Sono i fruscii delle ali contro la tua pelle di cristallo,
Il telaio d'ottone graffia appena.
Piume boeme rimangono incastrate tra i tuoi capelli,
Sulla giacca di tweed nella quale mi hai avvolta.
Fiori, fiori secchi. Lo stropiccío e lo sfrigolìo mentre stringi le dita.
Omaggio greve, porto con le gocce di pioggia raccolte sulle ciglia.
Le sopracciglia increspate, scure e dritte.
Sarai sempre più chiaro della maglietta.
Abbiamo vissuto in quale sogno?
Quello di chi si addormenta piangendo o pregando?
La mattina, sotto il cielo viola, è cambiato qualcosa.
O forse no.