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Autore: pict shewolf    27/08/2012    1 recensioni
...Amare e essere amato... Questa è la continuazione del titolo! è una fanfiction su Franziska von Karma ambientata appena dopo la fine di Justice for all... Non so ancora quanto sarà lunga però ho molte idee su come farla andare avanti, spero che la leggerete!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franziska von Karma, Miles Edgeworth, Phoenix Wright, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo sette:

 
Momenti di debolezza


 
3 NOVEMBRE  21:15  Casa di Wright

 
Edgeworth fermò l’auto nel parcheggio di un condominio.

“Andiamo” disse aprendo la portiera.

“Andiamo? No, tu non vieni! È una cosa privata” uscii dalla macchina.

“Privata? Ma non era per un caso?”

“Si, e tu non c’entri! Non ci vorrà molto, e ora dimmi il piano”

Lui sbuffò:

“Quarto. Ti aspetto qui”

“Bene”

Chiusi la portiera ed entrai. Salii fino al quarto piano, feci qualche passo nel corridoio e notai subito la porta con la scritta “Phoenix Wright”. Bussai alla porta e poco dopo sentii qualcuno che armeggiava con la serratura.

“Herr Phoenix Wright” dissi quando la porta si aprì e mi trovai davanti un uomo dai capelli irti.

“Franziska, entra” si fece da parte per lasciarmi passare.

L’appartamento era semplice ma abbastanza gradevole. Al centro del soggiorno c’era un divano bianco, con davanti un televisore. Sulla destra un grande paravento divideva il soggiorno dalla cucina e più avanti un corridoio conduceva probabilmente alle camere da letto.

“Non c’è frau Maya Fey? Pensavo che vivesse con te…” chiesi notando che in casa non c’era nessuno.

“In questo momento lei e Pearl sono via… Però si, vivono con me” spiegò chiudendosi la porta alle spalle “Vuoi qualcosa da bere?”

“No, grazie. Vieni subito al punto Wright” non volevo che ci girasse intorno, ero venuta per un motivo preciso.

“Ok, siediti pure” mi indicò il divano. Anche lui si sedette, ma lontano da me.

“Franziska… Ehm, come dire… Quando ho iniziato a… ehm… a sentire questo sentimento…”

Era veramente nervoso e imbarazzato, lo capivo da come il suo viso fosse diventato rosso.

“Forse dall’inizio del nostro secondo incontro, cioè, nel caso di Max Galactica”

Fece una pausa, probabilmente stava morendo dall’imbarazzo. Per cercare di metterlo a suo agio decisi di avvicinarmi.

A quanto pare funzionò perché riprese a parlare con più sicurezza.

“Quando sei partita… io mi sono posto un obbiettivo: dimenticarti. Ma, come hai visto, ho fallito miseramente.
Forse ho sbagliato, non avrei dovuto baciarti. Sapevo che non avresti voluto, ma non sono riuscito a controllarmi.
Io ti amo, mi dispiace” concluse.

Mi avvicinai fino a essergli in parte e lo guardai negli occhi. Non capivo cosa voleva dire l’ultima frase.

“Ti… dispiace?”

Lui guardò in basso, poi di nuovo me:

“Si, cioè… Tu sei Franziska von Karma e io sono… io. Uno sciocco qualunque” distolse lo sguardo e si guardò i piedi nervosamente.

“Phoenix Wright! Guardami negli occhi…”

Feci una pausa per pensare a cosa dire.

In quel momento mi era venuta voglia di sentire di nuovo quella dolcezza, quella che non avevo mai trovato negli altri baci. Avevo avuto solo delle sciocche storie, durate poco e puramente carnali.

Non provavo nulla per Wright, ma adesso avevo bisogno della sua dolcezza. Questo è solo un momento di debolezza, non l’avrebbe saputo nessuno.

“…Tu non sei uno sciocco qualunque, sei il campione degli sciocchi”

Appoggiai una mano sulla sua gamba, poi mi sollevai per arrivare alla sua altezza e lo baciai.

Wright restò fermo per un secondo, poi si rese conto di ciò che stava accadendo e mi ricambiò con passione.

Con una mano gli accarezzai il viso e con l’altra i capelli. Non me li aspettavo così morbidi, visti da lontano.

Era impressionante come Wright sapesse unire la dolcezza alla passione, quel bacio sembrava non avere fine! Ci separammo solo quando la mancanza di aria si fece sentire.

Sorrisi, lui sembrava volere di più… ma io? Non volevo illuderlo, sarei stata capace di fermarmi?

Mi guardò con occhi penetranti:

“Franziska, io…” gli misi un dito sulle labbra.

“Shhh. Non dire niente Wright, parleremo dopo”

Spostai la mano alla sua nuca e lo attirai a me per un nuovo bacio. Questa volta anche la sua lingua era più audace, sfiorava ripetutamente la mia, come per stuzzicarmi.

Decisi di giocare al suo gioco, almeno per il momento.

Con una mano inguantata toccai delicatamente il suo collo, poi scesi verso i bottoni della camicia e iniziai a slacciarli. Sorrise nel bacio e prese questa mia iniziativa come un lasciapassare.

Portò una mano al mio fianco e l’altra sulla mia spalla, poi mi spinse con il petto, cosi da farmi sdraiare sul divano e si posizionò sopra di me, continuando a baciarmi.

Forse stava andando troppo in là… Beh, avrei aspettato ancora un po’, poi l’avrei fermato.

Spostò le sue labbra e iniziò a baciarmi la mandibola, per poi scendere verso il collo. Una mano risalì lungo il fianco per toccare il seno.

In quel momento sentii qualcosa di duro premere contro l’interno coscia.

Lo stavo per fermare, ma un forte bussare alla porta lo fece al posto mio.

L’avvocato mi guardò, alzai le spalle e gli feci segno di andare ad aprire, continuavano a bussare con insistenza.

Mi misi seduta e sentii Wright imprecare sottovoce mentre si dirigeva verso la porta.


 
POV Miles Edgeworth

 
Era passata più di mezz’ora da quando Franziska era andata da Wright… Davvero ci voleva cosi tanto per discutere un caso?

Decisi di uscire dalla macchina e andare a vedere se andava tutto bene.

Non era da lei metterci cosi tanto tempo, aveva detto che non sarebbe stata una cosa lunga… No! Non sono preoccupato! È solo che ho i miei dubbi su questo “caso”.

Non ho dimenticato ciò che avevo visto una settimana prima, non avevano l’aria di due che avevano appena finito di parlare… Ma no!! Che razza di pensieri sono?!? Franziska non poteva avere qualche tresca amorosa con quello pseudo-avvocato… E non sono geloso! Non stò cercando di auto-convincermi, sono solo i fatti.

Arrivai di fronte alla porta di Wright e restai in ascolto. Non si sentiva nessun rumore all’interno.

Strano.

Decisi di bussare, ma non rispose nessuno. Lo feci un’altra volta e non ottenni nessuna risposta. Bussai di nuovo, ma molto più forte e con insistenza. Stavo perdendo la pazienza.

Sentii uno spostamento e dopo un po’ Wright aprì la porta:

“Edgeworth?!”

“Si. Dov’è Franziska?”

Cercai di sorridere, ma mi uscì solo una specie di smorfia. C’era qualcosa che non mi convinceva. Wright aveva un aspetto strano, notai i bottoni della sua camicia slacciati, i capelli un po’ in disordine e lo sguardo seccato.

Si scostò per lasciarmi entrare.

Franziska era in piedi davanti al divano. Stava cercando di sistemarsi i capelli scompigliati e aveva la maglietta stropicciata. Appena mi vide mi sorrise.

La guardai scioccato: cosa era successo? Non potevano aver fatto niente… Vero?

Al pensiero di loro due che si scambiavano effusioni, il mondo mi crollò addosso. No. Non la mia Frannie.

Mi girai e guardai Wright con odio, finché non arrivò la voce di Franziska:

“Possiamo andare Edgeworth. Non ho più niente da fare qui, vai pure avanti mentre prendo il cappotto”

Uscii dall’appartamento, ma rimasi nelle vicinanze per sentire ciò che Franziska disse subito dopo:

“Dimentica quello che è successo, herr Phoenix Wright. È meglio cosi”

Ci fu una lunga pausa, poi Wright le rispose:

“Come vuoi. Ma sappi che mi ci vorrà del tempo per cambiare le cose…”

“Il mio cuore è già impegnato. È grazie a te se questa sera me ne sono resa conto. Ci si vede in tribunale, Wright”

Franziska lasciò l’appartamento e insieme ci dirigemmo verso l’auto.

Mi sorrise appena misi in moto.

Continuava a mordersi il labbro inferiore, come se si sentisse in colpa. Volevo chiederle delle spiegazioni, ma decisi di aspettare.
Le avrei parlato più tardi, magari davanti a una tazza di thè verde, il suo preferito.



Fine POV Miles Edgeworth


Spazio Autore:


In questo capitolo ho voluto provare a descrivere dal punto di vista di Edgeworth… spero non sia un disastro perché ho intenzione di farlo anche in altri capitoli!
Povero Phoenix… “usato” da Franziska… però ha fatto anche lui la sua parte e finalmente lei ha chiari i suoi sentimenti… ma riuscirà a dichiararsi??
Lo vedrete nei prossimi capitoli!! A presto!

  
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