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Autore: MrsPhelps    07/09/2012    4 recensioni
Hermione Granger si ritrovò stesa a terra mentre la battaglia volgeva al termine e l’odore del fumo le invadeva i polmoni.
Non ricordava esattamente cos’era successo prima, ma sentiva un vuoto nel cuore che non riusciva a comprendere; nella sua mente affiorò l’immagine sbiadita di una figura pallida, alta con un mantello scuro: “un Mangiamorte deve avermi schiantata un attimo fa” pensò. Ma poi ricordò che quello sguardo che aveva davanti, quegli occhi chiari che la guardavano con un misto d’amore e tristezza non potevano essere di un Mangiamorte, perché uno di loro non avrebbe mai guardato ‘quella lurida Mezzosangue’ in quel modo. 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap.3 -
You build up hope, but failure’s all you’ve known.
 









Il sole era alto nel cielo, illuminava Hogwarts in un modo innaturale e nell’aria regnava la calma e la felicità; molti studenti dopo le lezioni si erano seduti sull’erba morbida e curata dei giardini a chiacchierare allegramente o a leggere un buon libro.

Mentre Harry camminava e l’aria fresca gli scompigliava i capelli, si chiedeva perché in quel periodo le persone fossero così felici e tranquille, mentre Voldemort in quel momento stava sicuramente attuando il suo piano per prendere il potere; pensava a come doveva stare Sirius, avrebbe voluto parlargli, ridere e scherzare con lui e raccontargli i suoi problemi e le sue preoccupazioni … ma dopo essere sparito all’interno di quel velo l’anno prima, di lui erano rimasti solo i ricordi.

– Hey Harry, pronto per domani? – Katie Bell interruppe i suoi pensieri, si era quasi dimenticato della partita di Quidditch contro i Serpeverde del giorno dopo.

–Certo Katie, li batteremo! – disse Harry che era riuscito a trovare un po di entusiasmo,

“Riusciremo a battere i Serpeverde, costi quel che costi, e Malfoy farà l’ennesima figuraccia” pensò eccitato, mentre s’immaginava la sua faccia davanti ai festeggiamenti color scarlatto ed oro.

Pensava di aver camminato per una mezz’ora, ma invece era già diventato buio e rientrò nel castello; i ritratti erano già addormentati e così la signora Grassa, gli ci volle un po di tempo per svegliarla e riuscire ad entrare, e quando il ritratto si aprì trovò Hermione seduta sulla sua poltrona preferita, intenta a leggere il libro di Storia della Magia.

– Anche a quest’ora, Hermione? - chiese Harry perplesso, Hermione annuì continuando a leggere.

- … comunque, domani giochiamo contro i Serpeverde, vieni a vedere la partita? –

Hermione impallidì ed alzò gli occhi dal libro, tre parole vagavano nella sua mente, Serpeverde – Draco – Malfoy.

– Certo Harry – disse con voce flebile cercando di apparire tranquilla, e detto questo si alzò dalla poltrona rossa ed andò nel suo dormitorio.



***



Il giorno dopo la Sala Grande era già piena di studenti con sciarpe e bandiere, quando i tre fratelli Weasley videro Harry lo seguirono verso gli spogliatoi.

– Bene ragazzi, il grande giorno è arrivato - disse Harry mentre la squadra indossava le divise Scarlatto – Oro,
- questa è una delle partite più importanti, non solo perché dobbiamo rimetterci in corsa per vincere la Coppa delle Case, ma perché i nostri avversari sono i Serpeverde e dobbiamo assolutamente batterli, se no ce lo rinfacceranno per tutta la vita. – detto questo presero le scope e si diressero verso il campo.


La folla urlava ed agitava le bandiere e le sciarpe, il campo era un turbine di colori Scarlatto – Oro e Verde – Argento,

– Capitani, qui davanti a me - Harry e Flint si misero uno davanti all’altro davanti a Madama Bumb.
- Adesso stringetevi la mano – la stretta di Harry fu un po troppo forte per Flint che ritirò subito la mano.

Quando tutti furono saliti sulle loro scope Madama Bumb liberò la Pluffa, i Bolidi ed il Boccino e fischiò,

– Che la partita abbia inizio! -

– Grifondoro prende la pluffa, Bell la passa a Weasley e … GRIFONDORO SEGNA!!! – urlò Lee Jordan dalle tribune.

- Oh no! -, Marcus Flint diede uno spintone così forte a Katie Bell da farla cadere dalla scopa.

– Flint ha fatto cadere Bell dalla scopa, questo è fallo, quello st … –

- Basta Lee! - urlò la McGranitt vicino a lui.

– Rigore per i Grifondoro! – urlò Madama Bumb, Harry era girato perché gli era sembrato di vedere il Boccino, quando si sentì un boato dal pubblico color Scarlatto – Oro, Katie Bell aveva segnato.


Finalmente Harry vide il Boccino ed insieme a lui anche Malfoy, mentre cercavano di inseguirlo il punteggio era di 150 a 150, se Harry lo prendeva avrebbero vinto.

Vide Malfoy scendere in picchiata, il boccino si stava dirigendo verso il basso … dopo aver schivato un Bolide mandato da Tiger, Harry seguì Malfoy, quando furono abbastanza in basso cambiò traiettoria, Malfoy non riuscì a frenare e cadde giù, mentre Harry ci riuscì per un soffio.

Il Boccino era davanti a lui, a pochi centimetri dalle sue dita, brillante come al solito; dopo essersi alzato sulla scopa, la sua mano si chiuse su quella piccola pallina dorata e le piccole ali smisero di muoversi.


Un boato esplose nel campo e tutti scesero ad abbracciare Harry, pubblico incluso.


Malfoy era ancora a terra che si massaggiava la testa, chiamò Tiger e Goyle.

– Il piano inizierà domani a colazione, dovete mettere la pozione dentro il succo di zucca di Potter, e poi vedremo chi farà una bella figuraccia –

Aveva deciso di farla bere a Potter, perchè la Granger all’inizio dell’anno aveva sentito una sua conversazione con Piton mentre parlavano del compito di Draco, le aveva fatto un incantesimo di memoria, ma l’aveva solo sfiorata, e magari con la Veritaserum il segreto veniva fuori.


Harry venne portato in braccio nella Sala Comune da tutti i giocatori della squadra, la sala era addobbata a festa, i bicchieri di succo di zucca e di Burrobirra erano già pieni sui tavolini ed era pieno di cibo portato precedentemente dai folletti della cucina.

I festeggiamenti durarono fino alle quattro del mattino, quando anche Fred e George, dopo che si erano stancati di fare scherzi, erano andati nel dormitorio, rimasero soltanto Harry, Ron ed Hermione.

– Sei stato grande, Harry! – disse Ron dopo aver bevuto l’ennesimo bicchiere di Burrobirra.

– Anche tu Ron, hai parato tre rigori difficilissimi! – disse Harry entusiasta,

– Abbiamo battuto quegli sfigati! – esultò Hermione e saltellando andò nel corridoio delle ragazze.

Il giorno dopo i festeggiamenti continuavano nella Sala Grande, anche se c’erano poche persone, Harry e Ron erano seduti sul lungo tavolo a fare colazione ed a ripassare per i G.U.F.O.
D’un tratto arrivò Hermione correndo,
– Ho una sete terribile! – e prima che Harry bevve il primo sorso del suo succo di zucca, lei glielo strappò dalle mani e lo bevve tutto in un sorso.



***



Draco, Tiger e Goyle erano nascosti dietro un pilastro ad osservare la scena.

– Fra pochi secondi assisterete alla figuraccia del secolo – disse Draco eccitato, rivolto verso Goyle.

– Draco, la Mezzosangue ha bevuto dal bicchiere di Potter, va bene lo stesso s… – Tiger non ebbe il tempo di finire la frase che Draco si mise a correre e riuscì ad acciuffare la Granger senza che Potter e Weasley se ne accorgessero.

La portò in un’aula con una piccola finestra aperta tappandole la bocca, e quando furono nascosti tolse la mano.


– Draco, io sono innamorata di te da tanto tempo e non riesco a non pensare a te. Io piaccio a Ron, è il mio migliore amico e non voglio farlo soffrire, ma a me piaci tu … Draco, io ti amo. – disse Hermione tutto d’un fiato.


Draco, che si aspettava tutto tranne che quello, era traumatizzato... quelle parole erano vere, la Granger provava qualcosa per lui e non riusciva a capacitarsene.

Il viso della Granger da sicuro e felice, divenne impaurito ed imbarazzato, dai suoi occhi Draco capì che l’effetto della pozione era svanito e che lei si era accorta di quello che aveva appena detto.

Si guardavano senza dire una parola, avevano la stessa faccia, non riuscivano a muovere un dito.

Nelle loro menti vagavano i pensieri più terribili mentre l’aria scompigliava i loro capelli; si guardavano da secondi, minuti o anche ore... non lo sapevano neanche loro, il tempo era l’ultimo dei loro problemi.

Ad un certo punto Draco ruppe il contatto visivo e corse fuori dalla stanza, lasciando Hermione da sola, sconcertata.



Spazio Autrice.

Salve lettori :D
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, siete invitati a lasciare delle recensioni, e ... ringrazio coloro che hanno lasciato le recensioni agli scorsi capitoli ed a coloro che hanno messo la mia storia fra le preferite, ricordate e seguite. Alla prossima :)
P.S. Il titolo della storia l'ho preso dalla canzone Iridescent dei Linkin park.
 
 
   
 
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