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Autore: Eugenie    28/08/2012    2 recensioni
C'è una Bellatrix vecchia, una Bellatrix che non conosce Azkaban.
C'è una Bellatrix che si precipita dal Signore Oscuro, perché è l'unica a poterlo fare.
Un incarico, una responsabilità di proporzioni gigantesche.
Dovrà custodire qualcosa di molto importante, qualcosa che appartiente al suo Signore.
-Dal testo:
'Giunse di fronte all'immenso portone intarsiato. Si fermò.
Raddrizzò le spalle, benché non ne avesse alcun bisogno: camminava sempre a testa alta, fissando le iridi scure sui volti di tutti quelli che incrociava. Squadrandoli, giudicandoli, disprezzandoli, biasimandoli.
Sollevò la mano destra, rapidamente, e afferrò il battente di ottone. Inspirò forte, e batté con forza.
Aspettò.
Aspettò ancora. E ancora.
Genere: Dark, Generale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"C'è un motivo, per cui sei giunta qui."
 




"We all want something fair, my heart."

Nirvana, Tourette's

 

Lord Voldemort era in piedi accanto ad un lungo tavolo di legno massiccio, su cui era poggiata una teca.
Vi posò le mani sopra, sollevò il coperchio e -per la prima volta da quando Bellatrix aveva fatto capolino dalla porta- alzò lo sguardo.
Sorrise distrattamente.

La donna raggiunse in fretta il suo Padrone e abbassò in fretta il capo, per poi ricomporsi dopo qualche istante.

"Mio Signore," esordì con voce ferma, "Sono giunta qui non appena..."
Non finì la frase; la sua attenzione era stata catturata dall'oggetto che Voldemort aveva appena svelato.
Era avvolto in un panno nero, ma la forma lasciava pochi dubbi sulla sua natura. I grandi occhi scuri di Bellatrix si accesero di vivido interesse.
Voldemort non mancò di notarlo.

"C'è un motivo, per cui sei giunta qui."
Scostò un lembo di tessuto, e lo sguardo di lei scintillò quasi quanto il manico d'oro che faceva ora capolino dal panno.
La coppa di Tassorosso.
"Sì," rispose Bellatrix laconica.

Adesso era nelle mani del Signore Oscuro, che la guardava con amorevole reverenza.
Tuttavia, per quanto ne apprezzasse l'unicità, non era a causa del tesoro di Tosca Tassorosso che sul volto di Lord Voldemort era comparsa un'espressione a dir poco insolita.
Un sorriso fugace, e poi la solita durezza tornò a insinuarsi tra le rughe del suo viso.

"Quello che ti sto affidando, è un oggetto di inestimabile valore. Sì, ovviamente questo lo sai. Ma dentro a questa meraviglia, Bellatrix, al suo interno... c'è la mia anima. Vi ho

racchiuso un frammento del mio essere, e ora lo affido a te."

Bellatrix non poté fare a meno di sgranare gli occhi. Aveva sentito parlare di pratiche di quel tipo, ma sapeva che erano estremamente rischiose.
Sapeva anche che Voldemort si era spinto più in là di chiunque altro in una costante ricerca dell'immortalità, ma mai aveva pensato che si sarebbe addentrato così a fondo nei

meandri della Magia... nessun altro di sua conoscenza si era mai azzardato ad intraprendere un percorso così distruttivo e logorante per l'anima.
Era intimorita, ma cercò di scacciare via quella sensazione. Non poteva permettersi di apparire poco sicura di sé.
D'altra parte, quella punta di incertezza non riuscì a frenare l'entusiasmo che la pervase.
Certamente ammirava con tutta sé stessa l'ardire e la grandezza del suo Padrone, che aveva osato più di chiunque altro per perseguire i suoi scopi altissimi.
Soprattutto, però, si sentì pervadere il cuore, i polmoni, lo stomaco e ogni parte del corpo da un orgoglio viscerale e impagabile.
Aveva scelto lei, e lei soltanto come custode della sua anima.
Non poteva chiedere di più; lacrime di profonda gioia minacciavano di offuscarle gli occhi. Le ricacciò indietro senza indugio.

"Mio Signore, grazie. Non vi deluderò, lo sapete."
Veloce, concisa. Odiava chi si rivolgeva a Voldemort con toni supplichevoli e adulanti, odiava chi perdeva tempo prostrandosi ai suoi piedi.
Ecco cos'era per lei, l'adulazione: una perdita di tempo.

"Non ho alcun dubbio."

Nel frattempo, la coppa di Tassorosso era tornata nel suo scrigno.
Bellatrix si scoprì a stringerlo convulsamente prima di nasconderlo sotto il mantello.

Si guardarono per qualche istante, lo sguardo compiaciuto di Voldemort fisso in quello determinato di Bellatrix.
Un cenno del capo, e lei seppe che era giunto il momento di andare.

 

 

  
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