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Autore: rub_    21/08/2012    78 recensioni
-Il tuo culo non è geloso i tutta la merda che esce dalla tua bocca?- dissi sarcastica.
-Sai dire solo stronzate!- Mi urlò.
- Il lieto fine è una stronzata, il fatto di mangiare senza ingrassare è una stronzata e tu sei un totale idiota. Ma quello che esce dalla mia bocca è solo fottutamente giusto.- risposi con il massinmo della calma a qualche centimetro dalla sua faccia.
Avete mai pensato a quale sarebbe il vostro desiderio se avreste la possibilità di realizzarne uno?
Beh, io farei sparire lui, Harry Styles.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.Prologo.




A tutti quelli che,
almeno una volta nella vita,
si sono sentiti esclusi,
inutili, sottovalutati,
diversi, rifiutati,

soli, oppressi,delusi,
o imprigionatiin qualcosa
che non gli appartiene.

Ognuno di noi ha una strada,
ognuno ha un dono,
un qualcosa di unico che lo distingue.
Ognuno ha un compito.
Alcuni hanno la fortuna di scoprirlo subito,
altri ci impiagano di più.
Bisogna solo essere pazienti,
ma prima o poi salterà fuori,
è inevitabile!



-Cosa? È uno scherzo vero?- Gridai esasperata.
-Ti sembra che io stia scherzando Mellory?- Disse mia madre in tono pacato
-Te l’avrò detto mille volte che non devi chiamarmi con quel nome!- Le risposi acida.
-Non parlarmi così Mel, sono pur sempre tua madre!- Mi guardò dispiaciuta.
-In questo momento mi sembri più una pazza!-
Mi fissò per qualche attimo dritto negli occhi prima di crollare. Non era mai riuscita a reggere il mio sguardo per più di qualche secondo, soprattutto quando ero arrabbiata.
Sospirai e andai verso di lei abbracciandola. -Andiamo, non puoi piangere per ogni cosa!-
-Voglio solo che tu sia felice- Si asciugò le lacrime con la manica del maglione. - Lavoro lì da circa un anno, se rifiuto quest’offerta mi licenzieranno…chi provvederà a noi due?- Le allungai un fazzoletto e si soffiò il naso rumorosamente.
-Ma perché proprio da lui? Posso restarmene a casa da sola! So cucinare, fare la lavatrice e stirare. Sono del tutto autosufficiente!-
-Quale madre irresponsabile lascerebbe la figlia sedicenne da sola per tutto quel tempo? Anne si è offerta di accompagnarmi in questi mesi, è stata davvero molto carina!- Un lieve sorriso spuntò sul suo volto. Ogni volta che parlava di Anne sorrideva. Sono sempre state amiche. Al liceo erano persino rimaste incinte nello stesso anno!
-Mesi? Pensavo si parlasse di giorni, massimo settimane, ma non di mesi!- sciolsi l’abbraccio e mi allontanai da lei.
Scoppiò di nuovo a piangere. -Diavolo mamma, non puoi piangere sempre e per tutto!- le sbraitai contro.
Presi il cappotto e uscii di casa.

Ora, provate a immaginare una bambina piccola, bionda, occhi azzurri, con due codini perfettamente allineati .
Mettetele addosso un vestitino rosa con tanto di pizzo sotto la gonna e scarpette coordinate.
Fatela giocare coni peluche e la corda per saltare.

Scommetto che ognuno di voi ne conosce una.

Ecco, questa sarei io se mia madre avesse potuto scegliere che figlia avere.

Ora cancellate tutto.

Immaginate una bambina castana, occhi verdi. Ha i capelli ricci, e si sa, i capelli ricci non stanno mai a posto, in qualsiasi modo tu li metta!

È testarda, un vero maschiaccio, e pur di non indossare una gonna andrebbe in giro in mutande.

Ecco, questa sono realmente io, Mellory Pucker .

I giochi da femmine proprio non mi andavano giù ,le bambole più di tutti!
Una volta mia madre me ne portò a casa una nonostante le avessi ripetutamente detto di non farlo.
Quindi, per farle capire meglio il concetto , dopo averle tagliato i capelli e colorato tutta la faccia con l’indelebile nero, cercai di bruciarla con il fornello della cucina.

Mia madre non mi comprò mai più una bambola.

Ho smesso di credere definitivamente a Babbo Natale verso i sei anni, anche se questa storia di un ciccione che invece di festeggiare coi parenti se ne va in giro a fare il buon samaritano mi è sempre puzzata un po’.
E poi, come potrebbe un vecchio di 160 chili girare un pianeta in una notte? Non ci riuscirebbe nemmeno se le renne avessero un motore attaccato al culo!
Il fatto che il Babbo che portava i regali in casa mia avesse le tette e gli stessi occhi azzurri di mia madre andò a confermare sempre di più la mia tesi.

-Non fare il maschiaccio Mel, sei una signorina, comportati come tale!- mi ripeteva sempre mia madre.
Ma in realtà , non è mai importato nulla di quello che la gente dicesse o pensasse su di me.
A quale bambino importa cosa gli altri pensano?

All’asilo giocavo nel fango e mi divertivo a fare la lotta con i maschi. Molto spesso, anzi, direi praticamente sempre, erano loro a prenderle da me.

Mi chiamavano “ l’evasa “.
Venivo messa in punizione più di chiunque altro, ma nessuno capiva che ciò non contava assolutamente niente.
Tutto tempo sprecato.
Finiti i miei dieci minuti al muro ritornavo a fare esattamente quello che facevo prima.
Sono sempre stata testarda come un mulo.

Le maestre parlarono spesso con mia madre.
Sostenevano che io avessi un disturbo di iperattività e che sarebbe stato meglio portami da uno psicologo infantile.

A distanza di dieci anni non posso fare a meno di pensare a quante stronzate la gente riesca ad inventarsi solo per liberarsi delle persone che non gli fanno comodo!

Mia madre pianse per giorni temendo che io avessi qualcosa di sbagliato.
Molti bambini non hanno mai visto i loro genitori mentre piangono.
Beh, io sì, e spesso, molto spesso.
Ha sempre avuto la lacrima facile, oserei dire che mia mamma piange con la stessa frequenza con cui una persona normale va al bagno.
Una volta pianse vedendo un documentario sui bachi da seta. Non chiedetemi come e perché.

Non è mai stata una molto autoritaria.
Forse perché mi ha avuto quando era ancora molto giovane, ma adesso che di anni ne ha trentasei è cambiato poco e niente!

E ad ogni pianto, pronta a consolarla, c’era Anne.
Sono migliori amiche dai tempi del liceo, in un certo senso le invidio.
Si sentono praticamente ogni giorno, e in sedici anni non le ho mai viste litigare.
È davvero una donna fantastica.
E lo sarebbe ancora di più se non avesse messo al mondo l’essere più odioso di questo pianeta.
Un metro e ottanta di pura stupidità.
L’essere più arrogante e presuntuoso che io abbia mai visto.

Ci odiamo da quando siamo piccoli.
Non riesco a ricordare un solo minuto in cui io e Harry Styles siamo andati realmente d’accordo.

Da quest’anno è entrato a far parte di una band .
Hanno migliaia di ragazzine urlanti a seguito.

Se ci penso non riesco ancora a capacitarmi di come cinque idioti patentati siano riusciti a fare tutto ciò.


La vibrazione del telefonino mi richiamò alla realtà.
Era sera.
In giro non c’era anima viva. Solo io e il mio cappotto.
Lo schermo del telefono era l’unica fonte di luce.
Lessi mentalmente il messaggio. ‘Dove sei? Prepara le valigie per domani mattina. Mamma.’

Fantastico. La reclusione in casa Styles sarebbe iniziata prima del previsto.
Fissai il fissai il telefono per qualche secondo prima di lanciarlo con forza nel prato del parco.
-Fanculo!- urlai con tutto il fiato che avevo guardando verso l’alto e stringendo i pugni sui fianchi.

Iniziai a correre. Così , senza un motivo preciso.
Lo faccio ogni volta che sono arrabbiata , per sfogarmi.
L’aria fresca sulla faccia mi da un leggero sollievo.

Perché è tutto così incasinato? Perché non posso avere una madre normale? Perché mi ritrovo sempre così fottutamente sola?

Ero arrivata davanti alla porta di casa.
Mi fermai di colpo, lasciai cadere le braccia lungo i fianchi e respirai affannosamente.

Appena entrata sentii il rumore della Tv ancora accesa.
In salotto mia madre dormiva distesa sul divano. In una mano il telecomando, nell’altra il cellulare.
Schiacciai un pulsante e il televisore si spense di colpo lasciando la casa al solo rumore dei respiri di mia madre.. La coprii con una coperta in pile.

In camera mia una valigia aperta era posizionata nel centro del letto in attesa solo di essere riempita.

Sarebbe stato un inferno.



.Fine prologo.



.When words are not enought .

Fuckin perfect -Pink.


( http://www.youtube.com/watch?v=fwizoxuUBuk&feature=fvwrel --> link della canzone )


♪. Slice of text

Done looking for the critics,                                                               ( Sono stanca di guardare le critiche,
'Cos they're everywhere                                                                    perchè sono ovunque
They don't like my jeans                                                                      Non amano i miei jeans
They don't get my hair                                                                    non capiscono i miei capelli
Strange ourselves and we do it all the time                                        estraniamoci e facciamolo per tutto il tempo
Why do we do that?                                                                              Perché facciamo questo? )





[ Ho pensato di inserire a fine di ogni capitolo una canzone tra le mie preferite.
Se vi state chiedendo perché il capitolo ha lo stesso titolo della canzone…non c’è un motivo preciso! Così perché mi tira il culo di farlo (?) , per lasciare un po’ più di suspense(??) e perché con i titoli non sono una cima! ]


. Spazio autrice .

Scccciao a tutti!
Prima di tutto volevo ringraziare chiunque sia arrivato a leggere fin qui! Graaaaazie! :3
Secondo, se vi state chiedendo perché Harry non è presente nel capitolo, vi garantisco che entrerà nel prossimo! Questo è solo il prologo, e dovevo fare in modo di presentare per bene la protagonista!
Terzo, se vi aspettate una storia dove i protagonisti si odiano, e dopo due capitoli improvvisamente scoprono di amarsi, questa non è assolutamente la FF per voi!
Sono estremamente realista, e volevo creare una storia che avesse almeno un minimo di credibilità!
Nella realtà due che si odiano si odiano,non finiscono a letto insieme,
e due che si conoscono da appena un giorno non possono dire di amarsi!
Scusate per lo ‘sfogo time’ ma oggi o i coglioni in giostra!

Spero che vi piaccia perché vi garantisco che ci ho lavorato tantissimo! : )
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate attraverso una recensione, sarei la persona più felice di questo mondo!

Alla prossima!
Ru .

  
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