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Autore: Yuna_Orange    06/09/2012    8 recensioni
(Dal capitolo 13)
- Posso sapere almeno che cazzo ci fai qui? – Sputò, acida.
Quello ci pensò su, prima di rispondere con uno scialbo: - Non lo so, Gaho ieri notte mi ha portato qua. –
Cane traditore!
- E ti sembra una spiegazione sensata? –
- Boh, forse: avevo sonno e non sapevo neanche dove mettevo i piedi. –
- Ah, adesso sì che ha senso! –
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1  -  Intro
 
 
Era il 28 Dicembre.
Nives sarebbe voluta ritornare in Italia almeno per le festività natalizie, sapeva che la sua famiglia ci teneva molto, ma il lavoro le aveva negato anche l’affetto dei parenti.
Era passato quasi un anno da quando li aveva visti di persona l’ultima volta.
Ok c’era Skype, Twitter e tutti gli altri social network, esisteva anche il telefono! Per comunicare non avevano di certo bisogno dei piccioni viaggiatori! Ma a lei non mancavano in quel senso. A lei mancavano gli abbracci di sua madre, la mano di suo padre che prima di andare al lavoro le scompigliava i capelli…le mancavano addirittura le lagne continue di suo fratello! Erano queste piccole cose che erano venute a mancare nella sua vita. Perché, a dirla tutta, da quando era andata a vivere a Tokyo, si sentiva sola. Aveva legato  con tre sole persone originarie di quel paese, due delle quali conosciute in Italia, all’università. E non le vedeva da molto. Per questo ora si trovava lì, alla stazione di Fukuoka.
La sua amica Hanabi l’aveva praticamente rapita dal suo appartamento di Tokyo per farle passare almeno un paio di giorni in compagnia.
Sì, perché Nives viveva anche da sola, e ciò non faceva affatto bene al suo animo.
Quel 28 Dicembre sarebbe ripartita per tornare alla sua routine, al suo appartamento vuoto, dove solo una gatta aspettava il suo ritorno.
 
Pioveva. Non c’era vento, solo un freddo pungente che, una volta insinuatosi sotto la pelle, riusciva ad irrigidire tutto il corpo.
Nives era sola alla stazione. Ovviamente con quel bel tempo nessuna persona sana di mente avrebbe provato anche solo a mettere un dito fuori dalle calde mura di casa, ma lei doveva tornarci a quelle mura, quindi si fece coraggio e, aperto l’ombrello, pazientemente, attese l’arrivo del treno.
Una manciata di minuti dopo notò un ragazzo. Era solo, senza ombrello, con un chiodo di pelle sulle spalle e un cappello di lana in testa. La ragazza si fece coraggio e, presa la sua valigia, gli si avvicinò, coprendo almeno la sua testa con l’ombrello.
Il ragazzo si voltò.
Ecco adesso mi dice di levarmi dalle balle. Pensò.
Ma invece le sorrise e la ringraziò, prima di svenire sulla sua spalla.
 
 
                                                                  ~~~~~
 
 
Choi Seung-hyun non ne poteva più.
Spesso si pensa che la vita degli idol sia tutta rose e fiori. Ma la verità è ben altra.
Fra comparse negli show, registrazioni, prove, pubblicità, allenamenti, fan assatanate e chi più ne ha più ne metta, il tanto amato T.O.P. non aveva neanche il tempo per guardarsi allo specchio.
Voleva mollare tutto, o almeno prendersi una pausa.
Gli altri membri della band non erano messi meglio, lo ammetteva, ma loro non dovevano recitare in un film e in un drama.
Era stressato, era stanco.
Così decise che, finite tutte le riprese, sarebbe partito.
 
 
- In che senso parti? E DOVE TE NE VORRESTI ANDARE POI? – La reazione del maknae era più che scontata.
- SeungRi, cerca di capirlo…- Intervenne Daesung – in fondo è lui quello che sta lavorando di più, ha diritto al riposo, o sbaglio? –
-  Dae ha ragione. Solo una cosa: quando pensi di ritornare? – domandò JiYong, per una volta comprensivo.
- Fra cinque mesi. Cinque mesi di riposo, non vi chiedo altro –
- Ce la farai a ritornare? Lo sai che ad agosto comincerà il tour…-
- Non ti preoccupare GD, mi impegnerò al massimo, ma per ora voglio solo riposare e dimenticarmi d’essere un idol–
 
Così, quel 28 Dicembre, sorteggiò dal tabellone dell’aeroporto una località, comprò il biglietto e atterrò all’aeroporto di Fukuoka. Con se aveva solo i documenti, la carta di credito e un po’ di denaro contante. Niente bagaglio, nessuno ad attenderlo al gate per scortarlo. Si stava dando all’avventura, e la cosa gli piaceva. Era libero.
Ma doveva comunque essere vigile. La sua chioma azzurra dava comunque nell’occhio e le VIP giapponesi l’avrebbero riconosciuto senza troppi problemi. Quindi, armato di cappello e occhiali da sole, si diresse verso l’uscita. Aveva l’intenzione di andare a Tokyo. Sono in Giappone, se devo passare cinque mesi a zonzo in questo paese, tanto vale andare nella capitale.
Vide un gruppo di ragazze avvicinarsi. Parlavano tra di loro e lo indicavano. Aveva il presentimento, anzi il terrore, che si trattasse di V.I.P.. Beninteso, a lui piacevano le fan, ma in quel periodo ne avrebbe fatto volentieri a meno. Pensò bene di non prendere un altro aereo e optò per un viaggio in treno fino a Tokyo.
Prese un taxi e si diresse alla ferrovia.
Pioveva, e lui non aveva l’ombrello. Faceva un freddo cane, e lui indossava dei vestiti leggeri.
Si mise sotto la pioggia e attese il treno. Dopo tutto, cos’altro avrebbe potuto fare? Non poteva  starsene alla biglietteria, aveva paura d’esser riconosciuto.
Pochi minuti dopo, vide un ombrello grande, verde, fermarsi a dieci passi circa da lui.
Il proprietario dell’ombrello aveva con se un trolley, sul quale si sedette, in attesa del treno. T.O.P. rise mentalmente pensando che SeungRi avrebbe fatto lo stesso.
Quella persona non s’era accorta della sua presenza se non dopo una manciata di minuti. Quando lo vide, lo squadrò per bene e gli si avvicinò. Ti prego, fa che non mi abbia riconosciuto, ti prego, ti supplico, TI IMPLORO!
Ma quello non sembrava interessato ad un suo autografo, ad una sua foto o a chissà quale altra diavoleria, semplicemente lo riparò dalla pioggia.
Commosso da quel gesto, si girò verso quella persona, che comprese essere una ragazza, le sorrise e mormorò: - Arigatō –
Dopo di che si sentì mancare e vide il mondo piombare nell’oscurità.
 
 
 
 
 
 
 
   The idiot’s space o(゜∇゜*o)(o*゜∇゜)o〜♪    ~
Io e le presentazioni non andiamo d’accordo quindi…SALVE GENTE!
Questa è la mia prima FF sui BigBang, quindi siate clementi e abbiate pazienza ( ̄○ ̄;)
Sì lo so, manco io me lo immagino così T.O.P. … -_- ma che ci volete fare? S’era scocciato. Chi non vorrebbe scappare e provare ad essere qualcun altro? Gli idol che vogliono essere trattati come persone normali e le persone normali che vogliono essere trattate come idol….ok sto divagando come al solito (≧▽≦)ゞ  ve l’ho detto, abbiate pazienza ._. e poi questa, dopo tutto è solo l’introduzione u_ù
Vi prometto che fra un po’ vi mostrerò il vero Tabi (??) non rimarrà mica così, in versione Dora l’esploratrice per tutta la FF!! u.ù
Spero che qualcuno si interessi a ‘sta cosa σ(^-^;)
Babeh! Alla prossima bella gente! 三(/ ^^)/
Yuna
   
 
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