Scritte

Sana uscì di casa e lo vide! Era lì davanti ai suoi occhi che l’aspettava, aveva la cartella sulle spalle e la fissava negli occhi.

-“ Pensavo c’incontrassimo a scuola…”- Lei era imbarazzata.

-“ Non vuoi che ti accompagni?”- Sembrava incredulo. Come poteva pensare che la lasciasse camminare da sola a quell’ora?

-“ Emm… Va bene…”- Si era pentita delle sue parole. Era ovvio che andassero insieme…

Erano le 7:00 del mattino quando i due s’incamminarono per andare a scuola. Soffiava una leggera brezza, quella del mattino che sembra graffiarti il viso, ma nello stesso tempo è piacevole. Anche se per le persone come Sana, quel venticello significava solo “Brr, ma non potevo starmene a casa, sotto le calde coperte, in camera mia?!”. Il sole era appena spuntato e dei leggeri raggi illuminavano la città che si stava svegliando.

Arrivarono a scuola alle 7:15, durante la passeggiata (dalla loro lentezza, così si poteva chiamare), parlarono del loro rapporto: Heric teneva molto a Sana e non l’avrebbe mai lasciata. Sana era molto innamorata di Heric, pensava che loro due sarebbero rimasti sempre insieme. Nessuno gli avrebbe mai potuto separare.

C’erano pochissimi studenti, qualche gruppetto era andato a farsi un giro nel frattempo che arrivavano gli altri. Altri invece ripassavano per l’ora successiva ed altri giocavano col cellulare.

Sana e Heric videro se c’era qualcuno dei loro amici, ma non c’era nessuno.

-“ Te l’avevo detto che era presto!!!”- Sana gli ripeté con una voce tipo cantilena.

-“ Sono solo le 7:20, mancano ancora dieci minuti, poi vedranno che i nostri amici arriveranno”- Heric le rispose con molta sicurezza.

-“ E nel frattempo cosa dovremmo fare?”- Sana aveva un tono scocciato, come per dire “ potevo restarmene a casa a dormire un altro po’!!!”.

-“ Dai dormigliona! Camminare fa bene!”- Heric aveva capito che Sana aveva ancora sonno.-“ Vieni, sediamoci lì”- Indicò una panchina avvolta dai raggi del Sole, dove faceva meno freddo.

I due camminarono fino a raggiungere la panchina verde, sulla quale c’erano tante scritte, molte dicevano “ti amo”, “ti voglio bene”, “per sempre insieme”… Tante scritte, tante parole, tanti sentimenti…

I due si sedettero, Heric prese la mano di Sana:

-“ La tua mano è fredda”- Le accarezzava la mano cercando di riscaldarla…

Non ci fu risposta, erano avvolti dai raggi del Sole, sembravano due angeli.

Intorno a loro c’era un’atmosfera magica, speciale. Le voci degli studenti continuavano ad aumentare, era il segno che il tempo stava passando, anche se Sana desiderava che si fermasse in quel momento.

Heric lasciò la mano di Sana. Salì un brivido lungo la schiena di Sana.

-“ Ti amo”- Furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Heric. Sana non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che lui la baciò.

…

Lui stringe le sue mani

E giura insieme a lei

di non tradire mai la grande promessa

Lei stringe le sue mani e giura insieme a lui

che d’ora in poi sarà per sempre così

Lei gli donerà il suo amore

Lui col cuore la difenderà

[…]

… 

Sana vide quelle scritte e decise che anche loro dovevano avere una scritta indelebile, incancellabile, eterna, come il loro amore.

Prese dallo zaino un pennarello rosso e scrisse: “Sana + Heric per sempre insieme!”.

Heric la guardò stupito dal gesto e lei vedendolo disse:

-“ Che c’è? Non ti fidi della panchina?”- Fece un sorriso a cui lui non poté resistere e non replicò.

I due restarono a guardarsi, come se fosse l’ultima volta che si vedessero.

Anticipazioni: Incominciavano ad arrivare i loro amici, parlarono finché non suonò la campanella. Entrò anche il professore e annunciò che avevano una nuova compagna di classe. Si chiamava Sakura Tsumara. Occhi verdi, capelli biondi, pelle chiara…