Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Hell96    25/08/2012    1 recensioni
Le dottoresse mi guardavano allibite, dopodichè uscirono di corsa e dopo all'incirca dieci interminabili minuti rientrarono in camera con addirittura l'Hokage in persona, Naruto Uzumaki.
Rimasi abbastanza sbalordita nel vederlo lì, appena mi vide mi venne vicino e iniziò ad osservarmi. Dopo pochi secondi ruppe il silenzio per chiedermi da quanto possedessi questa abilità oculare.
Lo guardai stranita, non capivo proprio di cosa stesse parlando.
Prima di risponderlo, sentii un brusio che proveniva da fuori la porta. Piano piano iniziarono ad entrare persone che sicuramente avevo già visto, poichè avevano tutti dei visi conosciuti.
Iniziarono a sussurrarsi fra loro frasi per me incomprensibili.
'Cos'ha quella bambina? Quegli occhi...sembra abbia il Rinnegan!'
'E' vero però... Guarda sembra possegga anche lo Sharingan!'
'Com'è possibile che abbia sia lo Sharingan che il Rinnegan?'
Questo è uno spezzone dal prologo! Buona Lettura!
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA, scusate ç_ç]
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! Ho deciso di continuare questa storia anche se ancora non so come andrà a finire^^
Ho troppo sonno quindi sarò breve dato che sto per collassare sulla tastiera xD Mi piacerebbe sapere i vostri giudizi, se vi fa schifo o meno quindi perfavore recensite! Mi fareste super felice! 
Ah, il nome del capitolo non c'entra molto, ma stavo ascoltando questa canzone e la stanchezza ha rubato tutta la mia fantasia!
Buona Lettura e mi raccomando recensite! :3
SHANNARO!

Capitolo I: Welcome to my life.

* * *


 
Quel giorno, come al solito, ero seduta su quella panchina.
Erano le 6 del mattino, e no, non sono una mattiniera, semplicemente ieri non sono andata a dormire. Ero rimasta qui, seduta a guardare il vuoto, ad aspettare. Ad aspettare cosa poi? Forse l'alba?
La verità è che non volevo ritornare a casa e rimanere sola. Pensandoci mi trovo trovo incredibilmente patetica. 
Nonostante mia sorella sia morta, anzi si sia suicidata, circa 3 mesi fa, ancora non mi sono abituata alla solitudine.  Perchè lei è presente tutt'ora nella mia mente. Io distinguo la sua voce, la sua immagine. E rimane così. Non va più via e mi costringe a vivere nel passato. Mi rendo conto che così facendo le mie cicatrici non guariranno mai, e mi rendo anche conto che devo andare avanti, guardare verso il futuro se non voglio fare la sua stessa fine. Le immagini del suo suicidio si susseguono imperterrite nella mia mente e le sue ultime parole mi risuonano nella mente ormai come un'eco lontano.
'Sopravvivi, sorellina.'
Ed io lo sto facendo. Io non sto vivendo, io sto sopravvivendo. 
Lo faccio non solo per me, ma per tutta la mia famiglia. Lo faccio per onorare il desiderio di mia madre, quello di diventare una Kunoichi potente, lo faccio per onorare quello di mio padre, che nonostante tutto mi diceva di trovare l'uomo giusto e di formare una famiglia, e lo faccio persino per il desiderio di mia sorella.
Si anche mia sorella desiderava qualcosa per me, desiderava che fossi felice, ma ormai questa realtà mi sembra distante anni luce.
Osservo l'orologio e tristemente mi rendo che sono ancora le 6 e 15. Alle otto dovrei andare in accademia. Decido di ritornare a casa per farmi una doccia e per cambiarmi i vestiti. Cammino molto lentamente e verso le 6 e 30 arrivo dinnanzi alla porta d'ingresso. Entro e, seppur quel letto fosse incredibilmente invitante, decido di non demordere e mi avvio avvio verso il bagno. Inevitabilmente mi ritrovo davanti allo specchio ad osservare i miei occhi. Personalmente dire che mi fanno vomitare è un eufenismo. Sono incredibilmenti inquietanti e li trovo oltremodo raccapriccianti.
Molti dicono che sono fortunata a possedere questi occhi, dato che, sono una strana combinazione fra Rinnegan e Sharingan, il primo posseduto dall'Eremita delle sei vie, da un certo Nagato Uzumaki e dal famigerato Uchiha Madara. Il secondo invece è un'abilità oculare posseduta dal clan Uchiha. Nessuno è riuscito a spiegare il perchè possedessi questi occhi,e sinceramente io, essendo nata in una famiglia in cui nessun componente era un ninja, non capisco un cavolo di queste cose. Non mi importa sapere perchè posseggo questi occhi e non mi importa sapere quali sono le origini della mia famiglia, dato che i genitori dei miei genitori morirono in guerra e quindi mia madre e mio padre non ricordavano nulla di loro.
Mi hanno studiato a lungo e mi hanno fatto sentire un fenomeno da baraccone, e il fatto che i miei occhi restassero così, immutabili, non aiutava di certo.
Ormai quasi tutti ci hanno rinunciato e mi hanno accolto quasi tutti abbastanza bene, dato che è stato l'Hokage, Naruto Uzumaki, ad obbligarli. Ovviamente è solo una facciata, ed io lo so bene, perchè infondo tutti mi trattano come un'appestata.
Ed è per questo che odio i miei occhi. Li odio perchè mi fanno sentire troppo diversa dagli altri, e il fatto che non scompaiono e compaiono a mio piacimento come lo Sharingan, aggrava la situazione.
Mi accorgo di essere rimasta a guardarmi allo specchio come un'idiota così mi faccio velocemente la doccia e mi vesto con altrettanta velocità.
Un completo decisamente più sportivo, composto da una maglietta a giro maniche rosso scuro ed una gonna nera con stivaletti neri e guanti a rete dello stesso colore, prende il posto del più elegante vestito bianco che indossavo prima. Solitamente lascio i miei lunghi capelli marroni scioti ma ultimante inizio a trovarli fastidiosi poichè ho un ciuffo ribelle che va a finire sempre sul volto. Devo proprio tagliarli. Ma questo non è il momento giusto per pensarci, così afferro un biscotto e esco di casa. 
Dopo pochi secondi mi rendo conto di aver fatto persino troppo presto, osservo l'orologio e noto con stupore di essere in anticipo di un'ora. Solo ora mi rendo conto del sonno che mi attanaglia e penso che forse l'idea di farsi un'oretta di sonno non fosse tanto sbagliata. Ma ormai sono fuori casa così decido di fare il giro lungo del villaggio. 
Konoha è appena sveglia e inizio a sentire l'odore di dolci e di torte. Forse aver mangiato solo un biscotto come colazione non era stata la cosa migliore. Tra l'altro ieri non avevo neanche cenato.
Improvvisamente mi sento chiamare. E' l'Hokage che mi fa cenno di avvicinarmi.
E' sposato con una bellissima ragazza, Hinata. Anche lei possiede un'abilità oculare, il Byakugan. E' dolcissima e gentilissima e in più è sempre disponibile con me. Hanno anche un figlio, Si chiama Minato in onore del padre di Naruto-San, ha la mia età ed è proprio uguale a quest'ultimo; Ha i capelli biondissimi ma gli occhi sono proprio come quelli della madre, infatti anche lui possedeva la sua stessa abilità oculare .
Naruto mi invita ad entrare ed io accetto subito. Hinata-san mi saluta con un abbraccio e mi chiede di unirmi a loro per fare la colazione. Non voglio creare disturbo così dico di averla già fatta, anche se il mio stomaco, se solo potesse, urlerebbe il contrario.
-Sei sicura Ai-Chan? -Chiese l'Hokage.
-Non si deve preoccupare, Hokage-Sama- rispondo accennando un sorriso.
-Quante volte ti ho detto che devi chiamarmi solo Naruto? Così mi fai sentire vecchio- disse Naruto sorridendo in una maniera così solare da oscurare il sole.
-Ai-Chan, ecco...Ho pensato di prepararti il pranzo...Minato dice sempre che non ti vede mai mangiare all'ora di pranzo...- Questa invece era Hinata.
-Hinata-San, non si doveva scomodare...-
-Per me non è niente e poi non mi devi dare del lei! Ecco tieni- Mi disse allungando un contenitore e sorridendo in maniera timida.
-Ecco...Allora grazie mille...Ora devo andare, grazie ancora!- Dissi sorridendo e scappando verso la porta. Misi il contenitore nel mio zaino e continuai a camminare.
Camminando mi ritrovo vicino casa Uchiha. Ovviamente li ci vive, Sasuke Uchiha, un ninja molto famoso che un tempo tradì il villaggio, uccise suo fratello, tentò di distruggere il suo ormai ex villaggio e fece altre cose senza senso. Insomma fece un casino della Madonna, e inoltre mi metteva una grande ansia. Con lui vive sua moglie Sakura, un'altra ninja famosa che faceva parte del team 7 con suo marito e con Naruto-San, e poi i suoi due figli, Itachi, un ragazzo della mia stessa età, che neanche a dirlo è uguale a suo padre, e poi Misaki, una bambina di 2 o 3 anni, anch'essa molto simile al padre.
Continuo a camminare senza fermarmi e finalmente arrivo all'accedemia con però mezz'ora di anticipo. Così mi siedo sull'erba e per evitare di addormentarmi, inizio a leggere un libro.
Dopo un poco iniziano ad arrivare gli altri, Akira Nara, figlio di Shikamaru Nara e quella ragazza strana proveniente da Suna, seguita dalla figlia di un certo Sai e di Ino Yamanaka, di cui non ricordo mai il nome, dovrebbe essere qualcosa tipo Ami...Dopodiche arrivarono anche Minato e Itachi. Entrammo tutti e assistemmo alle lezioni. Inutile dire che stavo per cadere nelle braccia di Morfeo e che la noia mi stava assalendo. Nessuno si era seduto vicino a me -come al solito- e così iniziai a scarabocchiare su un foglio.
Ritornai a casa stanchissima, pensando che finalmente mi sarei potuta addormentare sperando di non fare quei noiosissimi incubi.
Ma il destino ovviamente non era dalla mia parte. Come al solto.
Appena misi piede in casa mi accorsi di non essere sola. C'era qualcuno. Sicuramente un malintenzionato. No, aspetta. Non era solo, ce n'era un altro.
Cosa fare?
Ovviamente il mio lato da codarda prese il sopravvento e mi nascosi. Un nascondiglio schifoso, ma pur sempre un nascondiglio.
Le voci si avvicinavano e riuscivo distinamente a vedere il loro chakra con i miei vomitevoli occhi.
-Dov'è quella bambina dagli occhi strani?-
Il suo compare non disse nulla e indicò la mia ombra.
Che razza di stupida incapace.
Ormai erano di fronte a me. Come pensavo di nascondermi semplicemente dietro una colonna?
-Ammazziamola e prendiamoci i suoi occhi. Muoviti!-
Mi volevano uccidere? Avrei fatto la fine della mia famiglia?
Nessuno avrebbe sentito la mia mancanza e l'idea di morire mi sembrava stranamente allettante. Non soffrirò più, mi dissi.
Ma non potevo, io dovevo sopravvivere, come aveva detto mia sorella.
Sopravvivere per lei, per mia mamma e per mio padre.
Sopravvivere per esaudire i loro desideri, diventare una grande kunoichi, avere una famiglia ed essere felice. Tutto ciò doveva restare un'utopia?
No, io dovevo sopravvivere ancora una volta. 
Urlai.
Poi mi bloccai. 
I loro corpi giacevano per terra, pieni di tagli e ricoperti di sangue.
Il loro sangue mi era schizzato persino in faccia, sul viso.
l'odore era talmente acre e forte che iniziavo ad avere i conati di vomito.
Li ho uccisi davvero?
Sono stati loro. I miei dannatissimi occhi. 
L'avevo sentita, quella scarica di energia, eppure non mi ero mossa. Come ho fatto ad uccidere due uomini senza muovere un muscolo?
Realizzai tutto solo due secondi dopo. Le lacrime scendevano copiosamente, non per il senso di colpa ma per la paura. Cosa mi faranno? Mi sbatteranno in prigione? No, non lo faranno, Naruto-San non lo permetterebbe mai, o no? 
E' possibile che deve esserci sempre qualcuno a pararmi il culo?
Non ne potevo più di questi occhi
Urlai di nuovo, questa volta volta fu più un urlo di liberazione. 
Avevo preso la mia decisione. Presi uno di kunai di quei malviventi e lo alzai all'altezza del mio occhio sinistro. 
Se mi trafiggo gli occhi finirà tutto.
Sono pronta. Lo allontano prima e poi lo avvicino velocemente all'occhio tentando di trafiggerlo. Ma qualcosa mi blocca. Una mano. 
-Sei impazzita? Ti vuoi ammazzare?- Era il padre di Itachi, Sasuke Uchiha, in breve il tizio che mi metteva ansia.
-Mi spieghi che diavolo è successo?- continuava con le domande.
Ma non rispondevo.
-Rispondimi.- sembrava minaccioso.
-Non lo so. Giuro io non ho fatto nulla. Questi...Questi due...Volevano prendersi i miei occhi lo giuro! Non sto mentendo!-
Sembrava un po' sconcertato dall'ultima frase ma poi aggiunse -Li hai uccisi tu?-
-Forse.-
-Come forse?- ora sembrava irritato
-Io ho solo voluto che morissero, volevo sopravvivere come mi aveva detto mia sorella! Lo giuro! Giuro non ho mosso un muscolo! Sono stati loro! -
Sasuke mi guardava confuso. Come fa Itachi ad avere un padre così?
-Loro...- continuai -I miei occhi...Per questo volevo...-
-Per questo volevi trafiggerli con quei kunai? Sei impazzita? Potevi morire. -
Non risposi e neanche lui parlò. 
-Rimani qui. Vado a chiamare Naruto. Torno subito. - 
Ero sola. Di nuovo.
Iniziai a contare senza motivo, solo per smorzare la tensione, aspettando che ritornasse con Naruto.
Ci mise davvero poco, infatti arrivai appena a 78 quando arrivarono.
-Ai-Chan stai bene?- Ovviamente era Naruto.
Mi limitai ad annuire.
Mi disse semplicemente di prendere le mie cose poichè questa notte avrei dormito da lui e Hinata. Aggiunse anche di stare tranquilla, perchè si sarebbe occupato lui di tutto.
Ecco come al solito qualcuno mi stava parando il culo.
-Non dovresti pararmi il culo....Non lo merito.- 
Vidi il padre di Itachi accennare un sorriso.
-Voglio solo aiutarti. Ora vai a prendere le tue cose e sciaquati il viso...E' sporco di sangue.- Notai un velo di delusione nelle sue parole.
Feci come mi disse e andai a casa sua. 
Mi disse di stendermi mentre lui e Sasuke parlavano con Hinata e Sakura, che stranamente si trovava a casa sua. Probabilmente le raccontarono tutto perchè senti un urletto di spavento uscire dalle loro bocche.
Ecco. Mi sentivo di nuovo un fenomeno da baraccone.
Dopo poco il sonno si ricordò di me, così mi addormentai di colpo.
Riuscivo ancora a sentire l'odore di sangue. Di nuovo.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Hell96