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Autore: telesette    03/09/2012    0 recensioni
Si avvicina l'anniversario del Primo Bacio tra Ron e Hermione.
Per celebrare la ricorrenza come si deve, i due decidono di fare una vacanza in Italia da soli: niente amici, niente nemici, niente guerre all'ultimo sangue, niente interferenze insomma!
Mentre Ron si scervella per trovare qualcosa di veramente speciale per Hermione, il fascino di Firenze e una dolce favola d'altri tempi saranno gli ingredienti giusti per...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione e Ron erano fidanzati da più di un anno ormai.

Si avvicinava la ricorrenza del loro primo bacio, cosa che entrambi intendevano festeggiare e senza interferenze drammatiche a incorniciarlo ( come la Guerra di Hogwarts ad esempio ).
L’idea di un viaggio insieme, in un tranquillo angolo di mondo, accendeva in loro un certo entusiasmo. Dopo gli eventi occorsi un anno addietro infatti, i due desideravano solo poter recuperare il tempo dei litigi e delle incomprensioni, in un clima di totale serenità.
Ronald non aveva molte idee sul luogo da scegliere, anche perché non voleva proporre ad Hermione qualcosa di sgradito, e d’altro canto lei esitava ad esprimere i suoi desideri perché temeva di sentirlo sbuffare come al solito.
 
- Che ti prende, Hermione - esclamò ad un tratto Ron. - Perché sei così silenziosa?
- Niente - rispose lei. - Lascia perdere…
 
Ronald notò che la ragazza stava sfogliando alcuni depliant turistici, indugiando particolarmente su uno di questi e sospirando rassegnata, cosicché si avvicinò per guardare meglio. Come si accorse del suo sguardo curioso, Hermione si affrettò a nascondere il depliant dietro la schiena.
 
- E dai, fammi vedere!
- No, lascia stare…
- Andiamo, cosa sono queste storie?
- Niente che ti riguarda, giù le zampe!
 
Nonostante i vari tentativi e le contorsioni per tenere il foglio fuori dalle grinfie del ragazzo, Hermione non aveva modo di divincolarsi dal divano con il corpo del reato. Lei e Ronald si avvinghiarono l’una all’altro, proprio come due bambini alle prese con una zuffa: stiramenti, spintoni, strattoni vari… Alla fine Ron la agguantò con tutte e due le mani, serrandole le braccia attorno ai fianchi per impedirle di muoversi, e la costrinse dunque alla resa.
 
- No, lasciami - lo supplicò lei, ridendo.
- Prima molla quel foglio!
- Non te lo voglio dare, molla…
- Ah sì, eh?
- No, basta, pietà !!!
 
Vista l’insistenza, Ronald dovette “solleticarla” non poco per costringerla a mollare definitivamente. Una volta impossessatosi del foglio, incurante delle botte che Hermione aveva preso a mollargli sulla schiena, Ron scoprì che si trattava di un programma di soggiorno per due settimane in Italia.
 
- E’ qui che volevi andare? - domandò.
 
Hermione chinò il capo in cenno di assenso.
 
- Mi piacerebbe - rispose. - Solo che temevo la tua reazione…
- Perché, scusa?
- Perché è un luogo pieno di arte e monumenti - spiegò lei, con una smorfia ironica. - E visto che tu sei praticamente “allergico” a qualsivoglia forma di cultura, non mi sembrava indicato!
 
Ron inarcò il sopracciglio, posando il depliant sul tavolo e guardandola seriamente negli occhi.
 
- Hermione - esclamò sottovoce. - Io sarò anche ottuso e pieno di difetti, e non posso certo fingere di amare quello che non mi interessa, ma ci tengo a te… Ci tengo veramente!
 
Ora Hermione non rideva più.
Non le capitava spesso di sentirlo parlare così, senza alcuna traccia del buffone che amava prendere poco o nulla sul serio, e ogni volta si stupiva di quanto fosse piacevolmente cambiato.
Le esperienze e le situazioni vissute assieme, in particolare sul filo sottilissimo tra la vita e la morte, lo avevano senza dubbio fatto maturare… ma non era soltanto questo. Era più attento e presente alle cose, più sensibile e premuroso di quanto lei non avrebbe mai ritenuto possibile, e soprattutto non era più lo stesso ragazzino imbranato che aveva conosciuto.
Da che avevano scoperto di essere innamorati, Hermione si era dovuta ricredere su molte cose riguardo a Ron. Questi infatti aveva inteso dimostrarle tutto il suo amore ed affetto in ogni modo possibile, e non solo; lui cercava sempre di andare incontro ai suoi desideri, dai più piccoli e innocenti ai più grandi ed impegnativi, e non ci voleva certo una strega superdotata per capire quanto lui fosse serio riguardo a questo.
 
- Ronald, io…
- Va bene - la interruppe lui, stringendole la mano con un sorriso. - Se è l’Italia che vuoi, o qualsiasi altro posto tu voglia vedere, io vengo con te!
 
Il “grazie” negli occhi, Hermione si buttò in avanti per cingere Ron con tutte e due le braccia e baciarlo appassionatamente sulle labbra. I due giovani rimasero così sul divano per alcuni minuti, assaporando ogni attimo di quella loro dolce intimità; tanto che non si accorsero neppure che Arthur e Molly, fermatisi appena in tempo sulla soglia anziché entrare, si erano allontanati dal salotto in punta di piedi per non disturbarli. 

( continua )

   
 
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