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Autore: Onnie    27/08/2012    1 recensioni
Ambientata dopo la sconfitta di Tobi. La dura battaglia ha procurato gravi perdite al villaggio e la scomparsa di Naruto non migliora l'animo dei suoi abitanti. Il suo ritorno è segnato da grandi cambiamenti anche nell'animo stesso del ragazzo. Alcuni eventi lo perseguiteranno e per seguire i suoi sentimenti di "amore" abbandonerà tutto per...
Mi fermo o spoilero tutto u_ù Buona lettura e recensite. (non siate troppo crudeli è la mia prima Fan Fiction, ma le critiche sono sempre ben accette^^ se non troppo aggressive)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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QUESTO CAPITOLO è PERSEGUITATO DALLA SFORTUNAAAAAA. T___T l'ho dovuto riscrivere ben 3 volte perchè ho avuto problemi con entrambi pc e il mio lavoro è andato perso. Alla fine sono stata costretta a scriverlo a mano e usare un terzo Pc per ricopiarlo e postarlo T____T perchè tutte a me questa settimana!!!!! Cercate di capirmi è scritto un po di fretta T_T scusate ancora per l'ennesimo pessimo capitolo.











In casa Hyuga le discussioni erano decisamente molto accese. Nonostante Hinata fosse ormai al quarto mese non volle sapere anticipatamente il sesso dei pargoli che portava in grembo e la decisione, molto discussa, aveva diviso a metà la famiglia Hyuga: da un lato vi erano le ragazze della famiglia, Hinata, Hanabi, la madre di Hinata e Tenten e dall'altra vi erano gli "uomini" di famiglia, Neji e Naruto compresi. La principale fonte di litigi era il sesso dei due pargoli, ma anche sulla questione "nomi" non ci andavano meno pesanti, in altre parole i gemelli causavano guai prima ancora di nascere.
-Sono femmine!- affermò ancora e ancora con decisione Hanabi battendo un pugno sul tavolo che divideva lei e Naruto -Quindi essendo femmine non avete alcun diritto di metterci il naso voi. I nomi li scegliamo noi.-
-Secondo me sono maschi....- proferì Neji un po' spazientito dalla discussione che ormai andava avanti da qualche ora.
-Io dico che sono un maschio e una femmina. Oh, due gemelli, ma ci pensi Neji- ricominciò piuttosto entusiasta Tenten che, più che aiutare Naruto e Hinata a scegliere i nomi, sembrava progettare un piano per rubarne uno alla nascita e allevarlo come figlio suo. -Neji voglio un figlio!- esclamò dunque sicura.
La reazione del compagno fu alquanto...evidente...rischiò di soffocarsi con un pezzo di mela che aveva appena addentato. Il padre di Hinata e Naruto intervennero repentini per "salvarlo" di vederlo morire per soffocamento e, alla fine, senza più fiato in corpo, Neji riuscì a mormorare qualcosa -Tu vuoi cosa?- sperava evidentemente aver capito male mentre ansimava nel tentativo di riempire nuovamente i polmoni.
-Non far finta di non aver capito...muoviti forza, voglio un bambino, ora!-Un area infuocata infiammò la giovane e tutti fecero un passo indietro cercando dunque di allontanarsi da lei. La situazione diventò imbarazzante e fra Hanabi che cercava di convincere Naruto sul sesso dei bambini e Tenten che tirava via Neji per i capelli verso la loro camera da letto, Hinata sembrò spazientirsi.
-OK, adesso basta!- proferì irritata la futura mamma e, senza ascoltare i pareri di nessuno, prese il compagno sotto braccio e lo trascinò fino in camera da letto senza nemmeno salutare.
-Amore....sei aggressiva ultimamente....la gravidanza ti sta facendo diventare come Sakura.-
Prese dunque un foglio e lo passò al ragazzo con fare gentile e sorridendo. -Adesso scegliamo i nomi solo noi due, ok?- prese poi una penna e appoggiandosi a lui iniziò a scrivere un paio di nomi su quel foglio e successivamente, passando la penna a Naruto, si allontanò andando a cercare qualcosa da mangiare in cucina. La prima e più gradita ipotesi era quella dei gemelli di sesso diverso, anche perchè Hinata voleva una femmina e Naruto desiderava un bel maschietto. Ma presero in considerazione l'eventualità di avere due maschi. Col passare delle ore Naruto finì con il perdere completamente l'attenzione e la compagna era sempre costretta a riportarlo con i piedi per terra.
-E se fossero due femmine? Come le chiamiamo?- Chiesa Hinata mentre il biondo marito prendeva appunti su un foglio aggiungendo, eventualmente, qualche altro nome che gli passava per la testa, anche senza consultare la compagna. Da quello che la giovane riusciva a vedere ormai dovevano essere una ventina di nomi sparsi e cancellati e forse una decisa senza linee sopra. -Io una bambina vorrei chiamarla Hana...cre...credo sia un magnifico nome.-
-Si, lo credo anche io.- Rispose Naruto un po' distratto aggiungendo anche quello ai nomi della lista. Hinata sembrò un po spazientirsi per il comportamento del compagno e, appena questo se ne rese conto, cercò una scusa per cambiare argomento. -Sono sicuro che avranno entrambi i tuoi bellissimi occhi.- la osservò orgoglioso, ma sereno e molto dolce. -Comunque, se sono femmine, che ne dici di chiamarne una Kushina? Sai...come mia madre...- si perse momentaneamente nei suoi ricordi mentre pensava al suoi futuro e a quei bambini.
-Non mi sembra male ma...-si fermò ad osservare l'espressione persa del compagno. -...mi passi quel foglio?- Non aspettò il suo fare e, alzandosi, glielo strappò dalle mani prima che se ne potesse rendere conto. Osservando i nomi da lui scritti e quelli scartati si rese conto di una cosa alquanto fastidiosa: Naruto non aveva molta fantasia e non riusciva a staccarsi dal passato. L'elenco di nomi sparso per il foglio era un completo resoconto del'amici persi e dei nemici che poi non si erano rivelati tali(non più di tanto).
* Itachi, Nagato, Minato, Jiraiya, Haku, Sarutobi.....*
-Naruto....che ne dici di fare un patto?- chiese Hinata dunque appallottolando il foglio e lanciandoglielo addosso per attirare la sua attenzione -Io scelgo i nomi maschili e tu quelli femminili. Che ne dici?- le sembrava un giusto compromesso.
-Quindi se sono due femmine posso chiamarle Kushina e Konan?- chiese fermandosi a pensarci su. Non riusciva ovviamente a capire il motivo di tale decisione da parte della compagna, ma a lui andava più che bene...in fondo era fiero di poter chiamare sua figlia come colei che lo aveva dato al mondo. -Ci sto!- esclamò con vigore battendo il pugno contro la mano con fare deciso.
-Ma se sono due maschi i nomi li scegliamo io e Hanabi sia chiaro.-
-Certo- si avvicinò dunque a lei dolcemente e, dopo averla baciata, si sedette accanto a lei e si abbassò fino alla pancia per sentire i due piccini ancora nascosti. -Tanto lo so che siete due bambine.....due piccole Hyuga, con gli occhi della vostra belle mamma- chiuse gli occhi e si addormentò in poco, comprensibile tenendo in considerazione che erano le quattro del mattino.




Il tempo passò velocemente e, per quanto Naruto desiderasse sapere il sesso dei suoi pargoli, dovette accettare la realtà di dover attendere fino al momento della nascita. Provò anche a corrompere i medici che effettuavano le mensili visite alla moglie, ma non riuscì a scoprire niente, finché, un giorno un infermiera gli rivelò la verità: in realtà entrambi i gemelli erano girati di schiena e, anche volendo, non potevano scoprire il sesso in alcun modo. Naruto si convinse quindi che quelle pesti si erano girate di schiena volutamente, in modo tale da farlo soffrire ancora di più. A casa la situazione non era migliore. Hinata, oltre a dimostrarsi molto spesso svogliata, pigra e aggressiva, aveva attacchi di pianti improvvisi e a volte anche la nausea. Ovviamente, a colmare il quadretto già molto "roseo", la giovane futura mamma chiedeva a Naruto i cibi più impensabili a qualunque ora del giorno e della notte.
Fortunatamente il biondo non era l'unico a vivere quella tremenda situazione di maltrattamento continuo. Si scoprì infatti che anche Sakura aspettava un secondo bambino, un'altro maschio e, come lei, anche Temari era incinta. Sasuke ovviamente fingeva di non avere la compagna intorno e Shikamaru, come Naruto, preferiva rifugiarsi in qualche posto isolato insieme agl'uomini del villaggio per sfuggire alle "isteriche" mogliettine gravide.
-Naruto sicuro che Hinata non verrà a cercarti qui?- chiese Schikamaru mettendo piede dentro il vecchio appartamento di Naruto. Era un posto troppo ovvio in cui andare a guardare. Poi Hinata era in compagnia di una sua copia che fingeva tranquillamente di dormire...la loro unica speranza era quella che Hinata non tirasse pugni o calci alla copia nel sonno, almeno non tanto forti da falla scomparire nella solita nuvoletta di fumo bianco.
-Stai tranquillo, se anche si dovesse accorgere della mia fuga mi cercherà ovunque, tranne che qui.- rispose ridendo mentre si affrettava a spostare qualche vecchio scatolone pieno di polvere e ricordi rimasto abbandonato in quella casa. Tutte le convinzioni del giovane erano però ovviamente vane e gli altri ragazzi ne erano pienamente a conoscenza. Dalla residenza Hyuga si potevano vedere le luci accese o spente del suo appartamento quindi sembrava scontato che Hinata, se si fosse svegliata nel pieno della notte, avrebbe controllato subito le luci di quell'appartamento sgamandolo all'istante.
Akamaru infilò il muso in uno di questi ancora aperto e subito starnutì per l'eccessivo quantitativo di polvere rinchiusaci. Allo stesso modo anche Kiba finì per starnutire almeno tre o quattro volte infastidito dal luogo impolverato. -Fammi capire: perchè dobbiamo passare la serata in questa topaia polverosa?- chiese grattandosi il naso il ragazzo-cane che, ovviamente, avrebbe preferito rimanere bloccato in mezzo alla neve che in mezzo alla polvere.
-Siamo qui per festeggiare!- rispose Choji prendendo una bottiglia di Sakè e qualche cibaglia dal borsone che si era portato dietro. -Festeggiare i futuri pargoli, ovviamente!-
-E non solo- continuò Shikamaru battendo con vigore una mano sulla spalla di Naruto che si grattava il naso con un'aria di pura soddisfazione in volto. Non credeva più ormai che quel momento sarebbe arrivato, ma in quel momento era più vicino di quanto tutti loro non immaginassero. -Naruto verrà nominato formalmente Sesto Hokage alla fine delle trattative tra la vecchia Tsunade e la nuvola-
-Quindi si parla di qualche mese..congratulazioni Naruto.-
-Grazie, grazie a tutti ragazzi. Ma...sopraciglione dov'è?- chiese dunque il biondo notando la sua assenza nel gruppo.
-Credo sia partito per accompagnare il suo gruppo per le selezioni chunin a Iwa....o forse era nella squadra di scorta dell'Hokage-
-Comunque sia, non voglio affrontare tutto da solo. Il lavoro di Hokage è impegnativo e proponendomi di cavarmela da solo sarebbe troppo...anche per l'arrivo dei mocciosi vorrei passare del tempo con loro....quindi- si guardò intorno come se dovesse decidere in quel momento a chi rivolgersi per richiedere l'aiuto necessario per affrontare quel lavoro. -avevo pensato di chiedere a Neji...- gli altri tirarono un sospiro di sollievo a sentir pronunciare il nome dello Hyuga , sopratutto il Nara che credeva finalmente di essersi tolto il peso di aiutare Naruto -Ehehe credevi di averla scampata eh. SCHERZAVO! Shikamaru mi aiuterai tu!- la loro collaborazione per organizzare missioni e selezioni chunin si dimostrò un alleanza vincente e consentì, con un complice impegno, di poter passare più tempo con le rispettive famiglie, quindi gli sembrava la decisione migliore, almeno in quel momento. Dopo quella "magnifica" notizia la serata proseguì tranquilla fino all'arrivo delle imbronciate mogli che, sfondata la porta dell'appartamento, raccattarono i vari mariti portandoli via con la forza, esclusa Hinata la quale si abbandonò nelle mani del compagno che la portò a casa sorridendo.



Il fatidico giorno arrivò. Finalmente era giunto il momento di conoscere i pargoli che, chissà per quale motivo, sembravano preferire l'ormai enorme pancia della madre al freddo mondo esterno. Il termine di gravidanza era ormai passato, ma Hinata non aveva ancora avuto alcun segno di travaglio e Tsunade non era ancora tornata da uno dei tanti viaggi di "piacere" che si stava concedendo. Ovviamente anche Naruto aveva i suoi problemi; come nuovo Hokage aveva difficoltà ad allontanarsi dal suo ufficio e ciò non faceva altro che aumentare la sua preoccupazione nei confronti della moglie.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaa!- gridò Naruto mettendosi le mani nei capelli pronto a strapparseli uno ad uno per via dello stress. Si guardò intorno alla ricerca di uno sfogo migliore ma senza successo. Shikamaru era partito in missione il giorno prima e, senza di lui ad aiutarlo nell'organizzazione delle scartoffie rimaneva spesso bloccato cercando di fare il più possibile da solo. L'Uzumaki era un abile oratore, sapeva mantenere i contatti con gli alleati e riusciva a riappacificare i piccoli conflitti evitando la violenza, ma sicuramente non era la persona migliore per studiare le scartoffie di un Hokage. -AIUTAMEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!- gridò così forte da far gridare l'intero palazzo Hokage....ma nessuno sembrò sentirlo.
In ospedale la situazione era decisamente più tranquilla. Il gruppo di sante future mamme, capitanate da Hinata  pronta al parto, erano rinchiuse tutte nella stessa stanza a parlare del più e del meno. Ovviamente Hinata era a conoscenza dei pericoli relativi alla nascita di una femmina...avrebbe dovuto accettare l'eventuale decisione di sentir chiamare sua via con il nome di qualcuno ormai deceduto. Non che le dispiacesse più di tanto, perchè poi alla fine erano tutti nomi bellissimi, ma aveva paura potesse diventare un fastidio per una eventuale adolescente scalmanata. Effettivamente stava correndo un po troppo con i tempi, ma l'attensa era lunga e non aveva molto da fare.
-Quindi? Avete scelto i nomi?- chiese Sakura accarezzandosi la pancia con fare dolce. -Ieri abbiamo litigato di nuovo per il nome del bambino....ma visto che il primo l'ho scelto io mi sembrava giusto che questo lo scegliesse Sasuke...ma vuole chiamarlo Itachi. No, non  voglio che mio figlio si chiami come suo fratello defunto.-
-Oh, quindi Naruto non è l'unico a ragionare così.- rispose ridendo la ragazza sentendo le lamentele dell'amica -Se dovessero nascere due femmine i nomi li sceglierà Naruto e saranno sicuramente Konan e Kushina...una sola femmina invece si chiamerà Kushina.-
-Beh tanto fra poco potrai vederli e decidere i nomi Hinata, con o senza Naruto.- intervenne tranquilla Tsunade appena entrata in stanza. In poco cacciò tutte le sue compagne e mandò qualcuno a chiamare Naruto. La sala operatoria per il cesareo era pronta e non restava altro che preparare Hinata. -Pronta Hinata?- Chiese la donna prima di procedere, ma la ragazza sembrava piuttosto nervosa. -Qualcosa non va?-
-Dov'è Naruto?!-
-Sono qui, ci sono, tranquilla!- Entrò di fretta e si mise accanto alla compagna per tranquillizzarla. -Andrà tutto benissimo, e sarebbe stato così anche senza di me, mi fido di nonna Tsunade-
-Bene....iniziamo.-
Naruto da che era concentrato sul volto insofferente di Hinata si voltò ad osservare l'espressione di Tsunade che sembrava fin troppo presa dal suo lavoro. Provò a sbirciare e, quando lo fece, ricevette un calcio in faccia da Tsunade talmente forte da farlo svenire. Si sentiva "disturbata" da lui che controllava ogni sua mossa. Alla fine di tutto i gemelli erano nati e Naruto continuava a dormire dopo la violenta botta.
Ogni tanto percepiva qualche voce, ma senza distinguerle. Pensava e ripensava a cosa aveva fatto di male questa volta, voleva solo vedere i suoi bambini, non stava mica parlando o mettendo le mani dove non doveva. Al suo risveglio era nella stessa stanza di Hinata, nel lettino accanto a lei e sembrava lui quello appena uscito da un esperienza simile ad un parto. Era stordito e dolorante, poteva andargli peggio, Tsunade avrebbe potuto rompergli qualcosa ma sembrava essersi "trattenuta".
-Oh, Hinata! Come stai? I bambini?-
-I bambini li ha un infermiera, ce li porterà fra poco. Io sto bene- rispose sorridendo stringendo fra le mani un foglio con i nomi fra i quali doveva scegliere.
-Allora cosa sono?-chiese curioso
-Due maschietti- rispose Sakura entrando il stanza con un mazzo di fiori
-Daiki e Shin- Rispose Hinata.
 Naruto non proferì altro per quanto riguardava i Nomi. Avevano fatto una promessa e lui l'avrebbe mantenuta. Quando portarono i bambini passò tutto il tempo con uno dei due bambini fra le braccia, osservando prima lui e poi quello fra le braccia della madre. -Te lo avevo detto....hanno i tuoi bellissimi occhi.- sorrise dolce andando a baciare la moglie. Non vi erano parole per descrivere la sua felicità.
  
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