serpeverde!" il suo tono
era carico di rabbia, risentito, ma soprattutto severo "Guarda che cosa ne
hai fatto, della tua vita! Avresti potuto diventare grande e far conoscere il
tuo nome tra i più temuti maghi oscuri del mondo! E invece guardati...non hai
nemmeno il coraggio di alzarti e pestare a sangue questo moccioso che ti sta
dando del fallito!"
Arrancai,
cercando di allungare una mano verso di lui, rendendomi conto soltanto allora
che quello era veramente il figlio di mia sorella, che Merope non si era arresa
e aveva fatto carte false pur di avere quel bamboccio Riddle,
quello era....mio nipote.
I miei
occhi sconvolti si scontrarono con il disprezzo dei suoi. Non era altro che il
risultato della testardaggine di mia sorella, un demonio nato senz'amore,
colpevole già per il solo fatto di essere nato. Non riuscivo a crederci. Era
davvero questo, il desiderio di mia sorella? Voleva davvero che un essere del
genere potesse avere la vita?
"Il
mondo non ha bisogno di uno come te...AVADA KEDAVRA!" ©
Eccomi qui, ad aggiornare di nuovo questa vecchia storia dopo un
mese! La differenza con il primo capitolo è evidente, è stato scritto qualche
anno fa…adesso è passato un po’ di tempo e non sono più così pratica del mondo potteriano, infatti questa scrittura manca di dettagli.
Ma mi sono intestardita a voler continuare, ormai manca soltanto
un altro piccolo capitolo e odio non portare a termine le cose cominciate!
Spero che possa ugualmente essere di vostro gradimento!