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Autore: godvato    25/08/2012    2 recensioni
Ti dicono che esiste l'amore, ma nessuno ti dice quanto faccia male, quanto bisogna lottare per averlo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fra poco andremo a Londra, non vedo l'ora. Abbandonerò le mie origini, ma sarò felice perchè avrò ancora accanto i miei amici.
sono le undici di mattina. oggi voglio andare a fare un giro, magari in una fiera o a un concerto di una band a caso, come facevo sempre quando avevo quindici anni.
devo ammetterlo, inizio ad avere nostalgia. insomma, non che qua abbia passato i migliori anni della mia vita, però questa è casa mia..
Basta deprimersi, accendo la radio e faccio partire la prima canzone del cd.


I am confident, but
I still have my moments.
Baby, that's just me.

I'm not a supermodel
I still eat McDonalds.
Baby, that's just me.

Some may say I need to be afraid
Of losing everything.
Because of where I've
If I started,Where I made my name
But everything's the same
In a La-la land machine. Machine.



questa canzone mi rispecchia. non sono mai stata come le altre ragazze, sono sempre stata alternativa. Adoro Demi, ha una voce bellissima, che ti entra dentro. Lei è sempre forte, è la mia forza.
Prendo la scopa e mi metto a cantare con lei. mi scateno, ballo sul letto, salto dappertutto. mi sfogo, ci voleva. ho sempre amato cantare ma la prof. di musica diceva che non ho la voce adatta. così ha bruciato i miei sogni di cantante. continuo a ballare, quando la canzone finisce mando baci al vento, come per ringraziare un pubblico immaginario. Sono sempre stata infantile, mi piace muovermi ed esprimermi con la musica, sognare ad occhi aperti. ma sono anche molto pigra, infatti mi butto sul letto a pancia in su esausta. il cellulare accanto a me inizia a suonare.
"Pronto"
"ciao amore. che si fa oggi?" è Niall.
"mmh,un giro in centro?Voglio salutare la città prima di andarmene."
"certo, va bene."
bene, oggi si va in centro.

alle quattro il mio pasticcino mi passa a prendere ma io non sono ancora pronta, così mi aspetta in salotto. Intanto parla con mio padre, che non perde tempo ed inizia subito l'interrogatorio:
"allora, tu sei Niall. è un piacere conoscerti. Jane mi ha parlato di te, dice che sei un bravo ragazzo."
"certo, mi piace veramente sua figlia."
"Lo spero per te." aria minacciosa.
rimango nelle scale ad origliare e quando gli dice questo mi scappa una risatina ma per fortuna non si accorgono di niente.
"così, quest'anno verrà a Londra con te all'università. mi raccomando, stalle vicino. da quando sta con te è più aperta, la vedo felice, non passa più tutto il suo tempo in camera, ora esce e si diverte. So che sei un bravo ragazzo."
"grazie." si scambiano un sorriso.
è l'ora di rovinare la loro chiaccherata.
"fatto amore, andiamo."
"ciao bambina."
"papà, non sono più una bambina" lo guardo male, anche se poi sorrido. gli do un bacio in guancia ed esco con Niall.
E' vero, sono cambiata, prima non scherzavo mai con mio padre.
"sono felice che hai conosciuto mio padre. Sembra che gli stai simpatico."
"sì, non è male."
Lo prendo a braccetto e iniziamo a girare per il centro.
entriamo in un negozio di vestiti da donna, solo da donna. mi dispiace per Niall ma ogni tanto deve subire anche il mio shopping sfrenato.
"oddio, amore, guarda quel vestito." ho gli occhi illuminati, puntati dritti verso di lui. come se fosse illuminato dall'alto da una luce. un vestito blu acqua, corto e stretto,con il bustino come piace a me e delle perle finte.
"vai a provarlo." dopo quelle parole, corro subito verso il vestito ma una ragazza arriva prima di me prendendo l'ultima taglia rimasta.
"scusami, l'ho visto prima io." le dico gentilmente. mi guarda con aria schifata, come per dire 'a te non starebbe bene,togliti'
"mm non direi, lo sto fissando da un po'."
"si ma io da più tempo." inizio ad innervosirmi.
"certo." prende l'abito e dandomi le spalle si dirige verso il camerino. 
non gliela do vinta.
così gli grido: "sei sorda? ho detto che c'ero prima io. gira i tacchi e portamelo."
Lei si gira e mi guarda con aria minacciosa, come quella di mio padre: "vienitelo a prendere!"
"con piacere."
cammino verso di lei, fissandola. la raggiungo e le rubo il vestito dalle mani. soddisfatta, le sorrido. Lei cerca di riprendermelo tirandolo. e il vestito fa 'croc'
"così si rompe, stronza." le dico.
"lascialo subito è mio!"
"è tuo?non vedo il tuo nome scritto sopra."
continuiamo a tirarlo, poi la commessa e Niall si avvicinano.
"Lasciatelo, così lo rompete!"
La cosa si fa più aggressiva, inizio a camminare all'indietro cercando di farle mollare il vestito, poi inizio a correre per il negozio invano.
le tiro un vestito in faccia e lei lo rifà con quello, così le tiro una scarpa.
"Mi hai fatto male, troia!"
"ehi, passiamo agli insulti?"
"lascia questo vestito"
"mai." le sorrido.
mi sento un animale, ma se lo sono io lo è anche lei.
Niall e la commessa continuano a cercare di separarci ma non ci riescono.
finalmente lascia il vestito. corro dall'altra parte del negozio con aria soddisfatta, poi mi accorgo che mi sta inseguendo con un tacco abbastanza lungo e appuntito.
"dammelo subito!"
abbiamo i capelli per aria e il rossetto tutto rovinato, sembriamo più appena uscite da una scena di sesso violento che da una lotta per un vestito.
La commessa si avvicina ma la ragazza mia rivale la minaccia con la scarpa.
il negozio è tutto sottosopra.
sto per arrendermi e ridare il vestito alla commessa che tanto ha detto che non avrebbe venduto il vestito a nessuno delle due, quando mi guardo il braccio che mi brucia e sanguina.
"mi hai graffiata, puttana!"
mi alzo di botto e mi butto contro la ragazza che mi guarda con aria 'wtf?'
la sbatto contro una pila di abiti che finisce a terra.
rimaniamo sdraiate a terra, prive di forze.
guardo il vestito e noto che è tutto strappato.
L'accaduto ha attirato l'attenzione di molti passanti che fuori dalle vetrine ci guardano divertiti e allo stesso tempo stupiti.
mi alzo e riconsegno sorridendo il vestito ormai ridotto a brandelli alla commessa con una battuta per sdrammatizzare: "condoglianze, era un ottimo vestito."
lei mi guarda malissimo. "non provate mai più a mettere piede in questo negozio! uscite subito o chiamo la polizia!"
La ragazza scappa subito via e io e Niall ce ne andiamo.
zoppico e non ho un bell'aspetto.
fuori il 'pubblico' ci guarda ridendo.
Niall è imbarazzato.
"amore mi dispiace,ma quella stronza aveva bisogno di una lezione!."
"devi imparare a controllarti, così non va." dice serio.
"ma ammettilo che ti è venuto un po' da ridere!" lo guardo divertita e lui accenna un sorriso.
"non ho mai avuto una ragazza così matta!" mi guarda ridendo.
"e io non ho mai avuto un ragazzo così tenero." sorrido e lo stringo forte mentre continuiamo a camminare.




EHI! TI E' PIACIUTO QUESTO CAPITOLO? ALLORA RECENSISCILO. VE LO CHIEDO PERCHE' LE VOSTRE RECENSIONI MI FANNO VENIRE LA FORZA DI CONTINUARE!

ANCHE SE NON TI E' PIACIUTO PUOI RECENSIRLO E DIRMI COSA NE PENSI.
ringrazio chi mi ha recensito e spero che continui a seguire la storia.
SCUSATE SE NON HA MOLTO SENSO, MA E' PER FARVI DIVERTIRE E PER FAR QUADRARE QUELLO DOPO.
  
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