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Autore: SheDreamsHazza    09/09/2012    1 recensioni
Non ho mai pensato che un giorno, avrei smesso di ballare. Ma per la morte per qualcuno che ami, è un buon modo per smettere. Così decidi di guardare avanti, anche abitando con cinque idioti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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< Hope posso parlarti? > mi disse Liam cercando di svegliarmi. Aprì gli occhi e mi allontanai da lui.
< Hope sono tuo fratello. Perfavore. >
< Mi hai rovinato il Natale. >
< Non era mia intenzione. >
< Ti prego, vattene. > dissi quasi in lacrime.
< Ascoltami- disse prendendomi dal braccio-. Ho sbagliato. Non volevo farti soffrire, credimi. Quando ti ho visto lì, con Harry sopra di te, ho ripensato a quando mi parlava delle ragazze che si portava a letto,
e non volevo che tu.. saresti stata una di quelle. >
< Anch'io non mi fido molto di Harry, ma volevo dargli una possibilità e tu dovresti capirmi e appoggiarmi. >
< Ti piace davvero? >
< Liam, mi sono innamorata di Harry.. >
< Mi dispiace. >
< Vai via. >
< No, Hope se vuoi stare con lui, allora stai. Non mi piace, ma se ti fa essere felice, sono disposto a.. >
< Saresti disposto a cosa? Liam, è passato un mese, un mese cavolo. E tu ora mi vieni a dire che posso stare con lui. Non mi ha chiamata, non mi rispondeva ai messaggi.. Si sarà dimenticato. >
< Hope.. >
< Sei arrivato tardi. Esci dalla mia stanza. > dissi ritornando nel letto. Perchè Harry non mi chiamava? Perchè non mi cercava? Mi facevo ogni giorno, questa fottuta domanda, ma non riuscivo a trovare le risposte.
Sicuramente aveva guardato avanti, aveva conosciuto altre ragazze, ma io.. io non riuscivo a dimenticarlo. Il giorno di Natale mi sono sentita così libera, così vera, mi sentivo davvero bene. 
Guardai l'ora, erano le sette di pomeriggio. Cavolo, non riuscivo a muovermi, non credevo di essere ancora.. qui. Credevo che tutto fosse un brutto sogno. Harry è andato via, Manuela è andata via.. 
Si, è partita delle settimane fa, e non l'ho neppure salutata.
< Hope, ho qualcuno per te. > mi disse Liam entrando in camera, io avevo la faccia sopra il cuscino e non avevo intenzione di vedere chi fosse.
< Non m'importa, vattene. >
< Hope, sono io. > Riconobbi quella voce. Era lui, dopo un mese rieccolo nella mia stanza. Esatto, dopo un fottuto mese.
< Vi lascio soli. > disse Liam andando via. Io mi rialzai e mi sedetti incrociando le gambe. Harry si sedette vicino a me.
< Che ci fai qui? > dissi.
< Cosa? >
< E' passato un mese e solo ora vieni da me? >
< Posso spiegarti. >
< Non dire la solita frase di ogni testa di cazzo con la frase " posso spiegare " non puoi spiegare niente. >
< Invece si, ascoltami. >
< Non fare la vittima del cazzo. >
< Puoi stare calma? >
< Io sono calma, solo non venirmi a dire che vuoi stare con me dopo un mese. >
< Ma io voglio stare con te. > disse sorridendo, quasi a ridere. 
< Faccio ridere? >
< Sei bella quando ridi. >
< Sei un idiota. >
< Non ti ho cercato perchè non volevo che tu soffrissi. >
< E pensi che questo abbia migliorato le cose? >
< Non le ha migliorate? >
< Quante ragazze ti sei fatto? >
< Nessuna Hope. >
< Te lo ripeto, quante ragazze ti sei fatto Harry? >
< Te lo ripeto, nessuna. >
< Certo. >
< Credimi è la verità, io voglio solo te. >
< Mi sta salendo in diabete. >
< Ma sei scema? >
< No semplicemente mi fa schifo la tua dolcezza. >
< Perchè? >
< Troppo dolce. > 
< Mi è mancata la tua acidità. >
< Che frasi. >
< Perdonami. >
< Devo? >
< Guardami negli occhi e dimmi che ti sei dimenticata di me. >
< Non posso. >
< Perchè? >
< Mentirei. > dissi sorridendo. Lui si avvicinò a me e mi strinse forte.
< Ti perdono solo perchè mi piace questa maglietta attillata. > dissi tirandogliela. 
< A me piace quello che c'è sotto la tua. > disse tirandomi la mia.
< Idiota. > 
< Posso baciarti adesso? > mi disse. Lo presi e lo baciai tenendo le mie mani sul suo viso, lui mi tenne dai fianchi. Mi erano mancati quei baci, mi erano mancati davvero. Non so davvero spiegare le emozioni che provai durante quel bacio.
Era uno di quei baci mancati, uno di quei baci che desideravi più di ogni altra cosa al mondo. Non credo di riuscire a sopravvivere a tutta questa.. dolcezza. Ma è meraviglioso.
< Non puoi immaginare quanto tu mi sia mancato. >
< Liam mi ha detto tutto. >
< Ti ha chiamato lui? >
< Si, mi ha detto che posso continuare a vederti.. >
< Ma? >
< Ma non posso tornare a vivere qua. >
< Oh, sempre meglio del non vederci. > dissi sorridendo. 
< Non posso credere che tu ti sia fatta del male per me. >
< Non è stata colpa mia. >
< Perchè per uno come me? >
< Harry, tralasciando il fatto che io ti odiavo e ti odio ancora, mi sono innamorata di te. >
< Quindi mi ami? >
< Non lo sento adesso, ma ti voglio e sono innamorata di te. Vorrei amarti. >
< Ci riuscirai. >
< Lo spero. > dissi sorridendo. Mi alzai e mi diressi verso il bagno. 'Cavolo che mostro' pensai. Effettivamente non mi alzavo dal letto da un mese. Figo! Mi lavai, mi aggiustai, e misi qualche vestito pulito.
< Da quant'è che non usi il bagno? > disse ridendo.
< Chiudi quella bocca. > dissi prendendogli la mano. Scesimo sotto e i ragazzi vennero da noi.
< Sono contento di vederti. > mi disse Louis. 
< Ti voglio bene. > dissi abbracciandolo.
< Liam? > chiesi
< Da Danielle. > rispose il biondino.
< Che strazio. > dissi.
< Ma perchè la odi? > disse Zayn ridendo.
< Tanto per iniziare io non la odio affatto, non so com'è fatta, non la conosco nemmeno, e non ci tengo a conoscerla, sia chiaro. Secondo, anche se è una balleria, si muove come un gorilla che rincorre un'elefante con una banana in mano. >
< Afferrato. > disse Zayn.
< Ci sei mancato Harry. > disse Niall abbracciandolo.
< Anche voi. > disse Harry.
< Hope, avevo pensato che protemmo, uscire. > mi disse Harry nell'orecchio.
< Bene, noi usciamo, non aspettateci per cena, ciao. > dissi frettolosamente per passare un pò di tempo con Harry. Uscimmo di casa e iniziammo ad incamminarci per non si sa dove.
< Ma dov'è che andiamo? > dissi mentre entrammo in una piccola traversina buia.
< A fottere. > disse ridendo.
< Harry! >
< Scherzavo piccola. > 
< Non sei cambiato affatto. >
< Andiamo, stavo solo scherzando. > dissi bloccandomi contro un muro.
< Non lo trovo divertende. >
< Ah ah. > disse avvicinandosi di più a me. Avevo paura, ma non di lui, di perderlo un'altra volta.
< Non fare la voce sexy. > dissi guardando i suoi occhi, lui guardava le mie labbra.
< Non ti seguo, mi sto perdendo nelle tue labbra. >
< Ti stanno chiamando. > dissi sorridendo. Si avvicinò a me e mi baciò delicatamente, quasi da aver paura di farmi del male. Mi aggrappai a lui con le gambe intorno al suo bacino e iniziai a baciarlo sempre di più.
< Harry non qui, è buio. >
< Ti sei aggrappata tu a me- disse ridendo e poggiandomi a terra-. hai paura? >
< No idiota, solo che è buio. > 
< Certo piccola. Andiamo a mangiare qualcosa. >
< D'accordo. > dissi prendendolo per mano. Iniziammo ad incamminarci, non avevamo la macchina e penso che ci fummo persi. Ma comunque arrivammò in un locale molto carino. Ci sedemmo e ordinammo delle cose veloci.
< Ciao Hope. > 
< Ciao.. Edward. >
< Che ci fai qui? > domandò Harry.
< E' un posto pubblico riccio- disse rivolto ad Harry, poi ritornò da me-. Come stai? >
< Se non ti dispiace dovremmo mangiare. >
< Oh certo, scusami. Ti chiamo in settimana. >
< Perchè? >
< Per uscire. >
< Non farlo, non otterrai risposta. > 
< Ma perchè? >
< Ma che ti prende? >
< Che mi prende? Provo ancora qualcosa per te Hope. >
< Quella è la porta Edward. > dissi indicandogliela. Lui andò via ed Harry mi sorrise.
< Perchè ridi? >
< Tieni davvero a me. >
< Non l'ho dimostrato? >
< Non era una domanda, era un'affermazione. > disse prendendomi la mano.
< Le vostre ordinazioni. > disse il cameriere. Assaggiammo ciò che mi portò il cameriere e sputammo tutto.
< Dio mio, che schifo. > disse Harry.
< Andiamo- dissi alzandomi-. Prendi i soldi dal tavolo idiota. > 
< Non paghiamo? >
< Il cliente ha sempre ragione e io ho ragione a dire che il cibo fa schifo. Con Niall lo facciamo sempre. > dissi tirandolo per il braccio e correndo verso la porta. Uscimmo e corremmo ancora più forte.
< Basta- disse Harry ridendo-. non respiro. >
< E' stato divertente. > dissi ridendo anch'io.
< Dove andiamo ora? > dissi.
< In quel locale. > disse indicando un pub enorme con della musica che spaccava i timpani.
< Dobbiamo? >
< Dai Hope, ci divertiremo. > disse sorridendo. Io annuì e ci dirigemmo verso quel pub.
< C'è troppo rumore. Andiamo via. > dissi urlando.
< Ci sono io con te. > mi disse tenendomi forte a lui. Entrammo e c'erano molti ubriachi. Puzzavano e a dir la verità, mi disgustavano. Harry si diresse verso il bancone per prendere da bere e io rimasi sola.
< Tieni. > disse Harry porgendomi un bicchiere. Iniziai a berlo ma era troppo forte.
< Cos'è? > dissi ridandogli il bicchiere.
< Un drink. Non ti piace? >
< E' orrendo. Quanti ne hai bevuti? >
< Tre, circa. >
< Harry! >
< Scusami piccola, ma è davvero buono. >
< Sai che non voglio che bevi. Inizi già a puzzare. >
< Non sono ubriaco. >
< Andiamo via. >
< Ma siamo qui da.. meno di mezz'ora. > 
< E allora? Faremo una passeggiata. > dissi portandolo via. Arrivammo in un piccolo centro e iniziammo a passeggiare mano nella mano. Non è da me, ma volevo dimostrargli che lo voglio davvero.
Ci sedemmo in una panchina, o meglio io mi sedetti, mentre Harry era rimasto in piedi davanti a me.
< Se ti siedi? So di essere bassa, ma se tu stai in piedi, la mia autostima sarà in serie pericolo. > dissi ridendo.
< Sali sulla panchia. > disse porgendomi la mano. L'afferrai e salì sulla panchina. Era tutto perfetto.
< Ora siamo alla pari. > disse sorridendo. Mi prese dai fianchi e si avvicinò leggermente a me.
< Ora è perfetto. > dissi mettendo le mie mani su quei suoi morbidi ricci. Avvicinai le mie labbra alle sue, mettendo in mezzo anche le nostre lingue. E' bellissimo stare con una persona, è bellissimo condividere tante emozioni con lui.
Non so perchè lo stessi facendo, non so perchè m'innamorai di Harry, ma è fantastico ciò che mi stesse accadendo. Avevo lui, e questo mi bastava per essere felice, davvero felice.
< Un bacio molto romantico. > mi disse staccandosi da me.
< Credo che mi dovrò abituare a tutta questa dolcezza. > 
< Mi piaci già così come sei. >
< Allora vado bene. > dissi baciandolo ancora. Mi prese la mano e mi fece scendere. Chiamammo un taxi e in quaranta minuti fummo già a casa. Aprì la porta e vidi i ragazzi con una riccia.
< Tu saresti? > domandai alla ragazza.
< Danielle, la fidanzata di Liam. Tu sei Hope vero? Piacere di conoscerti. > disse porgendomi la mano.
< Il piacere non è mio- dissi evitando la mano-. Che ci fai qui? >
< Che ci fa qui Harry, ho detto che non può tornare a vivere con noi. > mi disse Liam.
< E' venuto a salutarvi idiota. Ora mi spieghi che ci fa sta riccia qua? >
< Ha un nome. >
< Che m'importa. >
< Verrà a vivere con noi un paio di settimane, i genitori sono via per lavoro. > mi disse Liam. A quelle parole scoppiai a ridere.
< Scherzi vero? > dissi ridendo.
< Non ci trovo niente da ridere. >
< Quindi una tizia qualsiasi può venire ad abitare qui, ma il tuo migliore amico, nonchè il mio ragazzo, no? >
< E' la mia ragazza. >
< Non me ne frega se sta tizia che si fa la permanente è la tua ragazza. O Harry ritorna o la ballerina sta a casa. Scegli fratellino, e ti consiglio la prima. >
< Io non mi faccio la permanente, ragazzina. > mi disse Danielle.
< Oh cara, qualcuno deve dirla la verità. >
< Non puoi dare la colpa alle persone perchè non balli più o perchè il tuo ragazzo non abita con te. >
< No scusa, pensi che il tuo sia ballare? Sembri un elefante impazzito. Poi, non sono fatti che ti riguardano, ho smesso di ballare per un mio problema, e tu non sei nessuno per farmi una predica del cazzo. >
< Liam, fa tacere tua sorella. >
< Tu non sai farmi tacere? Hai paura che un unghia ti si possa rompere? >
< Non mi abbasso ai livelli di una ragazzina. >
< Però ti abbassi da mio fratello, se capisci cosa intendo. > dissi ridendo.
< Perchè mi odi tanto? >
< Odio tutte le ragazze di mio fratello, e di certo tu non mi farai mai simpatia. Sei una stronza mia cara, si vede già dai tuoi finti ricci. >
< Hope, penso che possa bastare. Danielle verrà a vivere con noi. >
< D'accordo, allora io mi sposterò in un albergo. E porterò con me Harry. >
< Tu non andrai da nessuna parte. >
< Tua sorella o il tuo elefante come ragazza? >
< Hope non puoi chiedermi questo. >
< Posso invece. >
< Ho capito Liam, starò a casa. > disse Danielle.
< Hai afferrato riccia. Vado in camera, Harry vieni? >
< Harry non viene. >
< Sei un idiota, ci vediamo domani amore- dissi baciandolo-. Ciao ragazzi. > dissi salendo le scale. Harry era uscito di casa, ma io e lui volevamo vederci. Gli dissi di salire dalla finestra, non era molto alto, ma se la sarebbe cavata ugualmente.
Io intanto andai in bagno a lavarmi la faccia e misi addosso una camicetta da notte bianca, quella che avevo usato per dormire con Harry.
< Hai fatto veloce. > dissi vedendo Harry seduto sul mio letto.
< Mi vuoi far impazzire? >
< Un pò. > dissi andando verso di lui. Mi buttai sopra di lui e iniziammo a baciarci, sempre di più e sempre con più emozioni e sentimenti. 
< Prima, hai detto che sono il tuo ragazzo? >
< Si. > dissi. Lui mi sorrise.
< Quindi, è ufficiale. >
< Credo di si. >
< Anche stavolta era un'affermazione. > disse baciandomi. Credo di amarlo, si, lo amo. Amo Harry Styles, amo i suoi ricci sexy, i suoi occhi verdi, amo lui. E spero di amarlo per molto tempo.
< Harry. > dissi staccandomi da lui. Ci straiammo nel letto e rimasimo abbracciati. Lui ormai era senza camicia ed io appoggiai la testa sul suo petto.
< Dimmi. >
< Ho paura di dire una cosa. Ho paura di sbagliare a dirla. >
< Puoi dirmi tutto piccola. >
< Ti amo. > dissi chiudendo gli occhi. Lui stesse zitto, poi aprì gli occhi e vidi che mi stava sorridendo.
< Perchè ridi? >
< Ti amo anch'io. > 
< Ridillo. >
< Ti amo. >
< Ridillo ancora. >
< Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Basta? >
< Ripetilo più spesso, ogni giorno. >
< Certo. > disse baciandomi la spalla, poi salì sul collo e infine sulle labbra.
< Ora devo andare. Liam si arrabbierà se ci trova insieme. >
< Che importa, rimani a dormire con me. Chiudo la porta a chiave così nessuno entrerà. > dissi sorridendo.
< L'idea mi attira molto. >
< E' un si? >
< Più che si. > disse prendendomi il volto e baciandomi. Ritornammo sdraiati sul letto, mi accarezzava la spalla e io gli accarezzavo il petto. L'amavo, l'amavo troppo, quasi più della mia stessa vita.
Lo ripeterò mille volte, se è necessario, non riesco a spiegare ciò che provo per lui. Non riesco, okkei? E' più forte di me. Al solo pensiero mi sento male.
E' davvero figo amare qualcuno così tanto da sentirsi male, non so come le persone riescono a sopravvivere. Ma io non so se riuscirò a sopravvivere. 
  
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