Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Tsukino Chan    18/03/2007    5 recensioni
1156 Nell'Inghilterra medievale, in una piccola cittadina al confine col galles, due anime magiche si incontrano. Non è la prima volta che si trovano faccia a faccia, ne sono sconosciute agli abitanti di Knighton. Ma forse per la prima volta, riusciranno a conoscersi sul serio. Tutto questo a causa di un apprendista sfortunato, di un ramo sulla traiettoria di un'incantesimo e di un povero animale sulla traiettoria della caduta libera di questo ramo. Riusciranno a capirsi, a mettere da parte l'orgoglio? O passeranno tutto il tempo ad insultarsi e ferirsi a vicenda?
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1156 Gran Bretagna

1156 Gran Bretagna

Knighton, una cittadina a sudovest di Birmingham, ai confini con il Galles.

Il giorno aveva lasciato il suo posto all’imbrunire quando la sagoma color carminio si materializzò di fronte le mura di Knighton.

Sul candido volto era sparita ogni traccia d’ira funesta, soppiantata da una decisione più inflessibile di un monte. La fierezza di quegli occhi castani avrebbe fatto vacillare chiunque vi si fosse rispecchiato.

Tuttavia nessuno incontrò quello sguardo.

La porta della cittadina era sguarnita di sentinelle, il silenzio interrotto dal dolce canto degli uccelli del vespero.

Hermione s’accigliò, avvicinandosi cautamente al passaggio libero. L’occorrente per affrontare le tenebre che sopraggiungevano era stato abbandonato malamente a terra, accanto ad esso giacevano dadi di legno, passatempo diffuso tra uomini d’arme.

La giovane donna osservava quei cubi intagliati, domandandosi il motivo di una tale assenza.

Assorta nei suoi pensieri non si accorse della seconda sagoma che aveva fatto la sua apparizione da un sentiero costeggiante le mura.

L’attutito rumore di zoccoli sulla terra alle sue spalle fece voltare la giovane lady.

Uno stallone dal manto scuro la fissava quasi infastidito, mentre il morso gli ingiungeva di rimanere fermo.

-Alla fine sei giunta Mylady. -

Hermione si arretrò di qualche passo, lo sguardo intimorito da quella figura.

Il cavaliere si accigliò.

-Qualcosa ti turba?-

-Il cavallo... Credo di non piacergli...-

L’uomo rise, allegramente stupito dalla situazione.

-Non credo che prenderti gioco della  mia persona  possa aiutare la tua condizione, Lord Ronald. Ricordati che sono ancora adirata nei tuoi confronti.-

Il cavaliere scese con un movimento elegante dal destriero, carezzandolo sulla possente muscolatura del collo, guardava divertito la dama.

-È bello, non è vero? Non è un purosangue eppure riesce a tener testa anche alle cavalcature dei campioni.-

-Ciò non toglie che provi astio nei miei confronti.-

Ronald scosse la testa, osservando la donna arretrare di un passo dopo che il cavallo si era mosso.

-Da cosa l’avresti capito? Riesci a leggergli nella mente my lady?-

Hermione esitò prima di rispondere.

-No... Si vede che non mi ritiene degna della sua compagnia.-

Sia destriero che cavaliere non riuscirono a trattenere il proprio divertimento.

La donna li osservò ridere, o nitrire, con gli occhi castani ridotti a fessure.

-Dovreste seguitare delle lezioni di portamento. Entrambi.-

Lord Ronald, con un sorriso impertinente sul volto, s’inchinò leggermente.

Il cavallo battè nervosamente uno zoccolo per terra, strattonando poi le redini in mano all’uomo.

-Non sembra d’accordo con il vostro pensiero, lady Hermione.-

-Il suo comportamento non è forse la dimostrazione che io non piaccia al tuo cavallo?-

Il sorriso dell’uomo divenne malizioso.

Non avrebbe scommesso neppure un filo d’erba che Lady Hermione fosse sgradita al suo cavallo, anche se intelligentemente tenne per se questa considerazione.

-Perché la porta è sguarnita di sorveglianza?- cambiò argomento la dama, volendo ignorare lo sguardo del cavaliere.

-Ritengo che sia colpa tua, Lady Hermione.-

-Mia?-

-Più propriamente del cavaliere che hai assunto come scorta. Non vedendovi tornare assieme ai miei uomini e a me, ha preteso che mandassi ogni guardia a mia disposizione a cercarvi. Devo dirvi che sa essere convincente. La mia povera testa non ha potuto molto contro le sue insistenze.-

Hermione chiuse gli occhi, come a capacitarsi di ciò che le era stato appena riferito.

-Lord Ronald, spiegami il motivo per cui l’avete assecondato. Sai bene che non abbisogno di scorta alcuna.-

-Credevo che riferendomi al mal di testa avessi capito lady Hermione. Il cavaliere non mi ha lasciato un attimo di tregua, almeno fino a quando non ho concesso ciò che chiedeva.-

-Ma arrivare a sguarnire la porta...-

Il giovane lord abbassò gli occhi al terreno.

-Devo confessare che le sue parole mi hanno instillato il germe del dubbio, ed il trascorrere del tempo, unito alla mia coscienza hanno prodotto tutto ciò.- disse allargando il braccio libero per indicare i dintorni.

-Come vedi Lady hermione, io stesso sono infine uscito alla tua ricerca. Temevo che le mie parole avessero scatenato delle situazioni poco piacevoli per la tua persona.-

Parlava impacciatamente Lord Ronald, la sua voce pur non avendo perduto il proprio tono, includeva in quel momento un’insicurezza che male si addiceva all’aspetto dell’uomo.

Goffamente, per quanto il suo orgoglio e a sua testardaggine glielo permettessero, stava porgendo le proprie scuse alla dama che aveva di fronte.

La giovane donna lo capì, ed inconsciamente sorrise.

-Trovo sia una cosa ragionevole richiamare i tuoi uomini, Lord Ronald. Non occorre più nessuna ricerca.-

L’uomo tornò a guardala negli occhi,e se fosse stato ancora il ragazzino di un tempo sarebbe arrossito. Non lo fece.  Annuì con la testa, ed abbandonate le redini, si allontanò di qualche passo dall’animale.

Raccolse dei ciuffi d’erba, chiuse gli occhi, ed iniziò una pacata litania.

Mentre le sue labbra si muovevano pronunciando le incantate sillabe, la sua figura iniziò a risplendere di una luce interiore, visibile agli occhi solo grazie alla soffusa luce del tramonto, che l’avvolgeva  delicatamente.

A poca distanza da lui, la donna dalle vesti carminio socchiuse leggermente le labbra, i suoi occhi castani saettavano lungo la figura del giovane lord come a volerne sottrarre quel calore rosso dorato che il suo corpo emanava.

Quanto l’incanto finì, i sottili fili d’erba in mano all’uomo si erano tramutati in fragili volatili color smeraldo, che dopo essersi intrattenuti in gioiose acrobazie nel cielo vespertino, partirono in direzioni opposte, alla ricerca degli uomini della città.

-Ne ho inviata una anche al cavaliere. Spero che capisca.-

Hermione riacquistò in fretta la sua aria imbronciata.

-Sir Edward non è uno stupido. Ciò  che ha fatto è stato dettato unicamente dalla preoccupazioni nei miei confronti.-

L’uomo si scompigliò i capelli rossicci.

-Questo mi rende lieto. Ora, Lady Hermione, ritengo sia giunto il momento per rifocillare il mio povero corpo. Mi farai l’onore di ospitarti alla mia tavola?-

La donna non stava più ascoltandolo dall’inizio della frase, e aveva oltrepassato le porte della città.

Lord Ronald recuperò le redini del destriero e si affrettò a seguire la donna.

-Non preferiresti lasciarti trasportare da un cavallo, my lady?- chiese una volta riuscito a raggiungerla.

- Non ho intenzione di rischiare la mia vita, Lord Ronald. Come abbiamo già appurato non sono nelle grazie del cavallo.-

- Sono ancora dell’opinione che la vostra sia un’accusa infondata.-

Fu così che le due figure procedettero verso il castello di Knighton discutendo, a piedi, sulle antipatie di un destriero mezzosangue verso una graziosa dama vestita di carminio, seguiti dall’oggetto della disputa che li osservava scocciato.

 

 

 

 

 

Qui è l’Autrice che vi parla...

Eccomi di nuovo qui! Decisamente non succede granchè in questo capitolo, ma mi è servito per introdurvi lui: Cavallo! Ebbene si, il quadrupede sarà il terzo protagonista di questa storia! U_U

Scherzo, scherzo, abbassate pure le falci... Inizialmente non doveva neppure esserci, solo che mentre scrivevo m’immaginavo il glorioso destriero ed il suo singolar duello di sguardi con Hermione e non ho saputo resistere... purtroppo non ho idea di come chiamarlo, se qualcuno di voi riceve l’illuminazione per i nomi-da-cavallo, me lo faccia sapere. Prima o poi dovrà pur avere un nome questa povera  bestia.

Torniamo a cose serie. L’uso del voi come vedete è praticamente scomparso, questo perché il prode cavaliere non fa la sua comparsa. Dal prossimo capitolo ritorna. Inoltre, studiandomi il signor Dante ho scoperto una cosa interessante. Egli, usa il tu con chiunque incontra nel suo periglioso viaggio, tranne che con chi ritiene “superiore” o degno di grande merito. (per esempio Brunetto Latini.)

Quindi, fatti un po’ di calcoli, l’uso del tu è quello giusto per il periodo di questa FF.

Parliamo quindi degli aggiornamenti. La storia deve ancora essere scritta nella mia testa, e davvero non so come andrà avanti. Il fatto che quello che scrivo lo scrivo al momento, (non preoccupatevi, non mi mancano certo le idee), e che questo periodo dell’anno è infame, sono piena di cose da studiare, gli impegni con il coro diventano sempre più impegnativi, che con le belle giornate esco di più e lascio stare il PC, ebbene, a causa di tutto questo, gli aggiornamenti saranno mensili.. Spero comunque di riuscire a trovare più tempo per scrivere e quindi inserire capitoli “extra” nel prossimo mese.. o anche in questo, se ce la ...

Grazie a tutti per le recensioni, grazie anche a chi ha letto, spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.

 

K.f.C.

Tsukino Chan

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Tsukino Chan