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Autore: AllieSanders    17/08/2012    4 recensioni
Dal primo capitolo:
“Ed è per questo, Rachel Barbra Berry, che io ti chiedo di non sposare Finn Hudson, ma di restare con me ora e per sempre.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Puck/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ed è per questo, Rachel Barbra Berry, che io ti chiedo di non sposare Finn Hudson, ma di restare con me ora e per sempre.” Puck stava provando questo discorso ormai da ore e si sentiva un idiota; queste erano cose stupide, cose che solitamente faceva Finn o Artie o Mike ma non lui, Noah Puckerman. Era il più figo dell’intero McKinley, e allora perché stava male per la più viziata ed egocentrica ragazzina di tutto l’Ohio occidentale? I suoi occhi, oh, quando Rachel lanciava un misero sguardo a Puck lui impazziva completamente. “Perché?” questa domanda risuonava nella sua testa da mesi ormai, Finn era il suo migliore amico, non poteva fargli questo, di nuovo. C’era già passato con Quinn, e riconquistare la fiducia di Finn era stato già abbastanza difficile, non poteva fargli un’altra volta del male. Rachel. Rachel. Rachel.
“Driin” Puck si voltò e prese il cellulare.
Da: Rachel Berry
Ore: 19:07

“Ciao Noah, mi spiace disturbarti, magari in questo momento sarai con una delle tue ragazze e, niente, volevo chiederti se volevi accompagnarmi a prendere il vestito per il matrimonio domani pomeriggio. Ci saranno anche Kurt e Mercedes, avrei bisogno di un tuo consiglio, sarebbe importante per me.”
Noah si limitò a lanciare il cellulare contro il muro, la stava perdendo e doveva agire, in fretta.
 
 
“Driin.” Un altro sms.
Da: Rachel Berry
Ore: 23:18

“Noah, mi stai evitando. Non mi offenderò se mi dirai di no, lo so che hai di meglio da fare.”
 
Da: Noah Puckerman
Ore: 23:20

“Ci sarò, a costo di perdere la mia reputazione da duro. Ti voglio bene.”
 
 
Quella notte Puck non riuscì a chiudere occhio, provava e riprovava discorsi su discorsi, Rachel amava Finn, lui era una garanzia, l’avrebbe accompagnata a New York e avrebbero vissuto felici e contenti. No, non poteva andare così. “Pensa Puck, pensa.”



“Noah, tesoro alzati, devi andare a scuola!”
La madre di Puck era fissata con la puntualità, letteralmente, e odiava che i suoi figli arrivassero tardi. A Noah non importava, ma per non sentire le lamentele di sua madre la accontentò. Non fece nemmeno colazione, prese la macchina e partì come una furia verso il liceo. Arrivò lì davanti, ogni giorno era uguale. Già dal cortile si potevano capire le varie cerchie di studenti: cheerleaders, giocatori di football, secchioni, orientali, sfigati, il glee club. Parcheggiò ed eccola lì, con il suo solito look misto tra una bambina di 8 anni e una nonnetta, Rachel Berry in tutto il suo splendore; accanto a lei, un omone di un metro e 90. Le loro dita erano intrecciate, entrambi sorridenti. Si avvicinarono a Puck, che nel frattempo stava avendo le palpitazioni; oh, sembrava tanto un ragazzino alla prima cotta!
“Ciao fratello!” disse Finn dando una leggera pacca sulla spalla dell’amico. “Noah” sorrise Rachel. Lui accennò un finto sorriso e decise di andare ad importunare la nuova cheerleader, Lauren, una biondina niente male.
 
 
“Non trovi Noah…diverso per ora?” chiese Rachel a Quinn.
“Perché dovrebbe essere diverso? E’ sempre il solito bambinetto sciupafemmine che crede di poter avere tutto il mondo ai suoi piedi con un solo sguardo, niente di nuovo. O mi sbaglio?”
“Mmmh no no, chiedevo.”
Rachel sentiva qualcosa di strano nell’amico che, dal momento in cui lei e Finn avevano annunciato il loro matrimonio, aveva assunto un atteggiamento freddo e scontroso nei suoi confronti e ciò le faceva del male visto che era uno dei suoi migliori amici. Subito dopo la lezione di storia decise di parlargli; lo trovò nel corridoio, stava flirtando con la nuova ragazza, Lauren, ma decise di avvicinarsi lo stesso.
“Tu, pussa via” disse acida alla biondina.
“E tu saresti?” rispose lei.
“Calma, calma. Ci vediamo dopo tesoro” intervenì Puck, con il suo solito “charme”. Quando Rachel fu sicura che la cheerleader non sentisse, si rivolse all’amico. “Cos’hai?”
“Cosa dovrei avere?”
“Sei strano, Noah. E’ successo qualcosa?Ho sbagliato io? Parlamene.”
“Sto benissimo” disse noncurante il ragazzo. “E se vuoi scusarmi, adesso avrei geometria, Artie mi aspetta” fece un cenno con la mano e andò via.
Poche ore dopo i due si ritrovarono alle prove del Glee, Rachel era in ritardo e tutti la stavano aspettando. “Scusate il ritardo ragazzi, stavo cercando uno spartito. Professor Schue, vorrei cantare una canzone per un amico che si trova qui.”
“Va bene Rachel, sentiamo.” Acconsentì Schue.
 

“And I never thought I'd feel this way
And as far as I'm concerned
I'm glad I got the chance to say
That I do believe I love you
And if you should ever goaway
Well then close your eyes and try
To feel the way we do today
And then if you can remember
Keep smilin', keep shinin',
Knowing you can always count on me
For sure, that's what friends are for
In good times and bad times
I'll be on your side forever more
That's what friends are for
Well you came and opened me
And now there's so much more I see
And so by the way I thank you
And then for the times that we're apart
Well then close your eyes and know
These words are coming from my heart
And then if you can remember
Keep smilin', keep shinin',
Knowing you can always count on me
For sure, that's what friends are for
In good times and bad times
I'll be on your side forever more
That's what friends are for
Keep smilin', keep shinin',
Knowing you can always count on me
For sure, that's what friends are for
In good times and bad times
I'll be on your side forever more
That's what friends are for
Keep smilin', keep shinin',
Knowing you can always count on me
For sure, that's what friends are for
In good times and bad times
I'll be on your side forever more
That's what friends are for
That's what friends are for
"
 
"Ti voglio bene Noah” disse la ragazza appena terminò la canzone. Noah l’abbracciò. Avrebbe voluto tenerla per sempre con sé, non lasciarla mai. Fu un abbraccio così dolce e sincero che Rachel pianse.
Terminate le prove del Glee, Rachel accompagnata dai suoi tre amici andò a scegliere l’abito da sposa. “Ci pensate, ragazzi? Io mi sposerò. Sposerò Finn e andremo a New York. La mia vita è perfetta!” disse estasiata Rachel. “Non parlare troppo in fretta signorina, non si sa mai quello che succede! Sono felice per te però, e ti voglio bene!” rispose Mercedes. Kurt annuì. Finn non apriva bocca, era tornato cupo e silenzioso. Giunti a destinazione Rachel iniziò a dare ordini alla commessa che le fece provare almeno una dozzina di vestiti, senza soddisfarla. Puck si limitava a sorridere ogni tanto, quella situazione gli stava solamente facendo del male e doveva uscirne al più presto. Sbadigliò stropicciandosi gli occhi e quando li aprii vide una creatura magnifica davanti ai suoi occhi. Rachel era appena uscita dal camerino con un nuovo vestito, era abbastanza semplice e arrivava alle caviglie ma addosso a lei sembrava il più bel vestito d’alta moda mai creato.
“Sei bellissima” si limitò a dire. Nel frattempo Mercedes e Kurt stavano impazzendo, estasiati più di Rachel.
“Sarà un matrimonio perfetto! E io potrei farti i capelli! Oh sì, ti farò uno chignon, sarai bellissima!” urlò Kurt. Le due ragazze risero mentre Puck si stava tormentando pensando a quanto la data delle nozze fosse vicina. “Devo agire” ripeteva tra sé e sé. “Adesso andiamo a mangiare qualcosa” suggerì Kurt sostenuto da Mercedes “Io passo” si limitò a dire Puck. “Si, anch’io. Vado a casa, non vedo i miei papà da un’intera giornata, sicuramente gli mancherò. Puck, mi riaccompagni?”
“Certamente.” Rispose il ragazzo. Gli amici si salutarono e Rachel rimase sola con Noah.Dopo qualche minuto di silenzio capii che era il momento di rompere il ghiaccio. “Ti è piaciuta la canzone oggi?” “Si, era molto bella” Silenzio. -Di solito quando non si sa di cosa parlare si usa la scusa del tempo- pensò Rachel, “fa caldo, non è vero Noah?” “Io sto bene” silenzio. “Siamo arrivati” disse il ragazzo spegnendo il motore davanti a casa Berry. “Noah, qual è il problema?” –diglielo- diceva una vocina dentro la testa di Noah –parla, dille che la ami- “Devo parlarti di una cosa molto importante Rachel, che potrebbe rovinare la nostra amicizia, per sempre. Vuoi saperlo davvero?” la ragazza ci pensò un attimo. “Assolutamente sì, Noah. Nulla potrebbe rovinare la nostra amicizia, non potrei permetterlo.”
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
TADAAAAAAN! Ciao a tutti, sono Allie e questa è la mia prima storia su Glee. Sono assolutamente pro Puckleberry (ma va?) e boh loro sono uriejndfk *feel like a fangirl* LOL fatemi sapere cosa ne pensate in una recensione, accetto qualsiasi tipo di critica u.u
A  presto,
Allie.
  
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