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Autore: JackPortiero    21/08/2012    2 recensioni
By JackPortiero, l'autore della teoria Tobi=Hinata. Beh... che dire... Naruto e Hinata si sono lasciati al primo giorno del 3° anno di Accademia, proprio al termine della saga precedente! :''-( ... E ora!? E ora si riprende esattamente da lì, vedendo un po' come si comporteranno i nostri beniamini da qui a poco prima dell'inizio del vero manga di Kishimoto. Certo che ne incontreranno di gente, in questa missing moment, a partire proprio da "COLUI" che era intervenuto a proteggerli da quei tre odiosi bulletti: SASUKE-KUN, l'idolo delle ragazze! E anche se siamo sembre sotto l'illusione di Tobi/Hinata, quando c'è di mezzo il clan Uchiha, i colpi di scena sono reali e garantiti! ;-)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Hinata/Sasuke
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
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HINATA E SASUKE (...tradimento...)


Ma prima di tutto questo... prima di questa "battaglia", è essenziale mantenere il controllo.

Perché solo mantenendo il controllo, io posso capire...
Sapere se devo sul serio arrivare a combatterti...

Io... devo esserne sicura! Devo essere davvero certa di non contare nulla, per te...


*****



"Dunque... stai per uccidermi?" - si accertò la piccola Hinata attivando il byakugan, e discorrendo con voce neutrale e concentrata, stranamente priva di turbamento.
Con gli occhi bianchi della verità, la Hyuga studiava i movimenti del sistema circolatorio di Sasuke, e cercava di scrutare nel profondo del suo animo, per carpirne i reali intenti.

"Non guardarmi così, non c'è nulla da comprendere, stavolta!" - l'apostrofò però aspramente l'Uchiha - "Uno di noi due ora morirà. Puoi solo decidere se combattermi o provare a fuggire. Ma se invece stai ferma paralizzata dalla paura, farò in un attimo, non ti farò soffrire." - gli garantì lui, un po' beffardamente.


"E' proprio, vero... Tu fai sul serio; vuoi davvero... tentare di uccidermi. A tutti i costi. Eppure..."

La ragazza sviscerava amareggiata il moro mentre si avvicinava, e lo fissò bene in viso, tra mille incertezze.
"Dimmi, la Verità..." - reclamò quindi lumi Hinata, con una certa titubanza - "...fin dall'inizio, t-tu..."
"Era tutta una messinscena, idiota!..." - anticipò e confermò subito l'Uchiha - "La promessa, il fatto di essermi seduto a fianco a te... Non c'è stato niente, di casuale! Era tutto calcolato nei minimi dettagli. Lo era fin da quando sono intervenuto in vostro soccorso..."

La piccola si morse il labbro, contrariata.


"Razza di... bugiardo! Tu menti, ma stai mentendo adesso!..."

Sasuke, in effetti, stava edificando un tragico ma falsissimo teatrino. Non è dato sapere, fino a che punto ne fosse consapevole. Eppure... era intenzionato a portarlo avanti fino alle estreme conseguenze.

"Proprio come Itachi ha recitato la parte del bravo fratello perché lo odiassi ancora di più, affinché aumentassero anche dell'1% le probabilità che il suo strumento lo andasse un giorno a cercare..." - iniziò a esemplificarle il dannatissimo ragazzo - "...allo stesso modo io non mi sono mai realmente affezionato a te, valutandoti solo come lo strumento adatto perché si alzassero le mie possibilità di successo."

Veri o falsi che fossero questi discorsi, la loro semplice enunciazione era una lacerante pugnalata al cuore. La corvina non riuscì più a tenere serrato il suo pianto.

"Certo, avrei potuto scegliere una delle tante che mi si gettavano ai piedi, e un primo momento, sarebbe stato anche più facile..." - proseguì il moro con le spiegazioni - "Ma poi, una volta che avessero capito tutto, cosa avrei fatto?..." - osservò quindi retoricamente - "Non interessandosi affatto della mia persona, sarebbe di certo finita lì, vanificando tutti i miei sforzi..."
La Hyuga stette in silenzio. Ma tra le lacrime stava formulando la sua imminente risposta a tutti i giri di parole di Sasuke.
"Per cui, sebbene all'inizio si presentassero delle difficoltà, tu eri la scelta perfetta..." - sogghignò perfidamente l'Uchiha - "...e questo perché sei remissiva, una debole che si preoccupa troppo per gli altri, una povera ingenua che si fa avvicinare, e la cui sparizione risulta inosservata..." - la insultò di getto, apparentemente divertito - "Ma soprattutto..." - concluse infine cinicamente - "...tu eri il bersaglio ideale perché non ti saresti mai invaghita di me, innamorata come sei di un idiota che non sa neanche..."

"Hai finito, con le stupidaggini?" - domandò tristemente affranta l'interlocutrice. Sasuke non notò alcuna arrabbiatura, nel solito tono di voce angelico.
"E mi spieghi..." - interrogò subito con calma poi - "...mi spieghi perché mi t-tortutri tanto a parole, e non mi hai p-pugnalato senza speranze alle spalle, da un momento all'altro?"
"Mi d-dici..." - proseguì tenue e lentamente - "...perché hai preso di mira una persona, c-che in teoria doveva essere protetta dal suo intero clan?"
"Mi spieghi, quindi..." - si espose infine, abbassando gradualmente la voce - "...perché vuoi far volontariamente arrabbiare il tuo strumento, abbassando anche solo dell'1% le tue probabilità di successo?"

Sasuke storse il naso e la bocca, e incominciò a detestarla come mai prima, per la sua profonda capacità di introspezione.
"Non ho idea, di cosa tu stia facendo..." - concluse in ultima analisi l'erede del clan Hyuga - "Ma a differenza di Naruto, sei un pessimo attore." - bollò infine, in tranquilla sicurezza. Ma proprio per questo l'Uchiha perse completamente la ragione, lanciandole con precisione assurda un kunai che la ferì leggermente al viso di un paio di centimetri, come a manifesta effige di qual era realmente la situazione.

"Non esistono scorciatoie!" - gridò l'Uchiha, notando che la ferita di lei s'era già incredibilmente rimarginata - "Devi combattermi, imbecille! Prima di ammazzarti devo sviluppare lo sharingan proprio in questo combattimento, per essere certo che la cosa funzioni!..."

La Hyuga tremò, e mutò di sasso. Pochi centimetri... e le avrebbe squarciato la faccia! E anche se lei vagheggiava ottusamente che la cosa non quadrasse, l'ultima considerazione di Sasuke reggeva perfettamente in piedi. E ora, impugnata un nuova lama, si avvicinava con oscura determinazione. Il tempo delle chiacchiere per lui era finito; il suo chakra, ormai, era diventato completamente freddo.
Dunque è così, che stavano le cose? Sasuke era un lupo? E il legame trascorso con lui era stato solo strumentale, la mattanza che esiste tra un'ignara vittima e il suo carnefice?

"N-no... N-non sono... d'accordo." - provò comunque a obiettare lei, con tristezza - "E' vero... la tua rabbia cresce giorno dopo giorno, e ora io potrei essere lo strumento di un odio che non riesci più contenere..." - si angustiò lei, rallentando con la sola voce la sua camminata - "...ma s-se tutto questo è possibile, è solo p-perché all'inizio sono stata la tua migliore amica... n-no?" - cercò in qualche modo di convincersi, ribaltando l'ipotetica sequela causa/effetto di Sasuke, mentre con amarezza gli accennava uno sforzato ma sincero sorriso.

L'Uchiha si fermò, ma apparentemente solo per cautela. Fare un altro passo verso di lei, infatti, sarebbe significato entrare nel campo di azione del micidiale "pugno gentile". Tuttavia, quella distanza per lui era sufficiente... L'avrebbe di certo colpita mortalmente col Katon, se per assurdo lei non si fossi schiodata da lì. E il ragazzo, difatti, incominciò a comporre i sigilli per una Gokakyu no Jutsu.
"In ogni caso... n-non mi conosci ancora, così bene." - sostenne Hinata pacatamente, ma con fermezza - "Se la tua volontà è di sacrificarmi, usa pure il fuoco... Così almeno..." - affermò seriamente, alzando bene il viso - "...almeno salverai il mio onore. I miei occhi bruceranno subito, e non finiranno per caso in mani sbagliate."


"Chi è... quel ninja mascherato che ci sta spiando!?... Devo prendere tempo..."

Il ragazzo interruppe il ninjutsu, e scrutò la corvina con aria apparentemente impassibile. Bruciarla viva!? Farla arrostire tra le fiamme!? Anche Hinata, faceva davvero sul serio; non si sarebbe mai smossa di lì, senza una colluttazione; e al pensiero di ridurla davvero in cenere mentre restava inerme, il ragazzo immaginò realmente la scena, e trattenne a stento il proprio disgusto...
"Sasuke-niichan..." - riprese candidamente la ragazza - "...sappi che non voglio implorarti pietà come se io fossi il tuo strumento, né intendo fuggire orripilata da te come se tu fossi un mostro. Ma soprattutto..." - si soffermò infine, assicurando questo sopra ogni cosa - "...sappi che non userò mai il Juken, per colpire un mio fratello."


"...devo comunque prendere più tempo che posso! Una fonte di chakra simile al mio mi sta cercando, sta venendo velocemente in questa direzione..."

"Ahahahahah!... Non prendermi per il culo!" - scoppiò a ridere di gusto il giovane moro - "La stai mettendo orridamente sul tragico... al solo scopo di farmi desistere!" - sentenziò con convinzione.
"Ma io posso ben anticipare, tutto questo. Conosco, la furbizia del clan Hyuga." - gli rivelò, con ironia - "Voi siete i migliori, nell'arte della commedia." - la canzonò, per poi proseguire.
"E so anche bene come funziona il vostro stile di combattimento." - si mise nel dettaglio a spiegare - "Ora come ora... simuli grande distrazione, affermi a testa china che non vuoi fronteggiarmi, ma in realtà... sei estremamente concentrata. Sei in enorme... tensione. E questo perché ti basta un tocco, e dunque aspetti giusto una mia disattenzione, un varco, il momento buono per attaccare..."

La dimessa ragazza... non rispose nulla. E Sasuke colse quindi la palla al balzo, stabilendo con gratuita immediatezza di averci preso in toto.
"Altroché, se userai il Juken..." - profetizzò con riso sarcastico - "Tu hai attivato quei tuoi ipocriti occhi... unicamente per vedere i miei punti di fuga. Dunque, finalmente, ci siamo?" - chiese quindi curiosamente l'Uchiha, sconfinando nel suo campo di azione e rompendo ogni indugio, dato che oramai aveva superato il limite della sopportazione.
"Sai che c'è, sporca Senju!?..." - confabulò quindi schizofrenicamente l'Uchiha - "...ho proprio cambiato idea, con te! Se mi avessi affrontato apertamente... sarebbe stato diverso, ci sarebbe stato tra noi un leale confronto... e un sacrificio onorevole. Ma ora invece... succederà un macello! Ti sgozzerò alle spalle come un animale con queste mani, per aver provato a gabbarmi così!..."

"SASUKE, m-ma p-proprio... n-non c-capisci?" - provò comunque col dialogo la corvina, alzando con angoscia la voce - "Questa vista... p-può anche fare altro... lo sai..." - comunicò, riabbassando i toni.
"Con q-questi occhi, i-io... volevo s-solo esser certa, di una c-cosa..." -  spiegò con dolore la piccola Hinata, rilasciando il byakugan, e rilassando completamente la vista.

Il ragazzo si stupì notevolmente, che l'amica avesse davvero cessato ogni guardia, e interruppe per la seconda volta la sua avanzata.

"Una cosa... E sarebbe!?" - interrogò con sommo interesse l'Uchiha. Hinata gli rispose lentamente.
"I-io..." - balbettò pacatamente la piccola - "...p-posso vedere con estrema chiarezza che il tuo odio è t-troppo forte, e che vuoi davvero p-provare a uccidermi. Eppure..." - si intristì tantissimo - "...eppure posso anche vedere che in realtà mi vuoi un bene dell'anima, e che mi stai dando in tutti i modi un'enorme possibilità, nella inconscia speranza di fallire."

La Hyuga teneva quasi ragione, e il ragazzo vacillò per un momento. Non serviva alcuna abilità innata, questa volta, per rendersene conto.


"Ora, ne sono certa... Tu hai visto l'Inferno, e non vuoi più... fidarti. E oggi sei fuori di te, per aver ricordato che sei un vendicatore..."

"Voglio... crederlo..." - provò a dire la corvina, stringendo la mano destra al petto - "T-tu... mi ami profondamente... E s-se finissi con l'uccidermi..." - s'incupì subito - "...capiresti c-che ero davvero tua sorella, e passeresti ogni secondo nella d-disperazione, pentendotene..." - concluse a stento, tenendo lo sguardo basso. Ma quello di Sasuke, era ben rivolto verso di lei. E restava oscuro e apparentemente indifferente.

"Anche io... ti amo." - gli confessò Hinata, con lieve rossore - "Per questo, non d-dirò nulla a nessuno... Non v-voglio... che mio fratello f-finisca in prigione."

Ma dopo quest'ultima frase, l'Uchiha iniziò a mostrare una profondissima irritazione per tutti i discorsi affrontati finora. 
"Che sciocca, che sei... Dunque davvero la tua strategia di battaglia consiste solo nel raggirarmi con le belle parole!? Patetico..." - imprecò il moro, giunto ora a un metro da lei.
"N-no... t-ti sbagli Sasuke..." - provò a dire la ragazza - "...i-io davvero ti..."
"Come potrei mai finire in prigione, se stai per MORIRE!?" - inveì lui terribilmente, afferrandola salda per i capelli. La ragazza fu dolorosamente strattonata, iniziò a questo punto ad avere una gran paura.
"NO! A-aspetta!... Ma non ti sei a-accorto che qualcuno ci sta spiando?" - s'affannò a spiegarsi lei, mentre l'Uchiha la riduceva in ginocchio - "E qualcun altro sta venendo qui in mio soccorso." - aggiunse.

Sasuke allentò leggermente la presa, ponendosi per un attimo il dubbio che fosse vero.

"Uhuhuh!... Sono stato scoperto, non accadeva da anni!" - pensò divertito il furtivo osservatore - "Ma è naturale, trattandosi del byakugan..." - si giustificò poi, con raziocinio - "Ma piuttosto... chissà chi starà arrivando. Potrebbe essere..." - rifletté infine con calma - "Mmh... La cosa si sta facendo interessante, ma anche rischiosa. Mi rimane poco tempo..."

(( Era Ko!?... No! non era lui... E' papà!... Aiuto! aiuto papà!... )) - pregò in silenzio, terrorizzata, la corvina.
"PIANTALA con le stronzate!" - si sentì urlare addosso Hinata senza esito, in quell'angusto vicolo del quartiere fantasma di Konoha - "NON c'è nessuno nei paraggi! E anche se ci fosse... proprio per questo ORA non posso più tirarmi indietro! Devo ucciderti subito, fuggire, e aggrapparmi a tutti costi alla vita!..."


"NO! Non voglio! Non voglio!!... Mamma... Hanabi... Naruto..."

"I-io... i-io, a differenza t-tua, ho dei sogni..." - singhiozzò in maniera sconnessa la corvina, iniziando a piangere copiosamente. L'Uchiha tentennò per una frazione di secondo.
"Abbi, pietà... N-non... uccidermi... N-non farlo, ti prego..." - implorò spaventata Hinata - "Ci hanno davvero scoperti! E' mio padre! Se mi uccidi non hai speranze! Ti farà a pezzi, non riuscirai a fuggire..." - provò a convincerlo, disperata.

"Se Hinata-sama fosse uccisa o Sasuke finisse in prigione, sarebbe un bel problema! Mi chiedo se dovrei intervenire..." - sì domandò il machiavellico ragazzo, che si stava godendo a pieno l'imprevista scena. - "Ma tutto sommato il potenziale di Sasuke par nulla, in confronto a Itachi o Kimimaru... Non sarebbe questa gran perdita. Si creerebbero problemi ben maggiori se venissi allo scoperto. Non ho altra scelta... che stare a guardare un altro po'. E poi Orochimaru-sama mi perdonerebbe subito, se gli spiegassi che a momenti gli portavo il byakugan della casata principale."

"Hinata... ORA è tutto chiaro! Tu sei solo brava a recitare!" - fu la sentenza finale di Saske sulla Hyuga - "Chissà che cosa volevi ottenere da me, con la tua farsa..." - blaterò poi, senza troppo senso.
"Ma ora, non importa più... il tuo ridicolo piano di far ingelosire Naruto, è fallito!" - ridicolizzò lui con cattiveria - "Il tuo amore neanche si è accorto, della fine che stai facendo, e a conti fatti, al contrario di quanto hai detto, mi stai solamente implorando pietà come uno strumento, paralizzata dalla paura..." - concluse fuori di sé Sasuke, praticamente sull'orlo della pazzia. E parlando in questo modo, e tenendo sempre la fanciulla ferrata per i capelli, ruotò pian piano il busto fin dietro di lei, posizionandosi perfettamente alle sue spalle. Dunque puntò l'affilato pugnale nei pressi della sua vellutata gola, con la mano destra.

La Senju era sempre in ginocchio, ormai alla mercé dell'Uchiha. Ma invece di ribellarsi o strillare dalla paura, prese coraggiosamente un bel respiro.


"Mamma... sto davvero, per morire!? Ti prego stammi vicino... dammi la Forza... un briciolo, di Onore. I-io, son pur sempre una Hyuga..."

"Guarda, che ti sbagli! Non sto affatto, piangendo..." - obiettò a sorpresa e con dignità la piccola Hinata, asciugandosi le lacrime - "Vedi!? Non più!... E se l'odio che provi è più forte del bene che mi vuoi, allora ammazzami pure!... Diventa pure come tuo fratello! Ma non ti aspettare... che io diventi tale come te. I-io, non ti odierò... non odierò mai un mio simile... E sappi che con questa ora siamo pari, son stanca tanto quanto te, di piangere..." - l'apostrofò infine, tranquillamente e per le rime.

Sasuke la guardò negli occhi, la ragazza aveva nonostante tutto alzato la testa, ferendosi accidentalmente da sola col suo tagliente kunai, tutto al solo scopo di guardarlo comunque con affetto, per l'ultima volta.

"Ma CHI ti credi di essere!?" - s'imbestialì però lui - "Che CAZZO hai per la testa?!? PERCHE' mi fai la predica!?!" - alzò oltremodo la voce l'Uchiha - "Bastava che mi toccassi!! Ti ho lasciato le braccia libere tutto il tempo!!" - le fece notare il ragazzo, il quale era sul serio intenzionato a ingaggiare un combattimento per la vita, ma leale e a viso aperto, dopo avergli svelato ogni mostruosità di questo mondo.
Ma la ragazza non rispose nulla di nulla, lasciando intendere che davvero, a differenza sua, non aveva la minima intenzione di affrontarlo, né di sottostare a una simile logica delle cose. E chiuse quindi i perlacei occhi, tenendoli ben stretti in attesa dell'epilogo, mentre per l'ennesima volta Saske poteva notare una ferita di lei estinguersi a tempo di record...


"Come posso riuscire a difendermi... se l'unica risposta a tutto quest'odio è farti capire che ti amo!?"

"N-non mi s-sto illudendo, che cambierai idea... S-so, che lo farai... E mentirei, se ti dicessi c-che non ho paura..." - si espresse per l'ultima volta la corvina.
"I-io, sono semplicemente t-terrorizzata... Eppure, fratellino... sono più pronta di te, che te la stai facendo sotto... Almeno, se ne hai davvero il coraggio, sii preciso... Non farmi... soffrire... Così il mio dolore durerà un attimo, a differenza del tuo..." - terminò lei senza alcuna arroganza, essendosi sempre espressa con armoniosa e inverosimile dolcezza.

Sasuke iniziò a tremare molto peggio di una foglia. Passarono una decina di interminabili istanti.

"N-no..." - sibilò sconcertato il fragile Uchiha - "Non può essere che fino all'ultimo non proverai a difenderti... Non esiste..." - s'arrovellò tremendamente.
"T-tu... stai solo, prendendo tempo..." - articolò scosso, con voce meccanica - "Stai abilmente provando in tutti i modi a farmi desistere..." - cercò in qualche modo di convincersi, combattuto. Ma la corvina appoggiò lentamente le piccole mani attorno al suo vibrante polso, aiutandolo a tenere ben salda la presa per svariati e preziosissimi secondi.

"Non ti fidi proprio, di me? A questo punto avrei potuto paralizzarti le braccia col Juken, rendendoti il mio schiavetto..." - proferì la Hyuga ironicamente, ma senza troppo divertimento (sebbene la cosa sembrasse comica). ----- E a riguardo della "vittoria" di Hinata, il gelido Saske... non replicò nulla. Finalmente qualcuno si scioglieva, e percepiva di avere un fedele... "alleato".
"Dove andresti a far danno senza di me, una volta ottenuta la tua vendetta?" - gli domandò lei, con tragico umorismo - "Hai già deciso di farla finita, dimenticato da tutti?" - azzeccò invece, con estrema serietà.

Sasuke... alzò lo sguardo fin sopra le nuvole. Il cielo aveva iniziato a piangere. Chi erano questi "tutti"?
"Hinata... è troppo tardi, per inventare legami. Io sono solo un vendicatore. Un miserabile genio che è visto in maniera diversa solo da due persone... E anche se ora risparmiassi la tua innocenza perché non ti sei comportata da ninja, nulla di ciò che mi dirai può cambiare il fatto che devo uccidere la mia seconda scelta; e stai pur certa, che essendo l'ultima, lo farò..."
La ragazza capì subito, di chi stesse parlando. E si espresse immediatamente, a riguardo di questa eventualità.
"Se le cose stanno davvero così..." - riferì subito angosciata -"...se nemmeno noi due possiamo nulla, per farti dimenticare quella notte..." - articolò con spezzata rassegnazione - "Allora carica su di me, questo fardello... concentra il tuo odio solo su di me..." - lo pregò con afflitta insistenza - "Così almeno... Naruto potrà realizzare il suo sogno, e mia sorella non patirà l'inferno nella casata cadetta."

Sasuke, a questo punto, si rese contro di aver commesso un banale errore: il biondo aveva lasciato da troppo poco tempo Hinata, e in questo frangente lei credeva che quel Sogno non la riguardasse affatto, essendo sempre stata, per Naruto, un inutile intralcio. E il modo in cui oggi l'Uchiha aveva parlato dell'Uzumaki, di certo non aveva esumato il fatto che assassinare uno dei due, significava uccidere anche l'altro...
Che fosse questo, il modo? Che giocando quest'ultima carta... facendoglielo capire a chiare lettere, che stava ammazzando anche il suo Naruto, la corvina avesse iniziato a provare un po'... d'Odio?

"Se amavi così tanto tuo fratello che il tuo cuore si è lacerato fino a questo punto..." - constastò intanto senza rimedio Hinata, tra le lacrime - "...se davvero sei un vendicatore e questo è il tuo irreparabile modo di essere..." - s'immolò la ragazza, di propria iniziativa - "...allora fallo, e vendica anche me! Promettimi che non sarà invano, e che vendicherai il mio sangue sopra ogni cosa!" - implorò ad alta voce, prendendosela solo col destino - "I-io, lo ACCETTO!..." - gridò tuttavia, facendosi forza - "...TI ASPETTO IN PARADISO LO STESSO! E ti vorrò sempre bene, tenendoti forte per mano, come in questo momento..."

"MA chi è, quella ragazza!? Non ha senso, tutto questo!!..." - si meravigliò a questo punto un diciottenne Kabuto Yakushi, il quale, ancor giovane e non completamente avvolto nel cinismo e nella perdizione, poteva ancora ben stupefarsi, di fronte a uno spettacolo del genere. A quel tragico "fuori-programma" che si stava inevitabilmente per compiere. Perché in effetti, anche lui, ne aveva viste fin troppe, di ridicole finzioni, ed era parimenti convito che prima o poi, quella ragazza, avrebbe furbescamente agito. Ma non era stato affatto così, e persino lui, ormai, aveva smesso di divertirsi da un pezzo.

"Mmpf! Non hai imparato niente, dalla vita... sei stupida, fino al midollo..." - la accusò tra lo strazio Saske - "...puoi ancora combattermi, no?" - provò a ricordarle - "Il vostro taijutsu sembra fatto apposta, per fermare noi Uchiha; non era affatto scontato, che vincessi... Ma con le tue chiacchiere... stai perdendo la tua unica occasione di sopravvivere..."

"Kurama, anche tu... stai per morire? Perdonami, se ti faccio morire... Però... alla fine non ti ho più usato. Ho mantenuto la promessa, anche se non ti ho fatto vedere granché..."

"L'odio rende più forti. L'odio. L'Amore rende solo le persone deboli..." - sentenziò vagamente l'Uchiha, riferendosi chiaramente a lei.
"Hinata, avresti dovuto odiarmi... Se fossi stata forte... se uccidendomi potevi realizzare il vostro sogno ottenendo il potere, sarei stato il tuo Sacrificio..."


"Il... nostro?"

La Hyuga ebbè come un impercettibile sussulto. Un brivido la percosse per tutta la schiena.

"Ma tu... sei troppo buona. Sei fuori contesto. Non provi nemmeno a combattere per la sua vita..." - constatò amaramente lui. Hinata sentì una goccia cadere sul suo viso. Era sudore... o una lacrima?
"Andrai in un posto migliore... In questo mondo ninja sei solo destinata al ripudio, e a soffrire le pene dell'inferno. Sei debole... una fallita... come Naruto..."


"Una fallita... come Naruto!?"

"Lui, ti amava... eri tutto, per lui. Per questo dopo verrà il suo turno... perchè quando saprà quello che ti ho fatto, anche lui come me cercherà sicuramente vendetta, per aver perso tutto..."

"Il suo... turno?!?"

E dicendo così, il moro le tagliò senza precisione ma con perfetto controllo la gola. Poi si lasciò scorrere tra le dita i corti capelli di lei, terrorizzato per quanto aveva fatto.

Hinata crollò a terra in una pozza di sangue, agonizzante.


*****





Mi amava...

Il suo... turno...

Io... non voglio...

NON VOGLIO!!


Kurama...
  
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