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Autore: AngelWithoutWings    03/09/2012    3 recensioni
Belle, adesso posso dire di essermi innamorato di te la prima volta che ti ho vista. Dei tuoi capelli rossi e del nostro primo bacio. Per quanto cercassi di opporvi resistenza, c’era una forza inarrestabile che mi legava a te. E quando finalmente mi sono arreso, mi sono innamorato ancora di più. Del tuo sorriso così dolce e contagioso, dei tuoi occhi, per cui potrei fare qualsiasi cosa.
Dopo tutto questo tempo, posso dire onestamente di essere completamente innamorato di ogni singola parte di te. Del tuo cuore. Della tua anima.
Prometto di proteggerti e di non farti mai soffrire. Prometto di essere sempre al tuo fianco, proteggerti e supportarti. Prometto di dimostrarti quanto ti amo e quanto questo amore aumenti ogni giorno di più. Prometto di non farti mai sentire meno che perfetta. Prometto di essere sempre quello che vorrai e di cui avrai bisogno.
Questo è solo l’inizio della nostra favola, ma prometto di amarti fino all’ultimo dei miei giorni come fosse il primo.
#Introduzione non scritta da me, mi sembra giusto dirlo...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Way She Used To Love Me'
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Rewind: The Way She Used To Love Me...

Harry ha quasi diciannove anni. E’ passato un anno da quando Rose, la ragazza di cui era innamorato se ne è andata, lasciandolo senza un motivo preciso.
E ora è comparsa Belle, la nuova ragazza nella sua scuola, a Los Angeles.
La novellina è ignara della strabiliante somiglianza tra lei e Rose che, ovviamente, non passa inosservata agli occhi del bel riccetto. Inizialmente, infatti, cerca di evitarla, ma finiscono per innamorarsi.
Ad un anno dalla partenza della sua ex, il giorno del diciannovesimo compleanno di Harry, il suo passato torna a fargli visita sottoforma di una bella rossa in abito da sera: Rose.
Quando Belle la vede, pensa di essere stata presa in giro, si sente insicura e crede che l’amore di Harry sia solo superficiale. Pensa di essere la bambola che assomiglia alla ragazza che lui non può più avere.
Decide di partire, ma prima, vuole parlare con la sua ‘sosia’.
Si risolve così il mistero della somiglianza: Rose e Belle, dopo un colloquio, capiscono di essere sorelle.
 
Harry e Belle dovranno aspettare un altro anno per rivedersi: a Parigi (città natale di Belle, meta della gita scolastica della classe di Harry, i suoi amici e le loro ragazze). Una di loro, la ragazza di Liam, essendo più grande e la migliore amica di Belle, non alloggia con loro in albergo ma viene ospitata dalla sua amica.
Una mattina, mentre i ragazzi l’aspettano sotto casa, Harry incontra Belle... con un altro ragazzo!
Ma è inevitabile, l’attrazione è troppo forte e i due si amano ancora, quindi si incontrano di nuovo e, ‘passando la notte da Belle’ si chiariscono, innamorandosi di nuovo.
La notte di capodanno, partecipano entrambi alla festa di fine anno organizzata all’albergo in cui alloggiano i ragazzi. Si nascondono, passando la sera da soli.
Ma la magia termina a mezzanotte, come nelle migliori favole, e i due protagonisti capiscono di trovarsi in una situazione troppo complicata.
Harry deve partire il giorno dopo, per tornare negli Stati Uniti e Belle lo raggiunge all’aeroporto.
Decidono di aspettare, fino alla fine della scuola.
D’estate, lei vola in Inghilterra, a casa dei suoi ‘suoceri’ insieme agli altri ragazzi e lì, Harry le chiederà di sposarlo.
Ovviamente, lei accetta!
 
...Complicato?
Scusate se non sono riuscita a farmi capire bene, ma 30 capitoli riassunti in dieci righe è un’impresa piuttosto ardua! @.@
Comunque dovreste riuscire a leggere la storia tranquillamente. Ovviamente, se vi venisse qualche dubbio, potrete sempre chiedere nel corso della FF!
 

***

 

 

1 – How did you just call me!?!

La cabina era immersa nel più completo silenzio per un tempo che, ad Harry, sembrava interminabile. L’unica fonte di rumore proveniva dal basso, sotto i loro piedi. Ormai aveva imperato i tempi delle rotaie, perciò sapeva che ogni sette secondi, facevano un rumore strano e batteva il tempo con le nocche, sulla parete rivestita dalla carta da parati beige alle sue spalle.
“Sapevi che questa ferrovia è stata costruita durante la seconda guerra mondiale?” chiese Belle, sfogliando l’opuscolo trovato sotto il finestrone della cabina “Lo usavano per portare il bestiame.”
Harry voltò la testa, guardandola leggere al suo fianco, sulla brandina, con un sopracciglio alzato. Sapevano entrambi che non era interessante, ma si stavano annoiando entrambi “Ecco perché puzza così!”
Rise, tappandogli il naso “E io che credevo fossi tu, Styles!” gli baciò la guancia, lasciandogli il naso.
Harry sorrise, prima di poggiare la testa sulla sua pancia e sbuffò “Quanto ci vuole per arrivare a New York?”
“Più o meno 8 ore.” Ripeté per la terza volta da quella mattina, posando il depliant dove l’aveva trovato.
“E quanto manca?” insistette.
“Siamo partiti da 20 minuti, quindi direi... mhm... più o meno 7 ore e 40 minuti!” rise, prendendogli il viso tra le mani. Schiacciò le guance tra le sue dita, facendogli assumere un’espressione buffa e lo baciò sulle labbra increspate.
“Odio i treni...” Sbuffò di nuovo, alzandosi. Puntò i pugni sul materasso, trovandosi con il viso di fronte a quello di Belle “Ti prego, ricordami ancora perché siamo su un treno dell’800 che attraversa il continente piuttosto che su un comodo, moderno e soprattutto veloce aereo.”
Belle alzò gli occhi al cielo “Perché ci sposiamo tra qualche mese e dovevamo risparmiare.”
Per la terza volta, sbuffò, abbandonando il viso sulla spalla della sua ragazza, sedendosi sulle sue gambe “Ma io mi annoio!” sospirò sull’incavo del collo di Belle, che gli accarezzò i capelli come se fosse la mamma di un bambino impaziente.
“Trovati qualcosa da fare, che vuoi che ti dica...” sistemò un braccio dietro la nuca, per stare più comoda, poggiata con la schiena alla parete, mentre Harry cominciava a baciarla sul collo e lungo la spalla scoperta “Vuoi leggere l’opuscolo?” finse di ignorare i suoi scopi, facendogli il solletico sotto il collo della t-shirt con gli angoli del depliant “E’ interessante, sai?”
Harry rise, continuando a muoversi verso il mento di Belle. Le prese la mano “La fini...?” alzò la testa, sbattendo la testa contro le reti della brandina sopra. “Ah!” si massaggiò tra i ricci, mentre lei scoppiava a ridere “Lo vedi? Questo non sarebbe successo se non avessi preso quel coso!” le fece la linguaccia.
Belle alzò le spalle, mettendosi seduta. Continuando a ridere, gli prese il viso tra le mani, baciandolo sul punto in cui aveva sbattuto. Gli accarezzò i capelli “Amore?” si trattenne dal ridere “Credo...” si morse le labbra “Credo che...” cominciò a ridere.
“Fai con calma, in fondo abbiamo altre 7 ore e mezzo per aspettare che componi una frase.” La prese in giro, incrociando le braccia.
Belle scoppiò a ridere, bussando con il pugno sulla sua testa “Hai un bernoccolo enorme!” si sdraiò, continuando a ridere. Aumentò anzi, la risata, quando vide l’espressione che il suo ragazzo le stava rivolgendo.
“Te l’ho ripeto. Se non avessi preso quel pezzo di carta per farmi il...” si interruppe, guardandola.
Belle alzò un sopracciglio, smettendo di ridere a fatica “Cosa?” lo guardò bene “No, non ci...!”
Troppo tardi, le mani di Harry l’avevano già presa per la vita, prendendo a farle il solletico, per vendetta “Non ho intenzione di smettere finché non sentirò le tue scuse!”
“Mai!” gli fece la linguaccia.
La tortura fu interrotta da qualcuno che bussava alla loro porta.
Si voltarono entrambi, guardando entrare prima Marty e Zayn, poi tutto il resto della banda.
Harry la baciò sotto l’orecchio “Per stavolta ti sei salvata...” si sedettero entrambi sul letto, mentre gli altri si disponevano in semicerchio per terra e Louis saliva con la sua ragazza sulla brandina alta “Come possiamo aiutarvi?”
“Veramente siamo qui noi, per aiutarvi!” rispose Sarah “Visto che ci stavamo annoiando tutti, abbiamo pensato di riunirci.”
Dalla branda sopra cadde una bottiglia “Dovreste buttarla, piuttosto che nasconderla. Maleducati!” li prese in giro Louis.
Belle guardò la bottiglia sul pavimento, storcendo la bocca “Non è nostra...”
Julia, che l’aveva presa in mano, la lasciò cadere, schifata “Ok, allora che facciamo?”
Niall la riprese, mettendola in mezzo a loro, sul pavimento “Gioco della bottiglia?” la fece girare, puntando Harry, che alzò le mano “Scusa, sono un uomo quasi sposato...”
Risero, mentre Juls si affacciava di sotto “E se giocassimo a ‘Obbligo o Verità’?”
Nonostante le critiche di alcuni, che vennero definiti ‘Cagasotto’, cominciarono a giocare.
“Ok, Styles... è il tuo turno!” disse Julia “Obbligo o Verità?”
“Confidando nella tua bontà e simpatia nei miei confronti... obbligo.” Scelse lui.
“Vediamo...” ci pensò su “Trovato!” rise sotto i baffi, guardandolo “Devi entrare in,.. tre cabine.” Annuì, confermando che la stava ascoltando “Dicendo di non usare il bagno per le prossime due ore, perché l’hai appena usato e non è sicuro entrarvi!”
Scoppiarono tutti a ridere, compresa la sua ragazza, mentre Harry le lanciò il cuscino “Sei una... Non ho intenzione di farlo!”
“Oh andiamo...” alzò le spalle Zayn “Queste persone non ti conoscono e non le rivedrai comunque mai più, che ti importa!?!”
“Non. Lo. Faccio.” Scandì bene.
“Il matrimonio ti sta rammollendo.” Commentò Liam, beccandosi un’occhiataccia dalla ‘futura moglie’ di Harry.
Sarah alzò gli occhi al cielo “Sei sicuro? Ti aspetta una penitenza, allora...”
“Non può essere peggio di questo.” Alzò le spalle, guardando Julia.
“Ok. L’hai voluto tu.” alzò le mani, prima di guardare la sua migliore amica “Belle? Hai presente il cameriere che sta passando per portare il pranzo?” Belle annuì, confusa, mentre Harry le cingeva automaticamente le spalle, protettivo “Devi farti dare il suo numero di telefono.”
“Mi fai paura...” commentò Juls, ridendo.
“Che c’entra lei?” si scaldò il riccio “Devo farla io la penitenza!”
“Tu non hai voluto fare quello che ti avevo obbligato. Ora starai seduto e guarderai la tua ragazza che ci prova con un altro.”
“Questa non è una penitenza. Questo si chiama torturare!” protestò Harry, prima di voltarsi verso Belle, accarezzandole le braccia “Non sei tenuta a farlo!”
“Beh, teoricamente sì.” Commentò Marty, zittendosi con un’occhiata del riccio.
Belle sbuffò, alzando le spalle “D’accordo, vado!”
“Aspetta che tocchi a te, la tua penitenza sarà di sdraiarti sulle rotaie!” Harry fece la linguaccia a Julia, seguendo Belle.
La bionda rise, alzandosi con le altre per affacciarsi anche loro e gustarsi la scena.
Belle stava passando per lo stretto corridoio rivestito dal tappeto rosso, quando una delle porte scorrevoli delle cabine si aprì ed uscì un ragazzo di spalle, con il carrello.
La ragazza accelerò, mentre questo indietreggiava e si scontrarono ‘casualmente’.
“Ti ho già detto che ti odio?” Harry alzò la testa, seduto a gambe incrociate per terra, sull’uscio e guardò Julia.
“Sì, ma non ti preoccupare...” alzò le spalle “Non mi offendo.”
“Hai le tue cose, per caso?” insistette “Perché di solito è divertente litigare con te, ma oggi sei più acida del solito!”
Julia non rispose, semplicemente lo fulminò con gli occhi e lo spinse, per passare ed andarsene.
Harry guardò confuso le ragazze, vicino a lui, mentre Juls seguiva l’altra bionda. Si voltò verso Liam “La tua ragazza ha qualche rotella fuori posto, amico!”
Liam sbuffò, alzandosi “Che cosa le hai detto?”
“Ma niente!” si giustificò, mentre anche Liam se ne andava.
Tornò quindi a guardare la scena davanti a lui.
Il cameriere si era appoggiato al carrello con un braccio, mentre parlava e Belle rideva, annuendo, mentre si passava ritmicamente una mano tra i capelli.
“Se il boia è andato via...” tentò Harry.
“Non ci provare, la penitenza è ancora valida!” rispose Niall, alle sue spalle. Posò il mento sulla sua testa riccioluta, baciò la guancia di Sarah alla sua destra e guardò anche lui, seguito dagli altri due.
“Ce l’ha fatta!” disse Marty, guardando il cameriere scrivere su un pezzo di carta.
“Certo che ce l’ha fatta: è bellissima. Quello stupido ha incominciato a sbavare da quando l’ha vista!” commentò Harry, verde.
Belle si voltò verso di loro, facendo l’occhiolino al suo ragazzo, che però seppellì la faccia tra le ginocchia.
“Eccola, rientriamo!” lo richiamò Louis.
Harry alzò il viso, guardando il tizio prenderle il polso e fermarla, dicendole qualcosa. Lei annuì e si voltò di nuovo, tornando a camminare verso la cabina “Guarda, guarda!” brontolò “Le sta guardando il sedere!”
Arrivò Juls, che rise, aiutandolo ad alzarsi e gli indicò di sbrigarsi a rientrare “Su, quanto la fai lunga...”
“Certo, allora perché non mandi Louis a provarci con la bigliettaia la prossima volta!?!” Harry incrociò le braccia, prima che Belle rientrasse, chiudendo la porta alle sue spalle. Non ebbe il tempo di muovere un passo, che si ritrovò schiacciata tra la porta ed il corpo di Harry, mentre la baciava.
Sorrise, sulle sue labbra, accarezzandogli i capelli dietro la nuca e posò la fronte sulla sua “Dovrei farlo più spesso se questa è l’accoglienza al mio ritorno.”
Harry la baciò di nuovo “Era solo per ricordarti che sei mia.”
Un colpo di tosse li riportò alla realtà. Si risedettero per terra, con gli altri.
“Julia e Liam?” chiese Belle, notandone l’assenza.
“A fare i piccioncini.” Inventò Juls, sorridendole.
“Allora, hai avuto il numero?” cambiò discorso Sarah.
Belle mostrò il foglietto, trionfante. Harry lo afferrò “Bene, ora possiamo anche bruciarlo!”
“Un po’ mi dispiace.” Rise “Mi ha anche fermato per dirmi che ci contava...”
“Quindi vorresti chiamarlo!?!” esclamò il suo ragazzo.
“No.” Lo rassicurò, ridendo. Lo baciò a stampo, riprendendo il foglietto “Potrei sempre passarlo a mia sorella...”
Zayn rise “Perché di solito passi gli scarti a tua sorella?”
“A volte succede anche il contrario...” fece il suo ingresso Julia, tornando al suo posto, seguita da Liam.
Zayn, che non ci era ancora arrivato, ricevette una gomitata da Louis, che ammiccò “Sua sorella...”
“Mi stai dando dello scarto, bionda?” chiese Harry, ironico.
“Oh, non mi permetterei mai!” alzò le mani Julia.
“Ok, cambiamo discorso?” si intromise imbarazzata Belle “E cambiamo anche gioco, eh?”
 
Ormai era notte inoltrata e i ragazzi dormivano tutti tranquilli, ognuno nella propria branda.
Tutti tranquilli, ad eccezione di Harry...
Belle si svegliò, quando il suo ragazzo, al suo fianco, cominciò ad agitarsi, lamentandosi nel sonno.
“Harry?” lo chiamò, accarezzandogli la guancia “Harry, tranquillo...” lo scosse leggermente, decidendo di svegliarlo “Era solo un sogno.” Lo baciò.
Come se fosse un bambino impaurito, Harry si accoccolò a lei, stringendola tra le braccia, con il viso vicino a quello di lei tanto da sentirne il respiro sulle labbra. Per tranquillizzarlo, Belle gli baciò l’angolo della bocca, la guancia e il collo, accarezzandogli i ricci sulle gote.
Harry cominciava a riprendere sonno, anche se in realtà non si era mai svegliato del tutto. Alzò il viso, quel che bastava per baciare le labbra di Belle e rimase con il viso vicinissimo al suo “Non lasciarmi, Rose...”
Belle scattò in piedi, spaventando anche lui, che si svegliò del tutto “Come mi hai chiamata!?!”

Guarda un po' chi si rivedeeeee!
Ve l'avevo promesso, no?
Eccomi qui, sono tornata.
Ma perché parlo di me!?!
Dovrei dire...
Sono tornati!
Sono tornati Harry e Belle, dolciosi come sempre...
ma è anche tornata Rose che, in qualche modo, riesce sempre a creare casini!
Chissà cosa avrà sognato Harry, per chiamare Belle con il nome di sua sorella!?!
Sono tornati i ragazzi e le loro fidanzate...
VI do un consiglio, fate attenzione al comportamento di Julia, perché si spiegherà più tardi!
Beh, possono dire di essere tornati tutti in grande stile,
già incasinati dal primo capitolo!
Vi aspetto nei prossimi... ;D


Ah, se non si fosse capito...
Mi Siete mancati tutti!!! <3


 

  Belle <3

  
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