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Autore: SectumsempraByGinny    04/09/2012    1 recensioni
Mel corse a prendere un quaderno i cui appuntò qualcosa, poi alzò gli occhi e scorse Teddy. “Towner…” disse sottovoce dando una gomitata alla gemella che alzò gli occhi per osservare l’oggetto di tanta attenzione. Appena si accorse della presenza di Teddy si la sciò sfuggire un gemito di sorpresa, poi tese la mano e disse “Jones e Jones, specializzazione esplosivi, al tuo servizio!” e così facendo concluse con un inchino. Mel sospirò. “Lasciala stare! Io sono Melissa e lei è Towner… primo anno anche tu? Vieni accomodati pure ho notato che tutti gli scompartimenti sono pieni”.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Antico Potere'
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Siccome questo è l'ultimo capitolo voglio una merea di recensioni. Spero vi sia piaciuta la storia, io ho cercato di scriverla al meglio, anche se non sempre mi è riuscito.

Seguite le mie altre storie, Ginny.


Per la seconda prova vennero rinchiusi tutti e quattro in una stanza ottagonale, con otto porte esattamente uguali, con lo scopo di trovare l’uscita.
Un gioco da ragazzi, se non si conta che le porte cambiavano di posto ogni volta che ne veniva aperta una.
Dopo diversi minuti in cui Towner, Zacharias e Cyril si accanivano sulle porte senza alcun risultato, Melissa levò alta la voce, muovendo la mano in un gesto autoritario.

“Fermatevi!” li rimproverò
“Le cose si fanno con metodo! Altrimenti non ci si cava niente!” poi incominciò a dirigerli come fosse un generale
“Cyril, tieni la prima e la seconda porta; Towner la terza e la quarta; Zacharias la quinta e la sesta. Al mio tre le apriamo tutte ok?”.
Una volta aperte tutte le porte, svelarono ognuna un paesaggio diverso e Melissa li guidò verso l’uscita, ottenendo il punteggio massimo.
 
Towner non riusciva a perdonare la sorella per aver umiliato Teddy, ma ogni volta che sentiva la rabbia montare si ricordava che Melissa aveva le sue faccende a cui badare e che forse era implicata in qualcosa più grande di loro.
Ottennero un permesso per sostenere gli esami a Marzo ed ottennero entrambe tutti Eccezionale, ma solo perché non c’erano voti più alti.
In seguito furono liberi di esercitarsi per la terza prova, in cui erano in testa.
 
Sfortunatamente questa non ebbe mai inizio.
Tutti i Campioni erano pronti ed in formazione, Rosalie con la voce amplificata mano nella mano con Seamus, Kyra, vistosamente incinta,accanto a Neville.

Si pregustava nell’aria l’attesa vittoria di Hogwarts, poi, improvvisamente, comparve al disopra della costruzione eretta come arena una figura nera incappucciata.
Ed un’altra seguì la prima e poi un’altra ancora, finché tutto il profilo dell’arena non fu ricoperto di puntini neri.
“I Mangiamorte!” esclamò Neville, stringendo Kyra a sé
“Flebes!” lo corresse lei, con un singhiozzo.

La figura che era comparsa per prima si scoprì il capo, confermando i suoi timori.
Harry Potter e Ron Weasley, che erano venuti per supervisionare il Torneo, scattarono in piedi, le bacchette in mano.
Kyra scattò verso di lui, nonostante la pancia di otto mesi.
“Come hai fatto ad entrare?” chiese al suo acerrimo nemico
“Io lo ho fatto entrare” rispose Melissa, con voce solenne.
Raggiunse Flebes in cima all’arena e questi le porse il braccio
“Vi presento la mia signora” disse rivolto alla platea.

“Lei?” esclamò Harry sorpreso
“Te lo avevo detto che Towner era innocente” gli sibilò Neville all’orecchio.
“Bene” cinguettò Melissa gelida
“Ora non ho più bisogno di lei. Uccidila, caro”.
Towner si ritrovò al centro del fuoco incrociato dei Neo-Mangiamorte.
Tutti gli anni che seguirono, fino a quello della sua morte, avrebbe ripetuto che sentiva Melissa era dalla sua parte e che non aveva temuto neanche un attimo per la propria incolumità.

Kyra scattò in avanti, ma subito fu fermata da Rosalie
“Questa non è più la tua battaglia” le disse
“Mettiti in salvo e lascia fare a me”.
Rosalie attaccò Flebes frontalmente ed il duello tra loro si prolungò per diversi minuti, molto più di quanto ci si sarebbe potuti aspettare.

Si susseguirono una serie di colpi spettacolari: l’erba ai piedi di Rosalie si trasformò in serpenti e lei a sua volta li trasfigurò in coltelli e li diresse verso il druido, che venne ferito ad un fianco. 
Alla fine, stanco di lottare, Flebes alzò una mano irradiata di luce e scaraventò Rosalie lontano.
La giovane Lady batté la testa e fu subito soccorsa da Seamus.

La terra si separò ai piedi del mago come le acque si aprirono a Mosè e da una parte rimasero tutti i suoi seguaci, compresa Melissa, e dall’altra Harry, Ron, Neville, Kyra, Towner, Teddy, Will, Lumacorno, la McGranitt ed i pochi che erano rimasti, un po' per curiosità, un po' per coraggio, un po' perché non avevano ben capito la situazione.

La gemella ‘buona’ levò alta la voce, fingendo rancore
“Perché?”
“Perché, mi chiedi?” le fece eco la sorella
“Per il potere, ecco perché. Sono stata per tutta la vita quella meno brillante, meno spiritosa, meno vivace, meno avvenente, voglio dimostrare di cosa sono realmente capace”.

Teddy sentì una morsa al cuore vedendo colei che amava trasformata in un austero blocco di pietra.
“Per una volta” concluse
“Sarò io il Sole che oscura la Luna”.
In quel momento Towner comprese quelle che erano state le intenzioni di Melissa fin dall’inizio.
Si ricordò della storia dei due fratelli, diversi come il giorno e la notte, di lui, il sole, che aveva finto il tradimento per salvare il proprio Paese.
Non conosceva formule, ma sapeva che non sempre l’Antico Potere ne ha bisogno.

Insieme si mossero, le gemelle, insieme saltarono la voragine, incontrandosi esattamente nel centro.
Nell’esatto momento in cui le loro dita si sfiorarono una luce accecante avvolse ogni cosa nel giro di chilometri.
Towner intravide l’espressione terrorizzata di Melissa.
In effetti quest’ultima lo era: l’incantesimo avrebbe teoricamente bruciato tutta la loro energia vitale, ma sperava di riuscire a bloccare la magia prima che scomparissero del tutto.
E così fu, anche se non lo capirono subito perché quando la luce sparì, di loro e di tutti i loro nemici non v’era traccia.

Quando coloro che assistettero a quell’incantesimo prodigioso chiesero a Kyra, ormai partoriente, spiegazioni, lei si limitò a rispondere che ogni magia ha un prezzo.
Il piccolo Paciock che nacque alla mezzanotte di quel giorno avrebbe conservato l’impronta di quella luce nei capelli, che sembravano oro liquido.
 

1° settembre 2017

 
Teddy aveva appena salutato Victoire Weasley, con la quale aveva cercato di ricucire l’enorme squarcio che gli si era aperto nel cuore dopo la sparizione di Melissa e stava tornando da William quando una voce familiare emise un verso schifato alle sue spalle.
Si girò e vide, avvolta nel vapore del treno, la figura snella di Towner Jones
“Ciao Teddy” lo salutò.

Un pensiero si impadronì della sua mente: se c’era Towner, doveva esserci anche Melissa.
E la vide comparire dalla nebbia dietro la sorella.
Le corse incontro e la prese tra le braccia, deciso a non lasciarla mai più.
“Mai io dico!” protestò Towner mentre i due si baciavano
“Sette anni di scuola e di me non importa niente a nessuno!”.

William la vide in quel momento.
All’inizio pensò fosse solo uno scherzo della mente, poi la sentì parlare.
Le si avvicinò lento per sfiorarle una guancia
“Sei qui!” esclamò
“Sì, lo sono” rispose lei prendendogli la mano. Una lacrima rigò il viso di Will
“Ma eri svanita!”
“Nah! Mi sono solo fatta tre mesi da Babbana in Kenya, ma adesso sono in perfetta forma”.
Sorrise, uno di quei sorrisi che lo facevano impazzire.
 

Gennaio 2101

La fortuna sembrava aver baciato i quattro amici: avevano avuto tutti un matrimonio splendido, dei figli meravigliosi ed una carriera stupefacente.
Dopo la morte dei rispettivi mariti, Towner e Melissa erano tornate a vivere insieme ed avevano visto la tanto attesa alba del nuovo secolo, di cui non avrebbero mai fatto parte.

Ora, sedendo al tramonto in cima alla collina dove riposavano il più grande preside di Hogwarts, dopo Silente, e l’ex Ministro della Magia William Selwyn, ripensavano ai tre secoli visti passare in fretta e che avevano donato loro gioie e dolori.
Una volta, ai tempi in cui Towner era Capo Auror e Melissa direttrice del San Mungo, erano conosciute in tutto il mondo magico per le loro abilità straordinarie, ma adesso erano ricordate solo da una manciata di nipotini di nuovo le loro mani, fonti della più grande magia di sempre, si unirono ed insieme espressero il desiderio di pagare insieme quel debito che dovevano alla magia da più di un secolo.
Lentamente diventarono sempre più diafane ed incorporee ed infine sparirono.

Una rosa rossa ed una bianca crebbero nel luogo dove avevano salutato questo mondo.
Crebbero insieme, indissolubilmente, legate l’una all’altra come le gemelle lo erano state nella vita e lo sarebbero state nella morte.
 

FINE
 

   
 
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