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Autore: buonanotte    01/03/2007    2 recensioni
Silente aprì con delicatezza la porta, ed entrò con passo lieve, rendendo chiaro il proprio desiderio di non svegliare l’attuale occupante della stanza, che doveva essere addormentato; Remus lo seguì, e compì alcuni passi oltre la soglia. L’ambiente era rischiarato solo dal fuoco del camino, acceso viste le temperature ancora rigide ed adatte più al mese di marzo che alla stagione estiva; non appena i suoi occhi si furono adattati alla penombra, e mentre i contorni della sagoma distesa sul letto si facevano progressivamente più chiari fino ad assumere sembianze note, la curiosità si trasformò in sorpresa.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fenrir Greyback, Hermione Granger, Remus Lupin, Viktor Krum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Venite, torniamo nel mio studio.- disse Silente sottovoce. Altrettanto silenziosamente, Remus e la professoressa McGranitt lo seguirono lungo i corridoi bui e su per le scale a chiocciola fino alla cima della torre.

Poco dopo, seduto di fronte ad un boccale di idromele aromatico, Silente prese nuovamente la parola.

-Circa un paio di ore fa, Minerva qui presente è venuta nel mio ufficio per portare alla mia attenzione un fatto che aveva quantomeno dell’insolito. Un fragoroso rumore si era sentito poco prima sulla Torre di Astronomia, e Argus aveva ritenuto di avvisare Minerva giacchè un individuo apparentemente privo di sensi sembrava essersi schiantato contro di essa. Dopo essersi recata di persona sul luogo, Minerva mi ha avvisato tempestivamente che Viktor Krum e la sua scopa giacevano in pessime condizioni sulla nostra torre. Ci siamo accertati che l’identità apparente corrispondesse a quella effettiva, dopo di che lo abbiamo affidato alle cure di Madama Chips, naturalmente lontano dall’infermeria. Le notizie corrono presto in questa scuola, anche quando gli studenti non ci sono.-

-Hai idea di cosa lo abbia portato qui? E perché non si trova a Durmstrang? Il loro anno accademico è già cominciato.-

-Durmstrang non ha ripreso l’attività, quest’anno. Dopo la scomparsa di Karkaroff nessun altro si è dichiarato disposto ad occupare il posto di preside. Per quanto riguarda le ragioni che potrebbero avere spinto il ragazzo a vanire a Hogwarts, ho diverse idee, una meno plausibile dell’altra. Tuttavia, ci sono elementi degni di attenzione in questa storia. Viktor era l’allievo prediletto di Karkaroff, e dopo la sua scomparsa nessuno ha più avuto sue notizie, tuttavia sappiamo che alcuni dei suoi libri e molto del suo denaro sono misteriosamente spariti, e che lo stesso Krum ha occupato per un certo periodo la casa di Igor. Il fatto che il suo mentore fosse un Mangiamorte fuggito dopo la ricomparsa del Marchio Nero non semplifica certo le cose.-

-Lui… anche lui ha il Marchio?-

-No. In quel caso, non credo che Voldemort lo avrebbe lasciato andare e venire a suo piacimento.-

-Potrebbe essere un’abile manovra per sapere cosa accade qui.-

-Potrebbe, sì, ma non dobbiamo giudicare il ragazzo solo perché Karkaroff nutriva un’insana passione nei suoi confronti. Viktor è un giocatore di Quidditch di fama mondiale, è naturale che un uomo debole ed insicuro come Igor abbia cercato di aggraziarselo. Tuttavia, è altrettanto vero che non possiamo permetterci di correre rischi. Io non resterò a lungo a Hogwarts quest’estate, e, ammesso che il ragazzo rimanga, non può certo essere lasciato senza sorveglianza. Inoltre, è necessario scoprire tempestivamente cosa si celi dietro al suo arrivo, e questo compito richiede una certa delicatezza. Remus, vorrei che ospitassi Viktor a casa tua fino a che sarà necessario.-

-Io stesso vivo in clandestinità. Pensi che sia la cosa giusta da fare?-

-Sebbene tutti sappiamo con quale e quanta facilità io possa sbagliare, sì, penso che questa sia la cosa giusta da fare.-

Con tutta la forza che riuscì ad imporre alla sua voce, Remus rispose.

-Lo farò.-

-Te ne sono grato. Non abbiamo ancora avuto modo di parlare con lui, madama Chips gli ha somministrato una potente dose di Pozione Sonnopronto, era piuttosto agitato dopo essersi ripreso dalla caduta. Non penso davvero che sia pericoloso, ma precauzionalmente gli ho sottratto la bacchetta. Te la affido. Scioglierò temporaneamente i vincoli che impediscono di smaterializzarsi nei confini di Hogwarts in modo che possiate recarvi a casa tua nel modo più agevole possibile.-

Remus comprese che Silente considerava concluso il loro colloquio, e si affrettò ad uscire dalla stanza ed a tornare all’ala del castello riservata agli insegnanti.

Silente, preoccupato, fissò con sguardo indecifrabile la porta che si era appena richiusa. C’era qualcosa che non andava in Remus, e per un momento si chiese se avesse preso la decisione giusta nell’affidare a lui il compito di occuparsi di Krum. Nonostante non riuscisse a pensare ad una persona più adatta a quell’incarico delicato, forse non avrebbe dovuto caricarlo del peso di un’altra responsabilità.

-Quel che è fatto è fatto.- si disse, e poco convinto si accinse a dedicare la propria mente ad altri problemi.



Intanto, Remus sedeva discretamente accanto al letto nel quale il suo nuovo ospite riposava. Aveva deciso di tenerlo a portata d’occhio -e di bacchetta- fino a che non avessero potuto parlare almeno una volta. Forse esisteva una spiegazione più semplice di quanto pensassero.

-Già, ma quale spiegazione semplice sarebbe sfuggita a Silente?- si chiese.

Come poco prima di uscire, Remus rabbrividì e si strinse nelle spalle, desiderando di avere una coperta per calmare quei fastidiosi tremori.

-Forse posso allontanarmi per un momento.- si disse, ma immediatamente abbandonò il progetto. Non voleva correre rischi, Silenti contava su di lui, e lui stesso sapeva bene quanto la situazione fosse delicata e come un piccolo errore potesse costare molto a troppi. Ogni evento che poteva anche solo collateralmente essere collegato a Voldemort meritava la massima attenzione e la massima cura.

Voleva adempire al meglio a quel compito, come a tutti quelli che l’avevano preceduto. Il radicato senso del dovere di cui la natura lo aveva dotato era più forte, in lui, di qualsiasi altra pulsione. L’aiutante fedele, il compagno leale, l’amico devoto erano da sempre i ruoli che più gli si addicevano, che con passione e pazienza aveva sempre rivestito. Remus era un uomo affidabile, solido, e non aveva mai permesso a nulla di impedirgli di fare la cosa giusta- o quella che riteneva tale. Aveva sempre agito secondo coscienza, secondo i propri ideali, e non aveva mai preso nulla alla leggera.

“Il sale di una terra insipida” così lo chiamava Sirius ridendo, quando erano ragazzi, a scuola, quando pensavano che tutto sarebbe andato bene, quando credevano di avere tutto a portata di mano, quando ogni cosa era bianca oppure nera e c’erano così tante risposte certe che non c’era alcun bisogno di domande.

Sirius era il peggiore dei suoi rimorsi. Nonostante i numerosi e lunghi chiarimenti tra i due, non era mai riuscito a perdonare a sé stesso di avere creduto, per tanti anni, alla colpevolezza dell’amico. Ed ora se n’era andato, e non ci sarebbe più stata alcuna possibilità di chiedere scusa di nuovo, di dimostrare ulteriormente il proprio rammarico, il proprio pentimento.

-Vivrai con la tua colpa come hai saputo convivere con tutto il resto- una voce muta disse nel buio.

Non era questo il tempo dei pensieri, ora era richiesto a tutti di agire, di lottare allo stremo delle forze, ma Remus si sentiva così stanco, così esausto. Sirius se n’era andato, James se n’era andato, Lily se n’era andata, e nella sua vita non c’era mai stato altro che questo. Ciò che era bene, ciò che era giusto non era mai sembrato uno scopo tanto scialbo per cui vivere, mai la sconfitta di Voldemort un obiettivo tanto lontano e poco invitante, ma lui non avrebbe mai smesso di lottare, perché, nonostante tutto, quello era il suo dovere, e l’avrebbe compiuto, fino in fondo.

-Camminerò fino a che la strada non avrà fine. Nessuna vita è eterna.-

Mentre la notte di un’estate fredda si sostituiva alla sera e il fumo della debbia disegnava presagi oscuri nel cielo, un uomo solo cercava nel vuoto una punizione, una punizione senza colpa.



NDA Grazie a Trick, non merito tutti i tuoi complimenti, davvero. Sono aperta ad ogni critica o commento. Una precisazione: la storia si colloca tra il V ed il VI volume della saga.

  
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