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Autore: _hicchan    20/08/2012    1 recensioni
Namimori è invasa. Tranquilli, sono solo volantini. Beh, non direi proprio 'solo' perché a quanto pare sono riusciti a far arrabbiare Hibari. Ma cosa si troverà di fronte una volta entrato nella casetta rosa in questione?
Storia all'insegna del nonsense (o quasi xD) e del comico.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoya Hibari, Lussuria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CONSIGLIO 4 – “TI ASPETTERÒ” 

Chiunque fosse entrato in quel momento nella stanza della piccola grande Arcobaleno, sarebbe probabilmente rimasto nauseato o quantomeno disgustato dalla mancanza di privacy dei due piccioncini. Ma era l’incontro del secolo, e nessuno dei due Varia lì presenti (chi per un motivo e chi per un altro) se lo sarebbe mai perso.
Yuni, fosse stata un’altra situazione, avrebbe chiamato Gamma in suo aiuto, ma con Fumihiko lì… no no no, non poteva farlo.
Deglutì con difficoltà.
Il primo a parlare fu Fumihiko. Si fece coraggio – preso da non si sa dove – e, superato in parte l’imbarazzo iniziale, iniziò. «Ehm… Ecco, Yuni-san, non so da dove iniziare… forse dovrei innanzitutto scusarmi per questo ingresso così… improvvisato? Ah ah» si lasciò scappare una risatina nervosa. Continuò «Quel tizio rosa laggiù mi ha detto di spiegarti e consolarti, ma il problema è che non so per cosa… Ahi!» Il ragazzo si portò una mano sulla nuca, appena colpita da qualcosa, e si girò verso Lussuria, che era pronto a lanciare altri popcorn minatori.
«Scusati per l’incidente con il pistacchio!» bisbigliò.
«Cosa?»
«Scusati per l’incidente con il pistacchio, ORA!» Fumihiko ripensò alla sua giornata, e si ricordò che effettivamente i vestiti di Saito-san erano verdi… se poi erano color pistacchio non lo sapeva. Non si intendeva molto di colori… Ma di certo poteva affermare che erano verdi. Li aveva visti da molto vicino…
«Ah!» arrossì di colpo, rievocando nella mente l’imbarazzante scena di poco prima. «Yuni-san! Se è per quello che è successo prima con Saito-san…» Yuni tremò per un istante, ma lui la vide bene. «Ti posso assicurare che è stato solo un incidente… voleva insistentemente un regalo che avevo comprato perché era convinta che fosse per lei, mentre in realtà non lo è… anzi, veramente sarebbe per te…» ammise arrossendo.
C-cosa? Aveva sentito bene? Fumihiko aveva comprato un regalo per… lei?!
«Che… che cosa hai detto, scusa?» Yuni non era padrona di sé.
«Che il regalo era per te… hey Yuni-san? Ti senti bene? Sei un po’ pallida… Yuni? Yuni? Rispondi, Yuni-san!»
***
Quando aprì gli occhi, era sera. Si trovava nella stanza di Gamma. Aspetta, perché era lì? E che fine aveva fatto Fumihiko? Provò ad alzarsi, ma non ci riuscì. Si sentiva così debole…
«Finalmente ti sei svegliata, Hime [“principessa” in giapponese]» le disse una voce molto familiare da vicino.
«Gamma-san? Che ci fai qui? Cosa è successo?»
Lui sospirò, apprensivo. «Come cosa è successo? E’ successo che una certa ragazzina di costituzione fragile ha corso a perdifiato per quasi tre chilometri e si è sentita male. Ecco cosa è successo.»
Yuni sentì un enorme senso di colpa che gravava su di lei.
«Ma per fortuna che c’era qui un tuo compagno di classe che ha chiamato un’ambulanza, che però non è servita, dato che poi sono arrivato io. Mi sono dovuto liberare di quel fastidioso Vongola che mi aveva bloccato… e non è stato facile. Anzi, ora vorrei sapere perché ho incontrato ben due Vongola in un giorno solo, e uno era persino in camera tua, assieme a un tuo compagno di classe»
Yuni arrossì. «E’ una lunga storia…»
«Abbiamo tutto il tempo del mondo» disse, tamponandole delicatamente la fronte con un fazzoletto bagnato.
***
«Uh, abbiamo rischiato grosso» disse il Varia del Sole mentre si riposava appoggiandosi a un albero.
«Già…» ammise Fumihiko, trascinato in un’altra corsa folle da Lussuria.
«E quel buono a nulla di Mammon se l’è data a gambe non appena è arrivato Gamma. Me la pagherà-»
Una risatina malvagia lo interruppe. «Sei tu che mi pagherai…o il tuo piccolo segreto non sarà più tale…ti ricordo che hai tempo fino a stasera…» Un’altra risatina.
«Aaaagh, che tu sia maledetto, Mammon!» imprecò.
«Certo che però» continuò Fumihiko «mi sarebbe piaciuto dirglielo di persona a Yuni-san, e non con quella lettera…»
«Quale lettera?» chiese il Varia con aria interrogativa.
***
«A proposito» disse Gamma, dopo aver ascoltato attentamente la storia di Yuni e le sue infinite scuse, «c’è un pacchetto per te. L’ha lasciato Fumihiko. Lo vuoi aprire?»
Yuni annuì, e Gamma glielo passò. Lei lo aprì, e dentro vi era un libro, un romanzo rosa intitolato “Ti aspetterò”. Aprì la copertina, e una lettera cadde sulle sue ginocchia. «Per Yuni-san» Incuriosita, la aprì e iniziò a leggere.
 
Cara Yuni-san,
Avrei voluto tanto dirtelo di persona, ma probabilmente mi sarà mancato il coraggio. Cercherò di dirlo il più brevemente possibile: la settimana prossima mi trasferisco in Inghilterra con i miei genitori. Mio padre ha avuto una promozione, e l’hanno mandato alla sede principale della sua ditta, che si trova appunto a Londra. Io e mia madre andremo con lui, e in questo modo potrò frequentare scuole migliori di quelle di Namimori.
Lo so, fa male, e anch’io sono rimasto per un po’ di tempo indeciso sul da farsi, ma questa mi sembra la scelta migliore per il mio futuro.
Tornerò sicuramente in Giappone, quando avrò finito gli studi, e allora potremo dirci tutte le cose che non ci siamo potuti dire finora…
“Ti aspetterò”,
Fumihiko.
 
Grosse lacrime scendevano sulle guance di Yuni e cadevano sulla lettera. Gamma guardava in silenzio, e le stringeva la mano teneramente.
«Su su» la consolava «ha detto che ritornerà…»
 

CAPITOLO EXTRA: CHE FINE HA FATTO SAITO-SAN?

«Fu… mi… kun…» la ragazza si trascinava per terra stremata. Aveva ben presto deciso di levarsi le scarpe – si sarebbero rovinate! – e ora non riusciva più a fare un passo. Correndo, il suo vestito verde nuovo si era strappato, e camminando a gattoni per terra l’aveva resa più sporca di un maialino. Era arrivata davanti alla scuola, ma più avanti di così non riusciva ad andare. Con un po’ di fortuna, la mattina seguente qualcuno l’avrebbe aiutata.
«Tsk. Che razza di straccioni sono costretto a vedere davanti alla mia scuola.»
La ragazza si girò lentamente, e vide Sua Altezza il Presidente del Comitato Disciplinare di Namimori Hibari Kyoya che la fissava in malo modo dall’alto in basso. Non ebbe nemmeno il tempo di rabbrividire.
La mattina dopo, davanti all’ospedale di Namimori, venne trovata e ricoverata d’urgenza una ragazza di nome Aoi Saito, che aveva riportato ferite multiple da arma contundente. L’aggressore è ancora oggi sconosciuto alle forze di polizia, e con ogni probabilità il caso cadrà in proscrizione.

 


 
*TATATA* Fine prima parte *TATATA*
Ci avevate sperato fino all’ultimo che si mettessero insieme, eh? E invece no u.u Colpo di scena! Ma quanto sono sadica e malvagia *muahahahahahah* *feel like Mammon* Non vi preoccupate, la storia continuerà! Dopotutto dobbiamo ancoravedere come Lussuria sarà morso a morte da Hibari e sputtanato in pubblico da Mammon  riuscirà a sconfiggere Hibari e Mammon! xD
Ho aggiunto un capitoletto extra sulla fine della povera (?) Saito-san… ha avuto quello che si meritava u.u
Spero continuiate a seguirmi come prima (o più di prima 8D), un bacione,
_hicchan

   
 
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