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Autore: nemesi    07/06/2004    1 recensioni
storia molto autobiografica...forse l'ho solo portata un pò oltre quello che mi è successo realmente...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Forse il mondo in cui sto vivendo sta per giungere al termine.

Forse scenderanno veramente i sei cavalieri dell’apocalisse a distruggere

 il mondo con i loro cavalli alati.

Sono qui,in bilico tra la massima consapevolezza di esistere e

Il varco verso la totale follia.

Sono qui,in una notte dove le stelle non fanno poesia ma,

semplicemente,stanno mute,nel cielo.

Una notte dove la luna non splende sopra le nostre teste

Perché è oscurata dall’aura degli alberi di ciliegio in piena fioritura o

Dalla lucentezza dello sguardo di un bambino appena nato.

O forse,molto più semplicemente,non noto il suo splendore perché accanto

a me c’è lui.

Sono immobile,eppure dentro di me sento muoversi un universo a parte.

Il battito del mio cuore è ipnotizzante,lo sento ancora,eppure credevo

di  non averlo più.

Batte lento,adesso a ripreso il suo ritmo naturale dopo la parentesi

Con noi due protagonisti.

Adesso questo flusso caldo fa germogliare dentro di me una nuova

emozione,remota...lontana.

Il tipico tepore fatto di pace e protezione che si può avere solo nel

grembo materno,non ne sono sicura,non posso ricordarlo se sia veramente

così,posso solo immaginarlo. Una tranquillità lontana come la visione del

mondo non contaminato dall’uomo.

In questa sera ci sei soprattutto tu.

Sento il tuo respiro,sei accanto a me,non ho bisogno di girarmi per accertarmene.

Sento il tuo respiro.    Chiudo gli occhi.

Vedo. Immagino. Sfioro con lo sguardo il tuo petto che scandisce il tempo.

Quell’alzarsi durante l’espirazione,con un momento di esitazione,quando

trattieni il fiato. E poi schiudi le labbra per gettare via da te i residui dell’aria.

Non voglio vederti,no!

Ho paura.

Paura di girarmi e rendermi conto che sul tuo viso non c’è più quell’espressione

d’indifferenza che ti caratterizza.

Ho paura di guardare il mio salvatore trasformarsi in un carnefice.

Guardo tutto tranne che te.

Guado. Incamero. Cerco di dare un senso logico a quello che in realtà non ha

bisogno di spiegazioni.

E’ semplicemente la natura a portarmi qua.

Già,è stato il destino a volere che io fissi il tetto bianco di casa tua chiedendomi

se avremmo un futuro,non per forza insieme,o moriremo in questa notte dopo aver

infranto i nostri tabù.

Chissà perché mi creo tutti questi problemi. Abbiamo solo fatto sesso quando non

avevamo niente da fare. Potevamo giocare alla playstation e invece ci siamo sfiorati.

                                 Tutto qui.

E allora perché non riesco a crederci?

Non voglio convincermi che sia così,so che non lo è,ma dovrei sforzarmi

per il nostro bene. Per non starci male quando mi sbatterai in faccia la realtà.

Ma non è tutto così semplice.

Siamo andati oltre il limite concessoci,,abbiamo colto un frutto troppo acerbo,

abbandonati in qualcosa più grande di noi,che non possiamo gestire.

 

 E non so più che fare.

 

           Vorrei parlarti,ma quando apro la bocca non esce nessuna parola,piuttosto

            Pezzi della mia anima si consolidano con l’aria circostante e ti avvolgono.

            Chissà se la senti...chissà se sai cosa vorrei chiederti in questo momento.

 

Ti cerco con le dita. Avrò mangiato qualcosa di allucinogeno perché sento il

Mio corpo espandersi. Mi sento parte dello spazio,occupandolo tutto.

Ti trovo e tu sei lì,ad aspettarmi.

Cosa fai adesso??

Mi stringi??

E perché non riesci a controllare le lacrime??ok,piangi.

Sono in paradiso?non lo so.

Non chiedetemi niente,non so da quanto tempo ho iniziato a fare questo

Viaggio astrale dove tutto è evanescente.

Dove tutto è così dannatamente sbagliato da non avere difetti.

E ti stringo,non è un abbraccio,ma una morsa.

Non sei inorganico,ma voglio esserne certa.

Vorrei essere piena di certezze e sento...sento una ventata di sentimenti,

m’investono come un turbine trasmettendomi troppi concetti,troppe paura che svaniscono,

troppi sentimenti che avevo sepolto...e non sono tranquilla.

Sento la nostra fragilità.

La nostra emotività è leggera come un ala di un coleottero che cade leggera,inesorabilmente,

in un burrone dove non s’intuisce il fondo. Dove non sai cosa aspettarti nel momento in

cui atterri. 

Ma siamo insieme.

Non sono,ne sarò,l’unica ad aver paura.

Lo capisco quando ti guardo negli occhi e mi sorridi,come per tranquillizzarmi.

Almeno non sono l’unica ad essere strana oggi.

Piangi con il sorriso in bocca,strano,queste emozioni non sono da te.

Ma lo accetto,in fondo stiamo solo lottando contro noi stessi per uno

Spiraglio di tranquillità,troppo spaventati all’idea di tornare a soffrire per fare il primo passo.

Poi ti svegli da quel momento di stasi

-credo di amarti...

-quello che dici non ha senso

-se ci pensi nulla ha un senso...

-si invece...

-e cosa?

-umm...in base a quello che sto studiando l’arte concettuale ha un senso...

-non regge,prova con un'altra cosa.

-la vita ha un senso

-io parlo seriamente,cerca di essere più realista nelle cose che dici.

-non lo so..

-dimmi,cos’ha veramente senso,ADESSO, nella nostra vita?

-...il nostro amore??   Titubante

-ecco,ci voleva tanto?come sei cocciuta...

quiete.

Bene,almeno siamo arrivati ad una conclusione sensata.

-eppure...

-non dire niente...

    silenzio

-Ai lo senti pure tu?

-già,ha smesso di piovere... e mi chiedo se sia un segno divino.

Gattoniamo  verso la finestra e...vediamo con i nostri occhi un miraggio.

Un mantello di neve ricopre la nostra città,nascondendo persino l’orizzonte.

Le case,la auto,i parchi, tutto candido e sterilizzato da quel soffice cotone gelato.

Alcune luci colorano il paesaggio,allora non sono tutti morti come temevo,non siamo gli

Unici sopravvissuti a qualche calamità naturale.

Sono sicura che la neve abbia riscaldato l’atmosfera più del sole primaverile.

E sorrido,pensando che domani tornerò a scuola accompagnata dalle urla dei bambini

Che giocano a fare pupazzi di neve.

E forse anche i nostri coetanei,con l’innocenza perduta,si rincorreranno con un sorriso

Nelle labbra,pensando a quante volte,da piccoli,desideravano tuffarsi in un mare bianco.

Sono assorta,non mi rendo conto che ti sei allontanato da me se non quando sento dei rumori

Provenire dalla tua stanza.

I rumori sono tornati ad essere solo rumori nella mia testa.

Scendi e mi porgi dei vestiti,mi vesto notando la tua impazienza.

Stiamo per uscire allo scoperto anche se fuori non c’è nessuno,sono nervosa.

Nessuno può vederci,ma siamo un di fianco all’altro,insieme finalmente.

Poi mi prendi per mano e in un attimo la mia testa si libera da tutte le

Preoccupazioni che avevo fino a pochi minuti fa.

Respiro a lungo,i miei polmoni si riempiono di nuova vita.

 

   BONK!!!una palla di neve colpisce il mio viso,in pieno. ( -__-; )

Sento già la rabbia crescermi dentro e devastare i pensieri d’amore che avevo per te

Quando d’avanti i miei occhi vedo il tuo sorriso sereno,e mi rilasso.

Non potrei mai paragonarti a nessuna cosa in questo mondo,sarebbe solo sminuirti.

Vorrei sforzarmi ma arrivo sempre alla conclusione che non ci sono parole per te,

sei tu e basta. Un universo a parte dove costruire una nuova felicità.

E sento bruciarmi la belle,le mie cicatrici non esistono più,ci sono ma non sanguinano.

E anche se in realtà hanno smesso di sanguinare da un bel po’ io non le sento più.

Saranno le ultime testimonianze di un periodo che preferirei dimenticare e che mio malgrado

Non dimenticherò mai. Sono sicura che quando le forze mi abbandoneranno e vorrei tornare

Sui miei passi ci sarai tu ad impedirmelo.

 

-da quando ci sei tu tutto mi sembra possibile.

-e dire che ci conosciamo solo da due giorni...

-si,ma è come se fosse una vita intera...

-dio mio sono così pesante?? Rido.

-idiota!

Ti avvicini a me e mi abbracci.

La felicità non è mai stata così a portata di meno,per entrambi.

Ti guardo negli occhi e vedo molte più cose di quello che la gente comune vede.

Ti guardo e mi rendo conto che l’unica cosa che vorrei e continuare a guardare il tuo viso..

Quando ti sveglierai,quando giocherai una partita,quando faremo l’amore...

Sorridi alle mie paure rendendomi più forte cosicché possa esserti d’aiuto quando deciderai

Di aprirti al mondo come hai fatto con me.

Fine.

 

 

Emm...che dire,non è da me il lieto fine.in realtà quando l’ho iniziata avevo in mente una cosa del tutto diversa,ma poi è venuta fuori così...non ho voce in capitolo neanche quando scrivo una storia...hanno deciso tutto loro.

Comunque sia non mi ha soddisfatto molto,nella vita le cose non sono mai così semplici e neanche così romantiche,per questo sto iniziando a scrivere un secondo finale.......

Grazie a tutti quelli che hanno letto la mia storia,spero che vi venga voglia di mandarmi qualche commentuccio ( ^__^ io ci spero!!)la mia mail è:tunonesisti@yahoo.it

Razorblade kiss                           nemesi

 

 

 

  
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