Capitolo 2: Quel tipo dice di essere il diavolo
 
Stavo correndo a più non posso… era incredibile, mai fatta una cosa del genere!
Il gruppo di Lorenzo ormai erano puntini neri sfocati e io ero arrivato alla soglia di casa.
Oltrepassai il cancello, salii su e mi chiusi in camera.
Chiusi le persiane in modo che nella stanza ci fosse buio e mi misi a sedere sul letto.
“ Cosa sei di preciso?” chiesi dentro di me.
Nessuna risposta.
“Forse me lo sono solo immaginato… forse questo è tutto un sogno e…” a quel punto
la mia voce fu fermata.
“ Ma che cavolo dici? È tutto vero! Io sono il diavolo… ma mi puoi chiamare Snow.” disse la voce “E ora mi mostrerò a te!”
A quel punto accadde una cosa stranissima. Mi sentii perdere i sensi e mi ritrovai sdraiato sul letto.
Riaprii gli occhi in quel che sembrava una stanza nera priva di qualsiasi tipo di arredamento.
“Dove sono?” mi chiesi “Sei nella tua testa, idiota!” rispose la voce.
Alzai lo sguardo e lo vidi, aveva le sembianze di un comune ragazzo del liceo: era alto 180 centimetri, era vestito con camicia bianca, cravatta nera e pantaloni bianchi, aveva gli occhi di ghiaccio e i capelli  corvini.
“ T-tu s-s-sei i-il..” non riuscivo nemmeno a parlare.
“ Il Grinch!” mi urlò ridendo.
“AHAHAHAHHA!” mi misi a ridere anch’io… non so il motivo, forse perché guardavo il viso allegro e tranquillo di Snow senza vedere odio o rabbia….
“ John io sono qui per adempiere alla mia missione…. Siedi, ho molto da raccontarti” e con un gesto distratto della mano fece apparire due sedie ed un tavolo dal nulla.
Appena mi misi a sedere, la stanza si illuminò. Non era la stanza cupa che mi aspettavo: c’erano due grandi librerie piene di quelli che a me sembravano dei manga, sulla destra una televisione con collegate due consolle  e poggiati sopra un letto c’erano due chitarre ed un basso“ Tu suoni?”  gli chiesi  “ Ragazzo…. Chi credi che abbia inventato il  rock?” mi rispose con tranquillità.

“ Ora passiamo a noi… tutto quel che sai sulla religione… è sbagliato” continuò.
“ Ma partiamo dal principio….” La mia attenzione era alle stelle.
“ All’inizio dei tempi, esisteva un unico enorme pianeta, in cui vi vivevano due esseri: uno era quel che chiamate Dio, e l’altro si chiamava Geddon”
“ I due avevano pari poteri e pari forza, ma idee diverse…” ci pensò su e poi riprese “ Dio voleva dividere quell’enorme pianeta in tanti altri e creare altre forme di vita, ma Geddon non desiderava dividere il suo pianeta per crearne altri, cosi andò contro Dio.”
Non sapevo se le sue parole erano balle o pura verità, però pendevo dalle sue labbra.
“ Dio sigillò Geddon in un’ampolla e divise il pianeta dando vita all’universo”
“ Per ogni pianeta abitato, Dio creò un paradiso, e ogni paradiso aveva un Vicario che veniva scelto in base al suo spirito: se l’esaminante non  possedeva uno dei 7 peccati capitali aveva il diritto di diventare Vicario e se invece li provava tutti e 7, viene scelto come diavolo, cioè io”
“ Tuttavia, dovevo essere io a diventare Vicario… sono stato ingannato e disonorato dall’attuale Vicario.. per questo Dio mi affidò il ruolo di diavolo, mentre questo aspettava a Samuel, ovvero il Vicario che mi ha ingannato.” Continuò sempre più preso.
“ E qui entri in gioco tu… siccome non posso stare sulla Terra senza entrare nel corpo di qualcuno, ti chiedo di ospitarmi… in cambio io ti aiuterò in qualunque  evento ti capiti di affrontare” mi propose.
Pensai che questa fosse un ottima occasione per movimentare la mia vita e accettai subito… non capendo il grosso sbaglio che stavo facendo.