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Autore: GiordinHoran    31/08/2012    6 recensioni
Quando si scrive non si puo' fingere, i sentimenti non sono intercambiabili, viene fuori chi siamo. La parte più vulnerabile di noi, che non parla.
Perchè se la bocca è collegata al cervello, le mani sono collegate al cuore.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso. 
-Marcel Proust


-Quindi vieni spesso, qui?
Mi chiese con tono marcato come se stesse trattenendo qualcosa o dovesse tossire, ma non lo fece. Scandiva bene lettera per lettera e ad ogni sillaba che pronunciava i nostri occhi non si staccarono neanche per un momento. Credo di essere caduta per un po' in uno stato di trance, mordendomi nervosamente il labbro inferiore pensando alla risposta da dargli.
-No. Adesso non ricordo bene perchè dissi quella semplice e stupida parola, sarà la timidezza o il non aver una vera e propria spiegazione a quella risposta  il fatto che non ero solita entrare in una biblioteca.
Non che fossi una di quelle ragazze oche con il cervello pari alla loro taglia di jeans aderenti ovvero, zero solamente non trovavo un libro che mi potesse raccontare e di conseguenza minimamente interessare.
Mi sedetti in fondo alla stanza ampia e silenziosa, c'erano dei tavoli a disposizione e un computer che potevo usare a tariffa oraria. Nell'echeggiare del grande salone sentivo solo il ticchettare delle mie mani su quella tastiera usata e sciupata. Le tende erano rosse e pesanti tanto da dover lasciare la luce accesa anche durante il giorno. Ok, forse sto esagerando e sto paragonando questo posto ad una stanza pari a quella di Hogwarts, ma credetemi. Era così.
Ogni tanto si avvicinava timidamente a me, scostava una sedia e mi chiedeva se stesse andando tutto bene, ovviamente rispondevo si anche perchè la sua presenza mi intimoriva e nel profondo, infastidiva. La verità è che il suo profumo mi stordiva completamente facendomi completamente tralasciare lo studio.
-Senti Niall.. e  proprio mentre stavo per iniziare un discorso finalmente sensato, boom! I libri mi caddero tutti a terra procurando un tonfo tanto da far sussultare tutti nella stanza.
Sarà una coincidenza o magari un po' di fortuna che entrambi ci gettammo piu' rapidamente possibile a raccoglierli e nel rialzarci le nostre mani si incontrarono, fu un gesto involontario ma lui afferò saldamente la mia e mi diede un bacio sulla guancia sussurrandomi di stare attenta.
Ecco, in quel momento il mio stomaco aveva preso a gorgogliare, potevo sentire ancora le sue labbra sulla mia pella, la sua voce lievemente roca nelle mie orecchie.
Scostai i capelli delicatamente con una mano, e sorrisi senza dire nulla.
Erano passate due ore ormai e la mia ricerca era terminata da un bel pezzo, l'unico motivo che mi teneva incollata alla sedia era lui.
Stavo per voltarmi e oltrepassare la soglia della porta quando una voce mi fece immobilizzare sul posto come medusa pietrifica con i suoi occhi chiunque le capiti sotto mano.
-Ci rivedremo!..Non è vero? 
-Certo, ci rivedremo..-
l'agitazione era alle stelle.
-Hey Ronnie! - mi richiamò.
-..si?
-Ciao, eh!
-..ciao Niall, ciao..







*rullo di taaaamburiiiii* Ecco a voi il terzo capitolo della mia storia, e se la state ancora seguendo GRAZIE.
Nei prossimi capitoli ci sarà qualche cambiamento, e i personaggi aumenteranno.
xoxo

Giordin;
  
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