Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: neptunia    24/08/2012    7 recensioni
Dal prologo: "Blaise vide lo sguardo dell’amico prendere vita alla vista di Hermione e spegnersi immediatamente quando lei non lo guardò. Non credeva ai suoi occhi, la situazione era andata ben oltre l’attrazione fisica, quello sguardo non gridava sesso ma amore.[...]Bene, Draco voleva la Granger? E la Granger avrebbe avuto!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Dopo essersi congedato da Hermione, Draco si era diretto nei sotterranei. Camminava assorto, intento a rifinire mentalmente il brillante piano che aveva avuto un’ora prima. Doveva solo farsi amica Hermione e da lì le cose sarebbero andate a meraviglia. Ok, forse il suo piano non era propriamente originale, come tutti gli altri partoriti dalla sua geniale mente ma la diretta interessata aveva un intelletto anche più acuto del suo e non ci avrebbe messo molto a capire tutto, quindi era meglio un piano semplice e lineare. Del resto dopo l’incontro che avevano avuto quella notte il più, era stato già fatto. Riflettendoci bene, il ragazzo si era reso conto che, anche senza volerlo, si era comportato come fa un amico. Quando Hermione era andata in escandescenza, l’aveva fatta quietare e poi, quando il peggio era passato, aveva ascoltato le sue parole e asciugato le sue lacrime. Uno strano sorriso si era impossessato del suo viso e, se qualcuno l’avesse visto, avrebbe pensato che fosse impazzito ma Draco in quel momento era troppo orgoglioso di sé per far caso ad altro. Sarebbe stato se stesso e, alla fine, grazie anche al suo innato e soprattutto innegabile fascino l’avrebbe conquistata.
Ehy macho man!Attento, la Granger è un osso duro!
Lo so.
Non cadrà facilmente nelle tue spire.
Lo so.
Oh, sai anche che potrebbe essere innamorata di Blaise?
Non dire cazzate!
Senza rendersene conto era arrivato davanti all’ingresso della sua Sala Comune, dentro, Draco sapeva che avrebbe trovato Blaise ad aspettarlo. Già Blaise, il suo migliore amico, il fratello che gli era sempre mancato, il traditore. Sì, perché se Hermione aveva avuto quella crisi, era colpa dell’amico che si era fatto beccare come un comune Tassorosso, l’aveva sempre pensato che Blaise fosse troppo poco subdolo per stare tra le serpi e quella sera ne aveva avuta la conferma. In quel frangente Draco non riusciva a pensare con lucidità, in realtà avrebbe dovuto ringraziare l’amico per avergli permesso di passare del tempo con Hermione ma era incazzato nero, non era solo semplice rabbia o risentimento, no, era proprio furore e tutto quell’impeto che sentiva doveva essere sfogato. Per questo quando la pietra rotolò via la prima cosa che fece, fu estrarre la bacchetta e una volta entrato si ritrovò a ghignare sadico: Blaise era seduto davanti al camino.
Vendetta, atroce e sublime vendetta!
Preparati a soffrire caro Blaise.
 
Il moro dopo aver consumato la suola delle sue costosissime scarpe e il pavimento di pietra della sala per i troppi avanti e indietro, si era buttato sulla prima poltrona libera e, mentre aspettava il ritorno di Draco, si era appisolato. Quest’ultimo, resosi conto del sonno dell’amico, ne aveva approfittato. Dopo aver sussurrato un incantesimo per non svegliare Blaise, Draco, lo aveva fatto lievitare fino alla loro camera. Una volta dentro, lo aveva adagiato sul divano e, dopo averlo legato con un Incarceramus, aveva rimosso l’incantesimo del sonno e si era seduto di fronte a lui in attesa del suo risveglio.
Blaise pian piano stava tornando cosciente, sentiva freddo. Ancora mezzo addormentato, aveva pensato che il fuoco, vicino al quale era seduto, si fosse spento; così, ancora con gli occhi chiusi, il ragazzo, aveva allungato una mano per prendere la bacchetta, solo che non riusciva a muoversi: era bloccato dal collo in giù. In preda al panico, aveva aperto gli occhi di scatto.
 << Che diamine succede? >>
<< Oh, ben svegliato caro Blaise >> Draco aveva parlato con una strana voce zuccherosa e lo stava fissando con un sorriso da folle sul viso. << Draco? Perché sono legato? >> il ragazzo non sapeva cosa pensare, Draco era seduto davanti a lui e lo guardava con una strana luce negli occhi. Sapeva per esperienza cosa fosse quello sguardo e un brivido di paura gli scorse lungo la schiena. Quando Draco lo guardava così, significava che qualcosa non andava e che da lì a dieci minuti sarebbe successo il finimondo; così, per evitare problemi decise di raccontargli immediatamente dell’incontro con Hermione. << Sai prima ho incontrato la Granger. >> a quelle parole Draco aveva ghignato. << Ah si? E dimmi, ti ha detto qualcosa d’interessante? >>. Blaise si era ritrovato a ingoiare a vuoto, all’improvviso nervoso << Beh più che un incontro è stato uno scontro. Mi ha beccato mentre uscivo dal Bagno dei Prefetti, mi ha tolto settanta punti e sono in doppia punizione per quindici giorni. >>
<< Come ma tutti quei punti? >> Draco era furente ma grazie alla solita maschera da Purosangue impassibile, riusciva a nasconderlo; sapeva che stava per esplodere ma doveva farsi raccontare tutto per punire a sua volta Blaise. << Perché mi ha beccato fuori oltre il coprifuoco, ho usato il Bagno dei Prefetti pur non essendone uno e non so come ma ha capito che ero lì in compagnia. Credi mi abbia visto? >>
<< Credo? CREDO? Ti ha visto! Idiota che non sei altro! >> e per rimarcare l’ovvio, l’aveva colpito con un mal rovescio sulla nuca.
Draco era esploso e per Blaise erano guai.
<< Stavo passando davanti al bagno quando l’ho vista uscire più morta che viva! Era talmente sconvolta che ha avuto una crisi di nervi! Era così fuori di se da trovare conforto in me! Si è confidata con me! >>
Blaise non capiva dove fosse il problema, se la sua serata aveva ottenuto quei risultati si sarebbe fatto scoprire più spesso.
<< Beh, è una buona cosa, no? Vi state avvicinando. >>
<< Ci stiamo avvicinando un corno! Grazie alla tua mania di parlare a vanvera, oltre al non saperti tenere i pantaloni chiusi, Hermione è più lontana che mai. >> e giù un altro colpo sulla nuca. << Draco ma che diamine! Non ho fatto niente di grave anzi, mi sono beccato una punizione solo per aver seguito i miei ormoni! >> a quelle parole il ghigno che Draco continuava a sfoggiare era diventato crudele << Giusto, la punizione. Ora che mi ci fai pensare la punizione di Hermione sarà miele se confrontata alla mia. Rictusempra! >> e Blaise aveva iniziato a ridere senza più fermarsi. Poco dopo, Draco aveva sciolto l’incanto per lanciare un Evanesco sui vestiti di Blaise, lasciandolo in mutande; poi aveva incantato le sue piume affinché torturassero il ragazzo con il solletico. Vedere l’amico contorcersi e ridere fino a rimanere senza fiato, era una bella consolazione dopo tutte le lacrime che Hermione aveva pianto per colpa sua.
<< Ahahahah Draco… ohoho…bastaahaha… ti suhuhu…supplico. >> Blaise era allo stremo: il viso rosso, il fiatone e gli occhi pieni di lacrime per il troppo ridere. Draco per nulla impietosito, aveva continuato a guardarlo mentre le piume continuavano il loro lavoro. Dopo dieci minuti però interruppe l’incantesimo, bastardo sì ma folle no. Sapeva bene quali effetti aveva quella particolare tortura e non voleva essere la causa della pazzia dell’amico, per questo l’aveva interrotta quasi subito.
Blaise intanto stava cercando di riprendere il controllo del proprio corpo, quando finalmente riuscì a recuperare il debito d’ossigeno e il suo cervello ricominciò a funzionare, gli si accese una lampadina. << Tu sei geloso! Non ho ancora capito perché ma lo sei >> e contemporaneamente cercava di muoversi << E slegami, cazzo! >>
<< Fottiti Zabini! Non sono geloso! Non so di cosa parli e se anche lo fossi sarei giustificato. E no, non ho nessuna intenzione di slegarti, te lo sei meritato e se continui a lamentarti ti appendo in sala comune! >> Blaise si era fermato di colpo, non aveva nessuna voglia di fare la figura del salame davanti a tutta la casa. Rassegnato a restare legato, Blaise, aveva riportato l’attenzione su Draco << Questa me la devi spiegare. >>
<< Non è così difficile, ti faccio levitare fino in sala comune e poi… >>.
<< Finiscila di fare il finto tonto! Spiegami la storia della giustificazione per la tua gelosia infondata! >> Draco aveva sbuffato sonoramente << Come ti ho già detto, per colpa della tua boccaccia, che non riesci mai a tenere chiusa, hai incasinato tutto. >> << Io? Dopo oggi in biblioteca, non ho più visto Hermione fino a prima. Cosa avrei potuto fare? >> Draco lo fissava tra lo sbalordito e l’esasperato << Mi domando se si può essere più idioti di te! Come puoi stare nella casa di Salazar se non hai neanche un minimo di astuzia? >> Draco, frustrato, si era messo a camminare davanti a Blaise, poi, di colpo, si era fermato e l’aveva fissato malevolo << Hermione oggi ti ha sentito mentre dicevi che avresti fatto un pensierino su di lei. Quale ragazza non si sarebbe sentita lusingata? In fin dei conti, dopo di me sei il ragazzo più ambito della scuola. Poi stasera ti ha visto mentre ti rotolavi con Mandy Mac Tass e ha avuto un crollo, uno stallo, chiamalo come vuoi, perché non sa se gli interessi o meno! >>. C’era anche dell’altro, come ad esempio che la crisi vera e propria era arrivata perché Hermione si sentiva sola, non aveva accanto i suoi amici e non riusciva a confidarsi con nessuno, ma questo Blaise non doveva saperlo perché ai fini della vendetta di Draco non erano importanti. La cosa importante era punire Blaise per tutto quello che aveva fatto negli ultimi giorni e soprattutto per essersi avvicinato a Hermione. Intanto che finiva di ringhiare quelle parole, Draco si era avvicinato all’amico e gli aveva rifilato l’ennesimo scappellotto sulla nuca << Ti è chiaro adesso? >>. Blaise non sapeva cosa dire, il macigno del senso di colpa si era abbattuto su di lui all’improvviso.
Se Draco non riuscirà a conquistare Hermione sarà per colpa tua.
Oh no. No, no, no.
Oh sì, invece. L’hai fatta grossa!
Rimedierò, come sempre. O non mi chiamerò più Blaise Zabini!
Così ti voglio! Sei una serpe, dimostra ciò che sai fare!
Blaise era nella prostrazione più profonda, aveva fatto tanto per far avvicinare quei due che non poteva pensare che per colpa di un suo piccolo, insignificante sbaglio gli ingranaggi ben oliati del suo piano si fossero incagliati per sempre.
<< Ne sei proprio sicuro? >> magari Draco aveva capito male << Oh no. Ho equivocato tutto durante l’ultima ora e mezza! Certo che sono sicuro pezzo di cretino!Ti ho detto che Hermione si è sfogata con me. >> l’ultima scintilla di speranza che si spegneva dopo quelle parole.
 
Per un momento nessuno dei due ragazzi proferì parola, il silenzio era così intenso che neanche i loro respiri si avvertivano.
<< Draco, puoi slegarmi? Vorrei andare ad affogarmi da solo nel Lago Nero >> Blaise, dispiaciuto, aveva rotto il suo mutismo. A quella dichiarazione di pace, Draco aveva sorriso << Se vuoi, ti aiuto io. Aguamenti! >> aveva agito in modo così repentino che Blaise era stato inondato da un potente getto d’acqua ancor prima di riuscire a rispondere. << Draco Malfoy! Questa me la paghi! >> il moretto, bagnato come un pulcino, cercava di maledirlo con lo sguardo << Suvvia, non eri tu che volevi morire annegato? Beh, ti ho solo facilitato le cose. E per favore, smetti di guardarmi così, non sei un Basilisco. >> detto ciò, il biondino si era lasciato cadere, esausto, sulla poltrona di fronte al moretto.
Poco dopo Blaise si era ritrovato libero dalle corde invisibili che lo trattenevano.
<< Grazie. >>
<< Prego. Non c’era più gusto a tenerti legato dopo che mi hai guardato con lo sguardo da cucciolo smarrito. >> Blaise era scoppiato a ridere << Oh, il grande Malfoy ha scoperto di avere il cuore tenero? >> e, mentre parlava, aveva tirato fuori la bacchetta dalla manica della camicia, con Draco era meglio prevenire.
 << No, mi ero annoiato a vederti legato come un salame e nella mia magnanimità ho deciso di liberati. >>
<< Quale onore >> ed erano scoppiati a ridere << senti, scherzi a parte, c’è qualcosa che posso fare per farmi perdonare? >> sentendo quelle parole, Draco l’aveva guardato scettico e si era affrettato a rispondere di no. Poco dopo però ci aveva ripensato << So già che me ne pentirò… vuoi farti perdonare, giusto? >> Blaise aveva annuito con vigore << Bene, veniamo al sodo: mi serve il tuo potere empatico. >>. Da lì, Draco aveva iniziato a raccontargli della sua idea di diventare amico di Hermione per farsi conoscere ed apprezzare. Solo che per riuscirci voleva essere sicuro che la ragazza non provasse alcun sentimento per l’amico. Per questo gli serviva il potere di Blaise. Quest’ultimo, mentre Draco spiegava le sue intenzioni, aveva notato con piacere che l’amico non aveva mai chiesto di verificare quali sentimenti Hermione provasse per lui. Se questo non era indice di maturità e cambiamento, lui era un vermicolo morto.
<< Ok, ti aiuterò. Anzi, metterò le cose in chiaro con Hermione: le dirò che lei per me è un’amica. Chissà magari entreremo così in confidenza che si sfogherà con me e poi potrei far cadere qua e là dei commenti su di te. Così acceleriamo la cosa! >>
<< Blaise, amico mio, mi va benissimo che tu voglia mettere in chiaro le cose con hermione ma NON TI AZZARDARE AD ENTRARE CON LEI DA NESSUNA PARTE! MANIACO CHE NON SEI ALTRO! >>
<< A-ah! Lo sapevo che sei geloso! Non ti preoccupare, Hermione per me è una zona invalicabile e soprattutto è tutta tua! In ogni caso voglio davvero dirle che per me è un’amica >> mentre finiva di parlare un cuscino gli era finito in faccia << Blaise, sei un bastardo! >> Draco lo stava guardando storto << No, caro. Sono un Serpeverde! >>.
Alla fine, stanchi, si erano infilati nei propri letti. Blaise però non dormiva, cercava un modo per usare l’empatia con Hermione ma non era facile. Gli unici modi che aveva erano fissarla negli occhi, ma in quel caso la ragazza se ne sarebbe accorta, o avere un contatto fisico, ma al momento la caposcuola era talmente furiosa con lui che, se Blaise si fosse avvicinato, lo avrebbe affatturato all’istante. Mentre ragionava sul da farsi, aveva sentito dei rumori provenire dal letto di Draco, poi più niente. Curioso, si era sporto dalle tende del suo letto e aveva visto una luce filtrare dal baldacchino dell’amico. Draco stava sicuramente scrivendo l’ennesima lettera, ma, almeno stavolta, aveva seguito il suo consiglio: aveva usato un incantesimo silenziante. Sorridendo, Blaise, si era lasciato tentare dalle braccia di Morfeo.
Tanto ho tutto il tempo necessario per trovare una soluzione!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLINO:
Eccomi di ritorno. Dai stavolta non sono passati due mesi, solo uno e mezzo… qualcuno, giustamente, si è lamentato della lentezza degli aggiornamenti; avete ragione ma la vita reale non dà tregua a nessuno, questa non vuole essere una giustificazione anzi, sono la prima che ammette le proprie mancanze. Volevo solo dire che avete pienamente ragione e promettervi che cercherò di abbreviare i tempi!
Voi però non abbandonatemi e continuate a dirmi che ne pensate!
Come sempre ringrazio le persone che seguono, ricordano e preferiscono questa storia: siete tantissimi!
Ok, ora la smetto. Un abbraccio a tutti voi, Nep.
 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: neptunia